Bongiovanni Giorgio
Da Ufopedia.
Giorgio Bongiovanni nasce in Sicilia a Floridia (SR) il 5 settembre 1963.
E' presente in quest'enciclopedia perchè sostiene di avere avuto contatti diretti (nemmeno telepatici) con Ashtar Sheran e altri extraterrestri. L'ufologia accademica è scettica a riguardo (Ashtar Sheran è un pezzo da novanta nella Federazione galattica e non solo, quindi ci si chiede perchè avrebbe dovuto incontare di persona uno come Bongiovanni) e considera le testimonianze di Bongiovanni come pure e semplici invenzioni (un po' come per Ron Hubbard).
Dopo lo scioglimento, nel 1999, del movimento Nonsiamosoli rimangono – raccolti intorno ad esperienze successive, come l’Associazione Culturale Giordano Bruno e altri strumenti – numerosi seguaci di Giorgio Bongiovanni, un maestro spirituale che si presenta come erede del contattista Eugenio Siragusa (1919-2006). Quest’ultimo, nato a Catania nel 1919, il giorno del suo trentesimo compleanno percepisce un raggio luminoso proveniente da un UFO. È l’inizio di una lunga preparazione che lo porta a incontrare, il 30 aprile 1962, alle pendici dell’Etna, due extraterrestri (Ashtar Sheran, un nome che ricorre nei resoconti dei contattisti, e Ithacar) che si presentano come messaggeri di Dio.
Seguono decenni di messaggi apocalittici, che vengono da extraterrestri ma anche dalla Madonna, da Gesù Cristo, da sacerdoti di Atlantide, così come non mancano messaggi che presentano Siragusa come reincarnazione di Ermete Trismegisto, san Giovanni Apostolo, Giordano Bruno (1548-1600), Cagliostro (1743 o 1749-1795), Grigory Efimovich Rasputin (1871-1916). Intorno a Siragusa si crea un’organizzazione, il Centro Studi Fratellanza Cosmica.
Nel 1978 due finanziatori americani, i coniugi Hooker, rompono con il contattista siciliano e lo accusano di plagio. Arrestato nel 1978 (e in libertà provvisoria dal 1979), Siragusa è assolto nel 1982 dal Tribunale di Catania in un’importante sentenza che – per la prima volta in materia di movimenti religiosi – tiene conto della sentenza della Corte Costituzionale del 1981 che aveva dichiarato incostituzionale il reato di plagio. In ogni caso, nel 1978, Siragusa aveva sciolto il Centro Studi Fratellanza Cosmica (una cui branca bolognese era guidata da Roberto Negrini, di cui si parla in altra parte di questo progetto, e che, successivamente, avrebbe avuto una carriera nel mondo degli O.T.O.), ma non aveva cessato di ricevere messaggi dagli extraterrestri.
Dal 1985 alcuni seguaci pubblicano a Porto Sant’Elpidio (Ascoli Piceno) la rivista Nonsiamosoli. Nel 1988 Siragusa entra in un periodo di silenzio annunciando la venuta di “un altro”. Il 13 aprile 1989 la Madonna – le cui apparizioni, riconosciute o non dalla Chiesa cattolica, avevano sempre interessato Siragusa – appare a Porto Sant’Elpidio a Giorgio Bongiovanni, uno dei più attivi seguaci del settantenne contattista. L’apparizione è la prima di un ciclo: invita Giorgio Bongiovanni a recarsi a Coimbra dove, afferma, riuscirà a parlare a suor Lucia (1908-2005), la veggente delle apparizioni mariane del 1917 a Fatima di cui Bongiovanni sarebbe stato, in una precedente reincarnazione, il cuginetto defunto Francisco Marto (1908-1919, proclamato beato dalla Chiesa cattolica nel 2000).
Il 25 agosto 1989 Bongiovanni riesce a farsi ammettere alla presenza di suor Lucia, che tuttavia tace. Bongiovanni, peraltro, continua la sua missione e nel settembre 1989 afferma di avere ricevuto le stigmate. Annuncia pure di avere ricevuto da Dio l’ordine di divulgare il terzo segreto di Fatima, che parlerebbe di una crisi nella Chiesa e di una grande guerra nella seconda metà del XX secolo (quando il testo della terza parte del segreto sarà pubblicato dalla Congregazione per la dottrina della fede vaticana nel 2000, Bongiovanni accuserà la Chiesa di averne diffuso una versione “camuffata”). Il primo novembre dello stesso anno una nuova apparizione della Madonna, annunciata, attira a Porto Sant’Elpidio oltre un migliaio di persone. Nel 1991 afferma di avere ricevuto le stigmate anche ai piedi e nel 1992 al costato: questo secondo episodio si verifica a Montevideo, dove nel 1993 gli compare una grande croce sanguinante al centro della fronte. Nel 1996, quando compie trentatré anni, Bongiovanni piange in pubblico a Floridia lacrime di sangue, sanguina dalle stigmate e dalla testa, nel luogo della corona di spine. Il fenomeno si ripete negli anni successivi.
Il messaggio di Bongiovanni – che unisce UFO, contattisti, temi tipici dei movimenti magici e del cattolicesimo di frangia – attira un numero crescente di persone e gruppi di suoi seguaci emergono in diversi Paesi europei (Russia compresa), in Africa, in America Latina, negli Stati Uniti. Siragusa, che prima di morire – all’età di 87 anni, il 31 agosto 2006 – si era ritirato da ogni attività pubblica nel 1992, si separò da Bongiovanni nel 1998 per “divergenze metodologiche” e visse da allora nella sua casa al confine tra Nicolosi e Mascalucia, in provincia di Catania, affermando di non fare parte di alcun gruppo o organizzazione. Le divergenze si manifestarono, in effetti, dopo il lancio – nel novembre 1997 – di una rivista destinata alle edicole, Terzo Millennio, che unisce ai messaggi di Bongiovanni e Siragusa altri di ambiente apocalittico e New Age, distaccandosi ulteriormente dallo stile originario di Siragusa. In seguito, Bongiovanni assume direttamente la direzione della rivista, sottolinea le differenze fra i suoi messaggi e il New Age e dal maggio 1998 dà alla pubblicazione il nome di Terzo Millennio verso l’Antropocrazia (un termine coniato da Nicolò Giuseppe Bellia per indicare un governo “dal volto umano” come alternativa ai problemi politico-sociali italiani).
Se questa rivista continua un’opera di denuncia dei mali dell’ora presente (dietro ai quali, si suggerisce, si cela l’Anticristo), non senza punte polemiche anticattoliche, i temi ufologici sono trattati a partire dall’ottobre 1998 da un’altra rivista destinata alle edicole, UFO la visita extraterrestre. La rivista Nonsiamosoli, più interna al movimento, continua a essere diffusa gratuitamente. Emerge anche la proposta di una “nuova teologia”, ispirata al pensiero di Giordano Bruno e di impronta panteistica e vitalistica.
Il 2 luglio 1999 Bongiovanni scioglie le “arche” in cui si articolavano i gruppi Nonsiamosoli nel mondo, dichiarando di non volere promuovere un “bongiovannismo” come nuova religione né favorire “la formazione di nuove e pericolose sette”. Questo scioglimento non è vissuto come una cessazione delle attività, ma al contrario come la premessa per un’espansione. Benché Bongiovanni si dichiari svincolato da ogni responsabilità verso i gruppi Nonsiamosoli, cui suggerisce di organizzarsi in forma di nuove associazioni, un ruolo di coordinamento è stato svolto inizialmente dall’Associazione Culturale “Giordano Bruno”, dalle riviste, dagli incontri pubblici con Bongiovanni e dal sito Internet Nonsiamosoli.
Nel 1999 ha inizio la terza parte della sua missione che comprende, oltre alle consuete attività di divulgazione, anche lo studio del fenomeno mafioso in tutte le sue manifestazioni. Sin dall’inizio della sua esperienza mistica la Vergine avrebbe incaricato Giorgio Bongiovanni di smascherare il volto dell’Anticristo, inteso non tanto come un personaggio che incarna in sé il male, ma come quell’insieme di forze negative che soggiogano il mondo. Lo studio della criminalità – non solo da un punto di vista tecnico e giornalistico, ma anche in chiave spirituale – rappresenta, in questo contesto, un’ulteriore presa di coscienza della battaglia in atto su questo pianeta, lo scontro finale tra bene e male.
Nel tentativo di rispondere alla domanda su quali interessi ci siano dietro alla mafia, nel 2000 Giorgio Bongiovanni fonda una nuova rivista, AntimafiaDuemila, pubblicata in sostituzione di Terzo Millennio. La decisione di dedicarsi anche alla lotta alla mafia viene condivisa solo da una parte dei suoi seguaci. Per sostenere la rivista appena avviata la Nonsiamosoli Video, casa editrice di cui Bongiovanni è direttore responsabile, viene trasformata in Studio3TV, una ditta di produzioni video e multimediali il cui ricavato viene completamente impiegato per il prosieguo dell’opera.
Con il passare degli anni Giorgio Bongiovanni prende sempre più consapevolezza di essere guidato da un “Essere di Luce” che chiama Nibiru-Arat-Ra. La simbiosi con questo “Fratello superiore” è tale che spesso sente di non poter scindere la sua personalità da quella di Nibiru-Arat-Ra. Nel febbraio 2002 Bongiovanni si reca a Medjugorie, dove rivive l’apparizione mariana. Alla Vergine chiede di rendere invisibile la stimmata sulla fronte, poiché la missione che sta svolgendo richiede una certa discrezione, e vede accolta la sua richiesta. Nel frattempo continua a diffondere i messaggi spirituali che riceve, pieni di contenuti esoterici. Essi riguardano principalmente il ritorno del Cristo e il compimento della sua missione. Nel gennaio 2004 Bongiovanni pubblica una parte dei suoi messaggi nel libro De Rerum Divinarum Scientia Nova (La nuova teologia).
Su indicazione “celeste”, dal dicembre 2004 si trasferisce a Montevideo (Uruguay) per un periodo di tre anni: è il preludio di un’ultima parte della sua missione. A Montevideo fonda l’associazione senza fini di lucro Un punto en el infinito e intensifica gli incontri pubblici anche in Argentina e Paraguay. Contemporaneamente a queste attività si mette a disposizione dell’opera di Raul Abel Bagatello, un missionario laico che da diversi anni, attraverso la fondazione da lui presieduta, Fundacion Los Niños del mañana (FU.NI.MA.), si occupa di 1.500 bambini che vivono sulla Cordigliera delle Ande. Nel maggio 2005 Bongiovanni, insieme ad alcuni amici, decide di fondare in Italia la FUNIMA International Onlus con sede legale a Sant’Elpidio a Mare (Ascoli Piceno), associazione senza scopo di lucro che promuove iniziative di beneficenza a favore dei bambini e sostiene le attività e i progetti della FU.NI.MA. in Argentina. Il presidente di entrambe le associazioni è Raul Bagatello.
B.: Le origini del movimento sono state ricostruite in chiave apologetica da Filippo Bongiovanni - Giorgio Bongiovanni, Eugenio Siragusa: il contattato, Giannone, Palermo 1989. Sugli sviluppi relativi agli anni 1990, cfr. Paola Giovetti, L’esperienza straordinaria di Giorgio Bongiovanni, Mediterranee, Roma 1997. Gli ultimi testi pubblicati a cura di Giorgio Bongiovanni sono: Salvatore Cancemi, Riina mi fece i nomi di …, Massari Editore, Bolsena 2002; e Giorgio Bongiovanni, Giustizia e verità. Gli scritti inediti del giudice Paolo Borsellino, Edizione Associazione Culturale Falcone Borsellino, Sant’Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) 2003. Le notizie sulle più recenti attività di Bongiovanni si trovano sul sito omonimo. Le sue iniziative in America Latina, nell’ambito dell’associazione Un punto en el infinito, vengono diffuse attraverso un bollettino consultabile sul sito dell’associazione.
In ufologia
Bongiovanni avrebbe fondato la religione ufologica Non siamo soli.