Piramidi egizie
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Le piramidi egizie sono a base quadrata e, fatta eccezione per quelle della III dinastia, che sono a gradoni, hanno quattro facce lisce che congiungono gli spigoli della base al vertice, ove era situato il pyramidion. Secondo la teoria maggiormente accettata tra gli studiosi e confermata da riscontri archeologici, le piramidi furono erette come monumenti funerari al di sopra della tomba del sovrano. Lo sviluppo di tali monumenti ebbe inizio nel XXVII secolo a.C., con la III dinastia, come evoluzione della tomba a mastaba, e terminò con due piramidi costruite durante la XIII dinastia nel XVIII secolo a.C.
Indice |
Le piramidi a gradoni della III dinastia
La piramide di Djoser a Saqqara
La prima piramide fu quella, a gradoni, costruita a Saqqara per Djoser, secondo sovrano della III dinastia. Si tratta probabilmente del primo monumento costruito interamente in pietra. Il suo progettista, Imhotep, ne ebbe tanta fama da essere ricordato nei secoli e divinizzato.
La piramide, a sei gradoni sovrapposti, aveva la base rettangolare di 109mx121m e l’altezza di m 59,93 (oggi ridotti a 58,63). All’interno contiene un reticolo di gallerie e pozzi, al centro del quale è la camera sepolcrale di Djoser. Alcune gallerie erano destinate a ospitare i sarcofaghi di componenti della famiglia reale. Altre gallerie avevano la funzione di magazzino e contenevano circa 40000 vasi di alabastro, porfido e altre pietre pregiate.
I blocchi di pietra usati sono poco più grandi dei mattoni crudi precedentemente utilizzati nella costruzione delle mastabe. Molte delle strutture realizzate con questi blocchi imitano nella forma elementi costituiti da materiali deperibili, come tronchi, stuoie e fasci di giunchi.
L’analisi della struttura ha permesso di dimostrare che essa è il risultato di quattro successive variazioni di un progetto che in origine prevedeva semplicemente una grande mastaba.
La piramide è il più importante edificio di un complesso funerario che comprendeva templi e altri edifici e occupava una zona di oltre 15 ettari recintata da una muraglia alta circa 10 metri. Esisteva un'unica vera porta di accesso al complesso, ma lungo la muraglia vi erano anche 14 false porte.
Le altre piramidi a gradoni
Oltre a quello di Djoser, si conoscono altri due grandi complessi funerari con piramide a gradoni della III dinastia: quello di Sekhemkhet, anch’esso a Saqqara e quello trovato a Zawyet el-Aryan, che è stato attribuito a Khaba. La piramide di quest’ultimo complesso, detta piramide a strati (Layer Pyramid), è una piramide a gradoni formata da strati indipendenti appoggiati uno all’altro. L’altezza doveva essere di circa 41 metri, ma i resti attuali raggiungono solo 16 metri.
Sono note quattro altre piccole piramidi a gradoni risalenti alla fine della dinastia.
La piramide di Meidum
L'ultimo sovrano della III dinastia, Huni, si fece costruire a Meidum l'ultima e la più grande delle piramidi a gradoni. Analisi dei resti hanno dimostrato che la piramide consisteva di sette o otto gradoni, con un lato di base di circa 122 metri e un'altezza di 82 metri.
Durante il regno di Snofru, il fondatore della IV dinastia, si decise di trasformare la piramide di Huni in una piramide regolare, la prima di questo tipo, colmando gli spazi tra i gradoni e aggiungendo un rivestimento. La piramide geometrica che ne risultò aveva il lato di base di 144m e l’altezza di 91,7m.
Con il tempo il degrado del monumento fece riemergere la struttura a gradoni sottostante. Nel XV secolo erano ancora visibili cinque gradoni, come sappiamo da autori arabi. Oggi resta solo un grande torrione a base quadrata, immerso in una collina di detriti,
Le piramidi della IV dinastia
Le piramidi di Snofru
Per motivi che ci sfuggono Snofru ha lasciato, oltre a quella di Meidum, altre due piramidi: la Piramide a Doppia Pendenza, detta anche Piramide romboidale, e la Piramide Rossa, entrambe a Dahshur.
Le piramidi di Snofru, e i complessi funerari in cui sono inserite, differiscono notevolmente da quelle della III dinastia. Scompaiono sia le false porte sul muro di cinta sia gli elementi che imitavano tronchi o altri materiali deperibili. Inoltre la struttura del complesso diviene aperta: il muro di cinta non circonda più numerosi edifici, ma solo la piramide, il Tempio funerario, eretto presso la facciata orientale della piramide, e una piccola piramide satellite, che appare per la prima volta accanto alla Piramide a Doppia Pendenza. La Via Cerimoniale, che parte dal tempio funerario, esce dall'area cintata e giunge al Tempio a Valle, situato in genere sulla riva del Nilo.
Nel caso della Piramide a Doppia Pendenza la Via Cerimoniale è lunga 704 m, mentre l’area cintata è un quadrato di circa 300 metri di lato. Il nome della piramide deriva dalla sua caratteristica più appariscente: non si tratta di una vera piramide in quanto le facce, giunte all’altezza di 49 metri, variano bruscamente la pendenza, che passa da 54° 3' a 43° 21'. Il lato di base è 188,6m e l’altezza originale 105m.
Secondo l’interpretazione più plausibile la strana forma della piramide è il risultato di una modifica del progetto effettuata in corso d’opera. A causa di cedimenti nella struttura interna verificatisi quando la piramide aveva raggiunto circa la metà dell’altezza prevista (cedimenti che hanno lasciato crepe ancora rilevabili), si decise di diminuire la pendenza della parte superiore per non accrescere eccessivamente il carico. I cedimenti furono dovuti ad un'errata costruzione del tetto della camera funeraria che fu realizzato piatto invece che piramidale. Il cambio di pendenza non fu realizzato a caso ma fu fatto per ricondurre la forma della piramide a quella di un obelisco anche se di proporzioni particolari. Non era possibile ammettere una sconfitta in una costruzione così importante, occorreva comunque completarla e darle un nuovo senso.
Non lontano dalla precedente, sempre a Dahshur, Snofru fece erigere la Piramide Rossa, detta anche Piramide Nord. Si tratta della prima piramide progettata e realizzata come piramide geometrica regolare. In origine era rivestita di calcare fino di Tura, che è stato asportato quasi completamente nel medioevo.
La base non è un quadrato perfetto, ma un rettangolo di 218,5mx221,5, l’altezza è 104,4m e la pendenza 43° 36': una delle più basse tra quelle delle piramidi egiziane
Le piramidi di Giza
I successori di Snofru, facendo tesoro dell'esperienza accumulata nei due secoli precedenti, eressero sull’altopiano di Giza le piramidi più grandi e famose della storia.
Le proporzioni divennero gigantesche. La più grande fu la prima eretta a Giza: quella di Cheope. I lati della base, che è quasi esattamente un quadrato, misurano metri 230,4; 230,51; 230,6; 230,54. L’altezza originaria era 146,7m. I lati sono orientati secondo i punti cardinali con una precisione che ha sempre stupito: l’errore è circa 3'.
Il successore di Cheope, Djedefra, non fece costruire la sua piramide a Giza, ma 8 km più a nord. Il monumento rimase però incompiuto per la morte precoce del sovrano.
I sovrani successivi, Chefren e Menkaura, tornarono a scegliere Giza per le loro piramidi.
Il successore di Menkaura, Shepsekhet, ultimo sovrano della dinastia, per motivi che non conosciamo, interruppe la tradizione facendosi seppellire in una semplice mastaba.
Le piramidi della V dinastia
Con la V dinastia si riprese la tradizione della costruzione di piramidi, che però non raggiunsero mai più le dimensioni gigantesche del periodo precedente.
Il primo sovrano della dinastia, Userkaf, fece costruire la sua piramide a Saqqara, accanto a quella di Djoser. Le dimensioni del monumento sono di tutto rispetto, anche se non confrontabili con quelle raggiunte da Cheope e Chefren. Il lato di base misura circa 75m e l’altezza circa 50m.
Con il successore di Userkaf, Sahura, i complessi sepolcrali cambiano ubicazione, anche se non di molto: viene scelto infatti il sito di Abusir, non lontano da Saqqara. Le piramidi di Abusir sono di proporzioni relativamente modeste, ma eleganti e riccamente decorate. Durante la V dinastia crescono invece le dimensioni del tempio funerario.
La piramide dell'ultimo esponente della dinastia, Unis, ha il lato di 67m e l’altezza di soli 19m. Si tratta tuttavia di un monumento di grande importanza perché è il primo che contiene i famosi Testi delle piramidi.
Le piramidi della VI dinastia
Durante la VI dinastia tutte le piramidi hanno con buona approssimazione le stesse dimensioni, circa 80 metri di lato di base e 52 metri di altezza, e vi è un uso limitato di materiali pregiati.
La tradizione iniziata da Unis viene continuata inserendo testi religiosi all’interno delle piramidi, sulle pareti di camere interne.
La costruzione di piramidi si interrompe durante il primo periodo intermedio.
La XII dinastia e le ultime piramidi
I faraoni della XII dinastia ripresero l’usanza di farsi seppellire in tombe a forma di piramide. Le loro piramidi erano rivestite di calcare pregiato ma, ad eccezione di quella di Amenemhat I, il materiale usato non era più la pietra, ma i mattoni. Lo stato di conservazione in cui ci sono arrivate è esemplificato dalle figure a lato.
Le dimensioni erano maggiori di quelle della VI dinastia: l’altezza superava i 100 metri. Viene di nuovo scelto il sito di Dahshur, già usato da Djoser.
In questo periodo si moltiplicano le piccole piramidi costruite per le regine o altri componenti della famiglia reale.
Le ultime due piramidi note risalgono alla XIII dinastia, durante il secondo periodo intermedio.
I sovrani del Nuovo Regno preferirono altre tipologie di tombe.
Bibliografia
- Cimmino F., Storia delle piramidi, Milano, Rusconi, 1996
- Badawi A., A History of Egyptian Architecture, 3 voll., Berkeley-Los Angeles, 1966-1968.