1954/02/20, Kern County, California, USA
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Versione delle 09:15, 27 mag 2011
Nel 1954 una delegazione guidata dal Presidente USA avrebbe incontrato gli ambasciatori alieni (dei Grigi) nel campo d’aviazione, poi divenuto l’attuale Base Edwards. Di lì si sarebbe formato il potentissimo Gruppo Bilderberg.
Titoli a caratteri cubitali apparvero sui giornali statunitensi in quel lontano luglio del 1952. Formazioni di UFO avevano sorvolato più volte la capitale, Washington D.C. Quattro mesi dopo, il generale Dwight Eisenhower, divenuto capo di Stato Maggiore dell’Esercito USA al termine della Seconda Guerra Mondiale (quindi, nel 1951, comandante supremo delle forze alleate della NATO), fu eletto presidente. Era il gennaio 1953 e, in quello stesso mese, all’Ufficio di Intelligence Scientifica (OSI) della CIA fu ordinato di determinare se gli UFO fossero di natura interstellare. L’OSI riunì la commissione scientifica Robertson (il "Robertson Panel"), che raccomandò tra l’altro l’ampliamento del "Progetto Blue Book", vale a dire un maggiore studio degli UFO da parte dell’Aeronautica militare. Un anno dopo, il 20 febbraio 1954 (come documentato da Gerald Light), il Presidente Eisenhower effettuò un viaggio segreto per Muroc Field (l’odierna Base Edwards dell’USAF), situato nel deserto californiano. Il suo seguito comprendeva alcuni generali, il reporter Franklin Allen dell’Hearst Newspapers Group, il vescovo cattolico di Los Angeles James McIntyre, il finanziere Edwin Nourse del Brookings Insitute ed altri. Il presidente aveva precedentemente fatto in modo di trovarsi nella vicina Palm Springs, in California, giustificando il suo viaggio con la scusa di una vacanza di golf. Una notte venne portato di nascosto a Muroc, mentre, come copertura, ai reporter fu detto che il Presidente aveva mal di denti ed aveva dovuto consultare un dentista.
Mentre si trovava al campo di aviazione di Muroc, Eisenhower fu testimone dell’atterraggio di un disco extraterrestre. Diversi visitatori stellari ne uscirono, per conversare con il Presidente e i generali. Gli extraterrestri chiesero che Eisenhower rendesse immediatamente pubblico il contatto tra gli alieni e la Terra. Il Presidente rispose che gli umani non erano ancora pronti, avevano bisogno di tempo per prepararsi a questa stupenda realtà. Alla fine del mese successivo, nel maggio 1954, il direttore della CIA Walter Bedell Smith, il principe Bernhard di Olanda, David Rockefeller e altri magnati della finanza, il futuro segretario di Stato Dean Rusk, il futuro ministro britannico della Difesa Denis Healey e diversi uomini di potere occidentali, presero parte al primo raduno del Bilderberg Group, ovvero "un modo occidentale di gestire l’ordine del mondo". (H. Sklar, ed. 1981 Trilateranism. Boston: South End Press). Uno dei primi argomenti all’ordine del giorno di questa "Direzione Mondiale" fu il contatto extraterrestre. I dati che ora esporrò mi sono stati rivelati da un informatore confidenziale che ritengo attendibile, il quale in precedenza aveva lavorato sotto contratto per la "National Security Agency", e che dispone ancora oggi di contatti all’interno dell’intelligence. Questa informazione è stata confermata da una seconda fonte, il dottor Michael Wolf, il quale ha lavorato nel gruppo di Studi Speciali del MJ-12, un sottocomitato "non ufficiale" del "National Security Council". Il rapporto che segue non va considerato come una fuga di notizie. Al contrario, l’emergere di queste informazioni fa parte di un "Programma di Acculturamento", una precisa politica (sebbene non dichiarata dal Governo USA) di un lento "rilascio di informazioni", come lo chiama il dottor Wolf. (Ogni informazione, inclusa in questo rapporto, da me sviluppata indipendentemente dai miei due informatori governativi, verrà riportata fra parentesi).
Subito dopo essersi costituito, il Gruppo Bilderberg collaborò con il "Council on Foreign Relations" (CFR), altra unità politica internazionale che gestisce a livello mondiale il problema della preparazione dell’umanità alla presenza extraterrestre. Il gruppo Bilderberg e il CFR decisero di concerto, verso la metà degli anni Cinquanta, di giungere ad un accordo con gli extraterrestri, in base al quale sarebbe stata loro concessa un’isola nella Polinesia Francese come base sulla Terra. Tale accordo, da un lato rese possibile agli ET il monitorare da vicino la cultura ed il comportamento degli umani; dall’altro consentì ai governi della Terra di fare altrettanto con gli alieni. "Divenne un esperimento continuo", così disse il mio ex-informatore della NSA. Aggiunse inoltre che quando giungerà il momento di un annuncio pubblico ufficiale sulla presenza degli extraterrestri, essi "saranno presentati ai terrestri" con frasi tipo "Oh, a proposito, diamo il benvenuto ai nostri vicini di casa delle Pleiadi. Sapete, si trovano sulla Terra dall’alba dei tempi e ora vivono qui a casa nostra, nel nostro spazio e nel nostro tempo". L’informatore aggiunge candidamente: "sono il loro corpo diplomatico".
Il mio informatore ex-NSA mi ha detto che gli Stati Uniti hanno condotto lunghi negoziati in merito a diverse concessioni prima di accettare il compromesso. Non mi ha specificato quali fossero queste concessioni, ma la storia seguente il 1954 suggerisce che gli Stati Uniti fecero la parte del leone. Sembra infatti che gli USA ottennero il pieno appoggio degli alieni, i quali aiutarono gli scienziati americani a capire come adattare ai loro bisogni l’insolita tecnologia extraterrestre. Il risultato di questa interazione è ciò che adesso conosciamo come i chip per computer, fibre ottiche, laser, clonazione, visori notturni, fibre super resistenti (come il Kevlar dei giubbotti antiproiettili), ceramica aerospaziale antifrizione, tecnologia Stealth, apparecchi a raggi di particelle e voli con controllo di gravità (vedi retroingegneria).
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Altra testimonianza
Secondo il signor Smith, che passò due giorni nella base di Edwards, cinque modelli diversi di astronavi sono scesi nella base americana e i loro occupanti, di forma umana identica alla nostra, sono entrati in rapporto con i tecnici militari e hanno permesso loro di visitarle anche all’interno, fornendo molte spiegazioni sui principi del volo elettromagnetico e sulle strumentazioni di bordo. Dopo aver dato le spiegazioni fondamentali, i piloti dei dischi hanno anche dimostrato praticamente come sia possibile smaterializzare e rimaterializzare i loro prodigiosi apparecchi.
Galleria immagini
Fonti
Bill Cooper, John Lear, Philip Schneider
Collegamenti esterni
http://en.wikipedia.org/wiki/Brookings_Institution