Xolotl

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Una raffigurazione di Xolotl (Codice Fejervary-Mayer, XV secolo)
Una raffigurazione di Xolotl al centro del calendario azteco detto "Pedra del Sol"

Xolotl, secondo la mitologia azteca e prima ancora quella tolteca, era il dio dei lampi e colui che aiutava i morti nel loro viaggio verso Mictlan.

Figlio della vergine Coatlicue, gemello di Quetzalcoatl, rappresentava la personificazione demoniaca di Venere, la stella della sera. Quetzalcoatl e Xolotl, stella del mattino e stella della sera, scomparivano per poi ricomparire dopo aver soggiornato nel mondo sotterraneo dei morti.[1]

Proteggeva il sole quando, la notte, scendeva nel mondo sotterraneo.

Nelle raffigurazioni artistiche era dipinto con gli stessi attributi e ornamenti di Quetzalcoatl,[1] ma come uno scheletro o come un uomo con la testa di cane. Per il mito cosmogonico, durante l'Età delle Acque salvò l'umanità bagnando col proprio sangue le ossa dei morti, riportandoli così in vita.

Xolotl fu anche il nome di un guerriero cicimeco del Nord del Messico.

Indice

Le teorie di Zecharia Sitchin

Grazie a un parallelo tra il calendario azteco di pietra di Città del Messico (detto Pietra del Sole, con al centro il dio azteco Xolotl con la lingua fuori) e le Gorgoni greche, Sitchin nota che vi sono alla base del disco duè dèi barbuti venuti da Est nella meso america (e gli indios sono glabri), probabilmente gli stessi noti in grecia come Zeus (Enlil) e Poseidone (Enki).

Note

  1. 1,0 1,1 Poupard 2007, voce "Xolotl" di Jacques Soustelle, pag.2010.

Bibliografia

Voci correlate

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