Angelo Michele

Da Ufopedia.

(Differenze fra le revisioni)
(Medaglioni)
(Medaglioni)
Riga 104: Riga 104:
Immagine:71ZYPbLLz4LUY395.jpg
Immagine:71ZYPbLLz4LUY395.jpg
Immagine:6c6d2da8afe1a11cf12d08075d527c55.jpg
Immagine:6c6d2da8afe1a11cf12d08075d527c55.jpg
 +
Immagine:Pc110.jpg
</gallery>
</gallery>

Versione delle 13:59, 20 nov 2019

Una rappresentazione di Ashtar Sheran, di Metharia in Alfa Centauri, sèdicente comandante della flotta federale della FG

Ashtar Sheran sarebbe (secondo Jelaila Starr) il comandante in capo dell’intera Flotta Intergalattica della Federazione di Luce. Egli sarebbe la manifestazione fisica dell’Arcangelo Michele, il guerriero per eccellenza delle Milizie Celesti. Ashtar Sheran quando assume sembianze fisiche, sarebbe un uomo alto poco più di 2 metri con lunghi capelli biondi e occhi blu. Sembra che un ufficiale del suo comando militare si chiami Vrillon (vedi il messaggio di Vrillon).

Moltissimi cattolici e cristiani e religiosi abramitici in genere non credono affatto che questi channelling di Ashtar siano genuini di San Michele, ma anzi credono che siano di un demone. In effetti che Ashtar Sheran sia San Michele è cosa da appurare e tutt'ora ancora da provare.

Gli Andromediani sarebbero la forza spirituale che sta dietro il comando di Ashtar Sheran e sono le guide spirituali dei Pleiadiani.

La contattista che dice di ricevere messaggi dai Pleiadiani dell'ammiraglia (Nibiru) della flotta galattica (e in particolare dal suo comandante Ashtar Sheran) è Jelaila Starr. Altro contattista di Ashtar Sheran è stato George Van Tassel e oggi Herbert Victor Speer.

Ashtar Sheran ha ripetuto continuamente da decenni alle genti terrestri che la Flotta “Arriverà come amica e che ci appoggerà con consigli ed azioni nella creazione del nostro nuovo mondo”.

In altri messaggi è stato abbastanza duro, accusando letteralmente e ammonendo le coscienze degli uomini. Uno dei suoi messaggi parlava “Della Terra d’oro, che l’uomo ha reso di piombo”, un altro spiegava in modo molto esplicito che l’umanità “Abusa della finanza, dell’industria, della medicina e perfino della scienza per attuare macchinazioni portatrici di guerra e sventura”.

Le sue parole non risparmiano nessuno, nemmeno i morti da quanto hanno canalizzato coloro che ricevevano da Lui.

Altre sue frasi molto note sono del tipo: “Negli ambienti governativi U.S.A. si continua a negare e nascondere la nostra esistenza” oppure “L’accusa alle genti dell’umanità per aver danneggiato Gaia è di una tale mole che nessun tribunale del vostro pianeta potrebbe portare a termine la discussione e per questo motivo la competenza passerà ad una superiore istanza extraterrestre anche se questa sarà ricusata e ironizzata dai governi quasi non esistesse…” o ancora “La mia missione è portare pace oltre ogni frontiera, ma sulla Terra l’egoismo dell’essere umano che non trova uguali nelle razze mammifere galattiche, ha portato al completo isolamento del singolo”.

Le sue parole sebbene siano forti sono ovviamente mirate a sensibilizzare la coscienza planetaria.

Certo ad una persona priva del contatto con il proprio IO superiore le sue parole entrano ed escono nel migliore del casi, mentre il più delle volte il tutto si conclude con un’insana e grossa risata.

Agli scienziati della Terra, da sempre maestri del scetticismo a parte alcuni rarissimi casi prontamente zittiti dal Governo Ombra, disse: “La scissione nucleare della ricerca atomica non vi dà il diritto di aggredire l’ordine Divino, l’armonia e la Creazione. I vostri esperimenti di distruzione causano conseguenze catastrofiche nel sistema solare”.

Ashtar Sheran trasmise anche molte parole sulla guarigione vibrazionale, sul fatto che tutto nell’universo è fatto di vibrazioni. La nostra scienza chiamata Geobiologia sta per scoprirlo finalmente.

Lui per primo disse che il pensiero è in grado di fare ogni cosa, e che la guarigione altro non è che un cambiamento dello stato vibrazionale del pensiero.

Delle notizie da Lui dette sulla sua flotta poi ci potremmo scrivere enciclopedie.

Una frase molto bella che ho trovato è la seguente: “Gli U.F.O. atterreranno sulla Terra. In America viene avvistato un disco volante ogni venti minuti tuttavia la stampa non ne parla. Noi non ci limitiamo a semplici voli esplorativi, ma affidiamo alla nostra flotta spaziale il compito di trasmettere i messaggi di luce all’umanità”.

Michele è uno dei tre arcangeli menzionati nella Bibbia. Il nome Michele deriva dall'espressione "Mi-ka-El" che significa "chi è come Dio?". L'arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. Nel calendario liturgico cattolico si festeggia come San Michele Arcangelo il 29 settembre, con San Gabriele Arcangelo e San Raffaele Arcangelo.

Indice

Michele nella Bibbia

Michele è citato nella Bibbia, nel Libro di Daniele 12,1, come primo dei principi e custode del popolo di Israele.

Nel Nuovo Testamento è definito come arcangelo nella Lettera di Giuda 9, mentre nell'Apocalisse di Giovanni 12,7-8 Michele è l'angelo che conduce gli angeli nella battaglia contro il drago, rappresentante il demonio, e lo sconfigge. Esso è implicitamente nominato in Giosuè 5:14-15 e in Zaccaria 3:2. Essendo qui chiamato Angelo Personale del Signore possiamo ritrovare la sua figura in Genesi 16:7 che rimanda a 1Corinzi 10:4 che a sua volta si ricollega a Esodo 3:2 e 23:21 che rimandano ad Isaia 9:5 e 63:9 per poi ritrovarsi in Giudici 2:1 e rivelarsi nel collegamento tra Malachia 3:1 e Marco 1:2 e Salmo 106:20 e Giovanni 1:1 testo CEI.

Michele nei libri non canonici

Nel Dizionario delle Creature spirituali di Giordano Berti (in I mondi ultraterreni, Milano 1998), sono riportati numerosi scritti apocrifi dell'Antico e del Nuovo Testamento in cui l'arcangelo Michele compare a vario titolo. Per esempio, nell'Apocalisse siriaca di Baruch è scritto che detiene le chiavi del Paradiso; nella Vita di Adamo ed Eva si dice che fu lui ad insegnare ad Adamo a coltivare la terra; nell' Apocalisse siriaca di Mosè detta ai figli di Adamo ed Eva i doveri rituali verso i defunti; nel Vangelo di Bartolomeo si racconta che fu lui a portare a Dio la terra e l'acqua necessarie a creare Adamo; nella Ascensione di Isaia si racconta che fu lui a rimuovere la pietra dal sepolcro di Gesù; nella Apocalisse della Madre di Dio accompagnò la Vergine in un viaggio infernale per mostrarle le pene a cui sono sottoposti i dannati.

Iconografia

L'immagine di Michele arcangelo sia per il culto che per l'iconografia, dipende dai passi dell'Apocalisse. È comunemente rappresentato alato in armatura con la spada o lancia con cui sconfigge il demonio, spesso nelle sembianze di drago. È il comandante dell'esercito celeste contro gli angeli ribelli del diavolo, che vengono precipitati a terra. A volte ha in mano una bilancia con cui pesa le anime (psicostasia).

Sulla base del libro dell'Apocalisse ne vennero scritti altri dedicati a Michele che finirono per definirlo come essere maestoso con il potere di vagliare le anime prima del Giudizio. L'iconografia bizantina predilige l'immagine dell'arcangelo in abiti da dignitario di corte (con il loron) rispetto a quella del guerriero che combatte il demonio o che pesa le anime, più adottata invece in Occidente.

In psicologia e nella gnosi

Nella psicologia gli angeli sono paragonabili alle passioni, cioè a stati d'animo intensi e persistenti; ad esempio la passione d'amore è raffigurata nella mitologia occidentale come l'angelo Eros che colpisce al cuore con una freccia.

Nell'Antico testamento sono menzionati solamente quattro angeli, che vengono identificati con il loro nome: Michele, Raffaele, Gabriele e Satana.

Michele indica la passione di colui che difende a spada tratta la sua fede in Dio. Infine Satana indica la passione del credente che rinnega Dio, da cui l'espressione che "chi rinnega Dio cade nelle braccia di Satana". I tre angeli nominati nell'Antico testamento indicano quindi un percorso mistico che va dal desiderio di conoscenza di Dio (Gabriele), per andare alla fede (Michele) oppure per finire al rinnegamento della fede (Satana).

In bibliotecapleyades

Un altro aspetto, alquanto inquietante, lega presunti personaggi alieni benevoli con questi Mutaforma, l’esempio più lampante è quello rappresentato dal sedicente alieno buono Ashtar Sheran.

Primi anni ’50 del XX secolo, Ashtar Sheran, presunto comandante della Flotta spaziale interplanetaria, entra per la prima volta in contatto con i Terrestri, mediante George Van Tassel.

Van Tassel, insieme con altri sensitivi, afferma addirittura di aver viaggiato su una delle astronavi che orbitano attorno alla Terra. Dalla metà circa del XX secolo, Ashtar, che proverrebbe dal pianeta Metharia, nel sistema solare di Alfa Centauri (forse la base militare dell'esercito della FG di terza dimensione più vicina è ad Alfa Centauri, che Michele è energetico di 12a dimensione e può assumere le sembianze che vuole ed essere nel luogo e tempo che vuole, come tutti gli angeli. ndr), si rivolge agli “uomini di buona volontà” per ammonirli contro i pericoli di autodistruzione in cui potrà incorrere il nostro pianeta, qualora i suoi abitanti perseverino in una condotta irresponsabile.

Per i discepoli di Ashtar Sheran, egli è soprattutto un Maestro di verità: il suo compito è quello di combattere gli errori e le menzogne affinché trionfino l’amore, l’armonia, la fraternità. Egli reputa che i suoi sublimi insegnamenti non possano essere imposti: gli uomini, risvegliando la loro coscienza sopita, devono dimostrare concretamente di anteporre il bene al male, per meritare di essere ammessi nella Fratellanza Cosmica, una sorta di federazione intergalattica cui aderiscono le civiltà evolute dell’Universo.

Solo allora gli esseri umani potranno attingere ad un patrimonio di conoscenze utili non soltanto per un progresso scientifico e tecnologico, ma specialmente efficaci per un’evoluzione spirituale.

Essi sono spesso identificati con esseri angelici giunti sulla Terra e descritti come figure dai tratti inconfondibili: sono alti, slanciati, il loro viso dall’espressione serena, è incorniciato da capelli biondi. Gli occhi azzurri, le sopracciglia lunghe ed arcuate, i lineamenti fini, la pelle glabra conferiscono a questi alieni un sembiante che ispira istintivamente fiducia, nonostante qualche tratto un po’ gelido. Eppure un quadro così idilliaco sembra essere incrinato, contraddetto da un particolare, il nome: Ashtar Sheran.

È stato notato che il nome Ashtar Sheran ricorda quello di Astarotte, uno dei demoni della cultura ebraica che, secondo una tradizione non canonica, spinse Caino ad uccidere il fratello Abele. Astarotte o meglio, Ashtoreth è un nome formato inserendo delle lettere in modo da ottenere il significato di “qualcosa di vergognoso”.

In origine Ashtoreth (Astarte) era una dea, trasformata dagli Ebrei in un demone terrifico e ripugnante. La Bibbia fa riferimento a questa divinità in alcuni libri “storici”: essa fu adorata dal re Salomone (990- 922 a.C) e dagli Israeliti idolatri.

Il monarca famoso per la sua saggezza “venerava Astarte, dea dei Sidonii,” mentre fu il pio Giosia, (640-609 a.C) sovrano di Giuda, che, rinnovando il patto d’alleanza con Dio, fece gettare fuori del Tempio del Signore tutti gli oggetti che servivano al culto di Baal, di Ascera e degli astri del cielo.

Fece portare fuori di Gerusalemme il palo della dea Ascera, lo bruciò nella valle di Cedron e lo ridusse in cenere, che poi fu gettato nel cimitero della gente comune.

Demolì la casa di prostituzione attigua al Tempio del Signore, dove le donne tessevano tuniche per Ascera, fece a pezzi i cippi, abbatté i tronchi rappresentanti Ascera e riempì quei luoghi di ossa umane.”

Astarte è una versione cananea di Ishtar, divinità babilonese associata al pianeta Venere, a sua volta metamorfosi della sumerica Inanna.

Come stella del mattino, Astarte era circonfusa di fiamme, armata di spada e di due turcassi pieni di frecce mortali. Ella guizzava come una rondine sui campi di battaglia. Come stella della sera, dea dell’eros, Astarte s’inoltrava nel mondo sotterraneo per reclamare un amante perduto. I suoi colori erano il bianco ed il rosso: in suo onore sull’acacia sbocciavano fiori vermigli e per questo l’acacia divenne il suo simbolo.

Le erano sacri anche i cipressi, gli stalloni, i primogeniti, le primizie e le offerte incruente. In alcune raffigurazioni Astarte è ritta sulla schiena di una leonessa, regge in una mano un fiore di loto e uno specchio, mentre nell’altra tiene due serpenti. In altri casi è rappresentata con il capo di leonessa, per denotare la sua indole fiera e lasciva.

Questa digressione su Astarotte-Astarte-Ascera induce a porsi alcuni interrogativi: Ashtar Sheran si manifestò con un nome che assomiglia molto a quello dell’antica divinità sumero-semita.

Ciò come si può spiegare? È una coincidenza che tali nomi si collegano ad un retaggio ebraico, anche se non canonico e certamente ignorato dai comuni cristiani, generalmente non ferrati in studi teologici, in angelologia e demonologia?

Non bisogna poi dimenticare che tutti e tre questi personaggi, hanno i nomi di entità dai tratti non sempre angelici:

Astarotte è un demone, anche se in principio non lo era

Semeyaza è un ben elohim, un figlio degli dèi, che insegnò alle donne terrestri pratiche magiche. Egli, insieme con i suoi angeli, unitosi alle figlie degli uomini che generarono dei giganti, fu condannato da Dio ad essere precipitato nell’inferno, giacché aveva corrotto il genere umano

Insomma, non certo entità raccomandabili e che sicuramente hanno contribuito a creare ulteriore confusione negli innumerevoli rivoli, sorti in questi anni attraverso lo studio delle varie civiltà aliene, emerse nei vari casi di abductions nel mondo e in Italia.

Medaglioni

Galleria immagini

Edifici religiosi dedicati all'angelo Michele

Bibliografia

Sheran Ashtar, Da stella a stella - Una rivelazione dell’universo, Alaya, Venezia - 1960 (riedito Mediterranee, Roma 1996)

Sheran Ashtar, Prima dell’atterraggio - III messaggio all’umanità della Terra, Alaya, Venezia - 1961 (riedito Mediterranee, Roma 1996)

Sheran Ashtar, La voce degli extraplanetari, Alaya, Venezia - 1965 e 1969 (riedito Mediterranee, Roma 1996)

Sheran Ashtar, Gli extraterrestri sono presenti e ci parlano, Alaya, Venezia - 1974

Sheran Ashtar, Appello dal cosmo: la terra è in pericolo, Mediterranee, Roma - 1974

Sheran Ashtar, Allarme dal cosmo: la terra è in pericolo, Mediterranee, Roma - 1996 (riedizione del precedente)

Sheran Ashtar, Che cos’è la verità?, Est-Ovest, Genova

Sheran Ashtar, Armagheddon: la battaglia finale, Mediterrannee, Roma - 1990 e 1996

Sheran Ashtar, Messaggi all’umanità, Mediterranee, Roma - 1996

Collegamenti esterni

http://www.pleias.bravehost.com/

http://en.wikipedia.org/wiki/Ashtar_Sheran

http://ashtarsheran.altervista.org/

http://www.cesnur.org/religioni_italia/u/ufo_06.htm

http://www.ashtarcommandcrew.net/

link san Michele

Strumenti personali
Namespace
Varianti
Azioni
Menu principale
Strumenti