Progetto Serendip

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Nel [[1979]] l'[[Università di Berkeley]] lanciò un progetto SETI chiamato "[[Search for Extraterrestrial Radio from Nearby Developed Populations]] (SERENDIP)" [3]. Nel [[1980]], Sagan, [[Bruce Murray]], e [[Louis Friedman]] fondarono la US [[Planetary Society]], in parte come veicolo per gli studi SETI.
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Nel [[1979]] l'[[Università di Berkeley]] lanciò un progetto [[SETI]] chiamato "'''Search for Extraterrestrial Radio from Nearby Developed Populations''' (SERENDIP)" [3]. Nel [[1980]], Sagan, [[Bruce Murray]], e [[Louis Friedman]] fondarono la US [[Planetary Society]], in parte come veicolo per gli studi SETI.
Nei primi anni '80, [[Paul Horowitz]], fisico dell'[[Università di Harvard]], compì il passo successivo e propose di progettare un analizzatore di spettro concepito specificatamente per la ricerca delle trasmissioni SETI. I tradizionali analizzatori di spettro da tavolo erano di scarsa utilità per questo compito, in quanto campionavano le frequenze usando banchi di filtri analogici ed erano quindi limitati nel numero di canali che potevano acquisire. Comunque, la moderna tecnologia dei circuiti integrati DSP ([[digital signal processing]]) poteva essere impiegata per costruire ricevitori ad "autocorrelazione", in grado di controllare molti più canali.
Nei primi anni '80, [[Paul Horowitz]], fisico dell'[[Università di Harvard]], compì il passo successivo e propose di progettare un analizzatore di spettro concepito specificatamente per la ricerca delle trasmissioni SETI. I tradizionali analizzatori di spettro da tavolo erano di scarsa utilità per questo compito, in quanto campionavano le frequenze usando banchi di filtri analogici ed erano quindi limitati nel numero di canali che potevano acquisire. Comunque, la moderna tecnologia dei circuiti integrati DSP ([[digital signal processing]]) poteva essere impiegata per costruire ricevitori ad "autocorrelazione", in grado di controllare molti più canali.

Versione attuale delle 13:18, 19 mar 2012

Nel 1979 l'Università di Berkeley lanciò un progetto SETI chiamato "Search for Extraterrestrial Radio from Nearby Developed Populations (SERENDIP)" [3]. Nel 1980, Sagan, Bruce Murray, e Louis Friedman fondarono la US Planetary Society, in parte come veicolo per gli studi SETI.

Nei primi anni '80, Paul Horowitz, fisico dell'Università di Harvard, compì il passo successivo e propose di progettare un analizzatore di spettro concepito specificatamente per la ricerca delle trasmissioni SETI. I tradizionali analizzatori di spettro da tavolo erano di scarsa utilità per questo compito, in quanto campionavano le frequenze usando banchi di filtri analogici ed erano quindi limitati nel numero di canali che potevano acquisire. Comunque, la moderna tecnologia dei circuiti integrati DSP (digital signal processing) poteva essere impiegata per costruire ricevitori ad "autocorrelazione", in grado di controllare molti più canali.

Questo lavoro portò nel 1981 ad un analizzatore di spettro portatile chiamato "Suitcase SETI" che aveva una capacità di 131.000 canali a banda stretta. Dopo una serie di prove sul campo che durò fino al 1982, il Suitcase SETI entrò in funzione nel 1983 con il radiotelescopio Harvard/Smithsonian da 25 metri. Questo progetto, chiamato "Sentinel", continuò fino al 1985.

Anche 131.000 canali non erano comunque sufficienti per scandagliare il cielo in dettaglio ad una velocità sufficiente, così il Suitcase SETI venne seguito nel 1985 dal Progetto "META", che sta per "Megachannel Extra-Terrestrial Array". L'analizzatore di spettro META aveva una capacità di 8 milioni di canali e una risoluzione per canale di 0,5 Hz.

Il progetto venne guidato da Horowitz con l'aiuto della Planetary Society, e venne parzialmente finanziato dal regista Steven Spielberg. Un secondo sforzo simile, META II, venne avviato in Argentina nel 1990 per scandagliare il cielo dell'emisfero australe. META II è ancora in funzione, dopo un aggiornamento della strumentazione avvenuto nel 1996.

Sempre nel 1985, la Ohio State University iniziò un suo programma SETI, chiamato Progetto "Big Ear" ("grande Orecchio"), che in seguito ricevette sovvenzioni dalla Planetary Society. Nell'anno successivo, il 1986, l'Università di Berkeley diede il via al suo secondo progetto SETI, SERENDIP II, a cui hanno fatto seguito altri due progetti SERENDIP fino ai giorni nostri.

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