EISCAT

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'''EISCAT''' is an acronym for the '''European Incoherent Scatter Scientific Association'''. It operates three [[incoherent scatter]] [[radar]] systems, at 224 MHz, 931 MHz in Northern [[Scandinavia]] and one at 500 MHz on [[Svalbard]], used to study the interaction between the [[Sun]] and the [[Earth]] as revealed by disturbances in the [[ionosphere]] and [[magnetosphere]]. At the Ramfjordmoen facility (near [[Tromsø]], [[Norway]]) it also operates an [[ionospheric heater]] facility, similar to [[HAARP]]. Additional receiver stations are located in [[Sodankylä]], [[Finland]], and [[Kiruna]], [[Sweden]]. The EISCAT Headquarters are also located in Kiruna.
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'''EISCAT''' è l'acronimo per '''European Incoherent Scatter Scientific Association'''.
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Esso è composto da tre sistemi di [[radar]] ionosferici funzionanti a 224 e 931&nbsp;MHz nel nord della [[Scandinavia]] e uno a 500&nbsp;MHz sullo [[Svalbard]], utilizzato per studiare l'interazione fra il Sole e la Terra, come rivelata dai disturbi nella [[ionosfera]] e nella [[magnetosfera]]. Nell'impianto di [[Ramfjordmoen]] (vicino [[Tromsø]], [[Norvegia]]), opera anche un impianto di riscaldamento della ionosfera, simile a [[HAARP]]. Stazioni riceventi aggiuntive sono posizionate a [[Sodankylä]], [[Finlandia]] e [[Kiruna]], in [[Svezia]]. La sede principale dell'EISCAT è situata a Kiruna.
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EISCAT is funded and operated by research institutes and research councils of [[Norway]], [[Sweden]], [[Finland]], [[Japan]], [[China]], the [[United Kingdom]] and [[Germany]].
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Essa è stata fondata e opera per mezzo di istituti di ricerca di [[Norvegia]], [[Svezia]], [[Finlandia]], [[Giappone]], [[Cina]], [[Regno Unito]] e [[Germania]].
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In 2008, [[Doritos]] embarked upon an "out-of-this-world" advertising campaign, literally beaming a 30sec ad for Doritos brand tortilla chips into a solar system 42 light years away. This project is in collaboration with EISCAT Space Centre in Svalbard, Norway. The "You Make It, We'll Play It" contest chose the winning advertisement that was transmitted on June 12, 2008. The ad was beamed towards a distant star, within the Ursa Major constellation, that is orbited by planets which may harbor life.<ref>[http://www.telegraph.co.uk/earth/main.jhtml?xml=/earth/2008/03/07/scispace107.xml UK astronomers to broadcast adverts to aliens - Telegraph]</ref>
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== Storia ==
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Nel [[1973]] il progetto EISCAT (originariamente previsto per la Francia, la Germania ed i tre paesi nordici, sembrava essere moribondo. Successivamente fu coinvolto il fisico gallese [[Granville Beynon]] e l'accordo firmato, con il Regno Unito come membro. La proposta di adesione della Gran Bretagna era stata inizialmente respinta dalla competente commissione scientifica, tuttavia Beynon convinse il Consiglio ad invertire la decisione della commissione. Come risultato dei suoi sforzi, centinaia di scienziati europei hanno avuto la possibilità di utilizzare il più sofisticato radar ionosferico al mondo.
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==History==
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== EISCAT 3D ==
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In 1973 the EISCAT proposal - which was originally planned for France, Germany and the three Nordic countries seemed moribund. Then a Welshman, [[Granville Beynon]] became involved and by 1975 the agreement was signed, with the UK as a member. The proposal for UK membership had originally been turned down by the appropriate SRC committee. Beynon, however, persuaded the Board to reverse the decision of the committee and as a result of his efforts hundreds of European scientists have had the opportunity to use the world's most advanced ionospheric radar.<ref>[http://www.mist.ac.uk/beynon.html Phil Williams, Aberystwyth University]</ref>
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EISCAT sta progettando di costruire un radar di nuova generazione in grado di fornire il monitoraggio 3D di atmosfera e ionosfera. Nel 2008 il Forum Strategico Europeo sulle Infrastrutture di Ricerca ha selezionato EISCAT 3D per la sua "Roadmap 2008 for Large-Scale European Research Infrastructures for the next 20-30 years". La produzione su base modulare inizierà nel 2015 e alcuni degli [[Antenna#Antenne_ad_array|arrays]] saranno estremamente grandi, con oltre 30.000 singoli elementi.<ref>{{cita web|url=http://www.eiscat3d.se/idea|titolo=What is Eiscat 3D?}}</ref>
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Versione attuale delle 12:25, 24 lug 2015

Logo EISCAT
EISCAT Svalbard Radar
Photo: Tom Grydeland
EISCAT Kiruna Radar (diameter 32m)

EISCAT è l'acronimo per European Incoherent Scatter Scientific Association. Esso è composto da tre sistemi di radar ionosferici funzionanti a 224 e 931 MHz nel nord della Scandinavia e uno a 500 MHz sullo Svalbard, utilizzato per studiare l'interazione fra il Sole e la Terra, come rivelata dai disturbi nella ionosfera e nella magnetosfera. Nell'impianto di Ramfjordmoen (vicino Tromsø, Norvegia), opera anche un impianto di riscaldamento della ionosfera, simile a HAARP. Stazioni riceventi aggiuntive sono posizionate a Sodankylä, Finlandia e Kiruna, in Svezia. La sede principale dell'EISCAT è situata a Kiruna.

Essa è stata fondata e opera per mezzo di istituti di ricerca di Norvegia, Svezia, Finlandia, Giappone, Cina, Regno Unito e Germania.

Indice

Storia

Nel 1973 il progetto EISCAT (originariamente previsto per la Francia, la Germania ed i tre paesi nordici, sembrava essere moribondo. Successivamente fu coinvolto il fisico gallese Granville Beynon e l'accordo firmato, con il Regno Unito come membro. La proposta di adesione della Gran Bretagna era stata inizialmente respinta dalla competente commissione scientifica, tuttavia Beynon convinse il Consiglio ad invertire la decisione della commissione. Come risultato dei suoi sforzi, centinaia di scienziati europei hanno avuto la possibilità di utilizzare il più sofisticato radar ionosferico al mondo.

EISCAT 3D

EISCAT sta progettando di costruire un radar di nuova generazione in grado di fornire il monitoraggio 3D di atmosfera e ionosfera. Nel 2008 il Forum Strategico Europeo sulle Infrastrutture di Ricerca ha selezionato EISCAT 3D per la sua "Roadmap 2008 for Large-Scale European Research Infrastructures for the next 20-30 years". La produzione su base modulare inizierà nel 2015 e alcuni degli arrays saranno estremamente grandi, con oltre 30.000 singoli elementi.[1]

Galleria immagini

References

  1. Template:Cita web

External links

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