Aymara

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Gli Aymara sono una popolazione che vive prevalentemente nelle vicinanze del Lago Titicaca tra Perù, Bolivia, il nord del Cile e il nordest dell'Argentina. In realtà non identifica un sotto-gruppo etnico vero e proprio, ma comprende l'insieme degli individui che, pur appartenendo a differenti sotto-gruppi etnici, hanno come lingua madre una lingua appartenente alla famiglia aymara.

Ad essi si aggiungono popolazioni che rivendicano la propria identità aymara non parlando più tale lingua da lungo tempo. Ad esempio, molti sotto-gruppi etnici come Qullas, Lupaqas, Qanchis, Carangas, Lucanas, Chocorvos, Chichas sono riconosciuti come Aymara, sebbene non parlino più la lingua aymara dall'epoca della colonizzazione spagnola.

Indice

Geografia

Distribuzione delle popolazioni di lingua aymara.

La maggior parte degli Aymara vive nei pressi del Lago Titicaca in particolare nelle isole e nella parte meridionale del lago. La distribuzione di questo popolo è principalmente nell'altipiano andino, in particolar modo nei dipartimenti di La Paz, Oruro, Potosí, Cochabamba e Chuquisaca in Bolivia, tra le città di Tarapacá e Antofagasta in Cile, nei dipartimenti di Puno, Moquegua e Tacna in Perù e tra le città di Jujuy e Salta in Argentina.

I centri aymara sono generalmente piccole realtà rurali. Tuttavia sono presenti anche grossi centri urbani con notevole presenza di questa popolazione. Il più importante di questi è la capitale boliviana, La Paz, e, soprattutto, la città satellite di El Alto, spesso nominata come capitale del popolo Aymara.

Religione

Donna aymara in preghiera.

Culti tradizionali

I vari popoli appartenenti agli Aymara veneravano numerose divinità locali oltre ai culti, diffusi in tutto il territorio andino legato all'agricoltura e al culto dei defunti.

Religiosità legata alla natura e all'agricola

Thunupa, le cui sembianze sono scolpite nella puerta del Sol di Tiahuanaco, personifica vari agenti naturali (sole, vento, pioggia, grandine) di vitale importanza per il mondo agricolo.

Anche il culto della Pachamama (Madre Terra), presente anche nella mitologia incaica, era estremamente diffuso in quanto legato alla produzione agricola e al rapporto con la natura. Alla Pachamama vengono fatte numerose offerte (ch'alla) di origine vegetale (ad esempio foglie di coca) e animale (ad esempio un feto di lama).

Culto degli antenati

Il culto dei morti si concretizzava nel mondo aymara con la costruzione di chullpa, tomba-templio la cui grandezza era proporzionale all'importanza del defunto durante la sua vita terrena. Le chullpa più importanti sono quelle di Silustani e Cutimbo, nei pressi di Puno (Perù).

Divinità venerate localmente

Le divinità locali erano spesso montagne protettrici (dette Awki o Achachila). Ogni montagna, ogni cima ha un nome locale che, anche oggi, viene invocato a protezione della zona.

Altre divinità

Erano presenti anche divinità maligne (conosciute come Anchanchu ó Saxra) che abitavano il sottosuolo.

Venivano venerate anche divinità minori (chiamate Phuju) che abitavano le sorgenti d'acqua.

Medicina tradizionale

Uno stretto legame intercorre tra la religiosità aymara e la medicina tradizionale. Questa, legata alla natura e alle invocazioni divine, viene praticata dagli yatiris (saggi). Tradizionalmente il popolo Kallawaya, che abita la Cordillera del Charazani in Bolivia è quello a cui appartengono gli yatiris più rinomati.

Rapporto con la cristianità

Immediatamente dopo la colonizzazione, le autorità religiose e politiche spagnole costrinsero alla conversione gli aymara e distrussero icone, templi e chullpa.

Una parte non minoritaria della Chiesa cattolica dissentì da questo comportamento a tal punto che gesuiti e francescani evangelizzarono gli aymara senza costringerli a ripudiare la loro religione tradizionale e "cristianizzando", talvolta, le divinità tradizionali. Ad esempio Thumpa venne trasformato in Apu Qullana Awki (Creatore del mondo) e venerato come Dio, per il Cristianesimo, e Pachamama venne venerata come Vergine Maria.

Dalla nascita delle repubbliche andine fino a metà del XX secolo il sincretismo religioso veniva praticato clandestinamente. Oggi è frequente che durante feste cattoliche vengano offerte ch'alla alla Pachamama. Le Chiese protestanti non vedono, invece, di buon occhio il sincretismo religioso e, per questo, hanno proibito ai credenti di rivolgersi alla medicina tradizionale.

Un aspetto interessante di questa mescolanza tra la religiosità tradizionale e quella cristiana sta nel fatto che al Natale non viene data molta importanza dai contadini aymara, i quali vivono molto più intensamente il Carnevale, epoca di fioritura. Nelle città il discorso cambia in quanto le tradizioni agricole sono meno sentite.

Cultura

Musica e danza

La danza e la musica hanno sempre avuto notevole rilevanza tra i popoli andini, così come tra gli Aymara. La musica andina che conosciamo oggi è comunque differente dall'antica musica del periodo pre-colombiano. Non erano infatti presenti gli strumenti a corda, come il charango, ora molto diffusi. Quest'ultimo è uno strumento della famiglia dei liuti costruito originariamente con la corazza di armadillo. Sembra sia stato realizzato per la prima volta a Potosì nel XVII secolo ispirandosi alla vihuela, molto diffusa tra la nobiltà spagnola.

Nel XVI secolo, il missionario gesuita Ludovico Bertonio, nel suo vocabolario della Lingua aymara riportava ben 13 vocaboli distinti relativi al verbo ballare.

Le numerose danze tradizionali aymara vengono divise in:

Patata

La patata è probabilmente uno degli apporti maggiori all'umanità della cultura aymara. Quando gli Spagnoli conquistarono l'Impero Inca, trovarono la coltivazione della patata diffusa ovunque con oltre 200 varietà.

Gli antichi Aymara inventarono il procedimento di disidratazione della patata ai fini di conservazione e stoccaggio. Questa patata disidratata (nota con il nome di ch'uñu o chuño) viene tuttora prodotta e consumata. Il procedimento si basa sulle condizioni climatiche della zona del Lago Titicaca. Ad altezze vicine ai 4000 m sul livello del mare i raggi solari sono particolarmente forti e ricchi di radiazioni ad alta energia, e le notti molto fredde. Le patate sono esposte alla luce solare ed al freddo notturno per due settimane così da essere completamente disidratate; il ch'uñu ottenuto si conserva per anni.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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