Caprini
Da Ufopedia.
I Caprini (o, per parafrasare Sebastiano Di Gennaro e il suo Homo Saurus, Homo Caprinus'), sono una tipologia aliena che nella classificazione Soave si possono definire alieni mammiferi terrestri o energetici (dipende se sono di 5a dimensione o meno, oppure di 6a o maggiore).
Vedi la voce Capra su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Capra_(zoologia)
Si possono confondere con gli arietidi.
Da bibliotecapleyades
Il Bafometto
Bafometto o Baphomet è il nome, ricorrente nella letteratura occultista del XIX secolo, di un idolo pagano della cui venerazione furono accusati i Cavalieri Templari.
Ne esistono varie descrizioni ed iconografie: un idolo con un teschio umano, una testa con due facce, un idolo-gatto e una testa barbuta. Il termine ricorre per la prima volta nei verbali del processo contro i Cavalieri Templari, ma durante la soppressione dell'ordine fu sostenuto dall'Inquisizione che i cavalieri usassero un Bafometto come parte delle loro cerimonie di iniziazione, questo fatto, oltre ad altre asserzioni, fece sì che il loro Ordine religioso fosse accusato di eresia e idolatria.
Essendo un nome estorto sotto tortura durante gli interrogatori dei Templari, non si può escludere che possa essere stato originato semplicemente come un'onomatopea o un errore di trascrizione dei verbali, nei quali in effetti il termine ricorre per la prima volta.
Sull'origine del misterioso termine sono state elaborate numerose teorie, nessuna delle quali provata: una deformazione latinizzata di Mahomet, una versione medievale europea di Maometto, il nome del profeta dell'Islam.
Idries Shah propose che Baphomet deriverebbe dal sostantivo arabo: Abu fihama, con il significato di "padre dell'ignoto", e associato con il sufismo.
Eliphas Lévi propose che il termine fosse composto da una serie di abbreviazioni lette al contrario:
"Tem. ohp. ab" che prendono origine dal latino Templi omnium hominum pacis abhas, con il significato di "padre della pace universale tra gli uomini".
Dalle parole greche Baphe e Metis, che insieme significherebbero "battesimo di saggezza".
Una corruzione del termine ebraico Behemoth (letteralmente "Bestie", pluralis maiestatis di "behemah"), citata nel libro biblico di Giobbe (40:15) e di Ezra (6:49 e 6:51). Se tradotto secondo il cifrario di Atbash (scoperto dallo studioso Schonfield), l'origine del termine sarebbe Sophia, la parola greca per Saggezza.
Ma la rappresentazione più famosa del Bafometto è quella della forma di un capro umanoide alato con seno e una torcia sulla testa tra le corna.
Questa immagine proviene dall'opera di Eliphas Lévi, “Dogme et rituel de la haute magie” (Dogma e rituale dell'alta magia) del 1855-56. Il Bafometto, come suggerisce l'illustrazione di Levi, è stato occasionalmente mal interpretato come sinonimo di Satana o come un demone, un membro della gerarchia dell'Inferno.
Nella testa del Bafometto di Levi era inscritto un pentacolo, che è un simbolo adottato dai fedeli della Wicca e da altri seguaci dell'occultismo, dove anche una testa di capro inscritta in un pentagramma invertito, è un simbolo occasionalmente adottato dai satanisti.
La testa, le corna e la torcia insieme prendono la forma di un Fleur de lys.
Probabile provenienza
Il Sagittario (in latino Sagittarius) è una costellazione dello zodiaco, comunemente raffigurato come un centauro tendente un arco, si trova tra lo Scorpione ad ovest e il Capricorno ad est e contiene al suo interno il centro galattico e un gran numero di oggetti.
La costellazione è facilmente riconoscibile grazie ad un asterismo noto come la Teiera: le stelle Kaus Media (δ Sagittarii), Kaus Australis (ε Sagittarii), Ascella (ζ Sagittarii) e φ Sagittarii formano il corpo della teiera, Kaus Borealis (λ Sagittarii) è il coperchio, Alnasl (γ Sagittarii) è il beccuccio, e Nunki (σ Sagittarii) e τ Sagittarii sono il manico.
La costellazione contiene al suo interno il centro galattico e infatti la scia della Via Lattea è qui particolarmente luminosa. E’ possibile distinguere due regioni principali: la Grande Nube del Sagittario, che occupa gran parte del settore più occidentale della costellazione sul confine con l'Ofiuco e lo Scorpione, e la Piccola Nube del Sagittario, coincidente con l'oggetto M24.
Ad occhio nudo sono osservabili molte stelle di sottofondo di quinta e sesta grandezza, tuttavia, poiché il nostro sistema solare si trova sul bordo interno del braccio di spirale cui appartiene, i ricchi campi stellari osservabili in questa direzione appartengono a bracci più interni e dunque più lontani. Ciò comporta che la densità di stelle visibili ad occhio nudo sia inferiore ad altre aree di cielo, come quella delle costellazioni di Orione e della Nave Argo.
In cielo il Sagittario è rappresentato come un arciere, con la parte inferiore del corpo, incluse le quattro zampe di cavallo e la parte superiore di uomo, indossa un mantello e tende un arco puntato nella direzione del confinante Scorpione.
Qualche volta il Sagittario è scambiato per Chitone, ma Chirone è l'altro centauro celeste, quello della costellazione del Centauro. Il Sagittario è una costellazione di origine sumera, successivamente adottata dai Greci, anche se questi ultimi nutrirono dei dubbi creando confusione sulla nascita di questa formazione stellare.
Eratostene dubitò che si trattasse di un centauro e una delle ragioni portate a sostegno del suo dubbio era il fatto che i centauri non usavano archi, quindi descrisse il Sagittario come una creatura a due gambe con la coda di satiro. Per lui quella figura era Crotus, figlio di Eufeme, la nutrice delle Muse. Secondo il mitografo latino Igino, il padre di Crotus era Pan, il che conferma l'opinione di Eratostene che dovesse essere raffigurato come satiro piuttosto che come centauro.
Crotus, che inventò l'arte del tiro con l'arco, spesso andava a caccia a cavallo, abitava sul monte Elicone fra le Muse, le quali apprezzavano la sua compagnia, tanto che infine le stesse Muse chiesero a Zeus di metterlo in cielo, dove lo vediamo nell'atto di dare una dimostrazione della sua abilità di arciere. Davanti alle sue zampe anteriori c'è un cerchietto di stelle che secondo Igino era una ghirlanda gettata via da qualcuno che stava giocando, questo cerchietto di stelle è la costellazione della Corona Australe.
Tra i vari nomi attribuiti alle stelle della costellazione si ricorda Sigma Sagittarii, chiamata Nunki. Questo nome le è stato attribuito abbastanza di recente dai naviganti, ma è stato preso da un elenco di nomi babilonesi di stelle, in quanto NUN-KI fu chiamato dai Babilonesi un gruppo di stelle che rappresentava la città sacra di Eridu sull'Eufrate.
Quel nome è stato poi attribuito solo alla stella Sigma, e si dice che sia il più vecchio nome di stella attualmente in uso.
Il Sagittario contiene una parte sostanziosa della Via Lattea, trovandosi pressappoco nel mezzo della nostra Galassia, infatti si ritiene che il centro esatto della galassia sia segnato da una fonte radioemittente che gli astronomi chiamano Sagittarius A.
Il Centauro (in latino Centaurus) è una delle 88 costellazioni moderne, faceva già parte dell'elenco di 48 costellazioni redatto da Tolomeo. Si tratta di una delle costellazioni più estese del cielo, ed è visibile per intero dall'emisfero sud o alle basse latitudini settentrionali. In tempi storici questa costellazione era visibile per intero anche dalle latitudini temperate medie, al punto che era perfettamente nota sia ai Greci che ai Romani.
A causa della precessione degli equinozi, questa parte di cielo ha assunto declinazioni sempre più meridionali, al punto che oggi, dalle regioni in cui era una volta visibile può essere osserva