Independence Day

Da Ufopedia.

Locandina di Independence Day
« Io non penso che quegli esseri abbiano fatto migliaia e migliaia di anni luce solo per venire qui e iniziare una guerra...Non sono mica degli attacca brighe! »

Steve Hiller, rassicurando la sua fidanzata Jasmine

Independence Day è un film di fantascienza del 1996, diretto da Roland Emmerich.

Narra di una immaginaria e quasi riuscita invasione aliena della Terra, con la distruzione di parecchi monumenti, simboli dell'umanità, come l'Empire State Building la Casa Bianca e la Library Tower di Los Angeles.

Per il lancio del film si è ricorsi ad una campagna pubblicitaria di enormi dimensioni, che ebbe inizio durante la trentesima edizione della finale del Super Bowl.

La premiere del film era stata annunciata negli Stati Uniti per il 3 luglio, ma molti cinema decisero di iniziare le proiezioni della pellicola la sera del 2 luglio, ovvero in corrispondenza dell'inizio cronologico degli accadimenti del film stesso.

Indice

Trama

La mattina del 2 luglio 1996, il SETI (il programma di Ricerca di Intelligenze Extraterrestri) avverte uno strano rumore, classificato come probabile segnale dal cosmo di una forma di vita. In breve tempo viene rilevato un gigantesco oggetto, grande 550 chilometri di diametro, quanto un quarto della Luna, in avvicinamento dallo spazio; viene scartata l'ipotesi del meteorite perché inizia a rallentare. Subito dopo vengono monitorati una quindicina di "frammenti" che sembrano staccarsi da esso, grandi ognuno 25 chilometri di diametro, e il mondo viene messo a soqquadro dall'arrivo di gigantesche astronavi aliene che iniziano a posizionarsi sopra i più grandi centri abitati del pianeta.

Per coordinare l'attacco sull'intero pianeta, gli alieni utilizzano la rete di satelliti terrestre per farvi rimbalzare un segnale di sincronizzazione (un conto alla rovescia), disturbando così le normali trasmissioni. David è uno specialista in telecomunicazioni e nel tentativo di rimediare ai disturbi sulle comunicazioni riesce ad interpretare il segnale anomalo. Per far giungere la notizia al Presidente, David decide di recarsi con l'auto del padre alla Casa Bianca. Qui la sua ex-moglie Connie riesce a farlo entrare ed a farlo parlare col Presidente. Il Presidente, messo al corrente della scoperta, ordina l'evacuazione delle città minacciate (con scarsi successi, visto che mancano 27 minuti al termine del conto alla rovescia) e si prepara a lasciare Washington assieme al suo staff.

Alla fine del conto alla rovescia le astronavi aliene aprono il fuoco sulle città sopra alle quali erano piazzate. In particolare a New York la nave aliena si piazza sopra l'Empire State Building e distrugge il grattacielo con il suo raggio mortale. L'esplosione travolge il resto della città, in un oceano di fuoco e fiamme, cadono anche le Torri Gemelle e la Statua della Libertà. Stessa sorte tocca Los Angeles.

Anche la Casa Bianca viene rasa al suolo dalle forze aliene, ma prima che accada ciò, gli uomini della sicurezza fanno salire il Presidente Thomas J. Whitmore e sua figlia, insieme ai principali collaboratori e a David, suo padre e Constance, sull'Air Force One.

Per contrastare l'attacco dei micidiali alieni, vengono inviati i comandanti degli F-18 della marina militare statunitense. Tra questi, Steve Hiller e il suo amico Jimmy Wilder (Harry Connick Jr.); nella battaglia, le forze terrestri si accorgono che le navi aliene sono dotate di uno scudo deflettore in grado di respingere i colpi delle armi da fuoco e dei missili.

Quando gli alieni si vedono attaccati dai terrestri, liberano un nugolo di navicelle da guerra che in breve distruggono come mosche i caccia terrestri soprattutto perché anche loro protette da scudo. Anche Jimmy Wilder e il suo amico Steve Hiller sono coinvolti nel combattimento: Jimmy muore, mentre Steve si fa inseguire da un velivolo in un canyon. Qui inganna l'avversario lanciandogli contro il paracadute dell'aereo per facilitare gli atterraggi; mentre la visuale dell'alieno è coperta, Steve si eietta lasciando che il suo aereo si schianti contro la parete rocciosa. Quando il paracadute si toglie l'alieno si ritrova ormai fra le fiamme e i rottami dell'aereo di Steve, riesce a cabrare per evitare la parete diretta ma non abbastanza in tempo da toccarla di striscio e atterrare rovinosamente nel deserto. Steve stordisce l'alieno dentro la navicella per portarlo in una base militare.

L'Air Force One atterra nei pressi dell'Area 51, nei cui sotterranei, all'insaputa del Presidente stesso, vengono analizzati, dagli anni '50 ad oggi, i corpi di alieni precipitati a Roswell, nel New Mexico e una navicella aliena che i tecnici hanno rimesso a posto. Anche Steve Hiller raggiunge l'Area 51, portando con sé l'alieno stordito, il quale viene subito sottoposto ad esame dall'équipe capeggiata dal dottor Brackish Okun (Brent Spiner). Durante l'esame l'alieno si riprende, aggredisce il reparto intero e si impossessa del corpo del dottor Brackish, attraverso il quale minaccia il genere umano, e viene infine ucciso da tre ufficiali, mentre tenta di uccidere il presidente Whitmore.

In seguito alla scoperta che lo scopo degli alieni è il totale annientamento dell'umanità, Whitmore autorizza l'uso di armi nucleari contro le navi aliene. Anche questo tentativo fallisce però miseramente a causa dello scudo protettivo delle astronavi.

David Levinson sviluppa un piano per rimuovere lo scudo di difesa delle astronavi aliene, permettendo così un contrattacco terrestre. Usando l'astronave precipitata a Roswell (pilotata da Steve Hiller), David giunge all'interno della astronave madre, in orbita nello spazio, e la infetta con un virus informatico disabilitando gli scudi di tutte le navi aliene (le quali vengono infettate dal virus attraverso l'astronave madre). Sprovviste di difese, le navicelle aliene vengono facilmente abbattute dai caccia terrestri, ma le gigantesche astronavi, seppur subendo danni, continuano a galleggiare nell'aria. Per poter utilizzare il loro potente raggio, gli alieni devono aprire la parte inferiore dell'astronave, mettendone l'interno allo scoperto. Quando gli alieni si apprestano ad aprire il fuoco contro l'Area 51, l'ultimo pilota ad avere ancora un missile (Russell Casse) si lancia all'attacco e, visto che non riesce a sganciare il missile, si sacrifica lanciandosi contro l'arma aliena. L'esplosione innesca una reazione a catena che fa precipitare l'astronave in fiamme. La notizia viene divulgata a tutte le squadriglie del mondo cosicché possano anche loro abbattere le altre astronavi. Nel frattempo Steve e David lanciano un missile nucleare temporizzato all'interno dell'astronave madre aliena e riescono a fuggire poco prima che questa esploda. Gli alieni, in rotta dopo la distruzione della loro nave madre vengono così sconfitti.

Steve e David atterrano nel deserto del sale, dove li attendono Julius - il padre di David - Constance - l'ex-moglie - e Jasmine - moglie di Steve, lì i protagonisti assistono alla distruzione di una nave aliena "in sostituzione" dei fuochi d'artificio del 4 luglio.

I personaggi

Caratteristica dei film di Roland Emmerich - e in generale di tutti i film 'catastrofici' - è quella di seguire lo svolgimento degli eventi attraverso gli occhi di più protagonisti. Per non smentirsi, Emmerich crea in questo film una miriade di personaggi che hanno tutti a che fare con la storia:

  • La First Lady Marylin Whitmore (Mary McDonnell), la moglie di Thomas.
  • Patricia Whitmore, (Mae Whitman), la figlia del presidente.

Critica

Il film ottenne uno straordinario successo al botteghino con 300.000.000 dollari solamente negli Stati Uniti) e quasi 817.000.000$ in tutto il mondo [1], ma ebbe critiche sfavorevoli da parte di alcuni critici che ne misero in discussione la trama, ritenuta troppo banale e stereotipata (in particolare rispetto al ruolo della razza aliena venuta da un altro pianeta per distruggere la Terra) e per le evoluzioni del racconto, ritenute - sempre a parere di certa critica - piuttosto scontate. Anche la recitazione di parte del cast non ebbe buona critica fino ad essere definita in alcuni casi discutibile. Le critiche alla trama del film inclusero, inoltre, anche il fatto che una civiltà superiore a quella terreste, in grado di sottomettere l'umanità, venisse debellata attraverso un banale virus per computer; anche per questo e per molti altri aspetti, il film parrebbe praticamente ispirato al romanzo di H.G. Wells La guerra dei mondi e alla sua versione cinematografica del 1953, in cui gli alieni venivano sterminati dai batteri terrestri (un virus informatico appare come la versione aggiornata di questa sorta di deus ex machina)Template:Citazione necessaria. Gli straordinari effetti speciali (astronavi da 27 km di diametro) hanno reso il tutto visivamente impressionante, ricco di particolari che sono stati pensati soprattutto per il grande schermo.

Sequel

La possibilità di produrre un seguito è molto discussa a Hollywood,[1] e tra le proposte vagliate c'è quella di prendere influenza dagli attentati dell'11 settembre 2001.[2] Gli autori della sceneggiatura Dean Devlin e Roland Emmerich hanno parlato a proposito della sceneggiatura, annunciando che la storia è in tutto e per tutto il seguito di Independence Day.[3][4] Tuttavia, nessuno studio cinematografico si è fatto avanti per finanziare il progetto, nonostante il film abbia riscosso un enorme successo in tutto il mondo.[5]

Curiosità

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Note

1^ Independence Day - Box office mojo.com


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