Manna

Da Ufopedia.

Versione delle 18:10, 23 dic 2010, autore: Marc.soave (Discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

La manna (ebr. מן) viene citata nella Torah con riferimento al cibo di cui si nutrì il popolo d'Israele durante il cammino dei 40 anni nel deserto dopo l'uscita e la liberazione dalla schiavitù in Egitto; la manna iniziò a scendere dal cielo quando il popolo d'Israele stava avvicinandosi al Monte Sinai per ricevere la Torah. Come afferma anche El'azar da Worms si racconta come questo pane degli angeli derivasse direttamente dal Regno celeste e spirituale e fosse prodotto dagli angeli dell'ordine delle Chayyot, usando per questo significato la metafora del sudore delle Chayyot e di una produzione effettuata da Dio, sempre con gli angeli, avvenuta attraverso delle macine celesti.

Esegesi ebraica

Template:Quote biblico

Nel Libro di Esodo della Bibbia Ebraica vi sono altre allusioni alla manna, ma è soprattutto nella tradizione orale come nel Talmud, poi messa per iscritto, la maggior presenza di commenti in merito ad essa.

Nella Torah è paragonata ad una pietra di cristallo, al coriandolo bianco e ad una frittella di miele; si racconta che il miele è 1/60 della manna, e per miele si può intendere anche il dattero o il nettare dolce di tutti i frutti. La manna compariva come un granello o come un coriandolo dopo che lo strato di rugiada si scioglieva: si doveva raccoglierla immediatamente per evitare che anch'essa si sciogliesse. Come unico sostentamento alimentare, la manna veniva lavorata in molti modi: con essa venivano fatte anche delle focacce. Quando Dio si apprestava a far scendere la manna dal cielo essa illuminava l'atmosfera spirituale delle tappe affrontate dal popolo d'Israele nel deserto: l'origine celeste della manna favoriva questa manifestazione.

Non potendo raccoglierla durante il Sabato (giorno che secondo la tradizione ebraica è destinato al riposo), Dio donava una doppia razione di manna ogni Venerdì affinché bastasse anche per il Sabato; in ricordo di ciò gli appartenenti alla religione ebraica devono preparare i pasti del Sabato con almeno due pagnotte chiamate Challot: esse vengono custodite all'interno di due panni di stoffa, uno al di sopra ed uno sotto, per ricordare anche lo strato di rugiada che ricopriva questo cibo celeste.

I Khakhamim insegnano che ogni Ebreo che assaggiava la manna poteva percepire e gustare un sapore diverso da quello degli altri Ebrei: si parla di gusti di altri cibi da loro desiderati ed assaporati mangiando la sola manna.

La manna non produceva feci in quanto cibo celeste più vicino ai reami spirituali di quanto lo fosse al mondo materiale: ché non di solo pane vive l'uomo, ma di tutto ciò che esce dalla Volontà del Signore viene commentato a proposito della manna. Vi fu un caso citato nel Tanakh in cui la manna fatta avanzare produsse vermi. Questo successe, però, perché gli Ebrei ne avevano raccolta più di quanto avrebbero potuto consumarne in una giornata, disobbedendo così agli ordini del Signore.

Yisaschar Bnei ricorda che i malati del popolo ebraico, usciti dall'Egitto, vennero guariti appena cibatisi della manna.

Una porzione di manna è contenuta nell'Arca dell'alleanza lì posta da Aronne su ordine di Mosè.

La tradizione vuole che la manna tornerà con l'era messianica. Secondo la tradizione fu di Mosè il merito che la manna scendesse dal Cielo per il popolo d'Israele.

Bibliografia

Fonti

Strumenti personali
Namespace
Varianti
Azioni
Menu principale
Strumenti