Morte Nera

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Nell'universo immaginario della saga di ''[[Guerre Stellari]]'', la Morte Nera (nell'originale [[lingua inglese|inglese]] ''Death Star'', "stella della morte") era una gigantesca stazione da battaglia spaziale realizzata dall'[[Impero Galattico (Guerre Stellari)|Impero Galattico]] allo scopo di rafforzare il suo regime di terrore. La Morte Nera aveva le dimensioni di una piccola [[Satellite naturale|luna]] e l'arma principale di cui disponeva era un [[cannone]] [[laser]] in grado di distruggere un [[pianeta]] delle dimensioni della [[Terra]] in pochi secondi.
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Nell'universo immaginario della saga di ''[[Guerre Stellari]]'', la Morte Nera (nell'originale [[lingua inglese|inglese]] '''Death Star''', "stella della morte") era una gigantesca stazione da battaglia spaziale realizzata dall'[[Impero Galattico (Guerre stellari)|Impero Galattico]] allo scopo di rafforzare il suo regime di terrore. La Morte Nera aveva le dimensioni di una piccola [[Satellite naturale|luna]] e l'arma principale di cui disponeva era un [[cannone]] [[laser]] in grado di distruggere un [[pianeta]] delle dimensioni della [[Terra]] in pochi secondi.
La Morte Nera appariva come una enorme sfera di colore grigio scuro, con una sorta di [[cratere]] nell'emisfero nord, all'interno del quale era ospitata l'arma laser principale. La superficie era protetta da una fitta maglia di [[turbolaser]] e [[radiofaro|radiofari]] traenti; queste difese da sole erano in grado di sviluppare un volume di fuoco pari a più della metà dell'intera flotta imperiale.
La Morte Nera appariva come una enorme sfera di colore grigio scuro, con una sorta di [[cratere]] nell'emisfero nord, all'interno del quale era ospitata l'arma laser principale. La superficie era protetta da una fitta maglia di [[turbolaser]] e [[radiofaro|radiofari]] traenti; queste difese da sole erano in grado di sviluppare un volume di fuoco pari a più della metà dell'intera flotta imperiale.
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Nella saga ufficiale di ''Guerre Stellari'' appaiono complessivamente due stazioni Morte Nera, informalmente chiamate Morte Nera I e Morte Nera II.  
Nella saga ufficiale di ''Guerre Stellari'' appaiono complessivamente due stazioni Morte Nera, informalmente chiamate Morte Nera I e Morte Nera II.  
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Il progetto e la costruzione della Morte Nera I  iniziarono (in segreto) già durante il complotto per la scalata al potere da parte dell'[[Imperatore (Guerre Stellari)|Imperatore]], sotto la supervisione del Grand [[Moff]] [[Wilhuff Tarkin|Tarkin]]. La Morte Nera I appare in forma di modello [[olografia|olografico]] in ''[[Star Wars Episodio II - L'attacco dei cloni|Episodio II - L'attacco dei cloni]]'' e, in costruzione, in ''[[Star Wars Episodio III - La vendetta dei Sith|Episodio III - La vendetta dei Sith]]''.  
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Tre anni dopo l'Impero iniziò la costruzione della [[Morte Nera II]], più potente della prima, in orbita attorno alla luna boscosa di [[Pianeti di Guerre Stellari#Endor|Endor]]. Intorno alla stazione spaziale, ancora in costruzione (sebbene parzialmente operativa) avvenne lo scontro risolutivo tra [[Alleanza Ribelle]] ed impero, con la caduta di quest'ultimo. La Morte Nera II e la sua distruzione vengono mostrati in ''[[Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi|Episodio VI - Il ritorno dello Jedi]]''.
Tre anni dopo l'Impero iniziò la costruzione della [[Morte Nera II]], più potente della prima, in orbita attorno alla luna boscosa di [[Pianeti di Guerre Stellari#Endor|Endor]]. Intorno alla stazione spaziale, ancora in costruzione (sebbene parzialmente operativa) avvenne lo scontro risolutivo tra [[Alleanza Ribelle]] ed impero, con la caduta di quest'ultimo. La Morte Nera II e la sua distruzione vengono mostrati in ''[[Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi|Episodio VI - Il ritorno dello Jedi]]''.
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Sembra che il pianeta [[Nibiru]] (o [[Pianeta X]], o [[Marduk]]), del nostro sistema solare (massa 2-3 volte quella terrestre) sia ora trasformato in una Nave spaziale ammiraglia della Flotta Galattica (della [[Federazione galattica]] della Via Lattea). Questa stazione avrebbe compiti di indirizzo e sorveglianza e costituirebbe di per sè un esperimento di convivenza tra le varie specie galattiche ([[Bellatrixiani]], [[Alieni nordici|Pleiadiani]], [[Siriani]], [[Anunnaki]], ecc.). Quindi secondo contattisti come [[Sheldan Nidle]] e [[Jelaila Starr]] sarebbe al servizio del bene (e non del male come la Morte Nera di Guerre Stellari).
[[Categoria: Guerre Stellari]]
[[Categoria: Guerre Stellari]]

Versione attuale delle 10:45, 16 ago 2017

La morte nera
« Non è una luna quella, è una stazione spaziale. »

Obi-Wan Kenobi

La Morte Nera è una terribile arma di distruzione che compare nella saga cinematografica di fantascienza Guerre Stellari.

Descrizione

Nell'universo immaginario della saga di Guerre Stellari, la Morte Nera (nell'originale inglese Death Star, "stella della morte") era una gigantesca stazione da battaglia spaziale realizzata dall'Impero Galattico allo scopo di rafforzare il suo regime di terrore. La Morte Nera aveva le dimensioni di una piccola luna e l'arma principale di cui disponeva era un cannone laser in grado di distruggere un pianeta delle dimensioni della Terra in pochi secondi.

La Morte Nera appariva come una enorme sfera di colore grigio scuro, con una sorta di cratere nell'emisfero nord, all'interno del quale era ospitata l'arma laser principale. La superficie era protetta da una fitta maglia di turbolaser e radiofari traenti; queste difese da sole erano in grado di sviluppare un volume di fuoco pari a più della metà dell'intera flotta imperiale.

La stazione ospitava anche intere guarnigioni di truppe imperiali e un'intera flotta di navicelle (tra cui migliaia di caccia TIE).

Apparizioni e storia

Nella saga ufficiale di Guerre Stellari appaiono complessivamente due stazioni Morte Nera, informalmente chiamate Morte Nera I e Morte Nera II.

Il progetto e la costruzione della Morte Nera I iniziarono (in segreto) già durante il complotto per la scalata al potere da parte dell'Imperatore, sotto la supervisione del Grand Moff Tarkin. La Morte Nera I appare in forma di modello olografico in Episodio II - L'attacco dei cloni e, in costruzione, in Episodio III - La vendetta dei Sith.

Dopo il rovesciamento della Repubblica, per ordine del Grand Moff Tarkin, la Morte Nera I venne usata a titolo dimostrativo per distruggere il pacifico mondo di Alderaan, pianeta natale della principessa Leila Organa. La Morte Nera fu quindi attaccata dai ribelli e distrutta da Luke Skywalker. La Morte Nera ultimata, con l'Impero ormai saldamente al potere, nonché la sua distruzione, sono elementi centrali della trama di Episodio IV - Una nuova speranza.

Tre anni dopo l'Impero iniziò la costruzione della Morte Nera II, più potente della prima, in orbita attorno alla luna boscosa di Endor. Intorno alla stazione spaziale, ancora in costruzione (sebbene parzialmente operativa) avvenne lo scontro risolutivo tra Alleanza Ribelle ed impero, con la caduta di quest'ultimo. La Morte Nera II e la sua distruzione vengono mostrati in Episodio VI - Il ritorno dello Jedi.

Aspetto ufologico

Sembra che il pianeta Nibiru (o Pianeta X, o Marduk), del nostro sistema solare (massa 2-3 volte quella terrestre) sia ora trasformato in una Nave spaziale ammiraglia della Flotta Galattica (della Federazione galattica della Via Lattea). Questa stazione avrebbe compiti di indirizzo e sorveglianza e costituirebbe di per sè un esperimento di convivenza tra le varie specie galattiche (Bellatrixiani, Pleiadiani, Siriani, Anunnaki, ecc.). Quindi secondo contattisti come Sheldan Nidle e Jelaila Starr sarebbe al servizio del bene (e non del male come la Morte Nera di Guerre Stellari).

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