Carchemish

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La città siriana di '''Karkemiš''' (presso l’attuale Jerablus - tra [[Siria]] e [[Turchia]]), scavata nei primi anni del Novecento dagli inglesi Hogarth, Woolley e Campbell Thompson, è uno dei più importanti siti del [[mondo]] [[luvii| luvio]] orientale.  
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La città siriana di '''Carchemish''' o '''Karkemiš''' (presso l’attuale '''Jerablus''' - tra [[Siria]] e [[Turchia]]), scavata nei primi anni del Novecento dagli inglesi Hogarth, Woolley e Campbell Thompson, è uno dei più importanti siti del [[mondo]] [[luvii| luvio]] orientale.  
Nota dalle fonti sin dal terzo millennio, divenne estremamente importante a partire dagli anni della seconda campagna [[Mitanni|mitannica]] dell’imperatore ittita [[Suppiluliuma I| Suppiluliuma I]], che la conquistò e vi intronizzò il figlio Piyassili (nome dinastico Sharri-Kushuh).
Nota dalle fonti sin dal terzo millennio, divenne estremamente importante a partire dagli anni della seconda campagna [[Mitanni|mitannica]] dell’imperatore ittita [[Suppiluliuma I| Suppiluliuma I]], che la conquistò e vi intronizzò il figlio Piyassili (nome dinastico Sharri-Kushuh).
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Il momento di splendore che la città dovette conoscere nei secoli finali dell’impero ittita ([[età del bronzo|Tardo Bronzo e Bronzo Finale]]) non ha lasciato tracce sino a noi: i trovamenti archeologici sono infatti esclusivamente relativi all’[[età del ferro|Età del Ferro]], quando Karkemis divenne un importantissimo stato neo-hittita.
Il momento di splendore che la città dovette conoscere nei secoli finali dell’impero ittita ([[età del bronzo|Tardo Bronzo e Bronzo Finale]]) non ha lasciato tracce sino a noi: i trovamenti archeologici sono infatti esclusivamente relativi all’[[età del ferro|Età del Ferro]], quando Karkemis divenne un importantissimo stato neo-hittita.
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Nel corso del I millennio il sito conobbe infatti una grandissima fioritura: abbiamo moltissime iscrizioni geroglifiche su stele o su [[ortostato]], nonché una sorprendente serie di rilievi, in prevalenza risalenti agli anni della dinastia dei [[Suhidi]] (X secolo a.C.) e a quelli della casata di Astiruwas (fine IX-VIII secolo a.C.).
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Nel corso del I millennio il sito conobbe infatti una grandissima fioritura: abbiamo moltissime iscrizioni geroglifiche su stele o su [[ortostato]], nonché una sorprendente serie di rilievi, in prevalenza risalenti agli anni della dinastia dei [[Suhidi]] (X secolo a.C.) e a quelli della casata di Astiruwas (fine IX-VIII secolo a.C.). A partire dal 4000 a.C. si diffuso in quest'area il culto di un dio-serpente (vedi [[Rettiliano]]).
Karkemiš concluse la sua storia come provincia assira, dopo la conquista da parte di [[Sargon II]] nell'anno [[717 a.C.]]
Karkemiš concluse la sua storia come provincia assira, dopo la conquista da parte di [[Sargon II]] nell'anno [[717 a.C.]]
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==Re di Carchemish==
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* [[Piyassilis]], or Sharri-Kushukh, son of the Hittite king Suppiluliumas (d. ca. 1315)
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* [...]sharruma, son of Piyassilis
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* [[Sharkhurunuwa]], son of Piyassilis
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* [[Ini-Teshub I]] (fl. ca. 1230s)
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* [[Talmi-Teshub]] (fl. ca. 1200)
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* [[Kuzi-Teshub]] (fl. ca. 1170), claimed the title of "Great King" after the fall of Hatti
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* [[Ini-Teshub II]] (fl. ca. 1100)
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* [[Tudhaliya]] (ca. 1100, either before or after Ini-Teshub II)
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* [...]pazitis   
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* [[Ura-Tarhunzas]] 
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* [[Suhis I]]   
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* [[Astuwatamanzas]]
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* [[Suhis II]]
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* [[Katuwas]] (fl. ca. 900)
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* [[Sangara (King)|Sangara]] (870-848)
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* [[Astiruwas]]  (ca. 840)
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* [[Yariris]] or Araras (ca. 815)
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* [[Kamanis]]  (ca. 790)
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* [[Sasturas]] (ca. 760)
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* [[Pisiris]] (fl. 730s), the last king, defeated in 717 by [[Sargon II]].
==Bibliografia==
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===Rapporti di scavo===
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[[Categoria:Paleoastronautica]]
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Versione attuale delle 11:52, 22 lug 2017

La città siriana di Carchemish o Karkemiš (presso l’attuale Jerablus - tra Siria e Turchia), scavata nei primi anni del Novecento dagli inglesi Hogarth, Woolley e Campbell Thompson, è uno dei più importanti siti del mondo luvio orientale.

Nota dalle fonti sin dal terzo millennio, divenne estremamente importante a partire dagli anni della seconda campagna mitannica dell’imperatore ittita Suppiluliuma I, che la conquistò e vi intronizzò il figlio Piyassili (nome dinastico Sharri-Kushuh).

Il momento di splendore che la città dovette conoscere nei secoli finali dell’impero ittita (Tardo Bronzo e Bronzo Finale) non ha lasciato tracce sino a noi: i trovamenti archeologici sono infatti esclusivamente relativi all’Età del Ferro, quando Karkemis divenne un importantissimo stato neo-hittita.

Nel corso del I millennio il sito conobbe infatti una grandissima fioritura: abbiamo moltissime iscrizioni geroglifiche su stele o su ortostato, nonché una sorprendente serie di rilievi, in prevalenza risalenti agli anni della dinastia dei Suhidi (X secolo a.C.) e a quelli della casata di Astiruwas (fine IX-VIII secolo a.C.). A partire dal 4000 a.C. si diffuso in quest'area il culto di un dio-serpente (vedi Rettiliano).

Karkemiš concluse la sua storia come provincia assira, dopo la conquista da parte di Sargon II nell'anno 717 a.C.

Re di Carchemish

Bibliografia

Rapporti di scavo

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