Il pianeta verde

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==Trama==
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La storia comincia, appunto, sul "Pianeta verde": un pianeta lontano e sconosciuto ai terrestri, dove le persone che lo abitano vivono la loro esistenza in armonia con sé stessi e con la natura.  
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La storia comincia, appunto, sul "Pianeta verde": un pianeta lontano e sconosciuto ai terrestri, dove le persone che lo abitano vivono la loro esistenza in armonia con sé stessi e con la natura.
Anche gli abitanti di questo pianeta sono passati per l'''era industriale'' (nel film è definita ''preistoria''), ma dopo averne saggiato la decadenza, hanno preferito abbattere gerarchie, industrie e tutto ciò che rappresentava l'epoca dello sfruttamento.
Anche gli abitanti di questo pianeta sono passati per l'''era industriale'' (nel film è definita ''preistoria''), ma dopo averne saggiato la decadenza, hanno preferito abbattere gerarchie, industrie e tutto ciò che rappresentava l'epoca dello sfruttamento.
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Senza acqua né cibo - poiché in città queste fonti di sostentamento sono rispettivamente inquinate e insalubri - è costretta a raggiungere un ospedale per "ricaricarsi" con dei neonati; ed è proprio nell'ospedale, l'Hôpital Cochin di Parigi, che incontra Max ([[Vincent Lindon]]), primario di medicina ''sconnesso'' da lei stessa, con cui intratterrà un rapporto mutuale per tutta la durata della storia.
Senza acqua né cibo - poiché in città queste fonti di sostentamento sono rispettivamente inquinate e insalubri - è costretta a raggiungere un ospedale per "ricaricarsi" con dei neonati; ed è proprio nell'ospedale, l'Hôpital Cochin di Parigi, che incontra Max ([[Vincent Lindon]]), primario di medicina ''sconnesso'' da lei stessa, con cui intratterrà un rapporto mutuale per tutta la durata della storia.
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Tra mille peripezie, dopo aver riconosciuto alcuni abitanti del ''pianeta verde'' approdati e morti sulla Terra ([[Gesù]] e [[Johann Sebastian Bach|Bach]]), Mila risolve la vita coniugale di Max e rintraccia i suoi due figli che hanno provato a raggiungerla dal pianeta verde e che sono finiti per errore nel deserto australiano, entrando in contatto con gli aborigeni.  
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Tra mille peripezie, dopo aver riconosciuto alcuni abitanti del ''pianeta verde'' approdati e morti sulla Terra ([[Gesù]] e [[Johann Sebastian Bach|Bach]]), Mila risolve la vita coniugale di Max e rintraccia i suoi due figli che hanno provato a raggiungerla dal pianeta verde e che sono finiti per errore nel deserto australiano, entrando in contatto con gli aborigeni.
Spiegata la storia della propria civiltà, la famiglia del pianeta verde torna a casa, portando con sé le due ragazze terrestri (una delle due è la famosa attrice francese [[Marion Cotillard]], agli esordi della carriera) di cui i figli di Mila si sono innamorati.
Spiegata la storia della propria civiltà, la famiglia del pianeta verde torna a casa, portando con sé le due ragazze terrestri (una delle due è la famosa attrice francese [[Marion Cotillard]], agli esordi della carriera) di cui i figli di Mila si sono innamorati.

Versione attuale delle 06:44, 1 apr 2021

Locandina

Il pianeta verde (La Belle Verte) è un film del 1996 diretto da Coline Serreau.

Il film tratta, con una chiave umoristica e usando l'espediente comico dell'esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l'abuso di comando, l'inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi.

Indice

Trama

La storia comincia, appunto, sul "Pianeta verde": un pianeta lontano e sconosciuto ai terrestri, dove le persone che lo abitano vivono la loro esistenza in armonia con sé stessi e con la natura. Anche gli abitanti di questo pianeta sono passati per l'era industriale (nel film è definita preistoria), ma dopo averne saggiato la decadenza, hanno preferito abbattere gerarchie, industrie e tutto ciò che rappresentava l'epoca dello sfruttamento.

Come ogni anno, sul pianeta viene convocata un'assemblea plenaria; ordine del giorno: inviare qualcuno sulla Terra per controllare a che punto sia arrivato il processo evolutivo. I racconti dei più anziani (sul pianeta si vive ben oltre i 250 anni) parlano dell'era napoleonica, caratterizzata da guerre e da manie espansionistiche e nessuno sembra volersi offrire volontario per la spedizione sul pianeta azzurro.

Mila, interpretata dalla stessa Serreau, si offre volontaria per il viaggio, portando con sé il segreto delle sue origini: sua madre era una terrestre.

Calata nella Parigi degli ultimi anni novanta, Mila si ritrova disorientata a causa delle indicazioni che gli anziani le hanno dato prima di partire: vestita con abiti stile "Impero", dà vita ad una serie di primi, comici, approcci con il popolo parigino. Senza acqua né cibo - poiché in città queste fonti di sostentamento sono rispettivamente inquinate e insalubri - è costretta a raggiungere un ospedale per "ricaricarsi" con dei neonati; ed è proprio nell'ospedale, l'Hôpital Cochin di Parigi, che incontra Max (Vincent Lindon), primario di medicina sconnesso da lei stessa, con cui intratterrà un rapporto mutuale per tutta la durata della storia.

Tra mille peripezie, dopo aver riconosciuto alcuni abitanti del pianeta verde approdati e morti sulla Terra (Gesù e Bach), Mila risolve la vita coniugale di Max e rintraccia i suoi due figli che hanno provato a raggiungerla dal pianeta verde e che sono finiti per errore nel deserto australiano, entrando in contatto con gli aborigeni.

Spiegata la storia della propria civiltà, la famiglia del pianeta verde torna a casa, portando con sé le due ragazze terrestri (una delle due è la famosa attrice francese Marion Cotillard, agli esordi della carriera) di cui i figli di Mila si sono innamorati.

Scelta di stile

Il film si serve del linguaggio della comicità per muovere una critica alla civiltà industriale, all'assurdità della burocrazia e allo sfruttamento senza freni delle risorse, portatore di diseguaglianze, inquinamento, senso di vuoto e, in genere, di un abbassamento della qualità della vita in favore di un benessere apparente.

Inoltre, per evidenziare ancor di più le contraddizioni logiche e sociali dell'attuale modus vivendi urbano, Coline Serreau imposta il film da un punto di vista, seppur frutto di fantasia, esterno alla società stessa, dando così vita ad un meccanismo di analisi da parte dei personaggi, a suo modo, innocente ed esterno ai fatti.

Colonna sonora

Tracce[1]

  1. Cherubic Hymn N°7 - Dmytro Stepanovyč Bortnjans'kyj
  2. Souvenir - Coline Serreau
  3. Joie - Coline Serreau
  4. Vivace (estratto da Exsultate, Jubilate K. 165) - Wolfgang Amadeus Mozart
  5. Duetto e finale primo (estratto da La Cenerentola) - Gioacchino Rossini
  6. Tchum Maghnarchi
  7. Pastorale - Johann Sebastian Bach
  8. L'arrivée - Coline Serreau
  9. L'Enquète - Coline Serreau
  10. Le Départ - Coline Serreau
  11. L'Abandon - Coline Serreau
  12. La Boîte à Musique - Coline Serreau
  13. La Boîte à Musique - Coline Serreau
  14. Allegro (estratto da Sonata No. 3 in C major, BWV 1005) - Johann Sebastian Bach
  15. Cortège
  16. Romance
  17. Le Concert de l'opéra Bastille - David Hogan
  18. Tutti Frutti - Divers
  19. Le Stade - Richard Strauss
  20. Richard Strauss - Johann Sebastian Bach

Sonata No. 3 in C major, BWV 1005

Location

Note

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Voci correlate

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