Nefilim

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L'appellativo '''Nefilim''' (in [[Lingua ebraica|Ebraico]] '''הנּפלים'''), presente nell' [[ebraismo|Antico Testamento]] ([[ebraismo|Torah]]), in diversi libri non [[Canone|canonici]] del [[ebraismo|Giudaismo]] e in antichi scritti [[cristianesimo|cristiani]], si riferisce ad un popolo creato dall' [[incrocio]] tra i "[[figli di Dio]]" (''benei elohim'', בני האלהים) e le "figlie degli uomini" (Vedi [[ebraismo|Genesi]] Genesi,6:1-8).
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L'appellativo '''Nefilim''' (in [[Lingua ebraica|Ebraico]] '''הנּפלים'''), presente nell' [[ebraismo|Antico Testamento]] ([[ebraismo|Torah]]), in diversi libri non [[Canone|canonici]] del [[ebraismo|Giudaismo]] e in antichi scritti [[cristianesimo|cristiani]], si riferisce ad un popolo creato dall' [[ingegneria genetica|incrocio]] tra i "[[figli di Dio]]" (''benei elohim'', בני האלהים) e le "figlie degli uomini" (Vedi [[ebraismo|Genesi]] Genesi,6:1-8).
== Il nome ==
== Il nome ==

Versione delle 08:40, 17 set 2019

L'appellativo Nefilim (in Ebraico הנּפלים), presente nell' Antico Testamento (Torah), in diversi libri non canonici del Giudaismo e in antichi scritti cristiani, si riferisce ad un popolo creato dall' incrocio tra i "figli di Dio" (benei elohim, בני האלהים) e le "figlie degli uomini" (Vedi Genesi Genesi,6:1-8).

Indice

Il nome

Nella Bibbia la parola nefilim viene spesso tradotta come giganti o titani, mentre in altre traduzioni si preferisce mantenere il termine nefilim.

Alcune versioni parlano di eroi famosi, guerrieri caduti o ancora angeli caduti e un'ennesima traduzione potrebbe essere quelli che sono precipitati giacché il nome deriva dalla radice semitica nafal [1], che significa cadere.

I riferimenti biblici

Nella Genesi si legge:

« 1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, 2 i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. 3 Allora il Signore disse: Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni. 4 C'erano sulla terra i Giganti (Nefilim) a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi. 5 Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. 6 E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. 7 Il Signore disse: Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d'averli fatti. 8 Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore. »

Genesi 6:1-8, versione CEI-Gerusalemme

Gli angeli caduti

L' origine dei Nefilim comincia con una storia di angeli caduti. Shemhazai, un angelo di alto rango, comanda una setta ribelle di angeli in una discesa sulla Terra per istruire gli umani nella conoscenza del bene. La tutela viene portata avanti per pochi secoli, ma presto gli angeli cominciano a sedurre le femmine umane. Dopo essersi intrattenuti piacevolmente con loro, gli angeli caduti istruirono le donne nella magia e nello spergiuro, si accoppiarono con loro, e diedero luogo ad una progenie ibrida: i Nefilim.

I Nefilim erano giganteschi nella loro statura. La loro forza era prodigiosa ed il loro appetito immenso. Dopo aver divorato tutte le risorse della razza umana, cominciarono a mangiare esseri umani. Questi Nefilim attaccavano ed opprimevano gli umani ed erano la causa di massicce distruzioni sulla Terra.

L'interpretazione ebraica e cristiana

La visione tradizionale ebraica, derivata dal Libro di Enoch, era che i padri dei Nefilim, i "figli di Dio", erano i cosiddetti Grigori (anche noti come i Guardiani ); comunque, esiste qualche controversia su questo punto [2].

Alcuni commentatori hanno suggerito che i Nefilim fossero ritenuti i figli di divinità proto-ebraiche, e che rappresentino l'emersione di alcuni aspetti della primigenia religione ebraica non ancora mondata di aspetti paganeggianti, e che molti di questi dettagli siano stati cancellati da successive edizioni della Torah. Alcuni pensano che questo passaggio sia servito di appiglio agli ebrei monoteisti per poter tollerare o forse conciliare i popolari eroi semi-divini pagani con la loro cosmogonia.

Tale ipotesi è ovviamente respinta da quanti credono invece che la Torah sia stata rivelata direttamente da Dio e che dunque essa non può essere stata alterata in qualche modo, salvo cadere in una grave forma di eresia allorché si contestasse il principio dell'assoluta immutabilità anche di una singola lettera della Bibbia, così come essa ci è pervenuta nelle pergamene originali in lingua ebraica della Torah, con la disposizione dell'immediata distruzione della variante rispetto all'originale.

Altri esegeti, specialmente cristiani e in particolare appartenenti alla Chiesa ortodossa etiope e alla Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni, suggeriscono che i "figli di Dio" (benei elohim, בני האלהים) in realtà fossero personaggi storici del passato, completamente umani, divinizzati dalla tradizione orale. I "figli di Dio" sono quindi individuati come i discendenti di Set, mentre i "figli degli uomini" come i discendenti di Caino. A conforto di questa ipotesi si richiama il fatto che lo scopo del diluvio universale inviato da Dio era quello di spazzare via dalla Terra quei nefilim che si erano resi così orgogliosi e depravati ai tempi di Noè.

Altre ipotesi

Anche se è letteralmente presente nel testo della Bibbia e nella sua interpretazione tradizionale, l'idea che esseri divini possano accoppiarsi con umani risulta controversa, specialmente tra molti cristiani che, citando un'interpretazione degli insegnamenti di Gesù nel Vangelo di Matteo, affermano che "gli angeli non si sposano" (Matteo 22:30; Marco 12:25) sebbene questo sia un concetto estrapolato dal contesto del verso, perché in Luca (Lc 20:34-36) Gesù afferma che i resuscitati non si sposano nel cielo, ma sono "come gli angeli".

Alcuni esegeti, trovando sgradevole o blasfema l'idea della copulazione tra angeli e umani, hanno suggerito interpretazioni più figurative del concetto di Nefilim, proponendo l' idea che fossero una progenie di posseduti dai demoni. Alla luce delle speculazioni moderne sulle storie dei rapimenti, alcuni hanno inoltre ipotizzato che si trattasse di una descrizione arcaica di una forma di inseminazione artificiale e di manipolazione genetica da parte di alieni.

I Nefilim e la para-storia

Vi sono stati alcuni tentativi di riconciliare la mitologia con la scienza teorizzando che alla radice della mitologia vi siano elementi di verità nella forma di "leggenda" molto distorta. In questo contesto, i Nephilim sono stati associati con i fantomatici abitanti dell' Atlantide, che alcuni sostengono essere in contatto o addirittura discendenti dagli extraterrestri.

I Nefilim come superstiti preistorici

La teoria prevalente per stabilire un legame tra la scienza e la Bibbia è quella che sostiene che i Nephilim fossero neandertaliani sopravvissuti (oppure i loro resti ossei), o forse un ibrido tra Homo sapiens e uomo di Neanderthal. Questa teoria assomiglia a quella che associa la leggenda dei draghi alle ossa di dinosauro (nella Bibbia forse indicati con il nome ebraico Tannin).

Molti studiosi pensano che l'uomo moderno abbia condiviso gli stessi territori dei neandertaliani per molti millenni, e che la regione del Vicino Oriente sia stata l'ultimo habitat per uno sparuto numero di tribù superstiti di Homo sapiens neandertalensis o di H. neandertalensis. Dunque, è concepibile che sia rimasta una memoria popolare di queste tozze e forti creature, tramutata in leggenda che evolse successivamente in popolari racconti mitologici, più o meno adattati al loro gusto dalle varie civiltà. Ad esempio, in Sardegna, creature ancestrali, tozze e pelose sono raffigurate dalle maschere dei "Mamuthones".

La teoria degli antichi astronauti

Zecharia Sitchin ed Erich von Däniken hanno scritto libri sostenendo che i Nephilim siano i nostri antenati e che noi siamo stati creati (con l'ingegneria genetica) da una razza aliena (per i sumeri gli Anunnaki, per l'ufologia contemporanea gli alieni nordici o gli abitanti di Nibiru). Nei voluminosi libri di Sitchin si impiega l'etimologia della lingua semitica e traduzione delle tavolette in scritta cuneiforme dei Sumeri per identificare gli antichi dei mesopotamici con gli angeli caduti (i "figli di Elohim" della Genesi). Osservando che tutti gli angeli vennero creati prima della Terra, lui constata che non possono essere della Terra... e dunque, potrebbero tutti essere considerati semanticamente come dei puri "extraterrestri". Secondo Sitchin i Nefilim sarebbero gli Igigi, sottoposti a Marduk, discesi sulla terra per assistere al matrimonio tra Marduk e Sarpanit, infatti la moglie del loro capo era nata sulla Terra, e loro stessi vollero sposare donne terrestri. Questo atto sarebbe la fonte per la frase biblica secondo la quale I figli di Dio videro che le figlie dell' uomo erano belle, e vollero prendere mogli tra di loro. Sitchin afferma che il termine Nefilim vada tradotto "Coloro che sono scesi" come estensione dal significato di Nafal (Cadere). Nonostante studiosi di lingua ebraica come Michael Heiser sostengano che sia etimologicamente errato far derivare Nefilim da Nafal, il docente di lingue semitiche dell' Università di Berkley Ronald Hendel nel suo trattato Of demigods and the deluge identifica in Nephilim la forma QATIL (stativo perfetto / aggettivo coniugato) proprio della radice NFL da cui deriva il verbo Nafal. Inoltre Hendel osserva che é giustificata la estensione da 'cadere' a 'scendere' poichè in almeno un passaggio della Bibbia (Libro di Ezechiele) si attribuisce ai Nefilim una 'discesa volontaria':

« Loro giaciono con i guerrieri, gli antichi Nefilim, che scesero nello Sheol con le loro armi da guerra »

Nei suoi libri David Icke presenta una teoria simile, nella quale esseri interdimensionali rettiliani servendosi dell'ingegneria genetica danno luogo ad una progenie con tratti fisici di alta statura, pelle chiara, e suscettibilità a qualsiasi forma di suggestione ipnotica (che a suo parere, avviene quando i "demoni" posseggono la loro progenie e pretendono fedeltà), ed afferma che questa linea di sangue è rimasta in controllo del mondo dai giorni dei Sumeri fino ad oggi.

Letteratura

Cinema e televisione

Note

1^ nafal

2^ Targum Jonathan Ben Uziel

Voci correlate

Collegamenti esterni

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