Programma Discovery
Da Ufopedia.
Il Programma Discovery è costituito da una serie di missioni spaziali scientifiche con costi contenuti e altamente specializzate. Questo programma implementa la visione dell'Amministratore NASA Daniel Goldin di missioni planetarie "più veloci, più economiche, migliori".
Indice |
Missioni
Missioni completate con successo
- NEAR Shoemaker: missione di studio degli asteroidi, atterrata con successo su 433 Eros; missione completata
- Mars Pathfinder: lander marziano con rover; missione completata
- Lunar Prospector: orbiter lunare che ha completato la sua missione ed è stato fatto schiantare deliberatamente sulla superficie lunare
- Deep Impact: impatto di una sonda su una cometa; la sonda, rimasta attiva dopo la conclusione della missione primaria, è stata utilizzata per una estensione della missione, indicata come EPOXI
- Stardust: missione per recuperare campioni della coda di una cometa; è tornata sulla Terra con successo il 15 gennaio 2006. La sonda madre è in orbita attorno al Sole ed è in atto una estensione della missione indicata come NExT.
Missioni con successo parziale
- Sonda Genesis: missione con lo scopo di raccogliere campioni di particelle di vento solare. Ha raccolto i campioni con successo ma durante il ritorno sulla Terra per un guasto al paracadute la capsula si è schiantata nel deserto dello Utah; i primi rapporti suggeriscono che tuttavia alcuni campioni sono sopravvissuti all'impatto e potrebbero essere usati per ricavare una buona quantità di dati scientifici
Missioni fallite
Missioni in corso
- MESSENGER: missione per studi sul pianeta Mercurio, attualmente in rotta verso la destinazione
- ASPERA-3: missione per analizzare l'interazione tra il vento solare e l'atmosfera di Marte. Gli strumenti della missione sono a bordo dell'orbiter Mars Express dell'ESA
- Missione Dawn: missione diretta verso i grandi asteroidi Ceres e Vesta. È stata lanciata il 27 settembre 2007 ed è attualmente in rotta verso la destinazione.
- Kepler Space Mission: lanciata nel marzo 2009, la missione utilizza un particolare telescopio spaziale progettato specificatamente per la ricerca di pianeti extrasolari simili alla Terra intorno a stelle simili al Sole. È attualmente in orbita intorno al Sole con un periodo orbitale di 372 giorni. Esso si allontanerà lentamente dalla Terra: in circa 25 anni sarà a 300 milioni di chilometri da noi (due volte la distanza Terra - Sole), dalla parte opposta rispetto al Sole.
Missioni future
- Moon Mineralogy Mapper è una missione che utilizza uno strumento a bordo dell'orbiter Chandrayaan-1 dell'ISRO.
- InSight, missione esplorativa di Marte il cui lancio è previsto per il 2016
Missioni Proposte
Il 30 ottobre 2006 la NASA ha elencato tre studi per selezionare future missioni Discovery. [1]
- Missione OSIRIS (Origins Spectral Interpretation, Resource Identification and Security) studierà un asteroide e fornirà il primo campione, dopo la sonda Hayabusa, di materiale proveniente da un asteroide ripostandolo a Terra. Principal investigator: Michael Drake della Univerisy of Arizona, il centro Goddard Space Flight Center della NASA gestirà il progetto. La missione è stata approvata come OSIRIS-REx nell'ambito del Programma New Frontiers.
- Vesper è un orbiter che analizzerà la chimica e la dinamica del pianeta Venere e aumenterà la conoscenza scientifica della composizione dell'atmosfera e la sua dinamica. Il principal investigator è Gordon Chin e la gestione del progetto è affidata al Goddard Space Flight Center.[2]
- Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL) utilizzerà una mappatura ad altà qualità del campo gravitazionale lunare per determinare la struttura interna. Il principal investigator è Maria Zuber del Massachusetts Institute of Technology e il progetto sarà gestito dal Jet Propulsion Laboratory della NASA. Lanciata nel settembre del 2011.
Sono già state selezionate per ulteriori studi tre missioni di opportunità che utilizzeranno in un modo nuovo le due sonde NASA Deep Impact e Stardust che hanno già completato i loro obiettivi primari.
- la missione DIXI (Deep Impact eXtended Investigation of Comets) prevede un fly-by della sonda Deep Impact su una seconda cometa, la cometa Boethin, nel dicembre 2008 per riprendere fotografie del suo nucleo e studiare la diversità delle comete. Principal investigator: Michael A'Hearn della University of Maryland
- la missione EPOCh (Extrasolar Planet Observation and Characterization) prevede di utilizzare la camera ad alta risoluzione della sonda Deep Impact per cercare i primi pianeti extrasolari di dimensione terrestre. Principal investigator: L. Drake Deming del Goddard Space Flight Center.
- la missione Stardust NExT utilizzerà la sonda Stardust per effettuare un fly-by della cometa Tempel 1 e osservare i cambiamenti avvenuti dopo la visita della sonda Deep Impact del 2005. Infatti in quella data la cometa era nella posizione di massima vicinanza al Sole e si suppone che la sua superficie possa essere stata modificata. Principal investigator: Joseph Veverka della Cornell University.