Aerei a disco volante

Da Ufopedia.

L'Avro Canada VZ-9-AV Avrocar sperimentato tra il 1959 e il 1961.

Il disco volante, o con un termine maggiormente tecnico velivolo a disco, è una tipologia di velivolo tattico e da trasporto a decollo e atterraggio verticale e translazione del moto orizzontale, di cui sono stati sviluppati solo alcuni prototipi dall'industria aeronautica, senza che ne sia mai derivata una produzione di serie.

La tipologia del disco volante fonde in un'unica soluzione le caratteristiche operative dell'elicottero e dell'aereo. Nella sua forma circolare con cabina centrale, può in teoria orientarsi in qualunque direzione senza modificare l'assetto. Può avere le caratteristiche di un veicolo a decollo verticale (VTOL, vertical take/off and landing) ma anche orizzontale a decollo breve (STOL, short take/off and landing) o di ambedue (V/STOL).

Il termine disco volante (in inglese flying disc o flying saucer, in francese soucoupe volant) entrò nel linguaggio comune a partire dagli anni cinquanta come sinonimo di oggetto volante non identificato (UFO). Sulla scia di questo fenomeno popolare e del concetto di design futuristico dell'epoca, il nome "disco volante" è stato da allora abbinato a svariati mezzi di trasporto e oggetti di serie, come l'automobile sportiva Alfa Romeo del 1953, la motocicletta MV Agusta del 1956, un orologio del 1960 di Girard-Perregaux. Il termine "Flying disc" nel mondo anglosassone viene anche utilizzato per identificare il popolare disco da lancio in plastica "Frisbee".

In ambito modellistico e ludico sono stati brevettati, realizzati e messi in commercio numerosi tipi di giocattoli e aeromodelli statici, semistatici e dinamici ispirati alla forma del disco volante. In ambito aeronautico sono stati depositati molti brevetti, di cui l'unico realmente sviluppato e realizzato con scarso successo è stato l'Avrocar, ed a seguito i tali insuccessi non ci sono stati conseguenti sviluppi di decine di altri progetti di diverso tipo brevettati.[1]

Indice

Caratteristiche costruttive

La struttura principale di questo tipo di velivolo può corrispondere a diverse tipologie, che si possono dividere in tre principali:

  1. La struttura centrale è costituita da una cabina di pilotaggio perfettamente circolare, che contiene gli strumenti e gli organi di controllo e governo, con libertà di movimento a 360° collocata all'interno di un altro disco di diametro maggiore, che contiene gli impianti di propulsione collocati in asse variabile verticale/orizzontale e appendici di governo.
  2. Tutto l'insieme del disco è costruito in un'unica struttura circolare con cabina di pilotaggio centrale ed impianti di propulsione distribuiti attorno in asse verticale, vedi Moller M200G.
  3. La struttura portante è un anello circolare, che ospita una o più cabine di pilotaggio, e zona centrale aperta con ventola di sostentamento. È quello pensato per il progetto dell'Avrocar.

Cenni storici

Anni trenta-quaranta

Vought V-173 Flying "Flapjack"

I primi progetti e realizzazioni di aeromobili a forma discoidale risalgono al periodo che precede la seconda guerra mondiale. Nella fantasia degli ingegneri aeronautici vi era l'idea di provare le tante possibili soluzioni con cui un aeromobile poteva conformarsi. Durante la seconda guerra mondiale l'ingegnere aeronautico statunitense Charles H. Zimmerman realizzò il Vought XF5U seguito poi dal Vought V-173, mentre in Germania Arthur Sack[2] costruì alcuni prototipi di aereo con ala circolare, il Sack AS-5 e Sack AS-6 (1944), che per forma ricordano un disco volante, le cui ali erano costruite in legno.

Leggende sugli UFO nazisti

Template:Vedi anche


Dopo la fine della seconda guerra mondiale nacquero voci, mai provate, su ipotetici progetti segreti di dischi volanti sviluppati dalla Germania nazista poco prima della sua sconfitta. Le prime affermazioni diverse dalla finzione letteraria su questo tema comparvero nel marzo 1950 in una serie di articoli a firma dell'esperto italiano di turbine Giuseppe Belluzzo (subito smentite dall'Aeronautica Militare), che parlò di velivoli sviluppati contemporaneamente da Italia e Germania a partire dal 1942.[3] Una settimana dopo la pubblicazione degli articoli di Belluzzo, lo scienziato tedesco Rudolph Schriever sostenne di avere sviluppato dischi volanti durante il periodo nazista.[4]

Anni cinquanta

File:Lenticular Reentry Vehicle (LRV).jpg
Il bombardiere Lenticular Reentry Vehicle (LRV)

La Wright-Patterson Air Force Base sviluppò un progetto, declassificato nel 1997, per lo sviluppo di bombardiere di forma lenticolare identificato come Lenticular Reentry Vehicle (LRV), chiamato anche 40 Foot.

L'ingegnere aeronautico francese René Couzinet, realizzò e brevettò un modello in legno di disco volante con anello rotante, denominato aérodyne à ailes multiples o RC 360 che però non prese mai il volo poiché non trovò i finanziamenti necessari per sviluppare il progetto.[5]

Avrocar

Template:Vedi anche

Test di volo dell'Avrocar

Gli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, durante i primi anni della guerra fredda, tentarono di costruire segretamente un modello di velivolo a disco equipaggiato con una turbina centrale soprannominato Avrocar, non riuscendo ad ottenere però un veicolo dalle prestazioni convenienti.

Moller M200G

Negli Stati Uniti la Moller International, che produce da tempo un veicolo ibrido aereo-automobile chiamato Skycar, ha annunciato nel 2007 di avere intenzione di commercializzare una specie di velivolo a disco simile all'Avrocar, dalle prestazioni comunque limitate. Questo prototipo, siglato M200G, può viaggiare a soli 80 km orari e deve mantenersi vicino al terreno.

Brevetti internazionali rilasciati

File:British Rail Space Vehicle.svg
Il disco spaziale della British Railways

Brevetti italiani rilasciati

Fonte UIBM (Ufficio italiano brevetti e marchi)

Note

  1. http://www.rexresearch.com/wingless/wingless.htm Sito consultato il 15 novembre 2009
  2. http://www.giemmesesto.org/settori/aerei/SackAs6/SackAs6.html
  3. Giuseppe Belluzzo, Il Giornale d'Italia, 24 marzo 1950. Articolo dell'epoca riprodotto sul sito www.naziufos.com. Ultimo accesso 17 febbraio 2008
  4. "Luftfahrt" Der Spiegel, 31 marzo 1950. Articolo dell'epoca riprodotto sul sito www.naziufos.com. Ultimo accesso 17 febbraio 2008
  5. [1] Url consultato il 12 novembre 2009
  6. [2] Veicolo spaziale a propulsione nucleare di forma discoidale. Url consultato il 19 novembre 2009
  7. [3] Brevetto depositato completo di disegni esplicativi. Fonte WIPO (World Intellectual Property Organization). Url consultato il 13 novembre 2009.
  8. [4] Brevetto depositato completo di disegni esplicativi. Fonte Patent Storm US Url consultato il 13 novembre 2009
  9. Fonte WIPO (World Intellectual Property Organization)
  10. [5] Brevetto depositato completo di disegni esplicativi. Fonte WIPO (World Intellectual Property Organization). Url consultato il 13 novembre 2009

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

Strumenti personali
Namespace
Varianti
Azioni
Menu principale
Strumenti