Guerre Stellari - La vendetta dei Sith

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Alla fine il senatore Organa ordina al capitano [[Lista di Ribelli minori (Guerre Stellari)#Raymus Antilles|Raymus Antilles]] di trovare un lavoro sulla Tantive a [[C-3PO]] e a [[R2-D2]], i droidi degli Skywalker, e di cancellare la memoria di [[C-3PO]].
Alla fine il senatore Organa ordina al capitano [[Lista di Ribelli minori (Guerre Stellari)#Raymus Antilles|Raymus Antilles]] di trovare un lavoro sulla Tantive a [[C-3PO]] e a [[R2-D2]], i droidi degli Skywalker, e di cancellare la memoria di [[C-3PO]].
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<ref>In diverse interviste Lucas ha dichiarato che la cancellazione della memoria del droide non era inizialmente prevista ma, dopo le lamentale dei fan e dell'effettiva discontinuità (nel secondo episodio il droide protocollare visita la casa di Luke e, successivamente, nel quarto episodio, ci ritorna, senza però ricordare niente al riguardo) il regista ha provveduto a modificare il destino di [[C-3PO]].</ref>
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<ref>In diverse interviste Lucas ha dichiarato che la cancellazione della memoria del droide non era inizialmente prevista ma, dopo le lamentale dei fan e dell'effettiva discontinuità (nel secondo episodio il droide protocollare visita la casa di Luke e, successivamente, nel quarto episodio, ci ritorna, senza però ricordare niente al riguardo) il regista ha provveduto a modificare il destino di [[C-3PO]].
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Versione delle 23:19, 27 mar 2009

Template:Quote Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith è un film del 2005, diretto da George Lucas.

Si tratta del sesto ed ultimo film, in ordine di produzione, della fortunata saga fantascientifica di Guerre Stellari, ideata e scritta da George Lucas, e costituisce l'anello di congiunzione tra la nuova trilogia (episodi I, II e III) e la trilogia originale (episodi IV, V e VI), chiudendo la storia iniziata ventotto anni prima: è l'episodio in cui lo Jedi Anakin Skywalker abbraccia il Lato Oscuro della Forza diventando così il malvagio Dart Fener.

Lucas aveva da tempo dichiarato come questo sarebbe stato, dopo i due prequel dedicati ad un pubblico più giovane, l'episodio più cupo e, in qualche modo, più violento dell'intera saga.[1]

Il film fu presentato, fuori concorso, al 58° Festival di Cannes, il 15 maggio 2005, per poi essere distribuito nelle sale negli USA e nel resto del mondo a partire da mercoledì 19 maggio 2005 in Italia il film è uscito nelle sale il 20 maggio 2005[2] con anteprima nazionale il 19 maggio. La vendetta dei Sith è uno dei maggiori incassi nella storia del cinema, classificandosi quindicesimo, mentre è secondo nella lista dei film della saga, dietro soltanto a La minaccia fantasma.[3]

Il film è considerato da molti superiore ai primi due prequel, anche per il modo in cui si riallaccia senza sfasature al primo, originale episodio, Una nuova speranza.

Indice

Trama

Le Guerre dei cloni, tra la Repubblica Galattica e la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, a tre anni dal loro inizio, sono in pieno svolgimento. La galassia è bruciata dal suo fuoco devastatore, e l'influenza del Lato Oscuro della Forza si è diffusa ovunque, schiacciando il Lato Chiaro.

Il generale separatista Grievous ha colpito al cuore la Repubblica rapendo da Coruscant il Cancelliere repubblicano Palpatine, che governa la Galassia da ormai tredici anni.

Signore della guerra massacrato in battaglia molto tempo prima, recuperato dal conte Dooku e da lui dotato di arti ed organi artificiali, Grievous divenne il temibile leader militare dell' esercito separatista, metà alieno e metà droide, addestrato nell'uso della spada laser. Egli risponde direttamente agli ordini del fantomatico Oscuro Signore dei Sith Darth Sidious. Nessuno sa, però, che Palpatine e Darth Sidious sono la stessa persona e che tutta la guerra dei cloni, compreso il finto rapimento, è volta a creare una situazione di disordine e caos per permettere al Cancelliere di acquisire sempre più potere raggiungendo così il suo vero scopo: fondare un Impero Galattico, come quello governato dai Sith millenni prima.

Ignaro di ciò, il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, diventato generale come tanti altri Jedi, organizza insieme al cavaliere Anakin Skywalker, ormai diventato quasi un fratello per lui, una spedizione spaziale per salvare il Cancelliere. Nel frattempo la battaglia infuria sui cieli di Coruscant.

Penetrati nella Invisible Hand, la nave ammiraglia dei separatisti, i due Jedi raggiungono il prigioniero Palpatine, affrontando il conte Dooku. Dopo aver messo fuori gioco Obi-Wan, Dooku si scaglia su Anakin, ma costui, tentato nuovamente dal Lato Oscuro, lo sconfigge e, spronato dagli incitamenti del Cancelliere, gli taglia la testa vendicandosi della gravissima ferita che il Conte gli aveva recato all' inizio della guerra durante la battaglia di Geonosis. Dopo la morte di Dooku e la vittoria dell'esercito dei cloni repubblicani nei cieli di Coruscant, il comando dei separatisti viene assunto dal Generale Grievous.

L' Invisible Hand ha però subito diversi attacchi e sta per precipitare verso il pianeta. Il Generale approfitta dello stato d'allarme e scappa attraverso i gusci di salvataggio, non lasciando via di scampo per gli altri. Anakin prende il controllo della nave e, con un brusco atterraggio d'emergenza, riesce a salvare Obi-Wan e Palpatine.

Liberato il Cancelliere, il Consiglio degli Jedi ora deve preoccuparsi di stanare gli ultimi avanzi dei separatisti. Anakin, al ritorno dalla missione, incontra la senatrice Padmé Amidala Naberrie, che ha sposato in segreto all' inizio della guerra, e lei gli comunica di essere incinta.

Dopo la liberazione, la condotta di Palpatine desta una viva preoccupazione nel Consiglio degli Jedi: i suoi poteri decisionali aumentano a dismisura, divenendo addirittura permanenti. Ė evidente che le pur straordinarie capacità di Palpatine di annebbiare le menti dei Jedi sono infine giunte a un limite ed è per questo che egli nomina il fidato amico Anakin quale suo personale rappresentante presso il Consiglio. Lo scetticismo del Consiglio nei confronti di Anakin, giudicato troppo giovane per farne parte, contribuirà ad allontanare il giovane Skywalker dai Jedi e a porlo sempre più sotto l'ala protettiva del Cancelliere.

Tuttavia, il Consiglio sembra capire la situazione che si va delineando e la mossa dei Jedi, infatti, non si fa attendere: Obi- Wan, per ordine di Yoda, incarica Anakin di tenere sotto controllo il Cancelliere. Se questi non rinuncerà ai poteri d' emergenza alla fine della guerra civile, dovrà essere deposto dalla carica di statista.

Mentre Obi-Wan si dirige verso Utapau, dove i cloni hanno localizzato il rifugio personale di Grievous, e Yoda si reca su Kashyyyk per combattere a fianco dei suoi amici Wookiee, il fascino di Palpatine inizia ad esercitare un'influenza sempre più forte su Anakin. L'idea di tradire un amico e un benefattore come il Cancelliere appare al giovane Jedi come vile e meschina. Palpatine percepisce il conflitto che dilania l'anima di Skywalker e al tempo stesso la forte paura di perdere Padmé, come, anni prima, aveva perduto l'amata madre Shmi. Decide quindi di agire per portare a sé Anakin Skywalker, colui che, secondo la Profezia, avrebbe dovuto riportare l'equilibrio nella Forza.

L'occasione è una serata all' Opera Galattica, organizzata per celebrare la vittoria nella battaglia di Coruscant. Il diabolico Sith spiega ad Anakin come lo scopo sia dei Jedi sia dei Sith sia quello di raggiungere un sempre maggior potere: quello che stanno facendo i Jedi chiedendogli di spiarlo sarebbe infatti l'ultima mossa di un complesso piano volto a rimuoverlo dalla poltrona di Cancelliere al fine di prendere il potere sulla Repubblica.

Per attrarlo verso il Lato Oscuro decide quindi di raccontargli la storia di Darth Plagueis "il saggio" che, ossessionato dalle possibilità di arrivare all'immortalità, infine vi riuscì arrivando a conoscere alcuni dei più profondi e oscuri segreti del Lato Oscuro della Forza, imparando a salvare la vita delle persone cui teneva.

Palpatine dice infine ad Anakin che l'apprendista di Plagueis uccise il suo Maestro mentre stava dormendo.

La rivelazione finale arriva più tardi, quando Anakin si reca nello studio del Cancelliere per riferirgli dell'avvenuta uccisione di Grievous a opera di Obi-Wan; il Cancelliere getta allora la maschera, egli è l'Oscuro Signore dei Sith che tutti cercavano.

Fortemente confuso, Anakin va dal maestro Mace Windu, e gli comunica la clamorosa scoperta. Windu organizza una squadra di Jedi per arrestare Palpatine ma impedisce ad Anakin di unirsi a loro. Quest'ultimo, chiuso nella Sala del Consiglio, si ricorda delle parole dell'Oscuro Signore e, pur di non perdere l'amata Padmé, corre all'ufficio del Cancelliere per impedire che questi venga ucciso.

Windu, Kit Fisto, Agen Kolar e Saesee Tiin tentano di arrestare il Supremo Cancelliere Palpatine che, affermando di controllare già il Senato, ingaggia un duello per eliminare i Jedi.

Fisto, Kolar, e Tiin vengono uccisi in breve mentre Windu riesce a resistere ai potenti attacchi del Sith e a stenderlo vicino alla finestra. Anakin, che ha ormai raggiunto l' ufficio, è ancora fortemente indeciso su chi salvare, ma interviene a favore di Palpatine, credendo che i Jedi volessero di fatto prendere il potere, e causa così la morte di Windu.

Rimasto sfigurato in seguito alla lotta, Palpatine inizia il giovane al Lato Oscuro, ribattezzandolo Dart Fener, e lo manda insieme ai soldati cloni al Tempio Jedi con l'incarico di uccidere ogni singolo cavaliere.

Anakin ha ormai fatto la sua scelta: giura fedeltà al Signore Oscuro. Soltanto unendosi a lui avrebbe potuto salvare Padmé.

Su Utapau, Obi-Wan, una volta ucciso Grievous, viene a sua volta aggredito quasi fatalmente dai cloni, che per ordine di Palpatine hanno iniziato a massacrare i Jedi per tutta la galassia, a seguito dell'Ordine 66, già pronto ad essere applicato da molto tempo.

In una seduta speciale del Senato, Palpatine accusa i Jedi di alto tradimento: secondo la sua ricostruzione uno di loro, Dooku, ha guidato la guerra civile appena terminata, e un altro, Windu, ha cercato di ucciderlo. Pertanto, essi dovranno pagare con la morte il prezzo del loro tradimento, giustificando così la diramazione dell'Ordine 66; in realtà è l'apice di una catena di eventi pianificata e orchestrata alla perfezione da Darth Sidious stesso in decine di anni. Nella stessa circostanza, si autoproclama Imperatore Galattico: sotto scroscianti applausi muore così la libertà della Galassia.

Obi-Wan e Yoda riescono però a sfuggire ai soldati e, aiutati dal senatore Bail Organa, si recano al Tempio Jedi, per disattivare un messaggio trappola che invita i cavalieri superstiti a recarsi su Coruscant. Qui i due Jedi, guardando alcune registrazioni, osservano con orrore gli omicidi di Anakin, che non ha esitato a uccidere persino i piccoli iniziati. Yoda decide dunque di andare personalmente ad affrontare l' Imperatore Palpatine, mentre Obi-Wan sarebbe andato incontro ad Anakin.

Yoda si scontra così con Darth Sidious. I due si sfidano nel mezzo del senato, in quel momento vuoto, distruggendo ogni piattaforma, nelle quali sedevano i senatori. Quello che un tempo era un simbolo di libertà e democrazia è ormai solo un ammasso di rovine. Il Sith ha la meglio e Yoda si vede costretto a scappare.

Sul pianeta Mustafar, intanto, Anakin, sempre più corrotto dal Lato Oscuro, uccide i capi separatisti rimasti, incluso il viceré Nute Gunray.

Poco dopo, viene raggiunto dalla sconvolta Padmé (la quale ha scoperto che il marito è passato al Lato Oscuro tramite Obi-Wan), che parla con lui, ma quando Anakin vede Obi-Wan sulla passerella dell’astronave, credendo che la moglie l'avesse portato con se per ucciderlo, cerca di strangolarla con i poteri della Forza.

Allora Obi-Wan, vedendo il suo allievo tentare di uccidere Padmé, ingaggia con lui un feroce duello al cui termine Anakin perde le gambe e il braccio sinistro, per poi bruciare a contatto con la lava incandescente che scorre sul pianeta, venendo carbonizzato.

File:Tion Medon.JPG
Il politico utapau Tion Medon, uno degli esotici personaggi presenti nel film

Salvato per miracolo dall'Imperatore Darth Sidious, Anakin viene operato d'urgenza, e nel suo corpo vengono impiantate protesi cibernetiche ad alta tecnologia ed una armatura completa di elmo capace di sostituire gli organi danneggiati di Anakin. Stravolto più nell'anima che nel corpo, muta definitivamente il suo aspetto in Dart Fener.

Padmè viene portata da Obi-Wan nell' ospedale dell' asteroide Polis Massa, dove mette al mondo due gemelli, dei quali sceglie i nomi: Luke e Leila. Amidala infine muore, sopraffatta dal dolore. Durante il suo funerale, Obi-Wan Kenobi e Yoda provvedono a metterle un pancione finto, per far credere che i bambini siano morti con lei.

Il senatore Organa, Yoda e Obi-Wan si riuniscono sull' astronave Tantive IV e decidono sul da farsi riguardo i gemelli. I due piccoli, per volere di Yoda, vengono separati e condotti in luoghi dove i due Sith non percepiranno la loro presenza. Yoda si esilierà su Dagobah in quanto ha fallito la sua missione e Obi-Wan porterà il piccolo Luke su Tatooine, dai suoi zii Owen e Beru Lars, mentre si allenerà per mettersi in contatto con il defunto maestro Qui-Gon Jinn e imparare a diventare un tutt' uno con la Forza. Leila verrà invece affidata al Senatore Organa e alla moglie Breha, che da tempo desiderava una figlia, su Alderaan.

Alla fine il senatore Organa ordina al capitano Raymus Antilles di trovare un lavoro sulla Tantive a C-3PO e a R2-D2, i droidi degli Skywalker, e di cancellare la memoria di C-3PO. Errore nella funzione Cite: </ref> di chiusura mancante per il marcatore <ref> La pre-produzione, però, inizia ufficialmente nell'aprile del 2002, momento nel quale Lucas commissiona la realizzazione dei pianeti nel quale si svolgeranno le guerre, i bozzetti delle astronavi e alcuni nuovi personaggi (per i quali usa due timbri: "OK" per quelli da modificare e "FABOULOSO" [sic] per quelli approvati[4]). Per tutto il periodo della lavorazione si assiste ad un caos creativo, nel quale nessuno conosce la storia.

Regia

Le riprese principali del film sono iniziate il 30 giugno 2003 e si sono concluse il 17 settembre 2003. Le fasi di produzione vengono effettuate tra i 7 studi di posa della Fox a Sydney (nei quali vengono allestiti 67 set) e quelli negli USA, anche il terzo film della nuova trilogia come il precedente è stato girato interamente in digitale. Alcune troupe andarono a riprendere paesaggi in Thailandia, servita per Kashyyyk (per il quale venne tenuto conto del design che appare nel tanto odiato da Lucas film televisivo The Star Wars Holiday Special) e in Italia, usata nella rappresentazione del pianeta Mustafar (le registrazioni del vulcano Etna vennero effettuate nel 2002 e sono state usate nel duello tra Obi-Wan e Anakin).

Durante le riprese Lucas applica al film scelte registiche mai utilizzate prima: primi piani che omaggiano film orientali, l'uso di più telecamere, in modo da ottenere diverse angolature della stessa interpretazione,[5] e un lungo piano sequenza iniziale, il più lungo dell'intera saga, che dura un minuto e quindici secondi (escludendo i titoli iniziali).

Nel processo di pre-visualizzazione di alcune importanti scene, Lucas ha assunto un regista esterno che lo aiutasse a progettare a tavolino alcune parti (come il duello tra Yoda e Palpatine e quello tra Obi-Wan e Anakin). Questo regista si è poi rivelato essere Steven Spielberg.[5]

Sceneggiatura

Lucas termina la sceneggiatura ad una settimana dalle riprese (assieme al ghostwriter Tom Stoppard che perfezionò i dialoghi).[6] Nella sceneggiatura vengono dapprima inclusi Boba Fett e Ian Solo bambini, per poi essere scartati.[4]

Successivamente, il regista riorganizza l'incipit, assieme a parte della trama. Dopo aver completato le riprese principali nel 2003, il regista cambia radicalmente le motivazioni per cui Anakin cede al Lato Oscuro: questo processo di riscrittura venne accompagnato da un altro periodo di riprese, nel 2004.[4]

Durante la produzione i titoli papabili per il terzo prequel sono stati Rise of the Empire, The Creeping Fear (rivelatosi poi un pesce d'aprile) e Birth of the Empire.[7]

Cast tecnico

Christopher Lee ha dovuto imparare alcune mosse, anche se in certe scene è stato sostituito da una controfigura in CGI

Il cast e gran parte della troupe sono rimasti invariati. Dalla fotografia al montaggio fino ai costumi, che in questo episodio ricoprono ruoli simbolici, più di quanto non lo facessero nei precedenti. I vestiti di scena di Palpatine, per esempio, in alcune scene, fanno trasparire il suo ruolo di tentatore. Nelle prime scene in cui compare, infatti, indossa un vestito traslucido, squamoso, che trasmette una sensazione di viscido e ricordano il serpente tentatore.[8] La costumista Trisha Biggar, che ha lavorato a tutti e tre i prequel ha affermato che Palpatine è stato il più difficile da realizzare e che, durante il film lo si vede passare da costumi sempre più scuri: dal grigio al marrone, fino al nero, che rivela la sua vera natura di Sith.[8]

File:Samuelljacksonhs.jpg
Sam Jackson, nel ruolo di Mace Windu, ha dovuto esercitarsi molto per le sue scene di combattimento

Post produzione

Finita la lavorazione, inizia il lavoro di post produzione che terminerà soltanto nell'aprile 2005, appena un mese prima dell'uscita nelle sale del film. In questo periodo Lucas, assieme ai suoi collaboratori, monta le scene, sposta, grazie al montaggio digitale, gli attori e non contento del risultato, rigira alcune scene, aggiungendo parti o piccoli frammenti (in alcuni casi all'attore veniva richiesto semplicemente di fare un salto o una camminata[5]). Per la creazione della musica viene nuovamente coinvolto John Williams che, a detta del regista, crea una colonna sonora cupa e piena di pathos.[5] La creazione degli effetti speciali, ad opera come sempre della ILM, richiede circa due anni, nei quali vengono usati tutti i metodi conosciuti, dai modellini, alla CGI, fino agli effetti dal vivo. Per una parte del duello su Mustafar, della durata di 49 secondi, ad esempio, sono stati impiegati 910 artisti (tra carpentieri, musicisti, attori, disegnatori, attrezzisti) e 70.441 ore di lavoro.[5]

Molti dei personaggi sono in digitale e questo richiede un enorme sforzo da parte del reparto animazione, in quanto la quantità di lavoro è maggiore rispetto ad Episodio II - L'attacco dei cloni. Grievous, il Boga, Jar Jar e molte delle comparse sono solo alcuni dei personaggi che prendono vita grazie alla computer grafica. Anche Yoda, come nel precedente capitolo, viene interamente creato al computer. Le difficoltà aumentano (Yoda, infatti, ingaggia un lungo duello, nel quale vengono coinvolti oggetti di vario tipo) e, grazie a nuove tecniche, gli animatori riescono a creare dei primi piani estremamente dettagliati (nonostante Lucas, durante la lavorazione, spronava a migliorare le emozioni del maestro Jedi dicendo "Non sembra che stia pensando"[4]). Episodio III detiene il record di effetti speciali usati in un film: ben 2.151 inquadrature.

Grazie alla preparazione degli attori, le scene dei combattimenti film non sono state velocizzate digitalmente, ma sono i veri movimenti degli attori.[9] Le riprese del duello finale tra Obi-Wan e Anakin, durate ben 6 settimane, sono state girate dentro gli studi cinematografici attrezzati di Sydney, in Australia.[10]

Il film è stato il meno costoso dei tre prequel: il budget per la realizzazione è stato di circa 113.000.000 $.[11]

Cast

File:JEJones.jpg
James Earl Jones, storica voce di Dart Fener

Gran parte del cast delle precedenti puntati è stato rinnovato anche per questo ultimo episodio: Ewan McGregor è Obi-Wan Kenobi; l'attore, che interpreta il maestro Jedi, ha dovuto seguire degli intensivi addestramenti, più di quanto non avesse dovuto fare per le precedenti pellicole. Template:Quote Oltre agli estenuanti duelli, McGregor ha dovuto subire dei ritocchi al viso, al colore dei capelli e della barba in modo da assomigliare ad Alec Guinness. L'attore, inoltre, ha guardato tutte le scene nelle quali era presente Guinness in modo da essere aderente alla recitazione dell'attore inglese.[5]
Natalie Portman è Padmé Amidala che, ormai adulta, teme che il suo legame con Anakin possa comprometterlo; La Portman è stata nuovamente lodata per la sua interpetazione di Amidala, come nelle precedenti pellicole.[12]
Samuel L. Jackson è Mace Windu; Jackson, sapendo che il destino del suo personaggio fosse quello di morire, pretese dal regista una morte epica, dicendo di volersene andare con stile.[13] Il suo confronto con Palpatine, sviluppato in tre diverse stanze, è composto da 102 differenti mosse.
Hayden Christensen è Dart Fener; come Ewan McGregor, anche Christensen ha dovuto allenarsi per diversi mesi. Per la sua interpretazione nel film, l'attore ha ricevuto il Razzie Award per Peggior attore non protagonista.
Ian McDiarmid è Palpatine; l'attore, nonostante il suo personaggio partecipi in due combattimenti, si è fatto rimpiazzare da una controfigura (alle quala veniva poi applicato digitalmente il volto dell' attore).[10] McDiarmid, comunque, per il duello contro Mace Windu, ha dovuto imparare alcune mosse, in modo che il regista possa fare dei primi piani sul volto dell'attore.[10]
Christopher Lee è il Conte Dooku; così come McDiarmid, anche Lee ha partecipato solo marginalmente ai combattimenti, prendendone parte solo in alcuni momenti.[10]
Jimmy Smits è Bail Organa, il padre adottivo di Leila Organa.
Anthony Daniels è C-3PO; come nel precedente episodio, alcune scene sono state interpretate da una versione in computer grafica, in quando il costume del droide permetteva movimenti limitati all'attore. Ulteriori modifiche sono state effettuate in post produzione sul costume, in quanto, essendo lucidato, rifletteva l'immagine dei set circostanti e delle telecamere.
Kenny Baker è R2-D2; nonostante sia accreditato come R2-D2, l'attore non partecipò effettivamente alle riprese (fu, infatti, sostituito da una versione meccanica e, in alcune scene, da una in CGI).

Ritornano, dopo l'ultima apparizione in Il ritorno dello Jedi, anche Peter Mayhew nel ruolo dello Wookie Chewbecca e James Earl Jones, nel ruolo che lo ha reso celebre, quello di Dart Fener (nonostante non venga accreditato nei titoli di coda). Bruce Spence, attore che ha preso parte ad un altro finale di trilogia, quello del Il ritorno del Re, veste i panni dell'enigmatico Tion Medon.

Ewan McGregor a Cannes nel 2001

Un ulteriore nuova aggiunta è quella costituita dal Generale Grievous, il nuovo nemico degli Jedi, precedentemente apparso nella serie televisiva "Clone Wars", doppiato in versione originale da Matthew Wood, che rimpiazza Gary Oldman, il quale, in trattative per fornire la sua voce a Grievous,[14] venendo a sapere che il film era fatto all'infuori dello Screen Actors Guild (ovvero che gli attori che vi prendevano parte non erano membri dell'associazione) e membro della suddetta, interruppe le negoziazioni.

Matthew Wood, il fonico che ha prestato la voce al personaggio, durante la Celebration III (il raduno tenuto ad Indianapolis in occasione dell'uscita del film) ha raccontato diversamente l'accaduto, dicendo che Oldman, vecchio amico del produttore Rick McCallum, ha registrato un provino come favore e che semplicemente non è stato scelto.[15][9] Wood, inoltre, era stato incaricato di registrare i provini ed ha inserito anche il suo in mezzo ad altri trenta, sotto le iniziali "A.S.", che stavano per Alan Smithee (pseudonimo che usano i registi quando disconoscono il proprio lavoro).[15] Wood ha ammesso che se avesse usato il suo vero nome non sarebbe mai stato scelto.[16]
File:Natalie Portman.jpg
Natalie Portman
Grievous, comunque, non è doppiato solamente da Wood: la sua tosse, infatti, è basata su quella del regista che durante le riprese aveva la bronchite e tossiva spesso.[4]

Camei

Numerosi i camei in questo episodio. George Lucas compare, per la prima volta, nelle vesti del Barone Papanoida, assieme alle due figlie. L'altro figlio del regista, invece, interpreta uno degli ultimi padawan che tentano di scappare dai cloni soldati, per poi però essere abbattuto dal fuoco nemico, davanti agli occhi del Senatore Organa.
File:Daniels03.jpg
Anthony Daniels, con in mano la testa di C3-PO

Appare anche, riprendendo un personaggio comparso nel precedente episodio, Anthony Daniels (C-3PO). Nick Gillard il coordinatore degli stunt, appare in un ologramma, mentre si difende da Anakin, nel Tempio Jedi, con il nome di Cin Drallig (il suo nome letto al contrario senza la K).[9] Nello stesso ologramma compare anche la figlia del produttore del film Rick McCallum, Mousy McCallum, nel ruolo della Jedi Bene.[9] Un altro cameo è costituito da Jeremy Bulloch (il Boba Fett della trilogia originale), nel ruolo di Colton, pilota della Tantive IV. Anche il Millennium Falcon, l'astronave del capitano Ian Solo, in questo film è presente in un breve cameo all'inizio del film nella scena in cui si vede l'aereo taxi con a bordo Obi Wan, Anakin e il Cancelliere Palpatine.

Oltre alle apparizioni di attori, ci sono dei ritorni anche da parte di numerosi personaggi e veicoli che riappaiono nella pellicola, come Rystáll, una cantante e ballerina appara per la prima volta nell'Edizione Speciale de Il ritorno dello Jedi che compare nella scena dell'Opera.

Doppiaggio

Il doppiaggio italiano del film è stato curato dalla Dubbing Brothers International Italia, Mauro Trentini ha curato i dialoghi italiani e la direzione del doppiaggio è stata affidata a Francesco Vairano e Roberta Schiavon. Ha destato parecchie polemiche, specialmente da parte dei fan, in quanto il film si distacca quasi totalmente dai precedenti due prequel, che avevano comunque mantenuto una certe coerenza tra loro. Viene, ad esempio, cambiata la pronuncia di alcuni nomi: "Skywalker" è diventato "Skywaker" (cosa già accaduta nel doppiaggio de L'Impero colpisce ancora).

Variano, infatti, è stato costretto a cambiare le voci di Palpatine e Dooku su richiesta dello studio in America: i provini dei personaggi vengono vinti dallo stesso Vairano (Palpatine, nei precedenti due film era stato doppiato da Carlo Reali) e da Omero Antonutti (Dooku, già doppiatore di Christopher Lee ne Il Signore degli anelli). Unica altra eccezione è Yoda, che ha la voce di Sandro Pellegrini a causa della morte di Marcello Mandò, precedente doppiatore del personaggio.

Il doppiaggio, che mantiene, su richiesta dei fan,[17] il nome italiano di Dart Fener, ha ricevuto diverse critiche, specialmente per quanto riguarda il doppiaggio di Palpatine: Template:Quote

Premi e accoglienza

Il film è apparso per la prima volta il 15 maggio 2005 al Festival di Cannes, fuori concorso, e, dal 19 maggio, nel resto del mondo, sei anni dopo l'uscita de La minaccia fantasma. Analogamente, anche Una nuova speranza e Il ritorno dello Jedi uscirono ad una distanza di 6 anni (entrambi il 25 maggio).

Date di release internazionali
PaeseTitolo filmDate
Template:Bandiera Francia Star Wars: Episode III - La revanche des sith 15 maggio 2005 (Festival di Cannes)
19 maggio 2005
Template:Bandiera USA Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith 19 maggio 2005
Template:Bandiera Brasile Star Wars: Episodio III - A Vigança do Sith 19 maggio 2005
Template:Bandiera Messico Star Wars: Episodio III - La venganza de los sith 19 maggio 2005
Template:Bandiera Spagna Star Wars: Episodio III - La venganza de los sith 19 maggio 2005
Template:Bandiera Germania Star Wars: Episode III - Die Rache der Sith 19 maggio 2005
Template:Bandiera Argentina Star Wars: Episodio III - La venganza de los sith 19 maggio 2005
Template:Bandiera Cina 星球大战III:西斯的反击 19 maggio 2005
Template:Bandiera Finlandia Star Wars: Episodi III - Sithin kosto 19 maggio 2005
Template:Bandiera Svezia Star Wars: Episod III - Mörkrets hämnd 19 maggio 2005
Template:Bandiera Regno Unito Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith 19 maggio 2005
Template:Bandiera Canada Star Wars: Episode III - La revanche des sith (titolo francese)
Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith (Titolo americano)
19 maggio 2005
Template:Bandiera Italia Star Wars: Episodio III - La vendetta dei sith 19 maggio 2005 (anteprima nazionale)
20 maggio 2005
Template:Bandiera Giappone Sutâ Wôzu: Shisu no fukushû 9 luglio 2005[18]

Sith (come viene definito, per comodità, dai fan) è stato distribuito in 115 paesi. A livello mondiale, il film ha incassato circa 850.000.000 $, classificandosi secondo, dietro solo ad Harry Potter e il calice di fuoco.[19] Il film ha guadagnato 16 milioni e mezzo dalle 2.900 proiezioni di mezzanotte. In totale, l'incasso del primo giorno di programmazione è salito a 50 milioni di dollari, record assoluto all'epoca (adesso superato da Spider-Man 3 e da Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma).[20][21]

Con i soli guadagni del 19 maggio 2005 il film ha infranto quattro record: maggior incasso per una proiezione notturna (precedentemente appartenuto a Il ritorno del Re, con 8 milioni), miglior incasso per il giorno d'apertura (Spider-Man 2, con $40.4 milioni), incasso per il singolo giorno (Shrek 2 con $44.8 milioni) e miglior incasso del Mercoledì (Matrix Reloaded con $37.5 milioni). I record del giorno d'apertura e del singolo giorno sono poi stati superati da Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma il 7 luglio 2006, quando il film incassò ben 55 milioni e mezzo di dollari. Sith, comunque, mantiene i record per miglior incasso per una proiezione notturna e per il maggior incasso del mercoledì. In soli cinque giorni il film è diventato il maggior incasso negli Stati Uniti dell'anno.[19]

Il film smise di essere proiettato nei cinema americani il 20 ottobre 2005.[19] Il guadagno totale di 380,270,577 $ lo ha reso l'ottavo film a incassare di più negli Stati Uniti e il quindicesimo a livello globale. Tenendo conto dell'inflazione del costo dei biglietti, il film raggiunge la ventiseiesima posizione per quanto riguarda i maggiori incassi nella storia del cinema.

In Italia il film ha incassato circa 16.480.000 €, rimanendo in testa al box office per tutta l'estate e risultando uno dei maggiori incassi dell'anno (è sedicesimo nella lista dei film che hanno guadagnato di più in Italia nel 2005), nonostante non abbia incontrato i favori del pubblico e dei distributori, che si aspettavano un ricavato maggiori da un film di così ampia popolarità.[22]

File:Torino Comics 2006 Star Wars cosplayers.jpg
I fan, vestiti come i personaggi presenti nel film

Il film ha ricevuto buone recensioni e critiche, soprattutto rispetto ai precedenti capitoli. Il film, secondo il sito rottentomatoes.com, ha ottenuto l'80% di freschezza (mentre il primo e il secondo episodio avevano ottenuto rispettivamente il 63% e il 66%)[23], mentre nel sito Internet Movie Database il film ha un voto pari a 7.9 (risultando, nella classifica della saga, quarto).[24]

È stato stimato che l'economia americana abbia perso, durante i giorni dell'uscita del film, 627 milioni di dollari, in quanto molti impiegati si davano per malati, pur di assistere alla visione del film.[25]

Nonostante sia stato considerato il migliore dei tre prequel, è stato il film con il minor numero di nomination per dei premi (35 categorie in totale, contro le 55 de La minaccia fantasma e le 38 de L'attacco dei cloni). Ha comunque ricevuto anche il minor numero di Razzie Awards, uno soltanto, poi vinto, per Hayden Christensen al premio come Peggior attore non protagonista (La minaccia fantasma e L'attacco dei cloni ricevettero sette candidature, vincendo rispettivamente uno e due premi). Questa nomination è stata da molti giudicata controversa, in quanto Anakin è il principale protagonista nel film e non un personaggio di supporto (i giurati hanno deciso che Obi-Wan, invece, avrebbe dovuto essere il protagonista). È stato l'unico film, inoltre, a non ricevere la nomination per "Peggior Film". Christensen, comunque, ha vinto il premio per Miglior cattivo agli MTV Movie Awards 2006.

Sith è stata l'unica pellicola a non ricevere una nomination agli Academy Award per Miglior Effetti Speciali, nonostante sia stata nominata per Miglior trucco (a Dave Elsey e Nikki Gooley). Il film ha anche vinto il premio "Miglior Film" ai People's Choice Awards, agli Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films, agli Empire Awards e ai Teen Choice Awards.

Versione alternativa

Star War The Third Gathers: The Backstroke of the West è una versione alternativa del film. Soltanto poche ore dopo la premiere del film, infatti, era già disponibile a Shanghai sotto forma di DVD, con sottotitoli in cinese. I sottotitoli, tradotti meccanicamente e senza badare al vero significato (la causa è da attribuirsi al fatto che molto ideogrammi hanno più significati e posso essere facilmente scambiabili per parole che in realtà non sono), sono stati tradotti dalla versione cinese, quando invece si sarebbe potuto benissimo usare l'audio originale. La traduzione risultava piena di errori e conteneva un involontario umorismo con doppi sensi e ambiguità. Il titolo del film, per esempio, era stato cambiato in Star War - The third gather - The Backstroke of the West (letteralmente La guerra stellare - La terza riunione - Lo stile dorso dell'ovest). Uno degli errori ricorrenti era quello di trasformare l'espressione "sembra" con "buon elefante".[26]

Questa versione del film divenne ben presto un fenomeno di internet quando un americano che viveva in Cina acquistò il DVD e, trovandosi davanti ad una versione più che comica del film, creò un blog[26] dove venivano postati molti fotogrammi corredati dalla traduzione in inglese, ovviamente maccheronico. La più famosa citazione (alla quale è stato dedicato addirittura un sito), comunque, è quella di Dart Fener, alla fine del film, dove urla un lungo "Nooo!" che, nella versione cinese veniva tradotto come "Do not want" ("Non volere", in italiano).

Personaggi

La maggior parte dei nomi dei personaggi è stata tradotta dai sottotitoli cinesi, causando ambiguità varie:

Altre espressioni

Template:Nota

Divieti

La vendetta dei Sith è stato l'unico film della saga a ricevere un divieto PG-13 (divieto di visione ai minori di 14 anni non accompagnati) dalla MPAA, a causa di "Immagini intese e violenza grafica" (riferendosi alla scena finale su Mustafar, dove Anakin giace ustionato). Alcuni critici, comunque, tra i quali Roger Ebert e Richard Roeper, hanno dichiarato che il film avrebbe benissimo potuto avere soltanto un divieto PG (ovvero si consiglia la visione ai minori di 10 anni in compagnia di un adulto o di un genitore)[27] Lo stesso Lucas ha dichiarato di essere d'accordo con il divieto, in quanto il film è il più cupo dei sei e la trasformazione di Anakin Skywalker (assieme al tono della pellicola) è un momento molto forte per gli spettatori più piccoli.[28] I precedenti prequel, invece, erano stati categorizzati come PG. Il divieto PG-13 non esisteva ai tempi in cui uscirono i film della Trilogia Originale, che furono etichettati PG e, quando furono ridistribuiti nei cinema in occasione del ventesimo anniversario della saga, ricevettero nuovamente il marchio PG.

Quando La vendetta dei Sith uscì in Canada, venne valutato PG, eccetto nel Quebec, dove passò come G (film per tutti). In Gran Bretagna ricevette un 12A (equivalente al PG-13)

Critica

Se alcuni critici hanno lodato le intense scene d'azione, cariche di effetti speciali, altri si sono lamentati della recitazione legnosa degli attori[29] e dei dialoghi troppo deboli.[30] Debolezza, quella di Lucas, da lui stesso ammessa durante la consegna del premio alla carriera da parte dell'American Film Institute.[31] Richard Roeper sul Chicago Sun-Times scrive che il film è il più bello, addirittura meglio del quinto capitolo, L'impero colpisce ancora[32] e A.O. Scott, del New York Times lo incorona il Miglior Guerre Stellari dai tempi di 'Una nuova speranza'.[32]

Nonostante da alcuni siano state criticate, da altre le prove d'attore di Ewan McGregor e Ian McDiarmid sono state recensite positivamente. Todd McCarthy di Variety commenta:

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File:Hayden Christensen 05-2005.jpg
Christensen mentre firma autografi alla premiere del film a Berlino

Se Christensen è stato criticato nuovamente per la sua recitazione, le prove d'attore di Ewan McGregor, nei panni di Obi-Wan, e Ian McDiarmid nel ruolo dell'Imperatore sono state accolte positivamente;[33] così come la sceneggiatura, alla quale collaborò Tom Stoppard.[34] A quest'ultima vennero ancora criticati i dialoghi romantici tra Anakin e Padmé;[35] Il critico cinematografico Roger Ebert, a proposito, ha scritto che "i biglietti d'auguri sono più intensi e passionali dei dialoghi tra i due".[36]

Una recensione apparsa sul mensile The Village Voice afferma:

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Anche sul versante italiano i critici sono divisi. Marco Consoli, sul mensile Ciak descrive il film come "Un viaggio negli abissi dell’animo umano, che Lucas conduce con perfetto controllo della sua miracolosa tavolozza digitale"[37], mentre i critici Funagalli e Cotta Ramosino lo sconsigliano definendolo soltanto un traino per il merchandising, come gli innumerevoli videogiochi e pupazzetti[38]. Maurizio Porro difende, invece, il film dicendo che "Non sarà l’ Iliade, ma qualcosa va oltre i semplici effetti speciali".[39] Due recensioni decisamente negative provengono invece da due dei siti più importanti e famosi in Italia, dedicati al genere del fantastico: Marco Spagnoli, dal sito Fantascienza.com afferma che, sebbene il testo, la storia e gli attori fossero perfetti, è stato lo svolgimento e la messa in scena a rovinare il film.

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Su una delle sezioni del sito, "Fantasy Magazine", Massimo Manganelli critica, come molti suoi colleghi americani, l'assoluta banalità dei dialoghi, che chiunque riuscirebbe a prevedere:

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Roberto Nepoti, invece, su la Repubblica, scrive: Template:Quote

Addirittura non sono concordi nemmeno sull'intensità delle scene, dal alcuni definite "Ai limiti dell'horror"[38] e dal altri liquidate come "Cosa da poco rispetto ai canoni post-tarantiniani su cui il cinema dei nostri giorni è tarato"[40].

Una frase, inoltre, ha scatenato parecchi dibattiti tra i fan. La battuta in questione viene pronunciata da Obi-Wan Kenobi, quando dice:

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Alcuni hanno commentato il dialogo, dicendo come ribalti la figura del bene, in quanto è proprio lo Jedi a vivere di assoluti; il lato Chiaro e quello Oscuro viene diviso nettamente da Kenobi. La sentenza "Solo i Sith vivono di assoluti" è in verità proprio un assoluto.[41]

Citazioni e parallelismi

Citazioni ai film della saga

Template:Quote Per sua stessa ammissione[1], Lucas inserisce nei vari film vari eventi, fatti o frasi che i personaggi ripetono in modo che le due trilogie siano in rima tra loro. Famoso esempio è quello costituito dalla ripetizione della frase Ho un brutto presentimento ("I have a bad feeling about this") da parte di Obi-Wan, che egli enuncia in tutti i film delle due trilogie; tra tutti i prequel, La vendetta dei Sith è quello che fa più riferimenti ed allusione agli altri due prequel e, in particolare, alla trilogia originale.

File:STAR WARS 00 EP IV.JPG
I titoli di testa del film, marchio di fabbrica del regista

La minaccia fantasma

L'attacco dei cloni

Una nuova speranza

L'impero colpisce ancora

Il ritorno dello Jedi

Citazioni ad altre opere

Oltre ai rimandi agli altri film della saga, Lucas ha citato diversi film, registi e opere letterarie, con inquadrature, temi, stili visivi e pose:

File:Charles Bronson.jpg
I primi piani di Obi-Wan e Grievous ricordano quelli tipici dei film di Sergio Leone
File:Millais - Ophelia.jpg
La morte di Ofelia

Citazioni e parodie

Il film, fin dall'uscita del suo trailer (molte sono state le prese in giro del teaser trailer), è stato oggetto di numerose parodie ed è stato citato in molti altri film e serie televisive. Nell'edizione 2005 degli MTV Movie Awards la consueta parodia d'apertura era costituita da una scena del film, ovvero un dialogo tra Anakin e Padmé sul pianeta Mustafar, nel quale poi interveniva Obi-Wan. Contrariamente alle precedenti versioni c'è stato un unico attore rimpiazzato: Hayden Christensen. Jimmy Fallon ha infatti preso il suo posto.[44]

Anche i Simpson hanno sbeffeggiato il film in una puntata della diciottesima stagione, nella quale una scena in cui Bart affronta il direttore Skinner assomiglia molto a quella del duello su Mustafar e la musica in sottofondo è il tema dei tre prequel "Duel of the fates".[44] Un' altra serie televisiva, Dr. House - Medical Division, ha brevemente accennato al terzo episodio della saga. Nella puntata "Ultimo sacrificio" presente nella terza stagione della serie televisiva, infatti, House fa riferimento al "Nuovo film di Guerre Stellari".[44]

Alcuni film che presentano parodie di Sith sono Robots (Episodio III è brevemente citato in una delle scene finali) e Hot Movie (uno dei protagonisti, in una scena, indossa il costume di Dart Fener).[44]

Colonna sonora

Template:Quote La colonna sonora del film è stata scritta e condotta da John Williams, compositore che ha lavorato a tutti e sei i film della saga. Il tema principale di questo film è "Battle of the Heroes", che si discosta notevolmente dalle atmosfere de L'attacco dei cloni. Secondo Rob Theakston "Williams ha ormai sviluppato un proprio linguaggio musicale che scorre parallelo a quello di Lucas, permettendo un ottimo prodotto finale".[45] La tracklist è composta da 15 tracce, tra le quali compare, adeguatamente rimaneggiato, l'originale tema del primo film:

File:Williamsautograph.jpg
Il compositore John Williams
  1. Star Wars and the Revenge of the Sith - 7:31
  2. Anakin's Dream - 4:46
  3. Battle of the Heroes - 3:42
  4. Anakin's Betrayal - 4:03
  5. General Grievous - 4:07
  6. Palpatine's Teachings - 5:25
  7. Grievous and the Droids - 3:27
  8. Padmé's Ruminations - 3:16
  9. Anakin vs. Obi-Wan - 3:57
  10. Anakin's Dark Deeds - 4:05
  11. Enter Lord Vader - 4:14
  12. The Immolation Scene - 2:41
  13. Grievous Speaks to Lord Sidious - 2:49
  14. The Birth of the Twins and Padmé's Destiny - 3:37
  15. A New Hope and End Credits - 13:05

Tempo totale: 72:09

Il cd, uscito il 3 maggio 2005, è compreso in cofanetto, al quale è stato allegato un DVD, intitolato Star Wars: A Musical Journey, nel quale si ripercorrevano, tramite video - clip, tutti i temi più famosi dei sei film. Ogni clip è presentata da Ian McDiarmid.

Il disco, inoltre, è stato scelto per far parte della classifica di Amazon.com "Top 100 Editor's Picks of 2005" (alla posizione n°83).[46]

Star Wars: A Musical Journey

Star Wars: A Musical Journey è un DVD bonus, incluso nel cofanetto della colonna sonora. Il disco, della duranta di 71 minuti, contiene una collezione di video musicali da tutti e sei i film della saga. La musica è stata rimasterizzata nel sistema audio Dolby Digital. Contiene inoltre un trailer del videogioco Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith. I vari filmati sono preceduti da un'introduzione facoltative da parte dell'attore Ian McDiarmid.

Star Wars: A Musical Journey contiene i seguenti video, che sono state assemblati per combaciare con la musica e contengono parti parlate:

  1. "A Long Time Ago" —
    "20th Century Fox Fanfare" / "Star Wars Main Title" (da tutti i film della serie)
  2. "Dark Forces Conspire" —
    "Duel of the Fates" (da Star Wars Episodio I - La minaccia fantasma)
  3. "A Hero Rises" —
    "Anakin's Theme" (da Star Wars Episodio I - La minaccia fantasma)
  4. "A Fateful Love" —
    "Across The Stars" (da Star Wars Episodio II - L'attacco dei cloni)
  5. "A Hero Falls" —
    "Battle of the Heroes" (da Star Wars Episodio III - La vendetta dei Sith)
  6. "An Empire is Forged" —
    "The Imperial March" (da Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora)
  7. "A Planet that is Farthest From" —
    "The Dune Sea of Tatooine" / "Jawa Sandcrawler" (da Guerre Stellari)
  8. "An Unlikely Alliance" —
    "Binary Sunset" / "Cantina Theme" (da Guerre Stellari)
  9. "A Defender Emerges" —
    "Princess Leia's Theme" (da Guerre Stellari)
  10. "A Daring Rescue" —
    "Ben's Death" / "TIE Fighter Attack" (da Guerre Stellari)
  11. "A Jedi is Trained" —
    "Yoda's Theme" (da Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora)
  12. "A Narrow Escape" —
    "The Asteroid Field" (da Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora)
  13. "A Bond Unbroken" —
    "Luke and Leia" (da Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi)
  14. "A Sanctuary Moon" —
    "The Forest Battle (Concert Suite)" (da Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi)
  15. "A Life Redeemed" —
    "Light of the Force" (da Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi)
  16. "A New Day Dawns" —
    "Throne Room" / "Finale" (da Guerre Stellari)

Merchandising e promozione

La campagna promozionale legata al film, a partire dal primo trailer, uscito nel novembre 2005, fino ai cartelloni nelle città, ha inondato il mercato con moltissimi prodotti derivati dal merchandising (fenomeno che proprio la saga di Guerre Stellari ha lanciato). Sono quasi 150 le marche che si combattute i diritti: La Pepsi, Burger King, la Kellogg's[47], la Mars, la Lego, la Procter & Gamble, ditta produttrice delle famose patatine Pringles e in special modo la Hasbro (che vede davanti a sé una miniera di personaggi da trasformare in pupazzi) hanno preparato intense campagne pubblicitarie.

La Hasbro ha invaso il mercato con molti prodotti dallo stile differente. Si passa quindi dalla versione in DVD della saga di Trivial Pursuit[48] fino ai Transformers con i personaggi del film[49]. Anche le action figure non sono mancate: sono innumerevoli i personaggi che sono stati trasformati in pupazzi. E non solo nel periodo di pubblicizzazione del film, ma anche in tempi più recenti, nei quali sono uscite alcune nuove linee, una delle quali comprendenti il personaggio di Grievous prima della sua trasformazione in cyborg[50].

Burger King, ha preparato diverse linee di giocattoli per bambini, come pupazzetti, carte speciali e, addirittura per l'uscita del film in DVD, orologi e bicchieri con le immagini dei personaggi.[51]

La Pepsi, invece, ha puntato su Yoda, distribuendo bottiglie con vari disegni e foto del personaggio per ogni diversa linea di bevande e lanciando il concorso "Call upon Yoda", nel quale si poteva vincere un'ingente somma di denaro e altri premi minori[51].

Slogan promozionali

Edizione home video

L'edizione in DVD è divisa, come al solito, in due dischi, uno dei quali interamente dedicato ai contenuti speciali, dietro le quinte e scene tagliate, è stata rilasciata in commercio negli Stati Uniti d'America a partire dal primo novembre[52] e in Italia a partire dal 3 novembre 2005.[53] La versione in VHS, invece, non è stata distribuita (tranne in Australia e Regno Unito).[54][55] La cosa ha fatto arrabbiare i numerosi fan, collezionisti sia delle VHS che dei DVD, che si lamentavano del fatto che senza la videocassetta del terzo episodio la collezione è incompleta.

Il DVD, premiato con ben due DVD Awards[56], è stato inizialmente chiamato Charlotte, per mantenere segreto il progetto. Il nome è stato scelto come riferimento ad un film della 20th Century Fox, Piano... piano, dolce Carlotta (Hush... Hush, Sweet Charlotte).[57]

La copertina, inoltre, ha un errore: sul volto di Anakin non compare la cicatrice, che invece egli ha sin dalle Guerre dei Cloni.

Disco Uno

Disco Due

Scene tagliate

Come nei precedenti dischi, anche questo contiene diverse scene eliminate, accompagnate da un'introduzione del regista sul perché non fossero state inserite nella versione finale:

Romanzo

Template:Quote Dalla sceneggiatura è stato tratto il libro, edito in Italia da Sperling & Kupfer e scritto da Matthew Stover. Nel romanzo si ripercorre fedelmente la storia del film, ampliandone alcune parti, aggiungendo alcuni dialoghi e inserendo intere scene (scartate dal montaggio finale del film): viene spiegato chi era il personaggio che aveva cancellato le mappe riguardanti il pianeta Kamino dagli archivi Jedi.

Queste informazione sarebbero dovute essere nel film, ma Lucas preferì inserirle nel romanzo, in modo da privilegiare la storia di Anakin.[9][62]

L'Ordine 66, inoltre, viene soltanto brevemente mostrato e non vengono descritte le morti di tutti gli Jedi; una scena diversamente rappresentata è quella del duello tra Anakin e Obi-Wan, molto più corto e concentrato sullo stato emotivo dei personaggi, privilegiando i monologhi interiori; verso la fine del libro la reazione di Dart Fener alla morte di Padmé è molto più esplicita. Egli, infatti, incolpa se stesso della morte della moglie e capisce che non esiste nessun Dart Fener, ma è stato soltanto Anakin a causare la sua morte. L'autore, inoltre, descrive come Anakin si sente nella tuta e afferma che "È come, per un pittore, diventare cieco o, per un musicista, diventare sordo".
È, infine, presente un dialogo tra Yoda e lo spirito di Qui-Gon Jinn, in cui il maestro Yoda veniva istruito circa il metodo per garantire all'anima di uno Jedi defunto di apparire liberamente nel mondo dei vivi, allo stesso modo di come farà Obi-Wan dopo il suo assassinio.

Videogiochi

Template:Vedi anche Template:Quote Al film sono stati dedicati diversi videogiochi: vari spin-off o giochi ambientati nello stesso periodo. Soltanto due, però, si basano sulla storia vera e propria:

Blooper

Un blooper è un errore presente in un film e sfuggito al controllo da parte del regista, del montatore e della produzione. Tra i blooper più frequenti si contano oggetti che cambiano posizione da una inquadratura all'altra, anacronismi, movimenti illogici, tecnici inquadrati per sbaglio, microfoni in vista ed altri errori.
Eccone alcuni presenti nel film:

Note

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Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Video


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