2012 (film)
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* Quando Jackson Curtis vede la mappa e scopre che le arche si trovano in Cina, esclama: "Ci serve un aereo più grande"; essa è molto simile alla celebre frase "Ci serve una barca più grossa" pronunciata dal capo della polizia Brody nel film ''[[Lo squalo]]''. | * Quando Jackson Curtis vede la mappa e scopre che le arche si trovano in Cina, esclama: "Ci serve un aereo più grande"; essa è molto simile alla celebre frase "Ci serve una barca più grossa" pronunciata dal capo della polizia Brody nel film ''[[Lo squalo]]''. |
Versione delle 18:23, 3 dic 2010
2012 è un film catastrofico del 2009, diretto da Roland Emmerich e con principali interpreti John Cusack e Danny Glover. Il rilascio cinematografico è avvenuto il 13 novembre 2009 in contemporanea mondiale; è stato distribuito dalla Sony Pictures.[1]
Indice |
Trama
Nel 2009, il Professor Adrian Helmsley, advisor scientifico della Casa Bianca, viene a conoscenza - tramite il collega indiano Satnam Tsurutani - di alcune tempeste solari con una forte emissione di neutrini che ottengono come effetto sul pianeta Terra un surriscaldamento del nucleo con conseguente liquefazione del mantello esterno.
Avverte dunque Carl Anheuser, il capo dello staff del Presidente.
Gli eventi si spostano al 2010: durante il G8 in British Columbia è ormai assodato che la catastrofe arriverà. Si comincia a pianificare come l'umanità dovrà affrontare la situazione.
Nel 2011 il segreto è ancora strettamente celato e chi si rende conto che qualcosa non è comunicato dai governi viene eliminato fisicamente. È il caso per esempio del direttore del Louvre che accetta di sostituire i pezzi pregiati del museo su invito di Laura Wilson, la First Daughter, cioè la figlia del Presidente degli Stati Uniti. In realtà entrambi sono convinti in buona fede che le opere verranno trasferite al sicuro in Svizzera; solo successivamente alla morte del direttore, Laura scoprirà dalla bocca del padre Thomas la verità.
In gran segreto le potenze mondiali stanno organizzando un piano che prevede il salvataggio di una ristrettissima parte dell'umanità, circa 1 milione (i vertici politici, i miliardari, gli scienziati e quanto altro possa essere fondamentale per il nuovo inizio) mediante la costruzione, in Cina, di colossali scialuppe di salvataggio, delle vere e proprie tecnologiche arche di Noè. Il finanziamento di queste attività costruttrici è ottenuto mediante la vendita di biglietti di salvataggio al prezzo di un miliardo di euro a persona. Le attività di costruzione sono mascherate con dei lavori relativi ad una gigantesca diga.
La storia si sposta nel 2012, la west coast degli Stati Uniti è continuamente soggetta a terremoti, che stanno lacerando il terreno già instabile.
Charlie Frost è un visionario - ma non tanto - cacciatore di verità negate - dal caso Roswell alla morte di Marylin Monroe. Trasmette per radio notizie e pareri su quello che sta succedendo, assicurando che la fine del mondo è prossima, come previsto dal calendario Maya. Sbaglia solo nel sostenere che la via di fuga progettata sia costituita da astronavi. La sua storia si intreccia con quella di Jackson Curtis, scrittore di fantascienza e occasionalmente autista di Limousine; egli giunge a Los Angeles dalla ex moglie Kate - ora convivente con Gordon, chirurgo plastico - e accompagna i figli al campeggio. Le scene si inquadrano al parco di Yellowstone, infatti Jackson e i suoi figli vengono intrattenuti insieme agli altri campeggiatori da un corpo dell'esercito. L'incontro con Charlie Frost non lascia Jackson del tutto convinto della bontà delle sue affermazioni. Riportati successivamente i figli a casa della ex-moglie, per lavoro va a prendere con la Limousine i figli del miliardario russo Yuri Karpov per accompagnarli all'aeroporto.
La breve frequentazione con i grotteschi personaggi fa rendere velocemente conto a Jackson che costoro stanno partendo in aereo per salvarsi da una catastrofe. In quel momento corre a prendere la sua famiglia e proprio mentre il governatore della California assicura che il peggio è passato un immane terremoto colpisce la regione americana. Jackson riesce a raggiungere la casa della sua famiglia in tempo e insieme eseguono una fuga mozzafiato attraverso edifici che crollano, terreni che si aprono, treni e automobili che precipitano dentro ai crateri provocati dal cataclisma. Arrivano finalmente nel parco di Yellowstone su un aereo. Qui Jackson recupera da Charlie Frost, posto in cima alla montagna ad aspettare un enorme esplosione di Yellowstone, una mappa delle arche in Cina, ma prima devono fuggire dall'eruzione del gigantesco vulcano appena sorto.
Finalmente, un messaggio video del presidente alla popolazione degli Stati Uniti conferma che i disastri naturali che stanno accadendo sono solo la minima parte di quella che sarà la fine del mondo.
La storia segue due filoni: da una parte le peripezie dei protagonisti che cercano, pur non avendo comprato i biglietti, di raggiungere la Cina e le arche. Dall'altra i casi umani di chi non può, o non vuole tentare di salvarsi. È il caso del Presidente del Consiglio Italiano, che rimane a pregare in una gremita piazza S. Pietro rinunciando alla sua salvezza, dove con la folla troverà la morte anche il Papa (affacciatosi a benedire per l'ultima volta i fedeli) e del Presidente degli Stati Uniti, che sceglie di rimanere alla Casa Bianca (gli unici tre leaders che scelgono deliberatamente di morire con i loro popoli), o del padre di Adrian Hemsley, o di Charlie Frost: tsunami, terremoti, eruzioni eliminano loro e gran parte dell'umanità.
Sull'Himalaya riesce comunque ad arrivare un gran numero di persone, pronte a lottare pur di riuscire a prender posto nelle Arche.
Il Presidente degli Stati Uniti viene travolto a Washington da un gigantesco Tsunami.
Jackson, Kate, Gordon, Lilly e Noah, con l'aiuto di un ragazzo tibetano, riescono a salire su una delle Arche, proprio mentre sta iniziando la procedura di partenza. Adrian, alla vista delle persone che muoiono precipitando per cercare di salire, parla alle altre arche delle altre nazioni per far salire più persone possibili a bordo, convincendo tutti i capi di stato tranne Carl. Il gruppo di clandestini passa in quello presso i meccanismi del portellone posteriore e purtroppo Gordon muore nei meccanismi. A causa del trapano pneumatico usato da loro per farsi strada che cade tra gli ingranaggi, il portellone non riesce a chiudersi, impedendo così l'accensione dei motori. Vicino alla diga, un monaco in un monastero posto in cima ad una montagna inizia a suonare una campana all'arrivo di un gigantesco tsunami che sta per spazzare via tutto.
All'arrivo dell'onda anomala, l'Air Force One trascinato dall'acqua colpisce gli ancoraggi e la nave si stacca dalla diga, finendo in rotta di collisione contro l'Everest. Fortunatamente Jackson riesce a riparare il meccanismo del portellone, così che possa chiudersi. La nave frena in tempo e inizia il tragitto in un nuovo oceano, in un nuovo mondo.
Giorno 27, mese 1, anno 1: le arche si stanno dirigendo verso Capo di Buona Speranza in Africa: il continente africano, infatti, durante gli sconvolgimenti della crosta terrestre ha subito un notevole innalzamento di alcune migliaia di metri e non è stato sommerso. L'umanità è pronta a ricominciare tutto da capo.
Produzione
Il progetto è nato da uno spec script redatto da Roland Emmerich e Harald Kloser, i quali ne hanno poi venduto i diritti alla Sony Pictures.[2] Il film è stato annunciato il 20 febbraio 2008 da Emmerich, lo stesso ha poi dichiarato che il film è stato prodotto con una spesa di Template:TA, cifra più tardi confermata.[3] Lo stesso mese, la Columbia Pictures si è offerta di distribuire il film in tutto il globo.[4]
Prima di dare il via definitivo al progetto, Emmerich ha avuto un incontro con dei rappresentanti degli studi finanziatori per indicare il suo piano di produzione circa lo scripting e il piano di bilancio, un processo d'approvazione che il regista aveva avuto in passato per i film The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo e Independence Day.[5]
La pre-produzione è partita a inizio marzo 2008, in contemporanea all'annuncio della data di release statunitense.[6]
A causa del possibile sciopero degli attori di Hollywood, la Sony ha annunciato di aver studiato un piano regolatore per una gestione celere del progetto in modo da terminare la lavorazione prima dei tempi previsti.[7]
È stato confermato a metà agosto, che gli effetti speciali saranno curati dalla Sony Pictures Imageworks.[8]
Riprese
La lavorazione era inizialmente programmata per iniziare ai primi di febbraio 2009,[2] data poi anticipata al 23 luglio 2008 con l'intenzione di svolgere le riprese ai Los Angeles Studios.[9]
In ultimo, per ottenere agevolazioni fiscali e risparmio nel bilancio, è stata presa la decisione di filmare l'intera pellicola ai Vancouver Film Studios a partire dal 1º agosto.[10]
Promozione
Il primo trailer è stato pubblicato in rete su Moviefone il 13 novembre 2008, ha una durata di 1 minuto e un quarto, mostra un monaco tibetano che suona una campana cercando di dare una specie di avviso, ma il suo campanile posto sulla punta di un monte viene spazzato via da un'onda gigantesca che spazza via anche i monti circostanti. Rilevante è il particolare uso di una melodia ripetitiva e ossessiva che in un crescendo descrive le immagini dell'onda che attraversa i monti; questa traccia, scritta da Wendy Carlos, era già stata precedentemente utilizzata da Stanley Kubrick nel trailer ufficiale di Shining[11], dove si assisteva ad un fenomeno analogo. In quel caso, però, l'onda è fatta di sangue ed esce dalle porte dell'ascensore che si aprono, costituendo insieme alla musica che accompagna le immagini uno spettacolo inquietante per lo spettatore.
A metà novembre del 2008 è stato aperto il sito Institute for Human Continuity, in cui viene data la possibilità di registrarsi così da essere scelti in futuro come ricreatori del genere umano destinato a finire nel 2012.[12]
Il 19 giugno 2009 sono stati diffusi su internet i primi 2 trailer, quello americano e quello internazionale. In entrambi compaiono alcune scene in cui la basilica di San Pietro viene distrutta da un evento catastrofico simile ad un terremoto.
Colonna sonora
La colonna sonora originale del film è composta da Harald Kloser e Thomas Wander. L'album è composto da 24 tracce, di cui 21 strumentali e 3 canzoni; It Ain't The End Of The World scritta da Kloser e Vander ed interpretata da George Segal e Blu Mankuma, Fades Like A Photograph dei Filter e Time For Miracles eseguita da Adam Lambert, quest'ultima usata come tema principale della colonna sonora.
2013
Roland Emmerich e il produttore di Grey's Anatomy Howard Gordon avevano annunciato lo sviluppo di 2013, una miniserie per la TV sequel del film. La serie doveva essere un sequel diretto del kolossal catastrofico, ambientato nel mondo post-apocalittico, che mostrava come "un gruppo di persone che sono sopravvissute al disastro affronta la vita dopo la fine del mondo".[1] Tuttavia Emmerich in seguito ha dichiarato che la serie non si farà a causa del budget troppo elevato. [2]
Curiosità
- La scena del secondo trailer in cui si vede il vulcano di Yellowstone eruttare era già stata utilizzata nel film Dante's Peak - La furia della montagna.
- Quando Jackson Curtis vede la mappa e scopre che le arche si trovano in Cina, esclama: "Ci serve un aereo più grande"; essa è molto simile alla celebre frase "Ci serve una barca più grossa" pronunciata dal capo della polizia Brody nel film Lo squalo.
- Nel film, l'enorme aereo usato da Curtis e Karpov per fuggire da Las Vegas per arrivare in Cina è un Antonov An-225 Mriya, aereo sovietico da trasporto.
- Nel trailer italiano le voci sono diverse rispetto a quelle del film:
- Angelo Nicotra: Presidente degli USA
- Carlo Cosolo: Capo sicurezza della Casa Bianca
- Simone Mori: Adrian Helmsley
- Roberto Pedicini: Charlie Frost
- Nonostante il luogo dove vengono costruite le arche si trovi nel Tibet, tale termine compare solo una volta nel film, in sovraimpressione all'inizio della prima scena ivi ambientata: per tutto il resto della narrazione, nella versione in lingua italiana si parla solamente in termini di Cina o Repubblica Popolare Cinese. Inoltre il toponimo immaginario Chao-Ming (la valle dove vengono costruite le arche, così come l'aeroporto realizzato nei pressi del cantiere) è cinese e non tibetano.
- Nella scena della distruzione di Washington da parte di uno tsunami, si vede una portaerei schiacciare la casa bianca: in alcune scene si può leggere chiaramente il nome della nave sul ponte, ossia la "John F. Kennedy CV-67" .
- Nei contenuti speciali del DVD è presente un finale alternativo in cui le tre arche navigano verso la Genesis, la nave da crociera su cui viaggiava il padre di Adrian Helmsley, che si è arenata su un grande scoglio: suo padre e gran parte dei passeggeri e dell'equipaggio sono vivi e comunicano con le arche via radio. In questa scena si possono notare le dimensioni delle tre arche in confronto alla nave da crociera, che in confronto sembra insignificante.
- In un'intervista Emmerich ha dichiarato che nel film, oltre a raffigurare la distruzione dei principali simboli cristiani (come il Cristo di Rio o l'intero Vaticano), avrebbe voluto mostrare anche la distruzione della Kaaba alla Mecca, ma che ha deciso di soprassedere rendendosi conto che avrebbe ricevuto certamente una fatwa, affermando: "non avrò delle fatwa sulla mia testa a causa di questo film" [13].
- Nei crediti dei titoli di coda il film si dice ispirato al libro "Impronte degli Dei" (Fingerprints of the Gods) di Graham Hancock.
- Nella scena che mostra il crollo della Basilica di San Pietro si vede il premier italiano morire mentre è in preghiera in piazza San Pietro insieme alla popolazione e al Papa, avendo scelto di non abbandonare la Patria. Interpellato al proposito, Emmerich ha dichiarato che "il suo premier italiano non può essere identificato con Silvio Berlusconi: lui sarebbe stato il primo a scappare" [14].
- L'immagine finale della terra, che prende l'avvio dalla costa occidentale dell'Africa, il continente della salvezza ("...altrimenti non si chiamerebbe capo di buona Speranza...") e perciò dell'approdo, una volta spostata l'immagine sulla costa settentrionale, fa intravedere il Mediterraneo, ma, inspiegabilmente, nell'immagine non si riesce a scorgere la penisola araba, cioè tutta la terra ad occidente del Mar Rosso.
Risultati
Incassi
Nel primo weekend di apertura il film ha guadagnato solo negli Stati Uniti $65,237,614, mentre nelle quattro settimane successive altri $90,050791, portando quindi il totale di guadagni a $155,288,405, poco più di tre quarti del budget speso; in Italia nella prime cinque settimane di programmazione ha incassato $20,706,036, e in tutto il mondo $555,186,181[15] rendendolo quindi, con $734,010,289, il quarto film per incassi dell'anno[16] (dopo Harry Potter e il Principe Mezzosangue, L'era glaciale 3 e Transformers: La vendetta del Caduto) e il trentaquattresimo di tutti i tempi nella lista dei film di maggior successo nella storia del cinema.
Critica
Nonostante gli incassi abbiano permesso di rientrare nelle spese, le recensioni non sono state altrettanto positive. Rotten Tomatoes gli dà un 38% (basato sulle percentuali di critiche positive/negative) e un voto complessivo di 5/10, con la motivazione "Roland Emmerich ha fornito una pletora di effetti speciali d'impatto, ma senza un'adeguata sceneggiatura a supportarne la sua epicità e la sua eccessiva lunghezza [il film dura 2 ore e 38 minuti]"[17]. Stessa votazione, con le stesse motivazioni, anche per il sito Metacritic[18].
Note
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- ↑ http://www.boxofficemojo.com/movies/?page=main&id=2012.htm
- ↑ http://boxofficemojo.com/yearly/chart/?view2=worldwide&yr=2009&p=.htm
- ↑ http://www.rottentomatoes.com/m/2012/#
- ↑ http://www.metacritic.com/film/titles/2012