Ninive
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Versione delle 18:56, 15 ott 2010
Ninive fu una città assira sulla riva sinistra del Tigri; fu fatta capitale del regno assiro dal re Sennacherib (704 - 681 a.C.), ma un insediamento era già presente in loco nel VI millennio a.C.
Fu ristrutturata interamente in modo regale da Sennacherib e da Assurbanipal (668 - 626 a.C.), e nel 612 a.C. venne distrutta da Medi e Caldei, che posero così fine al grande regno assiro.
Ninive (accadico Ninuwa o Ninua), antica capitale dell'Assiria, situata alla confluenza dei fiumi Tigri e Khoser, nei pressi dell'odierna città di Mossul (Iraq settentrionale). Attualmente la sua ubicazione è contrassegnata da due ampi terrapieni, Quyungiq e Nebi Yunus, e dai resti delle mura cittadine (circa 12 km di circonferenza). Il sito fu abitato fin da epoca antichissima: si conoscono cinque livelli preistorici, a partire dal IV millennio a.C.; il documento più antico che lo riguarda risale al 2280 ca. a.C. Nel III e poi nel II millennio, quando passò sotto il dominio del regno di Mitanni, la città era soprattutto un centro religioso, con l'importante tempio di Ishtar. A partire dall'XI secolo i sovrani assiri vi eressero i loro palazzi, anche se divenne capitale solamente con Sargon II. La distruzione da parte di Babilonesi e Medi, nel 612 a.C., segnò la fine dell'impero assiro e la totale scomparsa della città.
I resti di Ninive sono stati riportati alla luce grazie agli scavi condotti nel XIX secolo, in particolare da Paul-Emile Botta, poi proseguiti da vari archeologi inglesi. Il tempio di Ishtar, i cui resti sono molto scarsi, era il più antico e importante santuario della città, costruito in mattoni crudi; venne più volte restaurato nel corso del II millennio, in seguito a incendi e terremoti, e ampliato fino al VII secolo a.C. Si conoscono i templi di Nabu, con un vasto cortile interno, e quello per la festa del nuovo anno, e i vari palazzi: quello di Assurnasirpal II (884 - 859 a.C.); i due (o tre) fatti erigere da Sennacherib, il principale dei quali è quello noto come Palazzo di sud-ovest; la residenza di Assurbanipal, a nord. I palazzi degli ultimi due sovrani erano ornati dai mirabili rilievi con scene di guerra, di caccia e di banchetto, conservati in varie raccolte, fra cui alcune al British Museum. Di eccezionale importanza sono le venticinquemila tavolette cuneiformi della Biblioteca di Assurbanipal, che conservano molti testi della letteratura mesopotamica.
La città è annoverata inoltre nella Bibbia: Il profeta Giona, riceve da Dio il compito di preannunziare la distruzione di tutti i suoi abitanti perché corrotti dalla crudeltà e dalla rapina. Dopo un primo avvertimento, vedendoli ravveduti e penitenti, Dio avrà pietà di loro, ma poiché essi torneranno alle azioni già condannate, tramite il profeta Naum, Dio decreterà la definitiva distruzione della città.
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Voci correlate
Centro ricerche archeologiche e scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia