Enkidu

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'''Enkidu''' è un personaggio della [[mitologia sumera]] ed è rappresentato come un uomo selvaggio, allevato da animali. Il suo nome, in alcune fonti più antiche, è riportato come Enkiddu, Enkidu, Eabani, Enkita.
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'''Enkidu''' è un personaggio della [[mitologia sumera]] ed è rappresentato come un uomo selvaggio, allevato da animali. Il suo nome, in alcune fonti più antiche, è riportato come '''Enkiddu''', '''Eabani''', '''Enkita'''.
Nell'[[Epopea di Gilgamesh]] la sua mancanza di civiltà viene vinta dall'incontro con una cortigiana, una delle più antiche attestazioni del ruolo civilizzatore delle donne. Sempre nello stesso mito viene dato ampio spazio alla sua amicizia con [[Gilgamesh]]. Entrambi gli eroi, si recano al palazzo di [[Ninsun]], l'Egalmah, dove la regina madre affida ad Enkidu suo figlio Gilgamesh perché lo protegga nel viaggio verso la Foresta dei cedri. È la sua morte che spinge Gilgamesh alla vana ricerca dell'immortalità.
Nell'[[Epopea di Gilgamesh]] la sua mancanza di civiltà viene vinta dall'incontro con una cortigiana, una delle più antiche attestazioni del ruolo civilizzatore delle donne. Sempre nello stesso mito viene dato ampio spazio alla sua amicizia con [[Gilgamesh]]. Entrambi gli eroi, si recano al palazzo di [[Ninsun]], l'Egalmah, dove la regina madre affida ad Enkidu suo figlio Gilgamesh perché lo protegga nel viaggio verso la Foresta dei cedri. È la sua morte che spinge Gilgamesh alla vana ricerca dell'immortalità.

Versione delle 17:03, 1 gen 2009

Altorilievo rappresentante l'eroe Enkidu, conservato al Louvre

Enkidu è un personaggio della mitologia sumera ed è rappresentato come un uomo selvaggio, allevato da animali. Il suo nome, in alcune fonti più antiche, è riportato come Enkiddu, Eabani, Enkita. Nell'Epopea di Gilgamesh la sua mancanza di civiltà viene vinta dall'incontro con una cortigiana, una delle più antiche attestazioni del ruolo civilizzatore delle donne. Sempre nello stesso mito viene dato ampio spazio alla sua amicizia con Gilgamesh. Entrambi gli eroi, si recano al palazzo di Ninsun, l'Egalmah, dove la regina madre affida ad Enkidu suo figlio Gilgamesh perché lo protegga nel viaggio verso la Foresta dei cedri. È la sua morte che spinge Gilgamesh alla vana ricerca dell'immortalità.

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