Vigilanti
Da Ufopedia.
(Una revisione intermedia non mostrata.) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
- | [[Immagine: | + | [[Immagine:Rettiloide.jpg|thumb|right|Un Vigilante]] |
L’eco degli dèi serpente giunge sino i compilatori dell’Antico Testamento. Il Libro di Enoch e il Libro dei Giganti (apocrifi derivanti dal Libro di Noè) descrivono l’arrivo sul pianeta di duecento Vigilanti capeggiati da Semyaza che si uniscono alle donne terrestri generando esseri semidivini. Rivelano agli uomini i misteri celesti quali la metallurgia e la scrittura, nonché l’immunità ai veleni dei rettili. L’aspetto dei Vigilanti viene chiarito da un’altra opera apocrifa, Il Testo di Amran, ove il padre di Mosè s’imbatte in creature dal volto di vipera, riprodotte anche nelle statuine della cultura Ubaid in Mesopotamia. La Genesi definisce gli strani esseri "figli Dio" e non correttamente "figli delle dee", e la loro prole nephilim, giganti, in realtà i discendenti del serpente. Un'altra variante del mito di Kukulkàn è Votan, dei Guardiani della razza di Can. Se questi ultimi fossero i Vigilanti, non è casuale l’accostamento tra chan, Can e Caino. | L’eco degli dèi serpente giunge sino i compilatori dell’Antico Testamento. Il Libro di Enoch e il Libro dei Giganti (apocrifi derivanti dal Libro di Noè) descrivono l’arrivo sul pianeta di duecento Vigilanti capeggiati da Semyaza che si uniscono alle donne terrestri generando esseri semidivini. Rivelano agli uomini i misteri celesti quali la metallurgia e la scrittura, nonché l’immunità ai veleni dei rettili. L’aspetto dei Vigilanti viene chiarito da un’altra opera apocrifa, Il Testo di Amran, ove il padre di Mosè s’imbatte in creature dal volto di vipera, riprodotte anche nelle statuine della cultura Ubaid in Mesopotamia. La Genesi definisce gli strani esseri "figli Dio" e non correttamente "figli delle dee", e la loro prole nephilim, giganti, in realtà i discendenti del serpente. Un'altra variante del mito di Kukulkàn è Votan, dei Guardiani della razza di Can. Se questi ultimi fossero i Vigilanti, non è casuale l’accostamento tra chan, Can e Caino. | ||
Riga 46: | Riga 46: | ||
[[categoria:Spiritualità/Religioni]] | [[categoria:Spiritualità/Religioni]] | ||
+ | [[categoria:rettiliani]] |
Versione attuale delle 12:07, 7 set 2011
L’eco degli dèi serpente giunge sino i compilatori dell’Antico Testamento. Il Libro di Enoch e il Libro dei Giganti (apocrifi derivanti dal Libro di Noè) descrivono l’arrivo sul pianeta di duecento Vigilanti capeggiati da Semyaza che si uniscono alle donne terrestri generando esseri semidivini. Rivelano agli uomini i misteri celesti quali la metallurgia e la scrittura, nonché l’immunità ai veleni dei rettili. L’aspetto dei Vigilanti viene chiarito da un’altra opera apocrifa, Il Testo di Amran, ove il padre di Mosè s’imbatte in creature dal volto di vipera, riprodotte anche nelle statuine della cultura Ubaid in Mesopotamia. La Genesi definisce gli strani esseri "figli Dio" e non correttamente "figli delle dee", e la loro prole nephilim, giganti, in realtà i discendenti del serpente. Un'altra variante del mito di Kukulkàn è Votan, dei Guardiani della razza di Can. Se questi ultimi fossero i Vigilanti, non è casuale l’accostamento tra chan, Can e Caino.
Passi della Bibbia con possibili interpretazioni ufologiche sono il Libro dei Vigilanti all'interno del Libro di Enoch. Il testo è composto da 150 capitoli raggruppati in 5 sezioni. A grandi linee, il contenuto del testo ruota attorno alla caduta dei "vigilanti", cioè alcuni angeli che generarono i Nefilim o "giganti" (v. l'enigmatico racconto di Gen6,1-4). Il libro contiene anche una fantasiosa descrizione dei movimenti dei corpi celesti, in tipico stile apocalittico. Libro dei Vigilanti (cc. 1-36) [modifica]
I primi 5 cc. sono un'introduzione redazionale all'intero Libro di Enoch. Nei cc. 6-11 non è nominato Enoch. Si tratta verosimilmente di una delle parti più antiche dell'intero testo.
1-5. Introduzione redazionale all'opera
- 1. L'incipit anonimo è in terza persona, per poi passare dopo poche righe e fino al c.5 al resoconto in prima persona di Enoch, che parla con Dio ("il Santo e Grande"). Dio verrà sul monte Sinai con 10000 santi (angeli fedeli) e giudicherà gli angeli vigilanti e l'umanità. Ci sarà pace e prosperità per i giusti.
- 2-5. Enoch descrive l'armonia del cosmo attuale: stelle, stagioni, alberi, fiumi. Maledizione di Dio per gli empi che turbano tale armonia.
6-8. Libro dei Vigilanti Ia
- 6. 200 angeli, figli del cielo, decidono di unirsi con le figlie degli uomini (v. Gen6,1-4). Scendono sul monte Hermon (in Palestina). Semeyaza, loro capo, assieme a Urakibaramel, Akibeel, Tamiel, Ramuel, Danel, Ezeqeel, Suraquyal, Asael, Armers, Batraal, Anani, Zaqebe, Samsaweel, Sartael, Turel, Yomyael, Arazeyal.[13]
- 7. Gli angeli si uniscono con le donne che generano giganti (Gen6,4 usa il termine Nefilim) di 300 cubiti (135 metri). I giganti turbano l'armonia degli uomini e del creato.
- 8. Azazel e altri angeli insegnano agli uomini metallurgia e altri saperi (incantesimi, astrologia). Corruzione degli uomini causata dai giganti.
9-11. Libro dei Vigilanti Ib
- 9. Michele, Gabriele, Raffaele (o Suriele), Uriele notano dal cielo la situazione e si rivolgono a Dio.
- 10. Dio invia Uriele al figlio di Lamech (Noè) per annunciargli il diluvio che cancellerà il male degli uomini. Dio ordina a Raffaele di legare Azazel e di imprigionarlo nella tenebra e sotto terra fino al giorno del giudizio, per la colpa commessa dagli angeli vigilanti (prima comparsa del termine). Dio ordina a Gabriele di far annientare l'un l'altro i giganti. Dio ordina a Michele di legare Semeyaza e gli altri angeli vigilanti e di imprigionarli sotto terra per 70 generazioni, fino al giorno del giudizio.
- 11. Dio annuncia la futura benedizione del mondo purificato dal male.
12-36. Libro dei Vigilanti II (alterna la descrizione in terza persona a quella in prima persona di Enoch)
- 12. Enoch sparì (fu rapito in cielo) prima di tutto ciò (v. Gen5,24). Riceve (in cielo) la visita di 2 angeli vigilanti (non decaduti) che gli dicono di recarsi presso gli angeli vigilanti che hanno abbandonato il cielo per annunciare loro il castigo divino.
- 13. Enoch passa sulla terra e annuncia ad Azazel la condanna. I vigilanti condannati gli chiedono di intercedere per loro presso Dio, che in sogno-visione gli ribadisce la condanna.
- 14. Enoch descrive ai vigilanti la visione: sale in cielo in una casa meravigliosa dove incontra Dio (la Grande Gloria).
- 15-16. Nella visione Dio ribadisce ad Enoch la condanna degli angeli vigilanti che han lasciato il cielo e degli empi.
- 17-18. (Primo) viaggio di Enoch portato (da Dio, da alcuni vigilanti decaduti, da Uriele?) in vari luoghi (fantasiosi) in terra e sottoterra.
- 19. Uriele mostra ad Enoch da una spaccatura del terreno il luogo sotterraneo dove stanno gli angeli decaduti fino al giorno del giudizio.
- 20. I santi angeli che vigilavano (su quel luogo): Uriele; Raffaele; Raguele; Michele; Sarcaele; Gabriele; Remiele.
- 21. (Secondo) viaggio con Uriele nella località deserta dominata dal fuoco, prigione degli angeli (decaduti). Vede 7 stelle legate.
- 22. (Terzo) viaggio con Raffaele a ovest che gli mostra un luogo profondo e tenebroso in una montagna. Raffaele gli dice che è il luogo per le anime dei morti fino al grande giudizio. Anime dei giusti separate dalle anime dei peccatori.
- 23. (Quarto) viaggio con Raguele a ovest dove vede un fuoco ardente che è tutte le luci del cielo (?).
- 24-25. (Quinto) viaggio con Michele, vede 7 montagne preziose e un albero, dai cui frutti sarà data agli eletti la vita nel grande giudizio.
- 26-27. (Sesto) viaggio con Uriele al centro della terra dove vede montagne, burroni, torrenti, una valle maledetta, luogo del futuro giudizio.
- 28. (Settimo) viaggio a est dove vede una foresta.
- 29-32. (Ottavo) viaggio con Raffaele dove vede alberi di profumo, burroni, ruscelli, monti, l'albero della conoscenza (Gen3,1-7).
- 33. (Nono) viaggio con Uriele ai confini della terra dove vede vari animali.
- 34. (Decimo) viaggio a nord ai confini della terra.
- 35. (Undicesimo) viaggio a ovest ai confini della terra.
- 36. (Dodicesimo) viaggio a sud ai confini della terra.