Vampiri
Da Ufopedia.
Il vampiro è un essere mitologico o folkloristico che sopravvive nutrendosi dell’essenza vitale (generalmente sotto forma di sangue) di altre creature. Nonostante la speculazione sostenuta dallo storico letterario Brian Frost secondo la quale la credenza dei vampiri «potrebbe risalire alla preistoria», il termine “vampiro” divenne popolare solo agli inizi del XVIII secolo (vedi studi di Jacques Vallée), in seguito all’influenza delle superstizioni presenti nell’Europa dell’est e nei Balcani, dove le leggende sui vampiri erano molto diffuse. Allo stesso tempo nacquero altri termini, come vrykolakas in Grecia e strigoi in Romania. La superstizione nei confronti dei vampiri crebbe a tal punto da far nascere una grave isteria collettiva che portò alla morte di numerose persone accusate di vampirismo. I folkloristici vampiri dell’Europa dell’est presentavano una notevole varietà di rappresentazioni, dal simile agli umani al cadavere putrefatto.
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Etimologia
L’esatta etimologia del termine vampiro non è chiara. Tuttavia, è ragionevole pensare che possa derivare dal serbo вампир/vampir e che sia successivamente passato al tedesco Vampir, al francese vampyre, all’inglese vampire (la cui prima apparizione del termine nell’Oxford English Dictionary risale al 1734) e all’italiano vampiro. Un’altra teoria, meno popolare, sostiene che il termine slavo derivi dal turco ubyr, che significa “strega”. In russo antico, il vampiro è detto inoltre Упирь (Upir’). Numerose lingue slave presentano forme parallele del termine serbo: il bulgaro вампир (vampir), il croato upir/upirina, il ceco e slovacco upír, il polacco wąpierz, l’ucraino упир (upyr), il russo упырь (upyr’), il bielorusso упыр (upyr), e lo slavo orientale antico упирь (upir’). Da notare che successivamente la maggior parte di queste lingue adottarono forme come “vampir/wampir” dall’Occidente.
Folklore
Il concetto di vampirismo esiste da millenni; culture come quella mesopotamica, ebraica, greca e romana concepirono demoni e spiriti che possono essere considerati precursori dei moderni vampiri. In tutte le leggende di ogni civiltà passata e presente però, i diversi tipi di vampiri vengono tutti accomunati da una caratteristica chiave, cioè quella di nutrirsi in qualsiasi diversa maniera dei loro simili. Ad ogni modo, nonostante la presenza di creature simili ai vampiri in queste antiche civiltà, il folklore sui vampiri così come lo conosciamo oggi si è originato esclusivamente nell’Europa dell’est quando i miti della tradizione orale di numerosi gruppi etnici vennero messi per iscritto e pubblicati. Nella maggior parte dei casi, i vampiri sono creature malvagie redivive, vittime suicide o streghe, ma possono anche essere cadaveri posseduti da spiriti malevoli o umani trasformati dopo essere stati morsi da altri vampiri. La credenza in tali leggende divenne così persuasiva da causare isteria di massa e pubbliche esecuzioni di persone credute vampiri.
Descrizione e attributi comuni
Nonostante sia difficile dare un’unica, definitiva descrizione del vampiro folkloristico, vi sono tuttavia alcuni elementi che sono comuni a molte delle leggende europee. I vampiri erano generalmente descritti come gonfi, con una carnagione scura, o sanguigna; queste caratteristiche erano spesso attribuite alla nutrizione a base di sangue. Il vampiro, nella sua tomba, tendeva a perdere sangue dalla bocca e dal naso, mentre il suo occhio sinistro rimaneva spesso aperto. Veniva seppellito rivestito con un telo di lino, e i suoi denti, capelli e unghie continuavano a crescere dopo la morte. Le zanne (gli incisivi superiori) invece, non facevano parte delle sue caratteristiche.
Creazione
Le cause della vampirizzazione (la nascita o creazioni di un nuovo vampiro) erano molte e varie nel folklore originario. Secondo la tradizione slava e cinese, qualsiasi cadavere che veniva scavalcato da un animale, particolarmente un cane o un gatto, aveva la possibilità di diventare un non morto. Anche i cadaveri che non venivano trattati con acqua in ebollizione erano considerati a rischio. Nel folklore russo si diceva che i vampiri erano un tempo streghe o persone che si erano ribellati contro la Chiesa quando erano ancora in vita. Alcune pratiche popolari erano utilizzate per scongiurare il ritorno nel mondo dei vivi di un caro estinto in qualità di non morto. Era assai diffuso seppellire i morti a testa in giù e collocare oggetti terreni, come falci o falcetti, vicino alla tomba per soddisfare i demoni che tentavano di possedere il morto o per mitigare quest’ultimo e prevenire la sua risurrezione dalla tomba. Questo metodo assomiglia alla pratica greca di appoggiare un obolo sulla bocca del defunto per pagare il dazio e poter attraversare il fiume Stige nell’oltretomba; è stata sostenuta la possibilità che in realtà la moneta servisse a scacciare spiriti maligni intenzionati ad entrare in possesso del corpo, e che questo possa avere influenzato il folklore sui vampiri. Questa tradizione persiste nel folklore greco del vrykolakas, in cui una croce di cera e un pezzo di porcellana con l’iscrizione “Gesù Cristo vince” erano posizionati sul corpo del defunto per prevenire che questi diventasse un vampiro. Altri metodi usati frequentemente in Europa includevano la rottura dei tendini all’altezza del ginocchio o il posizionamento di semi di papavero, di miglio o di sabbia sul terreno sopra la tomba di un presunto vampiro; questa pratica intendeva lasciare i vampiri occupati tutta la notte a contare i granelli che cadevano all’interno della bara, e li associava quindi all’aritmomania. Secondo una leggenda cinese, se una creatura simile a un vampiro si trovasse davanti ad un sacco di riso, si metterebbe a contare tutti i chicchi; altre leggende simili, che riguardano streghe o altri esseri malvagi, sono presenti sia nel subcontinente indiano così come nell’America del Sud.
Identificazione
Erano utilizzati molti rituali per identificare un vampiro. Un metodo per trovare la tomba di un vampiro consisteva nel far cavalcare un ragazzo vergine su uno stallone vergine all’interno di un cimitero: il cavallo si sarebbe fermato sopra la tomba in questione. Generalmente era necessario un cavallo nero, ad eccezione dell’Albania dove doveva essere bianco. Inoltre, l’apparizione di buchi sul terreno sopra una tomba era considerato segno di vampirismo. Cadaveri creduti vampiri erano generalmente descritti come più sani del dovuto, gonfi ma con pochi o nessun segno di decomposizione. In alcuni casi, quando una tomba sospetta veniva aperta, i presenti descrivevano il cadavere con la faccia ricoperta del sangue di una sua vittima. La morte di bestiame, pecore, parenti o vicini di casa era la prova dell’attività di un vampiro nella zona. Alcuni vampiri folkloristici, inoltre, potevano testimoniare la propria presenza tramite attività simili a quelle dei poltergeist, come scagliando pietre sui tetti o muovendo piccoli oggetti, e provocando incubi a chi dormiva.
Protezione
L’aglio, la rosa canina e il biancospino sono alcuni degli oggetti che secondo le credenze scacciano i vampiri. Oggetti apotropaici in grado di scacciare entità redivive sono molto diffusi nel folklore sui vampiri. L’aglio è un classico esempio, ma si dice che anche la rosa selvatica e il biancospino siano dannosi nei confronti dei vampiri. In Europa, inoltre, si credeva che spargere semi di senape sul tetto di una casa li avrebbe tenuti lontani. Altri oggetti esorcizzanti potevano essere ad esempio crocifissi, rosari o acqua santa. Si dice che i vampiri non siano in grado di camminare su un terreno consacrato, come quelli di chiese e templi o attraversare acqua corrente (come quella dei fiumi). Anche gli specchi venivano usati per allontanare i vampiri, ad esempio posizionandone uno sulla porta d’ingresso (secondo alcune culture, i vampiri non possono riflettersi e talvolta non proiettano la propria ombra, forse per via della mancanza dell’anima). Altre leggende sostengono che un vampiro non possa entrare in un’abitazione se non invitato dal padrone di casa, ma una volta invitato possa entrarvi e uscirvi a piacimento. I vampiri folkloristici erano più attivi la notte, ma non erano considerati vulnerabili alla luce del sole. Uno dei più conosciuti metodi per uccidere un vampiro è impalarlo, specialmente nella cultura slava. In Russia e negli stati Baltici si preferiva il legno di frassino, in Serbia quello di biancospino, e quello di quercia in Slesia. Potenziali vampiri venivano spesso impalati attraverso il cuore, ad eccezione di Russia e Germania, dove venivano impalati attraverso la bocca, e della Serbia, dove venivano impalati attraverso lo stomaco. Bucare la pelle del petto era un modo per “sgonfiare” i vampiri (ritenuti più “gonfi” degli umani); i cadaveri venivano talvolta seppelliti con oggetti pungenti, di modo che se il corpo si fosse trasformato in vampiro (e quindi gonfiato), gli oggetti lo avrebbero bucato e sgonfiato. La decapitazione era il metodo più usato in Germania e nelle aree slave dell’ovest, con la testa seppellita tra i piedi, dietro le natiche o lontano dal corpo, di modo che l’anima non si attardasse nella sua dipartita indugiando nel corpo terreno. Talvolta la testa, il corpo o i vestiti di un vampiro venivano inchiodati al terreno, per prevenire la rinascita. I nomadi schiacciavano aghi di acciaio o di ferro nel cuore dei cadaveri e infilavano pezzi di ferro nella bocca, sugli occhi, nelle orecchie e tra le dita nel momento della sepoltura. A volte mettevano del biancospino in una calza del defunto o trafiggevano le sue gambe con un paletto di legno. In una tomba risalente al XVI secolo, ritrovata nei pressi di Venezia nel 2006, gli archeologi trovarono un cadavere di donna con un mattone conficcato a forza nella bocca; l’atto venne considerato come un rituale contro i vampiri. Altre misure contro i vampiri includevano bagnare la tomba con acqua bollente o la completa incinerazione del corpo. Nei Balcani un vampiro poteva anche essere ucciso con un colpo di pistola o affogato, ripetendo la sua cerimonia funebre, spruzzando acqua santa sul suo corpo o con un esorcismo. In Romania poteva essere inserito dell’aglio in bocca, e fino al XIX secolo veniva presa la precauzione di sparare al corpo nella bara. In casi eccezionali, il cadavere veniva dismembrato e i pezzi bruciati, mischiati ad acqua e somministrati ai membri della famiglia come cura. Nella regione della Sassonia, in Germania, veniva messo un limone nella bocca dei sospetti vampiri.
Antiche credenze
Secondo la mitologia egiziana, la dea Sekhmet beveva sangue. Racconti di esseri soprannaturali che si nutrono di sangue o di carne fresca di esseri viventi fanno parte di quasi tutte le culture del mondo da diversi secoli. Oggi assoceremmo queste creature ai vampiri, ma nei tempi antichi il termine vampiro non esisteva; bere sangue e simili attività erano attribuite a demoni o spiriti; persino il Diavolo era considerato sinonimo di vampiro. Quasi tutte le culture associano il bere sangue con demoni o creature redivive, o in alcuni casi con divinità. In India, ad esempio, alcuni racconti sui Baital, esseri simili ai ghoul che possono entrare in possesso dei corpi, sono stati raccolti nel libro Baital Pachisi; una racconto del libro Kathāsaritsāgara narra di come il Re Vikramāditya intraprenda una ricerca per trovarne uno particolarmente elusivo. Anche Pishacha, lo spirito di malfattori o di coloro che morirono pazzi, rispecchia alcune caratteristiche dei vampiri e all’antica dea indiana Kali, con zanne e una ghirlanda di cadaveri o teschi, venne attribuito il nutrirsi di sangue. I Persiani furono una delle prime civiltà a tramandare racconti di demoni bevitori di sangue: sono stati portati alla luce dei cocci di porcellana su cui erano state raffigurate creature che tentano di bere il sangue degli uomini. L’antica Babilonia e l’Assiria possiedono racconti della figura mitica Lilitu, che nella demologia ebraica diede vita a Lilith (Ebreo לילית), un demone che si nutriva di sangue di bambino, e a sua figlia Lilu. La mitologia greca e latina descrivono creature come le empuse, le lamie e le strigi. Col passare del tempo, le prime due divennero termini generali rispettivamente per indicare streghe e demoni. Empusa era la figlia della dea Ecate ed era descritta come una creatura demoniaca dai piedi di bronzo: si trasformava in una giovane donna e seduceva gli uomini per bere il loro sangue. Lamia banchettava sui letti dei bambini la notte, succhiando il loro sangue, così come faceva la figura mitologica Gello. Come Lamia, la Strige si cibava di bambini, ma anche di giovani uomini. Erano descritte come aventi il corpo di corvo o d’uccello in generale, e successivamente vennero identificate nella mitologica romana nella strige, un uccello notturno che si ciba di sangue e carne umana.
Credenze moderne
Nella moderna finzione, il vampiro tende ad essere raffigurato come un personaggio malvagio dalla personalità suadente e carismatica. Nonostante il generale scetticismo nei confronti di queste entità, vengono occasionalmente riportati avvistamenti di vampiri. Naturalmente, le società cacciatrici di vampiri esistono ancora, ma sono tuttavia create solo per ragioni sociali. Dichiarazioni di attacchi da parte dei vampiri vennero formulate nel paese africano del Malawi tra il 2002 e il 2003, quando una folla tumultuosa lapidò a morte una persona e ne attaccò altre quattro, incluso il governatore Eric Chiwaya, che secondo le dicerie si era accordato con dei vampiri. Nei primi anni settanta la stampa locale diffuse voci secondo le quali un vampiro aveva infestato il cimitero londinese di Highgate. Cacciatori di vampiri amatoriali si riunirono in gran numero nel cimitero. Numerosi libri vennero scritti sul caso, fra gli altri quello di Sean Manchester, un londinese che fu uno dei primi a suggerire l’esistenza del vampiro di Highgate e che dichiarò successivamente di aver esorcizzato e distrutto un intero covo di vampiri della zona. Nel gennaio 2005, circolò una diceria di un attacco avvenuto a Birmingham, in Inghilterra, seguito dall’ipotesi della presenza di un vampiro che circolava libero per le strade. In quel caso, come dichiarò la polizia, si trattò di una leggenda metropolitana. Nel 2006, un professore di fisica alla University of Central Florida scrisse un saggio in cui spiegò che è matematicamente impossibile che esistano i vampiri basandosi sulla progressione geometrica. Secondo questo saggio, se il primo vampiro fosse apparso il 1º gennaio del 1600 e si fosse nutrito una volta al mese (cioè meno frequentemente di quanto avvenga nelle leggende folkloristiche) e tutte le sue vittime fossero divenute vampiri, allora in soli due anni e mezzo tutta la popolazione mondiale dell’epoca sarebbe stata vampirizzata. Uno dei più famosi casi di entità vampiriche nell’età moderna è quello dei chupacabra di Puerto Rico e del Messico. È leggenda che siano creature che si nutrono di carne fresca e di sangue di animali domestici. L’isteria per i chupacabra venne spesso associata a profonde crisi economiche e politiche, in particolare durante gli anni novanta. In Europa, dove la maggior parte delle folklore vampiresco ebbe origine, il vampiro viene considerato una creatura di fantasia, nonostante alcune comunità abbiano accettato l’idea di fantasma redivivo per scopi economici. In alcuni casi, specialmente in piccole comunità, la paura per i vampiri è ancora radicata e avvistamenti o rivendicazioni di attacchi di vampiri accadono frequentemente. In Romania, nel febbraio 2004, numerosi parenti di Toma Petre ebbero il timore che questi fosse divenuto un vampiro. Fecero quindi dissotterrare il corpo, gli bruciarono il cuore e mischiarono le ceneri ad acqua per poi berle. Il vampirismo e lo stile gotico rappresentano una parte rilevante dei moderni movimenti dell’occulto. Il mito del vampiro, le sue qualità magiche, il fascino e l’archetipo del predatore esprimono un forte simbolismo che può essere utilizzato nei rituali e negli atti di magia e può perfino essere adottato come sistema spirituale. Il vampiro è stato parte della società paranormale europea per secoli e da decenni ormai si è allo stesso modo inserito anche nella sub-cultura americana, mischiandosi all’estetica neogotica.
RV Real Vampires
Ultimamente si sente molto parlare di questo argomento. Sul fatto che esistano, o meno, i Vampiri. E’ utile fare un pò di chiarezza in merito…
La leggenda sui vampiri Innanzitutto i vampiri sono classificati come esseri oscuri e tenebrosi (secondo il gusto di alcune ragazze anche molto fascinosi, nota derivanti dalla nostra società… Vedi film tipo twlight) che si aggirano nelle tenebre in cerca di sangue di cui si nutrono. Un vampiro può trasformarsi in qualsiasi animale notturno e può essere ucciso solo con l’impiego di aglio, acqua santa, crocifissi, luce solare, martello e paletto di frassino. Non abbiate paura però: se non lo invitate a casa vostra non riuscirà mai ad entravi da solo, perché gli è impedito per natura.
Oggi… Ma la domanda è: i vampiri esistono solo nelle leggende? Sembra proprio di no. Alcune persone sostengono, infatti, di essere “Real Vampires” (R.V.): ovvero veri e propri “vampiri moderni“.
Analizziamo il loro comportamento:
Cos’è un RV? La sigla RV sta per Real Vampire. Il termine è stato coniato negli Stati Uniti, dove sono nati i primi siti dedicati a questo genere di persone. Una dicitura equivalente è anche HLV: Human Living Vampire. Il termine “vampiro” impiegato nelle sigle è dato dal fatto che, come l’omonimo essere leggendario, gli RV avvertono il bisogno di ingerire sangue; questo non deve però far supporre che un RV sia o si creda un essere immortale o sia dotato di poteri paranormali. I Real Vampires sono esseri umani come gli altri, ma con una disfunzione che rende necessario, per il loro benessere, ingerire sangue.
Quando una persona scopre di essere un “vampiro”? I tempi e le modalità con cui un Real Vampire può scoprire di essere tale sono i più svariati. E’ inoltre possibile che una persona non scopra mai l’esistenza degli RV, credendo che nessuno oltre a lei provi certi bisogni. Ma mediante scrupolose ricerche nel web, vi sono numerosi siti americani a riguardo.
Come reperite il sangue di cui dite di avere bisogno? Il sangue umano può essere ottenuto tramite i donatori: il donatore è una persona che decide volontariamente di donare sangue ad un HLV. Esiste anche la pratica dell’auto-vampirismo, che consiste nel bere il proprio sangue, ma tutti gli RV ricorrono a questo solo in situazioni in cui il “bisogno” è molto forte e non si riesce a soddisfarlo in altro modo. Quasi tutti infatti, sono concordi nell’affermare che l’auto-vampirismo non e’ che un placebo: non calma il bisogno che per un breve periodo e per di più lo fa a livello prettamente psicologico.
Per procurarselo fanno ricorso a vie illecite? Per ora non si hanno casi di ricorsi a vie illecite per ottenere sangue. (quindi non come nei film, lascio a voi l’immaginazione)
Sono immortali? Conoscono il dolore? Assolutamente non sono immortali e conoscono il dolore proprio come un classico essere umano, anche perchè sono umani!
Come nelle leggende, possono uscire alla luce del sole? Molti RV lamentano fastidio per il sole, ed hanno pelle e occhi molto sensibili. Molti tra loro affermano che il sole gli provoca una sorta di prurito fastidioso e un successivo arrossamento alla pelle, ma anche la lacrimazione agli occhi se si ha una esposizione alla luce solare prolungata. In alcuni casi, alcuni affermano di avere anche mal di testa. Ma ciò non toglie che non possano stare al sole, infatti molti di loro lavorano, studiano, come ogni essere umano sulla terra. Tuttavia, si trovano d’accordo nel dire che riscontrano una maggiore attività fisica e mentale nelle ore notturne, così come l’aumento della fame (sete di sangue).
Sono pericolosi? Assolutamente no. Non sono affatto pericolosi, non si avvinghiano al collo delle persone come nei film, e sopratutto non sono una setta. Loro, cercano solo di diffondere delle informazioni riguardo al loro “problema” che li accumula (come nei loro siti internet).
L’ “essere vampiro” è una questione genetica? Purtroppo non sono mai stati fatti studi sulla condizione dei Real Vampires. Quindi, tutt’ora non si può parlare di genetica o meno.
Esiste una gerarchia tra RV? No, nessuna
Com’è la loro vita? Praticamente come la nostra. Varia da soggetto a soggetto: Non vuol dire che essere un RV indichi di stare sveglio alla notte e dormire di giorno. Tutt’altro, molti di loro, conducono una vita lavorativa/morale/sessuale proprio come la nostra. Molti di loro affermano di nascondere il più possibile il loro essere “vampiro” alla gente, proprio per non destabilizzare tali rapporti.
Com’è la loro religione? La religione e’ una scelta personale, proprio per come la pensiamo noi. Ognino è libero di scegliere il suo credo, non esiste la religione del “vampirismo”.
Per concludere una RV su Yahoo Answers scrive: <<comunque è proprio perchè non siamo in pochi che dovremmo lottare per farci accettare o quantomeno tollerare dalla società! Infondo anche noi siamo una realtà al pari dell’omosessualità e delle minoranze etniche, ma a differenza loro non abbiamo ancora fatto nulla per farci accettare.>>
Teoria sociologica e ufologica sui vampiri
Secondo alcuni la figura di Dracula è così popolare, perchè ha addentellati con la realtà in numerosi punti. Innanzitutto è metafora del ladro, che non uccide ma dissangua le sue vittime, e il latrocinio è pratica assai diffusa nel mondo, non solo tra i ladri di polli per fame ma anche e soprattutto tra intere organizzazioni e dinastie, religioni, mafie, stati, che costituiscono un'organizzazione vampiresca di incredibile efficienza. Quindi la figura del nobile pallido che vive in un castello e dissangua i popolani, anche se non di sangue ma di tasse, non è sconosciuta nella storia. Poi se si aggiunge la vicinanza di queste figure nobiliari di aristocrazia nera a pratiche e tecnologie sconosciute alla massa, al satanismo, alla magia nera, ecc.. come per esempio mostrato nel film "6 giorni sulla Terra" non sfugge il nesso col racconto di Dracula di Stoker. Se a questo aggiungiamo la teoria degli alieni in incognito si nota il nesso coll'ufologia. Secondo questa teoria sia gli alieni buoni (come i nordici, gli anunnaki, i siriani, gli andromediani, ecc) che quelli cattivi (rettiliani, ecc) attingerebbero le proprie energie dagli umani. Per i nordici si veda il caso Amicizia, per i cattivi l'antropofagia ed il bere il sangue umano che i rettiliani hanno mostrato nella casistica (sia mostrandosi con fattezze da rettile, che modificando la percezione e mostrandosi come umani, vedi le teorie di David Icke). Inoltre si veda la teoria alimentare sugli alieni per quanto riguarda il vampirismo energetico di massa di alieni buoni come i felinoidi o canidi (che si ciberebbero del nostro amore, ecc) e cattivi come i cariani aquile (che si ciberebbero della nostra sofferenza, odio, ecc.). Per finire avverrebbe tra noi umani una certa propensione al vampirismo energetico o ad esserne vittime (magari in modo proporzionale a quanto sembra "smunta" o al contrario "in forma" una persona), dovuto questo a semplice saggezza maggiore o minore nel muoversi con gli altri, arrivando alla circonvenzione di incapace o alle semplici "amicizia tossica" o "relazione tossica" che si noterà portare numerosi vantaggi materiali al "vampiro" e al prosciugarsi del conto in banca del "vampirizzato". Ma questo magari non per latrocinio ma per richiesta ottenuta di "aiuto in amicizia" o "prova d'amore" a senso unico.
Nota religiosa
Per sfuggire all'attacco parassitario dei demoni (tipo sei dita, cariani, ecc.), sembra che se uno è cristiano sia utile accedere a pane e vino (eucarestia) e se uno è musulmano fare le 5 preghiere quotidiane, in entrambi i casi pregando Dio di liberarlo dai demoni (e quindi da depressione e disturbo ossessivo-compulsivo). Per altre religioni (come buddhismo, induismo, ebraismo, ecc) vi sono tecniche analoghe (per buddhismo ed induismo la meditazione, immagino). Male non fa anche intraprendere un percorso di cura previsto dalla medicina ufficiale contro depressione e disturbo ossessivo-compulsivo, sia di tipo farmacologico che magari di assistenza psicologica, ma soprattutto assumendo nella vita quotidiana i comportamenti consigliati dai medici (e dal buon senso) come uscire, divertirsi, ecc. La teoria che spiegherebbe l'efficacia delle misure religiose (eucarestia, 5 preghiere, ecc.) sarebbe che gli spiriti buoni/angeli/felinoidi e gli spiriti cattivi/demoni/cariani girerebbero normalmente per l'"aria" e attraverso i cervelli e le anime e la cosa funzionerebbe come il pizzo mafioso per i commercianti. Se in un territorio la gente non paga le tasse la polizia non ha soldi e mezzi per combattere la mafia e quindi i commercianti non hanno la polizia che li difenda dal pizzo, analogamente se un cristano non prende l'eucarestia o un musulmano non prega 5 volte al giorno, non paga con sufficienti energie dell'anima gli angeli, che quindi non li mettono nella lista di quelli da difendere dai demoni e quindi i demoni hanno via libera è possono opprimere con depressione, ecc. le persone (che quindi alla fine invece che pagare poco gli angeli finiscono per pagare tanto i demoni). Inoltre può essere che se preghiamo o meditiamo, dando un tipo di nostra energia agli angeli di Dio/Buddha eterno/Brahman, gli angeli oltre a toglierci i demoni attorno, ci diano un'altro tipo di energia che a loro non serve, ma a noi serve moltissimo (operando un operazione simile al ciclo ossigeno/anidride carbonica che c'è tra animali e piante, utile ad entrambi).
Film
Voci correlate
Collegamenti esterni
aahttps://www.portaledellamagia.it/i-vampiri/