Guerre Stellari - La vendetta dei Sith
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Template:Quote Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith è un film del 2005, diretto da George Lucas.
Si tratta del sesto ed ultimo film, in ordine di produzione, della fortunata saga fantascientifica di Guerre Stellari, ideata e scritta da George Lucas, e costituisce l'anello di congiunzione tra la nuova trilogia (episodi I, II e III) e la trilogia originale (episodi IV, V e VI), chiudendo la storia iniziata ventotto anni prima: è l'episodio in cui lo Jedi Anakin Skywalker abbraccia il Lato Oscuro della Forza diventando così il malvagio Dart Fener.
Lucas aveva da tempo dichiarato come questo sarebbe stato, dopo i due prequel dedicati ad un pubblico più giovane, l'episodio più cupo e, in qualche modo, più violento dell'intera saga.[1]
Il film fu presentato, fuori concorso, al 58° Festival di Cannes, il 15 maggio 2005, per poi essere distribuito nelle sale negli USA e nel resto del mondo a partire da mercoledì 19 maggio 2005 in Italia il film è uscito nelle sale il 20 maggio 2005[2] con anteprima nazionale il 19 maggio. La vendetta dei Sith è uno dei maggiori incassi nella storia del cinema, classificandosi quindicesimo, mentre è secondo nella lista dei film della saga, dietro soltanto a La minaccia fantasma.[3]
Il film è considerato da molti superiore ai primi due prequel, anche per il modo in cui si riallaccia senza sfasature al primo, originale episodio, Una nuova speranza.
Indice |
Trama
Le Guerre dei cloni, tra la Repubblica Galattica e la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, a tre anni dal loro inizio, sono in pieno svolgimento. La galassia è bruciata dal suo fuoco devastatore, e l'influenza del Lato Oscuro della Forza si è diffusa ovunque, schiacciando il Lato Chiaro.
Il generale separatista Grievous ha colpito al cuore la Repubblica rapendo da Coruscant il Cancelliere repubblicano Palpatine, che governa la Galassia da ormai tredici anni.
Signore della guerra massacrato in battaglia molto tempo prima, recuperato dal conte Dooku e da lui dotato di arti ed organi artificiali, Grievous divenne il temibile leader militare dell' esercito separatista, metà alieno e metà droide, addestrato nell'uso della spada laser. Egli risponde direttamente agli ordini del fantomatico Oscuro Signore dei Sith Darth Sidious. Nessuno sa, però, che Palpatine e Darth Sidious sono la stessa persona e che tutta la guerra dei cloni, compreso il finto rapimento, è volta a creare una situazione di disordine e caos per permettere al Cancelliere di acquisire sempre più potere raggiungendo così il suo vero scopo: fondare un Impero Galattico, come quello governato dai Sith millenni prima.
Ignaro di ciò, il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, diventato generale come tanti altri Jedi, organizza insieme al cavaliere Anakin Skywalker, ormai diventato quasi un fratello per lui, una spedizione spaziale per salvare il Cancelliere. Nel frattempo la battaglia infuria sui cieli di Coruscant.
Penetrati nella Invisible Hand, la nave ammiraglia dei separatisti, i due Jedi raggiungono il prigioniero Palpatine, affrontando il conte Dooku. Dopo aver messo fuori gioco Obi-Wan, Dooku si scaglia su Anakin, ma costui, tentato nuovamente dal Lato Oscuro, lo sconfigge e, spronato dagli incitamenti del Cancelliere, gli taglia la testa vendicandosi della gravissima ferita che il Conte gli aveva recato all' inizio della guerra durante la battaglia di Geonosis. Dopo la morte di Dooku e la vittoria dell'esercito dei cloni repubblicani nei cieli di Coruscant, il comando dei separatisti viene assunto dal Generale Grievous.
L' Invisible Hand ha però subito diversi attacchi e sta per precipitare verso il pianeta. Il Generale approfitta dello stato d'allarme e scappa attraverso i gusci di salvataggio, non lasciando via di scampo per gli altri. Anakin prende il controllo della nave e, con un brusco atterraggio d'emergenza, riesce a salvare Obi-Wan e Palpatine.
Liberato il Cancelliere, il Consiglio degli Jedi ora deve preoccuparsi di stanare gli ultimi avanzi dei separatisti. Anakin, al ritorno dalla missione, incontra la senatrice Padmé Amidala Naberrie, che ha sposato in segreto all' inizio della guerra, e lei gli comunica di essere incinta.
Dopo la liberazione, la condotta di Palpatine desta una viva preoccupazione nel Consiglio degli Jedi: i suoi poteri decisionali aumentano a dismisura, divenendo addirittura permanenti. Ė evidente che le pur straordinarie capacità di Palpatine di annebbiare le menti dei Jedi sono infine giunte a un limite ed è per questo che egli nomina il fidato amico Anakin quale suo personale rappresentante presso il Consiglio. Lo scetticismo del Consiglio nei confronti di Anakin, giudicato troppo giovane per farne parte, contribuirà ad allontanare il giovane Skywalker dai Jedi e a porlo sempre più sotto l'ala protettiva del Cancelliere.
Tuttavia, il Consiglio sembra capire la situazione che si va delineando e la mossa dei Jedi, infatti, non si fa attendere: Obi- Wan, per ordine di Yoda, incarica Anakin di tenere sotto controllo il Cancelliere. Se questi non rinuncerà ai poteri d' emergenza alla fine della guerra civile, dovrà essere deposto dalla carica di statista.
Mentre Obi-Wan si dirige verso Utapau, dove i cloni hanno localizzato il rifugio personale di Grievous, e Yoda si reca su Kashyyyk per combattere a fianco dei suoi amici Wookiee, il fascino di Palpatine inizia ad esercitare un'influenza sempre più forte su Anakin. L'idea di tradire un amico e un benefattore come il Cancelliere appare al giovane Jedi come vile e meschina. Palpatine percepisce il conflitto che dilania l'anima di Skywalker e al tempo stesso la forte paura di perdere Padmé, come, anni prima, aveva perduto l'amata madre Shmi. Decide quindi di agire per portare a sé Anakin Skywalker, colui che, secondo la Profezia, avrebbe dovuto riportare l'equilibrio nella Forza.
L'occasione è una serata all' Opera Galattica, organizzata per celebrare la vittoria nella battaglia di Coruscant. Il diabolico Sith spiega ad Anakin come lo scopo sia dei Jedi sia dei Sith sia quello di raggiungere un sempre maggior potere: quello che stanno facendo i Jedi chiedendogli di spiarlo sarebbe infatti l'ultima mossa di un complesso piano volto a rimuoverlo dalla poltrona di Cancelliere al fine di prendere il potere sulla Repubblica.
Per attrarlo verso il Lato Oscuro decide quindi di raccontargli la storia di Darth Plagueis "il saggio" che, ossessionato dalle possibilità di arrivare all'immortalità, infine vi riuscì arrivando a conoscere alcuni dei più profondi e oscuri segreti del Lato Oscuro della Forza, imparando a salvare la vita delle persone cui teneva.
Palpatine dice infine ad Anakin che l'apprendista di Plagueis uccise il suo Maestro mentre stava dormendo.
La rivelazione finale arriva più tardi, quando Anakin si reca nello studio del Cancelliere per riferirgli dell'avvenuta uccisione di Grievous a opera di Obi-Wan; il Cancelliere getta allora la maschera, egli è l'Oscuro Signore dei Sith che tutti cercavano.
Fortemente confuso, Anakin va dal maestro Mace Windu, e gli comunica la clamorosa scoperta. Windu organizza una squadra di Jedi per arrestare Palpatine ma impedisce ad Anakin di unirsi a loro. Quest'ultimo, chiuso nella Sala del Consiglio, si ricorda delle parole dell'Oscuro Signore e, pur di non perdere l'amata Padmé, corre all'ufficio del Cancelliere per impedire che questi venga ucciso.
Windu, Kit Fisto, Agen Kolar e Saesee Tiin tentano di arrestare il Supremo Cancelliere Palpatine che, affermando di controllare già il Senato, ingaggia un duello per eliminare i Jedi.
Fisto, Kolar, e Tiin vengono uccisi in breve mentre Windu riesce a resistere ai potenti attacchi del Sith e a stenderlo vicino alla finestra. Anakin, che ha ormai raggiunto l' ufficio, è ancora fortemente indeciso su chi salvare, ma interviene a favore di Palpatine, credendo che i Jedi volessero di fatto prendere il potere, e causa così la morte di Windu.
Rimasto sfigurato in seguito alla lotta, Palpatine inizia il giovane al Lato Oscuro, ribattezzandolo Dart Fener, e lo manda insieme ai soldati cloni al Tempio Jedi con l'incarico di uccidere ogni singolo cavaliere.
Anakin ha ormai fatto la sua scelta: giura fedeltà al Signore Oscuro. Soltanto unendosi a lui avrebbe potuto salvare Padmé.
Su Utapau, Obi-Wan, una volta ucciso Grievous, viene a sua volta aggredito quasi fatalmente dai cloni, che per ordine di Palpatine hanno iniziato a massacrare i Jedi per tutta la galassia, a seguito dell'Ordine 66, già pronto ad essere applicato da molto tempo.
In una seduta speciale del Senato, Palpatine accusa i Jedi di alto tradimento: secondo la sua ricostruzione uno di loro, Dooku, ha guidato la guerra civile appena terminata, e un altro, Windu, ha cercato di ucciderlo. Pertanto, essi dovranno pagare con la morte il prezzo del loro tradimento, giustificando così la diramazione dell'Ordine 66; in realtà è l'apice di una catena di eventi pianificata e orchestrata alla perfezione da Darth Sidious stesso in decine di anni. Nella stessa circostanza, si autoproclama Imperatore Galattico: sotto scroscianti applausi muore così la libertà della Galassia.
Obi-Wan e Yoda riescono però a sfuggire ai soldati e, aiutati dal senatore Bail Organa, si recano al Tempio Jedi, per disattivare un messaggio trappola che invita i cavalieri superstiti a recarsi su Coruscant. Qui i due Jedi, guardando alcune registrazioni, osservano con orrore gli omicidi di Anakin, che non ha esitato a uccidere persino i piccoli iniziati. Yoda decide dunque di andare personalmente ad affrontare l' Imperatore Palpatine, mentre Obi-Wan sarebbe andato incontro ad Anakin.
Yoda si scontra così con Darth Sidious. I due si sfidano nel mezzo del senato, in quel momento vuoto, distruggendo ogni piattaforma, nelle quali sedevano i senatori. Quello che un tempo era un simbolo di libertà e democrazia è ormai solo un ammasso di rovine. Il Sith ha la meglio e Yoda si vede costretto a scappare.
Sul pianeta Mustafar, intanto, Anakin, sempre più corrotto dal Lato Oscuro, uccide i capi separatisti rimasti, incluso il viceré Nute Gunray.
Poco dopo, viene raggiunto dalla sconvolta Padmé (la quale ha scoperto che il marito è passato al Lato Oscuro tramite Obi-Wan), che parla con lui, ma quando Anakin vede Obi-Wan sulla passerella dell’astronave, credendo che la moglie l'avesse portato con se per ucciderlo, cerca di strangolarla con i poteri della Forza.
Allora Obi-Wan, vedendo il suo allievo tentare di uccidere Padmé, ingaggia con lui un feroce duello al cui termine Anakin perde le gambe e il braccio sinistro, per poi bruciare a contatto con la lava incandescente che scorre sul pianeta, venendo carbonizzato.
Salvato per miracolo dall'Imperatore Darth Sidious, Anakin viene operato d'urgenza, e nel suo corpo vengono impiantate protesi cibernetiche ad alta tecnologia ed una armatura completa di elmo capace di sostituire gli organi danneggiati di Anakin. Stravolto più nell'anima che nel corpo, muta definitivamente il suo aspetto in Dart Fener.
Padmè viene portata da Obi-Wan nell' ospedale dell' asteroide Polis Massa, dove mette al mondo due gemelli, dei quali sceglie i nomi: Luke e Leila. Amidala infine muore, sopraffatta dal dolore. Durante il suo funerale, Obi-Wan Kenobi e Yoda provvedono a metterle un pancione finto, per far credere che i bambini siano morti con lei.
Il senatore Organa, Yoda e Obi-Wan si riuniscono sull' astronave Tantive IV e decidono sul da farsi riguardo i gemelli. I due piccoli, per volere di Yoda, vengono separati e condotti in luoghi dove i due Sith non percepiranno la loro presenza. Yoda si esilierà su Dagobah in quanto ha fallito la sua missione e Obi-Wan porterà il piccolo Luke su Tatooine, dai suoi zii Owen e Beru Lars, mentre si allenerà per mettersi in contatto con il defunto maestro Qui-Gon Jinn e imparare a diventare un tutt' uno con la Forza. Leila verrà invece affidata al Senatore Organa e alla moglie Breha, che da tempo desiderava una figlia, su Alderaan.
Alla fine il senatore Organa ordina al capitano Raymus Antilles di trovare un lavoro sulla Tantive a C-3PO e a R2-D2, i droidi degli Skywalker, e di cancellare la memoria di C-3PO. [4]
Produzione
Template:Quote La produzione di Episodio III è iniziata giovedì 7 settembre 2000 quando, nel deserto della Tunisia, mentre il regista stava ancora lavorando a L'attacco dei cloni, girò la scena finale del film.[5] La pre-produzione, però, inizia ufficialmente nell'aprile del 2002, momento nel quale Lucas commissiona la realizzazione dei pianeti nel quale si svolgeranno le guerre, i bozzetti delle astronavi e alcuni nuovi personaggi (per i quali usa due timbri: "OK" per quelli da modificare e "FABOULOSO" [sic] per quelli approvati[6]). Per tutto il periodo della lavorazione si assiste ad un caos creativo, nel quale nessuno conosce la storia.
Regia
Le riprese principali del film sono iniziate il 30 giugno 2003 e si sono concluse il 17 settembre 2003. Le fasi di produzione vengono effettuate tra i 7 studi di posa della Fox a Sydney (nei quali vengono allestiti 67 set) e quelli negli USA, anche il terzo film della nuova trilogia come il precedente è stato girato interamente in digitale. Alcune troupe andarono a riprendere paesaggi in Thailandia, servita per Kashyyyk (per il quale venne tenuto conto del design che appare nel tanto odiato da Lucas film televisivo The Star Wars Holiday Special) e in Italia, usata nella rappresentazione del pianeta Mustafar (le registrazioni del vulcano Etna vennero effettuate nel 2002 e sono state usate nel duello tra Obi-Wan e Anakin).
Durante le riprese Lucas applica al film scelte registiche mai utilizzate prima: primi piani che omaggiano film orientali, l'uso di più telecamere, in modo da ottenere diverse angolature della stessa interpretazione,[7] e un lungo piano sequenza iniziale, il più lungo dell'intera saga, che dura un minuto e quindici secondi (escludendo i titoli iniziali).
Nel processo di pre-visualizzazione di alcune importanti scene, Lucas ha assunto un regista esterno che lo aiutasse a progettare a tavolino alcune parti (come il duello tra Yoda e Palpatine e quello tra Obi-Wan e Anakin). Questo regista si è poi rivelato essere Steven Spielberg.[7]
Sceneggiatura
Lucas termina la sceneggiatura ad una settimana dalle riprese (assieme al ghostwriter Tom Stoppard che perfezionò i dialoghi).[8] Nella sceneggiatura vengono dapprima inclusi Boba Fett e Ian Solo bambini, per poi essere scartati.[6]
Successivamente, il regista riorganizza l'incipit, assieme a parte della trama. Dopo aver completato le riprese principali nel 2003, il regista cambia radicalmente le motivazioni per cui Anakin cede al Lato Oscuro: questo processo di riscrittura venne accompagnato da un altro periodo di riprese, nel 2004.[6]
Durante la produzione i titoli papabili per il terzo prequel sono stati Rise of the Empire, The Creeping Fear (rivelatosi poi un pesce d'aprile) e Birth of the Empire.[9]
Cast tecnico
Il cast e gran parte della troupe sono rimasti invariati. Dalla fotografia al montaggio fino ai costumi, che in questo episodio ricoprono ruoli simbolici, più di quanto non lo facessero nei precedenti. I vestiti di scena di Palpatine, per esempio, in alcune scene, fanno trasparire il suo ruolo di tentatore. Nelle prime scene in cui compare, infatti, indossa un vestito traslucido, squamoso, che trasmette una sensazione di viscido e ricordano il serpente tentatore.[10] La costumista Trisha Biggar, che ha lavorato a tutti e tre i prequel ha affermato che Palpatine è stato il più difficile da realizzare e che, durante il film lo si vede passare da costumi sempre più scuri: dal grigio al marrone, fino al nero, che rivela la sua vera natura di Sith.[10]
Post produzione
Finita la lavorazione, inizia il lavoro di post produzione che terminerà soltanto nell'aprile 2005, appena un mese prima dell'uscita nelle sale del film. In questo periodo Lucas, assieme ai suoi collaboratori, monta le scene, sposta, grazie al montaggio digitale, gli attori e non contento del risultato, rigira alcune scene, aggiungendo parti o piccoli frammenti (in alcuni casi all'attore veniva richiesto semplicemente di fare un salto o una camminata[7]). Per la creazione della musica viene nuovamente coinvolto John Williams che, a detta del regista, crea una colonna sonora cupa e piena di pathos.[7] La creazione degli effetti speciali, ad opera come sempre della ILM, richiede circa due anni, nei quali vengono usati tutti i metodi conosciuti, dai modellini, alla CGI, fino agli effetti dal vivo. Per una parte del duello su Mustafar, della durata di 49 secondi, ad esempio, sono stati impiegati 910 artisti (tra carpentieri, musicisti, attori, disegnatori, attrezzisti) e 70.441 ore di lavoro.[7]
Molti dei personaggi sono in digitale e questo richiede un enorme sforzo da parte del reparto animazione, in quanto la quantità di lavoro è maggiore rispetto ad Episodio II - L'attacco dei cloni. Grievous, il Boga, Jar Jar e molte delle comparse sono solo alcuni dei personaggi che prendono vita grazie alla computer grafica. Anche Yoda, come nel precedente capitolo, viene interamente creato al computer. Le difficoltà aumentano (Yoda, infatti, ingaggia un lungo duello, nel quale vengono coinvolti oggetti di vario tipo) e, grazie a nuove tecniche, gli animatori riescono a creare dei primi piani estremamente dettagliati (nonostante Lucas, durante la lavorazione, spronava a migliorare le emozioni del maestro Jedi dicendo "Non sembra che stia pensando"[6]). Episodio III detiene il record di effetti speciali usati in un film: ben 2.151 inquadrature.
Grazie alla preparazione degli attori, le scene dei combattimenti film non sono state velocizzate digitalmente, ma sono i veri movimenti degli attori.[11] Le riprese del duello finale tra Obi-Wan e Anakin, durate ben 6 settimane, sono state girate dentro gli studi cinematografici attrezzati di Sydney, in Australia.[12]
Il film è stato il meno costoso dei tre prequel: il budget per la realizzazione è stato di circa 113.000.000 $.[13]
Cast
Gran parte del cast delle precedenti puntati è stato rinnovato anche per questo ultimo episodio: Ewan McGregor è Obi-Wan Kenobi; l'attore, che interpreta il maestro Jedi, ha dovuto seguire degli intensivi addestramenti, più di quanto non avesse dovuto fare per le precedenti pellicole.
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Oltre agli estenuanti duelli, McGregor ha dovuto subire dei ritocchi al viso, al colore dei capelli e della barba in modo da assomigliare ad Alec Guinness. L'attore, inoltre, ha guardato tutte le scene nelle quali era presente Guinness in modo da essere aderente alla recitazione dell'attore inglese.[7]
Natalie Portman è Padmé Amidala che, ormai adulta, teme che il suo legame con Anakin possa comprometterlo; La Portman è stata nuovamente lodata per la sua interpetazione di Amidala, come nelle precedenti pellicole.[14]
Samuel L. Jackson è Mace Windu; Jackson, sapendo che il destino del suo personaggio fosse quello di morire, pretese dal regista una morte epica, dicendo di volersene andare con stile.[15] Il suo confronto con Palpatine, sviluppato in tre diverse stanze, è composto da 102 differenti mosse.
Hayden Christensen è Dart Fener; come Ewan McGregor, anche Christensen ha dovuto allenarsi per diversi mesi. Per la sua interpretazione nel film, l'attore ha ricevuto il Razzie Award per Peggior attore non protagonista.
Ian McDiarmid è Palpatine; l'attore, nonostante il suo personaggio partecipi in due combattimenti, si è fatto rimpiazzare da una controfigura (alle quala veniva poi applicato digitalmente il volto dell' attore).[12] McDiarmid, comunque, per il duello contro Mace Windu, ha dovuto imparare alcune mosse, in modo che il regista possa fare dei primi piani sul volto dell'attore.[12]
Christopher Lee è il Conte Dooku; così come McDiarmid, anche Lee ha partecipato solo marginalmente ai combattimenti, prendendone parte solo in alcuni momenti.[12]
Jimmy Smits è Bail Organa, il padre adottivo di Leila Organa.
Anthony Daniels è C-3PO; come nel precedente episodio, alcune scene sono state interpretate da una versione in computer grafica, in quando il costume del droide permetteva movimenti limitati all'attore. Ulteriori modifiche sono state effettuate in post produzione sul costume, in quanto, essendo lucidato, rifletteva l'immagine dei set circostanti e delle telecamere.
Kenny Baker è R2-D2; nonostante sia accreditato come R2-D2, l'attore non partecipò effettivamente alle riprese (fu, infatti, sostituito da una versione meccanica e, in alcune scene, da una in CGI).
Ritornano, dopo l'ultima apparizione in Il ritorno dello Jedi, anche Peter Mayhew nel ruolo dello Wookie Chewbecca e James Earl Jones, nel ruolo che lo ha reso celebre, quello di Dart Fener (nonostante non venga accreditato nei titoli di coda). Bruce Spence, attore che ha preso parte ad un altro finale di trilogia, quello del Il ritorno del Re, veste i panni dell'enigmatico Tion Medon.
Un ulteriore nuova aggiunta è quella costituita dal Generale Grievous, il nuovo nemico degli Jedi, precedentemente apparso nella serie televisiva "Clone Wars", doppiato in versione originale da Matthew Wood, che rimpiazza Gary Oldman, il quale, in trattative per fornire la sua voce a Grievous,[16] venendo a sapere che il film era fatto all'infuori dello Screen Actors Guild (ovvero che gli attori che vi prendevano parte non erano membri dell'associazione) e membro della suddetta, interruppe le negoziazioni.
Matthew Wood, il fonico che ha prestato la voce al personaggio, durante la Celebration III (il raduno tenuto ad Indianapolis in occasione dell'uscita del film) ha raccontato diversamente l'accaduto, dicendo che Oldman, vecchio amico del produttore Rick McCallum, ha registrato un provino come favore e che semplicemente non è stato scelto.[17][11] Wood, inoltre, era stato incaricato di registrare i provini ed ha inserito anche il suo in mezzo ad altri trenta, sotto le iniziali "A.S.", che stavano per Alan Smithee (pseudonimo che usano i registi quando disconoscono il proprio lavoro).[17] Wood ha ammesso che se avesse usato il suo vero nome non sarebbe mai stato scelto.[18] Grievous, comunque, non è doppiato solamente da Wood: la sua tosse, infatti, è basata su quella del regista che durante le riprese aveva la bronchite e tossiva spesso.[6]Camei
Numerosi i camei in questo episodio. George Lucas compare, per la prima volta, nelle vesti del Barone Papanoida, assieme alle due figlie. L'altro figlio del regista, invece, interpreta uno degli ultimi padawan che tentano di scappare dai cloni soldati, per poi però essere abbattuto dal fuoco nemico, davanti agli occhi del Senatore Organa.Appare anche, riprendendo un personaggio comparso nel precedente episodio, Anthony Daniels (C-3PO). Nick Gillard il coordinatore degli stunt, appare in un ologramma, mentre si difende da Anakin, nel Tempio Jedi, con il nome di Cin Drallig (il suo nome letto al contrario senza la K).[11] Nello stesso ologramma compare anche la figlia del produttore del film Rick McCallum, Mousy McCallum, nel ruolo della Jedi Bene.[11] Un altro cameo è costituito da Jeremy Bulloch (il Boba Fett della trilogia originale), nel ruolo di Colton, pilota della Tantive IV. Anche il Millennium Falcon, l'astronave del capitano Ian Solo, in questo film è presente in un breve cameo all'inizio del film nella scena in cui si vede l'aereo taxi con a bordo Obi Wan, Anakin e il Cancelliere Palpatine.
Oltre alle apparizioni di attori, ci sono dei ritorni anche da parte di numerosi personaggi e veicoli che riappaiono nella pellicola, come Rystáll, una cantante e ballerina appara per la prima volta nell'Edizione Speciale de Il ritorno dello Jedi che compare nella scena dell'Opera.
Doppiaggio
Il doppiaggio italiano del film è stato curato dalla Dubbing Brothers International Italia, Mauro Trentini ha curato i dialoghi italiani e la direzione del doppiaggio è stata affidata a Francesco Vairano e Roberta Schiavon. Ha destato parecchie polemiche, specialmente da parte dei fan, in quanto il film si distacca quasi totalmente dai precedenti due prequel, che avevano comunque mantenuto una certe coerenza tra loro. Viene, ad esempio, cambiata la pronuncia di alcuni nomi: "Skywalker" è diventato "Skywaker" (cosa già accaduta nel doppiaggio de L'Impero colpisce ancora).
Variano, infatti, è stato costretto a cambiare le voci di Palpatine e Dooku su richiesta dello studio in America: i provini dei personaggi vengono vinti dallo stesso Vairano (Palpatine, nei precedenti due film era stato doppiato da Carlo Reali) e da Omero Antonutti (Dooku, già doppiatore di Christopher Lee ne Il Signore degli anelli). Unica altra eccezione è Yoda, che ha la voce di Sandro Pellegrini a causa della morte di Marcello Mandò, precedente doppiatore del personaggio.
Il doppiaggio, che mantiene, su richiesta dei fan,[19] il nome italiano di Dart Fener, ha ricevuto diverse critiche, specialmente per quanto riguarda il doppiaggio di Palpatine: Template:Quote
Premi e accoglienza
Il film è apparso per la prima volta il 15 maggio 2005 al Festival di Cannes, fuori concorso, e, dal 19 maggio, nel resto del mondo, sei anni dopo l'uscita de La minaccia fantasma. Analogamente, anche Una nuova speranza e Il ritorno dello Jedi uscirono ad una distanza di 6 anni (entrambi il 25 maggio).
Date di release internazionali | ||
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Paese | Titolo film | Date |
Template:Bandiera Francia | Star Wars: Episode III - La revanche des sith | 15 maggio 2005 (Festival di Cannes) 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera USA | Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Brasile | Star Wars: Episodio III - A Vigança do Sith | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Messico | Star Wars: Episodio III - La venganza de los sith | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Spagna | Star Wars: Episodio III - La venganza de los sith | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Germania | Star Wars: Episode III - Die Rache der Sith | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Argentina | Star Wars: Episodio III - La venganza de los sith | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Cina | 星球大战III:西斯的反击 | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Finlandia | Star Wars: Episodi III - Sithin kosto | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Svezia | Star Wars: Episod III - Mörkrets hämnd | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Regno Unito | Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Canada | Star Wars: Episode III - La revanche des sith (titolo francese) Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith (Titolo americano) | 19 maggio 2005 |
Template:Bandiera Italia | Star Wars: Episodio III - La vendetta dei sith | 19 maggio 2005 (anteprima nazionale) 20 maggio 2005 |
Template:Bandiera Giappone | Sutâ Wôzu: Shisu no fukushû | 9 luglio 2005[20] |
Sith (come viene definito, per comodità, dai fan) è stato distribuito in 115 paesi. A livello mondiale, il film ha incassato circa 850.000.000 $, classificandosi secondo, dietro solo ad Harry Potter e il calice di fuoco.[21] Il film ha guadagnato 16 milioni e mezzo dalle 2.900 proiezioni di mezzanotte. In totale, l'incasso del primo giorno di programmazione è salito a 50 milioni di dollari, record assoluto all'epoca (adesso superato da Spider-Man 3 e da Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma).[22][23]
Con i soli guadagni del 19 maggio 2005 il film ha infranto quattro record: maggior incasso per una proiezione notturna (precedentemente appartenuto a Il ritorno del Re, con 8 milioni), miglior incasso per il giorno d'apertura (Spider-Man 2, con $40.4 milioni), incasso per il singolo giorno (Shrek 2 con $44.8 milioni) e miglior incasso del Mercoledì (Matrix Reloaded con $37.5 milioni). I record del giorno d'apertura e del singolo giorno sono poi stati superati da Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma il 7 luglio 2006, quando il film incassò ben 55 milioni e mezzo di dollari. Sith, comunque, mantiene i record per miglior incasso per una proiezione notturna e per il maggior incasso del mercoledì. In soli cinque giorni il film è diventato il maggior incasso negli Stati Uniti dell'anno.[21]
Il film smise di essere proiettato nei cinema americani il 20 ottobre 2005.[21] Il guadagno totale di 380,270,577 $ lo ha reso l'ottavo film a incassare di più negli Stati Uniti e il quindicesimo a livello globale. Tenendo conto dell'inflazione del costo dei biglietti, il film raggiunge la ventiseiesima posizione per quanto riguarda i maggiori incassi nella storia del cinema.
In Italia il film ha incassato circa 16.480.000 €, rimanendo in testa al box office per tutta l'estate e risultando uno dei maggiori incassi dell'anno (è sedicesimo nella lista dei film che hanno guadagnato di più in Italia nel 2005), nonostante non abbia incontrato i favori del pubblico e dei distributori, che si aspettavano un ricavato maggiori da un film di così ampia popolarità.[24]
Il film ha ricevuto buone recensioni e critiche, soprattutto rispetto ai precedenti capitoli. Il film, secondo il sito rottentomatoes.com, ha ottenuto l'80% di freschezza (mentre il primo e il secondo episodio avevano ottenuto rispettivamente il 63% e il 66%)[25], mentre nel sito Internet Movie Database il film ha un voto pari a 7.9 (risultando, nella classifica della saga, quarto).[26]
È stato stimato che l'economia americana abbia perso, durante i giorni dell'uscita del film, 627 milioni di dollari, in quanto molti impiegati si davano per malati, pur di assistere alla visione del film.[27]
Nonostante sia stato considerato il migliore dei tre prequel, è stato il film con il minor numero di nomination per dei premi (35 categorie in totale, contro le 55 de La minaccia fantasma e le 38 de L'attacco dei cloni). Ha comunque ricevuto anche il minor numero di Razzie Awards, uno soltanto, poi vinto, per Hayden Christensen al premio come Peggior attore non protagonista (La minaccia fantasma e L'attacco dei cloni ricevettero sette candidature, vincendo rispettivamente uno e due premi). Questa nomination è stata da molti giudicata controversa, in quanto Anakin è il principale protagonista nel film e non un personaggio di supporto (i giurati hanno deciso che Obi-Wan, invece, avrebbe dovuto essere il protagonista). È stato l'unico film, inoltre, a non ricevere la nomination per "Peggior Film". Christensen, comunque, ha vinto il premio per Miglior cattivo agli MTV Movie Awards 2006.
Sith è stata l'unica pellicola a non ricevere una nomination agli Academy Award per Miglior Effetti Speciali, nonostante sia stata nominata per Miglior trucco (a Dave Elsey e Nikki Gooley). Il film ha anche vinto il premio "Miglior Film" ai People's Choice Awards, agli Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films, agli Empire Awards e ai Teen Choice Awards.
Versione alternativa
Star War The Third Gathers: The Backstroke of the West è una versione alternativa del film. Soltanto poche ore dopo la premiere del film, infatti, era già disponibile a Shanghai sotto forma di DVD, con sottotitoli in cinese. I sottotitoli, tradotti meccanicamente e senza badare al vero significato (la causa è da attribuirsi al fatto che molto ideogrammi hanno più significati e posso essere facilmente scambiabili per parole che in realtà non sono), sono stati tradotti dalla versione cinese, quando invece si sarebbe potuto benissimo usare l'audio originale. La traduzione risultava piena di errori e conteneva un involontario umorismo con doppi sensi e ambiguità. Il titolo del film, per esempio, era stato cambiato in Star War - The third gather - The Backstroke of the West (letteralmente La guerra stellare - La terza riunione - Lo stile dorso dell'ovest). Uno degli errori ricorrenti era quello di trasformare l'espressione "sembra" con "buon elefante".[28]
Questa versione del film divenne ben presto un fenomeno di internet quando un americano che viveva in Cina acquistò il DVD e, trovandosi davanti ad una versione più che comica del film, creò un blog[28] dove venivano postati molti fotogrammi corredati dalla traduzione in inglese, ovviamente maccheronico. La più famosa citazione (alla quale è stato dedicato addirittura un sito), comunque, è quella di Dart Fener, alla fine del film, dove urla un lungo "Nooo!" che, nella versione cinese veniva tradotto come "Do not want" ("Non volere", in italiano).
Personaggi
La maggior parte dei nomi dei personaggi è stata tradotta dai sottotitoli cinesi, causando ambiguità varie:
- Anakin Skywalker: Allah Gold
- Cinese: 阿納金 (anajin) è il nome cinese del personaggio, tradotto in 阿拉金 (alajin - Allah gold).
- Obi-Wan Kenobi: Viene chiamatato Ratio Tile
- Cinese: 歐比瓦 (Oubiwa).
- Palpatine: Mr. Speaker
- Cinese: 議長先生 (Traducibile in "Mr. Chancellor", "Mr. Speaker" o "Mr. President").
- Grievous: Space General
- Cinese: 太空將軍 significa proprio "Space general".
- C-3PO: Blow the skin
- Cinese: 吹皮歐 (Chuipiou) - 吹 significa "blow", 皮 è traducibile come "skin".
- Luke Skywalker: See me
- Cinese: 看我, dove "Luke" viene scambiato per "look")
Altre espressioni
- good elephant (seems like/it seems/apparently)
- Cinese: 好像/好象. Il carattere 象 (elephant) è una versione semplificata per 像 (sembra, assomiglia).
- strong and big (power/powerful)
- Cinese: 强大 - 强 significa "strong" e 大 vuol dire "big"; i due caratteri se fossero stati tradotti insieme avrebero formato la parola "Potente", mentre invece sono stati riportati singolarmente.
Divieti
La vendetta dei Sith è stato l'unico film della saga a ricevere un divieto PG-13 (divieto di visione ai minori di 14 anni non accompagnati) dalla MPAA, a causa di "Immagini intese e violenza grafica" (riferendosi alla scena finale su Mustafar, dove Anakin giace ustionato). Alcuni critici, comunque, tra i quali Roger Ebert e Richard Roeper, hanno dichiarato che il film avrebbe benissimo potuto avere soltanto un divieto PG (ovvero si consiglia la visione ai minori di 10 anni in compagnia di un adulto o di un genitore)[29] Lo stesso Lucas ha dichiarato di essere d'accordo con il divieto, in quanto il film è il più cupo dei sei e la trasformazione di Anakin Skywalker (assieme al tono della pellicola) è un momento molto forte per gli spettatori più piccoli.[30] I precedenti prequel, invece, erano stati categorizzati come PG. Il divieto PG-13 non esisteva ai tempi in cui uscirono i film della Trilogia Originale, che furono etichettati PG e, quando furono ridistribuiti nei cinema in occasione del ventesimo anniversario della saga, ricevettero nuovamente il marchio PG.
Quando La vendetta dei Sith uscì in Canada, venne valutato PG, eccetto nel Quebec, dove passò come G (film per tutti). In Gran Bretagna ricevette un 12A (equivalente al PG-13)
Critica
Se alcuni critici hanno lodato le intense scene d'azione, cariche di effetti speciali, altri si sono lamentati della recitazione legnosa degli attori[31] e dei dialoghi troppo deboli.[32] Debolezza, quella di Lucas, da lui stesso ammessa durante la consegna del premio alla carriera da parte dell'American Film Institute.[33] Richard Roeper sul Chicago Sun-Times scrive che il film è il più bello, addirittura meglio del quinto capitolo, L'impero colpisce ancora[34] e A.O. Scott, del New York Times lo incorona il Miglior Guerre Stellari dai tempi di 'Una nuova speranza'.[34]
Nonostante da alcuni siano state criticate, da altre le prove d'attore di Ewan McGregor e Ian McDiarmid sono state recensite positivamente. Todd McCarthy di Variety commenta:
Se Christensen è stato criticato nuovamente per la sua recitazione, le prove d'attore di Ewan McGregor, nei panni di Obi-Wan, e Ian McDiarmid nel ruolo dell'Imperatore sono state accolte positivamente;[35] così come la sceneggiatura, alla quale collaborò Tom Stoppard.[36] A quest'ultima vennero ancora criticati i dialoghi romantici tra Anakin e Padmé;[37] Il critico cinematografico Roger Ebert, a proposito, ha scritto che "i biglietti d'auguri sono più intensi e passionali dei dialoghi tra i due".[38]
Una recensione apparsa sul mensile The Village Voice afferma:
Anche sul versante italiano i critici sono divisi. Marco Consoli, sul mensile Ciak descrive il film come "Un viaggio negli abissi dell’animo umano, che Lucas conduce con perfetto controllo della sua miracolosa tavolozza digitale"[39], mentre i critici Funagalli e Cotta Ramosino lo sconsigliano definendolo soltanto un traino per il merchandising, come gli innumerevoli videogiochi e pupazzetti[40]. Maurizio Porro difende, invece, il film dicendo che "Non sarà l’ Iliade, ma qualcosa va oltre i semplici effetti speciali".[41] Due recensioni decisamente negative provengono invece da due dei siti più importanti e famosi in Italia, dedicati al genere del fantastico: Marco Spagnoli, dal sito Fantascienza.com afferma che, sebbene il testo, la storia e gli attori fossero perfetti, è stato lo svolgimento e la messa in scena a rovinare il film.
Su una delle sezioni del sito, "Fantasy Magazine", Massimo Manganelli critica, come molti suoi colleghi americani, l'assoluta banalità dei dialoghi, che chiunque riuscirebbe a prevedere:
Roberto Nepoti, invece, su la Repubblica, scrive: Template:Quote
Addirittura non sono concordi nemmeno sull'intensità delle scene, dal alcuni definite "Ai limiti dell'horror"[40] e dal altri liquidate come "Cosa da poco rispetto ai canoni post-tarantiniani su cui il cinema dei nostri giorni è tarato"[42].
Una frase, inoltre, ha scatenato parecchi dibattiti tra i fan. La battuta in questione viene pronunciata da Obi-Wan Kenobi, quando dice:
Alcuni hanno commentato il dialogo, dicendo come ribalti la figura del bene, in quanto è proprio lo Jedi a vivere di assoluti; il lato Chiaro e quello Oscuro viene diviso nettamente da Kenobi. La sentenza "Solo i Sith vivono di assoluti" è in verità proprio un assoluto.[43]
Citazioni e parallelismi
Citazioni ai film della saga
Template:Quote Per sua stessa ammissione[1], Lucas inserisce nei vari film vari eventi, fatti o frasi che i personaggi ripetono in modo che le due trilogie siano in rima tra loro. Famoso esempio è quello costituito dalla ripetizione della frase Ho un brutto presentimento ("I have a bad feeling about this") da parte di Obi-Wan, che egli enuncia in tutti i film delle due trilogie; tra tutti i prequel, La vendetta dei Sith è quello che fa più riferimenti ed allusione agli altri due prequel e, in particolare, alla trilogia originale.
La minaccia fantasma
- L'opening crawl del film inizia in modo duro e diretto, con la parola Guerra!, mentre La minaccia fantasma finiva con la parola Pace! pronunciata da Boss Nass, il capo dei Gungan.
- Anakin investe, per entrare nell'hangar dell'Invisible Hand, dei droidi. Analogamente a quando, da bambino, atterrò con il caccia nabooiano nell'hangar di una nave della federazione dei Mercanti scivolando sulla sua superficie e, uscendo, travolse un droide.[44]
- Mentre cercano di entrare nell'ascensore dell' Invisible Hand, Anakin e Obi-Wan vengono attaccati da una coppia di droideka. La stessa situazione che avvenne quando Qui-Gon e Obi-Wan, ancora padawan, vennero fatti fuggire da due droideka mentre erano in missione diplomatica. Cambia soltanto lo scenario, più cupo e oscuro.[11]
- Dopo l'uccisione di Windu, Palpatine accenna un sorriso. Avviene poi uno stacco e viene in inquadrato il Tempio Jedi di notte, nel quale Anakin sta marciando. La stessa scene (il sorriso di Palpatine, lo stacco e l'inquadratura del tempio con Anakin) è presente nel primo prequel.[44]
L'attacco dei cloni
- Nella scene dell'ascensore,Obi-Wan compie si muove in modo simile a quando lui Anakin inseguirono la cacciatrice di taglie Zam Wesell, ovvero guarda verso Anakin. Nel primo caso verso l'alto, nel secondo verso il basso.
Una nuova speranza
- La frase "Lastre a-s in posizione d'attacco" che viene pronunciata prima dell'assalto alla nave del Generale Grievous è la stessa che viene pronunciata nell'attacco alla Morte Nera.[11]
- Verso l'inizio del film, Anakin pronuncia la frase "This is where the fun begins!" ("Ed è adesso che la festa inizia" in italiano). La stessa frase pronunciata da Ian Solo in Una nuova speranza durante la fuga da Tatooine, inseguito dalle cacciatorpediniere Stellari e in attesa di compiere il balzo nell'iperspazio (adattata diversamente in italiano: "Ora comincia il divertimento").[11]
- Nella sua prima apparizione, Padmé sfoggia la classica pettinatura che sua figlia Leila portò per tutto il film.[11][44]
- Quando Obi-Wan si lascia cadere nell'hangar dei droidi al decimo livello nella città-pozzo di Utapau esclama "Hello there!" (in italiano adattato come "Salve a tutti!"). Si tratta delle stesse parole di saluto che il vecchio Jedi rivolge a R2-D2 mentre incombe su Luke svenuto dopo l'attacco dei Tusken (in quel caso l'adattamento era "Salve tu!").[11]
- L'inquadratura di C-3PO alla fine del film, quando esclama "Oh, no!" è la stessa dell'inizio del film, quando la nave di Leila viene attacca dall'Impero.[11]
- Sono molto simili anche le inquadrature di Grievous che osserva lo spazio mentre si allontata sul guscio di salvataggio e quella, analoga, di C-3PO e R2-D2 che osservano la Tantive IV catturata dalla cacciatorpedinera stellare.
- Mentre viene eseguito in tutta la galassia, contro tutti i Jedi impegnati su tutti i fronti di battaglia, l' ordine 66, Yoda ha un mancamento: avverte la grande perturbazione nella Forza prodotta dalla morte di così tanti esseri viventi; è la stessa sensazione che farà mancare le forze al vecchio Ben Kenobi nel momento della distruzione di Alderaan.[11]
- La scena finale ricalca quella in cui Luke scruta pensieroso il cielo solcato dai due soli di Tatooine.[11]
- A Coruscant, per pochi secondi si può vedere il Millenium Falcon in fase di atterraggio.
L'impero colpisce ancora
- Quando il Generale Grievous rientra dentro l'Invisible Hand per raggiungere i gusci di salvataggio passa attraverso un boccaporto sullo scafo; la stessa inquadratura viene riservata all'analogo passaggio per un boccaporto (questa volta del Millennium Falcon) quando Lando trae in salvo Luke appeso alle antenne sotto Città delle Nuvole.
- Alla fine del duello tra Windu e Palpatine, il primo punta verso il cancelliere la spada laser. La stessa mossa che Dart Fener farà contro il figlio verso la fine del loro scontro.[11]
- Sia nel duello su Mustafar sia in quello su Città delle Nuvole Anakin si trova a combattere il suo avversario (Obi-Wan prima, Luke poi) accanto a una vetrata tondeggiante o ellittica con montanti a raggiera. La citazione visiva è evidente, specie perché la somiglianza tra i due set prosegue nel corridoio dalle pareti inclinate che si diparte sulla sinistra, verso la quale Anakin vibra fendenti contro l'avversario (Obi-Wan/Luke) dentro stretti corridoi caratterizzati dal taglio diagonale delle pareti, che colpisce sollevando scintille.
- I moduli di estrazione di Mustafar richiamano alla mente lo scenario del pozzo di Città delle Nuvole anch' esso caratterizzato da strutture sospese su un abisso.
- L'eroe patisce ferite gravi e giace sconfitto. Intanto, qualcuno che tiene a lui percepisce attraverso la Forza il pericolo che corre e giunge in suo soccorso e fornendogli poi, in un centro medico attrezzato, arti prostetici sostitutivi. Accade ad Anakin e accade a Luke. Saranno poi, rispettivamente, Palpatine e Leila ad aiutarli.
- Il droide che cura Anakin è dello stesso tipo di quello che sostituisce la mano mozzata a Luke.
Il ritorno dello Jedi
- Entrambi i film si aprono con una missione di salvataggio: Anakin che salva Palpatine e Luke che soccorre Ian.
- Chewbecca e un altro wookiee atterrano su un droide cingolato sulle spiagge di Kashyyyk volando su delle liane. Lo stesso Chewbecca, nella battaglia di Endor, stavolta insieme a due Ewok, atterra con una liana su un camminatore AT-ST imperiale.[11]
- La scena in cui Palpatine è seduto, apparentemente prigioniero di Dooku, nel salone della Invisible Hand mentre alle sue spalle si svolge la battaglia spaziale di Coruscant e quella in cui è seduto nella sala del trono della seconda Morte Nera e alle sue spalle si svolge la battaglia spaziale di Endor sono pressoché identiche (incluse le esortazioni che egli rivolge ai duellanti, come "Uccidilo!" che ripete continuamente).
- Durante il loro duello, Anakin e Dooku salgono la scalinata sul ponte dell'Invisible Hand: il set e l'inquadratura citano un momento del duello tra Luke e Fener nella sala del trono. In entrambi i casi Anakin/Fener sale la scalinata.
- Quando Palpatine dichiara "Io sono il senato" il maestro Windu lo apostrofa dicendo "Non ancora!". La stessa frase che Yoda, su Dagobah, dice a Luke, quando questi asserisce di essere diventato uno Jedi.
- Qualcuno sta patendo gli atroci dolori dei fulmini di Forza, tuttavia l'eroe è incerto se intervenire in suo aiuto perché la devozione (e un'affiliazione ben precisa: ai Jedi prima, ai Sith poi) lo lega alle figure che nei due casi appaiono come i carnefici. Alla fine sceglie sempre di salvare la persona in difficoltà, che gli rivolge tra l'altro una supplica: nel primo caso aiuta Palpatine perché gli sembra che sia stato aggredito, perché non trova giusto che sia messo a morte senza essere giudicato. Nel secondo caso avviene la stessa cosa, senonché Anakin sceglie di liberarsi dall' Imperatore per salvare il figlio Luke. In entrambe le scene la scelta è segnata dal riflesso blu dei fulmini di Forza sul suo viso (o sulla sua maschera), mentre sposta lo sguardo dall'uno all'altro, sul punto di prendere una decisione.
- Sia il vero Anakin Skywalker sia il suo alter-ego Dart Fener cessano di esistere consumandosi tra le fiamme.
- Lucas aveva scelto la parola "Vendetta" come titolo del film (al posto di "Ritorno"), salvo poi cambiare idea, in quanto "Un Jedi non si vendica"[45].
Citazioni ad altre opere
Oltre ai rimandi agli altri film della saga, Lucas ha citato diversi film, registi e opere letterarie, con inquadrature, temi, stili visivi e pose:
- La battaglia iniziale tra le grandi navi, le manovre di fiancheggiamento, l'aspetto da pirata di Grievous e la sua fuga dall'Invisible Hand all'inizio del film rievocano le atmosfere dei film di genere piratesco.[11]
- L'atterraggio di fortuna della Invisible Hand, con tanto di torre di controllo distrutta, è girato in modo molto simile ai film appartenenti al genere catastrofico e la ripresa è un omaggio alle inquadrature di Steven Spielberg.[11] Spielberg viene anche citato nella scena in cui Yoda scappa da Kashyyyk. La sua partenza assomiglia molto a quella di E.T. l'extra-terrestre. Lo scenario è lo stesso: un bosco, di notte, una nave dalla forma ovoidale inquadrata dal basso, la chiusura dei portelli e il saluto.[11]
- Su Utapau, Obi-Wan inizia il duello con Grievous assumendo una posa molto plastica (e inconsueta, in quanto mai vista prima, nella saga), molto simile a quelle viste ne La tigre e il dragone.[46]
- L'inquadratura ravvicinata degli occhi di Grievous e Obi-Wan è un omaggio al regista Sergio Leone.[11]
- La mossa fatta con il blaster da Obi-Wan per uccidere Grievous è molto simile alle movenze di Indiana Jones.[11]
- Anakin Skywalker che accetta di unirsi a Palpatine per sapere come salvare quelli che ama è una marcata metafora del dottor Faustus.[11]
- L'inquadratura che riprende gli stivali dei cloni mentre si fermano per sparare a sangue freddo a Ki-Adi-Mundi sotto la neve di Mygeeto è una citazione de La corazzata Potëmkin. Anche la scena del massacro al Tempio Jedi da parte di Anakin, nella quale sulle scale del Tempio sfilano un plotone di cloni, ricorda il film di Ejzenštejn, in particolare la scena della scalinata di Odessa.
- Il gesto di Yoda di toccarsi la testa, assorto nei suoi pensieri, mentre la cannoniera lo sta portando allo scalo tecnico da cui partirà alla volta di Kashyyyk, è lo stesso gesto eseguito frequentemente da Takashi Shimura in I sette Samurai.[11]
- Sul casco dei cloni soldati appare la scritta "THX 1138", omaggio al primo lungometraggio di Lucas, L'uomo che fuggì dal futuro.[46]
- La sequenza in cui la mano di Anakin si stringe afferrando il terreno è ripresa da Terminator.[46]
- Il politico utapau Tion Medon, con il colorito pallido e vampiresco, i denti aguzzi, la figura sottile e la foggia dell'abito rievoca il Nosferatu di Murnau[11][46]
- L'aspetto di Polis Massa, così come i due astronauti che guardano la navetta di Obi-Wan è un omaggio al film 2001: Odissea nello spazio.[11]
- Alla fine del film Dart Fener assomiglia, per molti versi, ad un moderno mostro di Frankenstein.[11][46]
- Il funerale di Padmé rispecchia, con la fotografia, i costumi e l'ambientazione, la morte di Ofelia.
- La scena dove Anakin viene bruciato dalla lava dopo lo scontro con Obi-Wan su Mustafar ricorda la risalita di Satana dal lago infuocato dopo la sconfitta da parte delle truppe celesti nel Paradiso Perduto di Milton.
Citazioni e parodie
Il film, fin dall'uscita del suo trailer (molte sono state le prese in giro del teaser trailer), è stato oggetto di numerose parodie ed è stato citato in molti altri film e serie televisive. Nell'edizione 2005 degli MTV Movie Awards la consueta parodia d'apertura era costituita da una scena del film, ovvero un dialogo tra Anakin e Padmé sul pianeta Mustafar, nel quale poi interveniva Obi-Wan. Contrariamente alle precedenti versioni c'è stato un unico attore rimpiazzato: Hayden Christensen. Jimmy Fallon ha infatti preso il suo posto.[46]
Anche i Simpson hanno sbeffeggiato il film in una puntata della diciottesima stagione, nella quale una scena in cui Bart affronta il direttore Skinner assomiglia molto a quella del duello su Mustafar e la musica in sottofondo è il tema dei tre prequel "Duel of the fates".[46] Un' altra serie televisiva, Dr. House - Medical Division, ha brevemente accennato al terzo episodio della saga. Nella puntata "Ultimo sacrificio" presente nella terza stagione della serie televisiva, infatti, House fa riferimento al "Nuovo film di Guerre Stellari".[46]
Alcuni film che presentano parodie di Sith sono Robots (Episodio III è brevemente citato in una delle scene finali) e Hot Movie (uno dei protagonisti, in una scena, indossa il costume di Dart Fener).[46]
Colonna sonora
Template:Quote La colonna sonora del film è stata scritta e condotta da John Williams, compositore che ha lavorato a tutti e sei i film della saga. Il tema principale di questo film è "Battle of the Heroes", che si discosta notevolmente dalle atmosfere de L'attacco dei cloni. Secondo Rob Theakston "Williams ha ormai sviluppato un proprio linguaggio musicale che scorre parallelo a quello di Lucas, permettendo un ottimo prodotto finale".[47] La tracklist è composta da 15 tracce, tra le quali compare, adeguatamente rimaneggiato, l'originale tema del primo film:
- Star Wars and the Revenge of the Sith - 7:31
- Anakin's Dream - 4:46
- Battle of the Heroes - 3:42
- Anakin's Betrayal - 4:03
- General Grievous - 4:07
- Palpatine's Teachings - 5:25
- Grievous and the Droids - 3:27
- Padmé's Ruminations - 3:16
- Anakin vs. Obi-Wan - 3:57
- Anakin's Dark Deeds - 4:05
- Enter Lord Vader - 4:14
- The Immolation Scene - 2:41
- Grievous Speaks to Lord Sidious - 2:49
- The Birth of the Twins and Padmé's Destiny - 3:37
- A New Hope and End Credits - 13:05
Tempo totale: 72:09
Il cd, uscito il 3 maggio 2005, è compreso in cofanetto, al quale è stato allegato un DVD, intitolato Star Wars: A Musical Journey, nel quale si ripercorrevano, tramite video - clip, tutti i temi più famosi dei sei film. Ogni clip è presentata da Ian McDiarmid.
Il disco, inoltre, è stato scelto per far parte della classifica di Amazon.com "Top 100 Editor's Picks of 2005" (alla posizione n°83).[48]
Star Wars: A Musical Journey
Star Wars: A Musical Journey è un DVD bonus, incluso nel cofanetto della colonna sonora. Il disco, della duranta di 71 minuti, contiene una collezione di video musicali da tutti e sei i film della saga. La musica è stata rimasterizzata nel sistema audio Dolby Digital. Contiene inoltre un trailer del videogioco Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith. I vari filmati sono preceduti da un'introduzione facoltative da parte dell'attore Ian McDiarmid.
Star Wars: A Musical Journey contiene i seguenti video, che sono state assemblati per combaciare con la musica e contengono parti parlate:
- "A Long Time Ago" —
"20th Century Fox Fanfare" / "Star Wars Main Title" (da tutti i film della serie) - "Dark Forces Conspire" —
"Duel of the Fates" (da Star Wars Episodio I - La minaccia fantasma) - "A Hero Rises" —
"Anakin's Theme" (da Star Wars Episodio I - La minaccia fantasma) - "A Fateful Love" —
"Across The Stars" (da Star Wars Episodio II - L'attacco dei cloni) - "A Hero Falls" —
"Battle of the Heroes" (da Star Wars Episodio III - La vendetta dei Sith) - "An Empire is Forged" —
"The Imperial March" (da Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora) - "A Planet that is Farthest From" —
"The Dune Sea of Tatooine" / "Jawa Sandcrawler" (da Guerre Stellari) - "An Unlikely Alliance" —
"Binary Sunset" / "Cantina Theme" (da Guerre Stellari) - "A Defender Emerges" —
"Princess Leia's Theme" (da Guerre Stellari) - "A Daring Rescue" —
"Ben's Death" / "TIE Fighter Attack" (da Guerre Stellari) - "A Jedi is Trained" —
"Yoda's Theme" (da Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora) - "A Narrow Escape" —
"The Asteroid Field" (da Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora) - "A Bond Unbroken" —
"Luke and Leia" (da Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi) - "A Sanctuary Moon" —
"The Forest Battle (Concert Suite)" (da Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi) - "A Life Redeemed" —
"Light of the Force" (da Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi) - "A New Day Dawns" —
"Throne Room" / "Finale" (da Guerre Stellari)
Merchandising e promozione
La campagna promozionale legata al film, a partire dal primo trailer, uscito nel novembre 2005, fino ai cartelloni nelle città, ha inondato il mercato con moltissimi prodotti derivati dal merchandising (fenomeno che proprio la saga di Guerre Stellari ha lanciato). Sono quasi 150 le marche che si combattute i diritti: La Pepsi, Burger King, la Kellogg's[49], la Mars, la Lego, la Procter & Gamble, ditta produttrice delle famose patatine Pringles e in special modo la Hasbro (che vede davanti a sé una miniera di personaggi da trasformare in pupazzi) hanno preparato intense campagne pubblicitarie.
La Hasbro ha invaso il mercato con molti prodotti dallo stile differente. Si passa quindi dalla versione in DVD della saga di Trivial Pursuit[50] fino ai Transformers con i personaggi del film[51]. Anche le action figure non sono mancate: sono innumerevoli i personaggi che sono stati trasformati in pupazzi. E non solo nel periodo di pubblicizzazione del film, ma anche in tempi più recenti, nei quali sono uscite alcune nuove linee, una delle quali comprendenti il personaggio di Grievous prima della sua trasformazione in cyborg[52].
Burger King, ha preparato diverse linee di giocattoli per bambini, come pupazzetti, carte speciali e, addirittura per l'uscita del film in DVD, orologi e bicchieri con le immagini dei personaggi.[53]
La Pepsi, invece, ha puntato su Yoda, distribuendo bottiglie con vari disegni e foto del personaggio per ogni diversa linea di bevande e lanciando il concorso "Call upon Yoda", nel quale si poteva vincere un'ingente somma di denaro e altri premi minori[53].
Slogan promozionali
- «On May 19th The saga is complete»
- «Il 19 maggio La saga è completa»;
- «Every Story has a hero, Every hero has a destiny, Every Saga has an end»
- «Ogni storia ha un eroe, ogni eroe ha un destino, ogni saga ha una fine»;
- «On May 19th the transformation is complete»
- «Il 19 maggio la trasformazione è completa»;
- «On May 19th the Jedi will face the ultimate challenge»
- «Il 19 maggio i Jedi affronteranno la sfida finale»;
- «On May 19th The Sith Happen»
- «Il 19 maggio i Sith si riveleranno»;
Edizione home video
L'edizione in DVD è divisa, come al solito, in due dischi, uno dei quali interamente dedicato ai contenuti speciali, dietro le quinte e scene tagliate, è stata rilasciata in commercio negli Stati Uniti d'America a partire dal primo novembre[54] e in Italia a partire dal 3 novembre 2005.[55] La versione in VHS, invece, non è stata distribuita (tranne in Australia e Regno Unito).[56][57] La cosa ha fatto arrabbiare i numerosi fan, collezionisti sia delle VHS che dei DVD, che si lamentavano del fatto che senza la videocassetta del terzo episodio la collezione è incompleta.
Il DVD, premiato con ben due DVD Awards[58], è stato inizialmente chiamato Charlotte, per mantenere segreto il progetto. Il nome è stato scelto come riferimento ad un film della 20th Century Fox, Piano... piano, dolce Carlotta (Hush... Hush, Sweet Charlotte).[59]
La copertina, inoltre, ha un errore: sul volto di Anakin non compare la cicatrice, che invece egli ha sin dalle Guerre dei Cloni.
Disco Uno
- Film nella versione digitale proiettata al cinema.
- In realtà il film differisce dalla versione cinematografica per alcuni piccoli accorgimenti che il regista attua nelle versioni in DVD dei suoi film (era successo anche con i precedenti prequel, seppur questa volta in maniera più sottile): il Nooo finale di Dart Fener, per esempio, è più corto e c'è stato un cambio di scene, dove è possibile vedere un taglio netto, invece che le classiche "Tendine".
- Lingue e sottotitoli disponibili in: Italiano, Inglese.
- Versione Widescreen Anamorfica (Aspect ratio 2.35:1)
- Commento audio di George Lucas, Rick McCallum, Rob Coleman, John Knoll e Roger Guyett.
- Easter egg: nel menù delle lingue e sottotitoli, digitando i tasti 1-1-3-8 si ha accesso ad una scena nella quale Yoda danza come un ballerino Hip-Hop[60].
Disco Due
- Documentario e Featurette: la sezione contiene i seguenti extra:
- "In un minuto": questo lungo documentario descrive tutto il lavoro e le persone impiegate per la realizzazione di una scena di duello su Mustafar, della durata di un minuto.
- "È reale: gli stuntmen di Episodio III": mostra il lavoro degli stuntmen al film e come nella maggior parte delle scene i combattimento siano stati filmati con i veri attori.
- "Il prescelto": la clip illustra il destino di Anakin Skywalker come il Prescelto e presenta la saga come storia della redenzione di Dart Fener. Il video contiene un'intervista a George Lucas su come ha sviluppato la storia dall’Episodio I al VI.
- Documentari sul web: una serie di 15 filmati, apparsi inizialmente sul sito StarWars.com nel quali vengono trattati tutti gli aspetti della lavorazione del film, durata tre anni, dai personaggi alle riprese, fino alla creazione di trucchi e costumi[61]. I titoli sono:
- "Due mondi, un film...": illustra le fasi di lavorazione, divise tra l'America e Sidney
- "...Un mondo, due film": clip simmetralmente opposta alla prima
- "Effetti speciali": filmato riguardante la creazione degli effetti speciali
- "Creare il generale Grievous": mostra le fasi dello sviluppo del personaggio
- "Quest’arma è la tua vita": video nel quale vengono mostrate tutte le armi usate nel film, una su tutte la spada laser
- "I giornalieri di oggi": vengono spiegati i procedimenti per ottenere in modo veloce e rapido le riprese della giornata
- "Disegni epici di un universo in espansione": creazione delle scenografie
- "C-3PO: il suo momento di gloria": focus sul personaggio di C-3PO
- "Scene rifatte e buone": la mania delle scene aggiunte in post-produzione di George Lucas si ripete anche in questo film, quando il regista decide di filmare ulteriori scene aggiuntive
- "Diventare Obi-Wan Kenobi": speciale sulla trasformazione di Ewan McGregor in Obi-Wan
- "Gli Wookiee sono tornati": mini documentario sulla realizzazione degli Wookiee: dai costumi alle scene di massa
- "B-107: la vita di un nastro HD": video che illustra le capacità dell'alta definizione
- "Le creature dell’episodio III": clip riguardante le creature di contorno del film
- "Eternamente avvincente: la colonna sonora dell’Episodio III": filmato che mostra John Williams alle prese con la creazione della colonna sonora dell'ultimo film della saga
- "Diventare Sidious": Ian McDiarmid mostra come viene trasformato nel malvagio Sith grazie al trucco e ai costumi di scena
- Videogiochi e gallerie fotografiche: una serie di foto scattate durante la lavorazione del film. La sezione contiene anche le varie locandine, trailer e demo di giochi ispirati alla saga.
- Trailer": in questa sezione appaiono il teaser trailer (definito "Anteprima nostalgica"), il trailer (interessante perché contiene frammenti e scene non presenti nella pellicola vera e propria, come la morte di uno Jedi in un altro pianeta: il motivo è da attribuirsi al fatto che gli sfondi non erano ancora stati aggiunti e la produzione li ha rimpiazzati con dei semplici fondali), il video musicale "A Hero Falls" con il tema del film (Battle of the Heroes) e quindici spot cinematografici dedicati al film.
- Contenuti per internet: inserendo il secondo disco nel lettore DVD del computer si potrà accedere a contenuti speciali sul sito della saga.
Scene tagliate
Come nei precedenti dischi, anche questo contiene diverse scene eliminate, accompagnate da un'introduzione del regista sul perché non fossero state inserite nella versione finale:
- Grievous massacra una Jedi (fuga del Generale): la morte di Shaak Ti per mano del Generale Grievous;
- Tolta dal montaggio finale, in quanto Lucas decise di non farla morire
- Agitazione nel Senato (Ufficio di Bail Organa): il primo incontro dell'Alleanza Ribelle;
- Semi di una Ribellione (Appartamento di Padmé): il secondo incontro dell'Alleanza Ribelle ;[62]
- Affrontare il Cancelliere (Ufficio di Palpatine): la presentazione della Delegazione dei 2.000 a Palpatine;
- Queste tre scene, che costituivano una sottotrama dedicata a Padmé, furono tolte sia per motivi di tempo, sia per potersi concentrare maggiormente sulla storia di Anakin
- Un Complotto per distruggere i Jedi?: il maestro Windu avverte una cospirazione per distruggere l'Ordine Jedi;
- Eliminata per problemi di tempo e perché ripeteva cose già dette
- Un dialogo tra Yoda e lo spirito di Qui-Gon Jinn, in cui il maestro Yoda viene istruito circa il metodo per garantire all'anima di uno Jedi defunto di apparire liberamente nel mondo dei vivi, unendosi alla Forza, cosa che prima di allora non era mai stata possibile (non presente nel DVD);
- La scena ha creato confusione tra i fan, in quanto avrebbe dovuto spiegare il presunto errore de La minaccia fantasma: nel film, infatti, il corpo del maestro non si dissolve come succederà per Obi-Wan e Yoda.
- Esiliato a Dagobah: l'esilio di Yoda su Dagobah;
- Fu tagliata perché avrebbe cozzato con i tre finali 'Padre, madre e figli' e perché, secondo il regista, era un'informazione irrilevante (nonostante il produttore, Rick McCallum, abbia ammesso di amare molto quella scena e di sperare di vederla inserita in una futura edizione del film).[63]
Romanzo
Template:Quote Dalla sceneggiatura è stato tratto il libro, edito in Italia da Sperling & Kupfer e scritto da Matthew Stover. Nel romanzo si ripercorre fedelmente la storia del film, ampliandone alcune parti, aggiungendo alcuni dialoghi e inserendo intere scene (scartate dal montaggio finale del film): viene spiegato chi era il personaggio che aveva cancellato le mappe riguardanti il pianeta Kamino dagli archivi Jedi.
Queste informazione sarebbero dovute essere nel film, ma Lucas preferì inserirle nel romanzo, in modo da privilegiare la storia di Anakin.[11][64]
L'Ordine 66, inoltre, viene soltanto brevemente mostrato e non vengono descritte le morti di tutti gli Jedi; una scena diversamente rappresentata è quella del duello tra Anakin e Obi-Wan, molto più corto e concentrato sullo stato emotivo dei personaggi, privilegiando i monologhi interiori; verso la fine del libro la reazione di Dart Fener alla morte di Padmé è molto più esplicita. Egli, infatti, incolpa se stesso della morte della moglie e capisce che non esiste nessun Dart Fener, ma è stato soltanto Anakin a causare la sua morte. L'autore, inoltre, descrive come Anakin si sente nella tuta e afferma che "È come, per un pittore, diventare cieco o, per un musicista, diventare sordo".
È, infine, presente un dialogo tra Yoda e lo spirito di Qui-Gon Jinn, in cui il maestro Yoda veniva istruito circa il metodo per garantire all'anima di uno Jedi defunto di apparire liberamente nel mondo dei vivi, allo stesso modo di come farà Obi-Wan dopo il suo assassinio.
Videogiochi
Template:Vedi anche Template:Quote Al film sono stati dedicati diversi videogiochi: vari spin-off o giochi ambientati nello stesso periodo. Soltanto due, però, si basano sulla storia vera e propria:
- Il primo, dal titolo omonimo a quello del film, è il videogioco ufficiale e ricalca fedelmente la storia narrata nella pellicola. Contiene, inoltre, spezzoni del film, scene non incluse in esso o parti create appositamente per il gioco. Una delle cose per la quale si differenzia dagli altri videogiochi basati su questo film è quella del doppio finale: scegliendo, infatti, il personaggio di Anakin si potrà avere accesso ad un finale alternativo, molto diverso da quello visto al cinema.
- Il secondo, Lego Star Wars: Il Videogioco invece, trasporta i tre prequel, compreso anche questo, nel mondo Lego. Nel gioco ci sono molti dei personaggi apparsi in Episodio III e la storia, seppur semplicizzata, ricalca quella del film. Al terzo episodio sono dedicati sei livelli, nei quali si prendono in considerazione altrettanti momenti salienti: la scena d'apertura, nella quale si vestono i panni della navicella di Anakin; il salvataggio di Palpatine, con lo scontro finale con Dooku; l'incontro con il Generale Grievous, ennesimo livello boss; la battaglia su Kashyyyk, nel quale si vestono i panni di Yoda; la caduta degli Jedi, ambientato nel tempio e, ovviamente, il confronto tra Obi-Wan e Anakin.
Blooper
Un blooper è un errore presente in un film e sfuggito al controllo da parte del regista, del montatore e della produzione. Tra i blooper più frequenti si contano oggetti che cambiano posizione da una inquadratura all'altra, anacronismi, movimenti illogici, tecnici inquadrati per sbaglio, microfoni in vista ed altri errori.
Eccone alcuni presenti nel film:
- Nella scena dell'ascensore, Obi-Wan e Anakin disintegrano una pattuglia di droidi. Nella scena seguente il pavimento è pulito e non c'è nemmeno un resto dei droidi.
- La cicatrice vicina all' occhio sinistro di Anakin cambia continuamente lunghezza e colore, seppur in maniera non molto evidente. Un esempio evidente è dato dalla scena di colloquio tra lui e Palpatine.
- Durante il duello fra Mace Windu e Palpatine la spada laser del maestro Windu infrange la vetrata esterna mandandola in pezzi. Pochi minuti dopo però, durante il colloquio tra Palpatine e Anakin, si vedono ancora alcuni pezzi di vetro in terra ma si vede chiaramente anche il riflesso degli oggetti della stanza e dei due personaggi nella vetrata, magicamente ricomparsa.
- Quando Obi-Wan cade nello stagno durante la rivolta dei cloni sul pianeta dove è andato alla ricerca del generale Grievous, riemerge ed ha i capelli bagnati ma la barba asciutta.
- All'inizio del duello tra Palpatine e Yoda su Coruscant, il maestro Jedi fa cadere il suo avversario adosso alla sua sedia che cade anch'essa. Quando però Palpatine, con un balzo, tenta di fuggire si nota che la sedia è tornata magicamente in piedi.
Note
Bibliografia
- Marco Consoli, Colpo di Fulmine, Ciak. Milano, 2005. 21, 6, (giugno), p 63
- James Luceno. Star Wars: La vendetta dei Sith. Guida ai personaggi. Fabbri, 2005. ISBN 884511158X
- Curtis Saxton. Star Wars: La vendetta dei Sith. Dentro le astronavi. Fabbri, 2005. ISBN 8845111571
- Star Wars: guida definitiva alla saga di George Lucas, Ciak, 2005.
- Star Wars: la saga completa, in Future heroes n° 1, Milano, 2005.
Voci correlate
- George Lucas
- Guerre Stellari
- Film del 2005
- Prequel
- Film di fantascienza
- Colonne sonore di Guerre Stellari
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Template:Imdb
- Template:En Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith su Rotten Tomatoes
- Template:En Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith su Box Office Mojo
- Template:Imdb
- Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith su guerrestellari.net
- Il Mondo dei Doppiatori - Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith
- Recensione del film su mymovies.it
- 100 ragioni per amare La Vendetta dei Sith su guerrestellari.net
- Scheda su Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith da Film.it
Video
- Il trailer di Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith su StarWars.com
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