55 Cancri e

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55 Cancri nella costellazione del Cancro

55 Cancri e è un pianeta extrasolare con una massa simile a quella di Nettuno orbitante attorno alla stella 55 Cancri; impiega meno di tre giorni terrestri per completare la sua orbita ed è il pianeta più interno del suo sistema planetario. Fu scoperto nel 2004.

Indice

Scoperta

Come la gran parte dei pianeti extrasolari conosciuti, 55 Cancri e fu scoperto attraverso le variazioni della velocità radiale della sua stella. All'epoca della scoperta, erano già noti altri tre pianeti orbitanti attorno a 55 Cancri. Questo pianeta fu anche uno dei primi pianeti extrasolari scoperti ad avere una massa simile a quella del pianeta Nettuno, e fu annunciato assieme ad un altro pianeta simile, orbitante attorno alla stella Gliese 436, e noto come Gliese 436 b.

Orbita e massa

Rappresentazione artistica di 55 Cancri e

55 Cancri e possiede un'orbita molto stretta attorno alla sua stella madre, al punto da impiegare meno di tre giorni a completare la rivoluzione; il pianeta, considerato un "nettuniano caldo", possiede inoltre un'orbita eccentrica, dovuta all'interazione con la massa di 55 Cancri b. Il metodo della velocità radiale ha fornito per il pianeta una massa di 14,5 volte maggiore di quella della Terra, ossia pari all'80% di quella di Nettuno. È comunque da ricordare che questo metodo fornisce un valore di massa inferiore rispetto a quello reale. Le osservazioni astrometriche del Telescopio spaziale Hubble suggeriscono che l'orbita del pianeta sia inclinata di 53° rispetto al piano celeste [1]. Se queste misure saranno confermate, ci si aspetta che la massa del pianeta sia maggiore del 25% rispetto al dato fornito dalle misurazioni, e dunque molto simile a quella del pianeta Nettuno.

Caratteristiche

Le caratteristiche fisiche del pianeta quali raggio, composizione e temperatura sono ignote, così come non si sa se si tratti di un pianeta gassoso, come Nettuno, o di un pianeta a superficie solida e rocciosa, come la Terra. Nel secondo caso, un pianeta roccioso di tali dimensioni potrebbe essersi formato grazie alla compattazione di materiale deviato dai pianeti maggiori del sistema [2]; nel primo caso, il pianeta potrebbe essersi formato più esternamente, e sarebbe poi stato spinto all'interno prima che potesse completare il notevole accumulo di gas tipico dei pianeti giganti. Difficilmente comunque il pianeta potrebbe essere un pianeta ctonio: l'esistenza di pianeti gioviani transitanti in orbite di corto periodo indica che lo strato gassoso dei pianeti giganti può sopravvivere a lungo anche nelle regioni più interne del sistema planetario [3].

Note

1^ Detection of a NEPTUNE-mass planet in the ρ1 Cnc system using the Hobby-Eberly Telescope, McArthur, B. et al., The Astrophysical Journal, vol. 614, 2004, pag. L81–L84

2^ Oligarchic and giant impact growth of terrestrial planets in the presence of gas giant planet migration, Fogg, M., Nelson, R., Astronomy and Astrophysics, vol.441, issue 2, pag. 791–806, 2005

3^ Two new "very hot Jupiters" among the OGLE transiting candidates, Bouchy, F. et al., Astronomy and Astrophysics, vol. 421, 2004, pag. L13–L16

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