Predator
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Template:Quote Template:Quote Predator è un film horror fantascientifico del 1987, diretto da John McTiernan.
Ambientato in una giungla in cui un alieno giunge sulla Terra per andare a caccia di altri esseri viventi, il film rappresenta il primo grande successo al botteghino per il regista. Tecnicamente all'avanguardia, costituisce un enorme passo avanti nel campo degli effetti speciali (basti pensare alla tuta che rende trasparente il feroce alieno) ed è anche il capostipite di una trilogia, che, a parte l'alieno, vedrà di volta in volta rinnovato il cast.
Indice |
Trama
Un commando di recupero delle Forze Speciali statunitensi viene inviato nello sperduto paese di Val Verde, in America Centrale, per soccorrere l'equipaggio di un elicottero connazionale, che dopo essere stato abbattuto è presumibilmente imprigionato dai guerriglieri antigovernativi della zona.
Una missione di routine, «da fare in un giorno», per usare le stesse parole di uno dei soldati (Dillon, interpretato da Carl Weathers, già "Apollo Creed" in Rocky), che all'inizio della storia incontra ancora per l'occasione, il suo vecchio collega Dutch (Arnold Schwarzenegger). Assieme a loro vi è una squadra di supercommando, come l'esploratore pellerossa Billy e il massiccio cowboy Blain (Jesse Ventura), che si definisce "un tirannosauro superdotato" ed ha come arma d'ordinanza una mitragliatrice Minigun a canne rotanti.
Sbarcati da un elicottero Huey nella fitta giungla, ritrovano presto l'elicottero distrutto e scoprono che è stato abbattuto da un missile portatile. Questo già mette Dutch nel dubbio che la cosa sia più grave di quello che gli hanno raccontato, e la questione diventa addirittura drammatica quando scoprono che alcuni della squadra non solo sono stati uccisi, ma addirittura scotennati e appesi vicino al luogo dell'abbattimento.
La questione diventa davvero difficile: un elicottero americano è stato abbattuto in una zona in cui non doveva nemmeno operare, l'equipaggio è stato in parte massacrato e in giro vi sono anche i guerriglieri che (presumibilmente) lo hanno abbattuto.
Dal momento che qualcuno dell'equipaggio manca all'appello, vanno a cercarlo all'accampamento vicino. Lì trovano decine di guerriglieri, e vedono uno degli ostaggi mentre viene giustiziato con un colpo alla testa. Decidono allora di attaccare: sono in numero nettamente inferiore ma hanno dalla loro il fattore sorpresa. Organizzano un attacco in cui i muscoli di Dutch tornano utili, perché scavalletta un autocarro che serve come generatore, e su cui ha posto dell'esplosivo. Quando il veicolo irrompe nell'accampamento un guerrigliero cerca di fermarlo ma esplode assieme al veicolo.
A quel punto i commando attaccano con violenza e massacrano almeno una cinquantina di guerriglieri, mettendo in fuga i rimanenti. Tra le vittime vi sono anche due consiglieri sovietici il cui elicottero è distrutto dal fuoco degli americani mentre tenta di decollare. Nella colluttazione Dutch stordisce un nemico con il calcio del fucile, ma quando vede che è una ragazza, si ferma prima di darle il colpo di grazia. La guerrigliera viene catturata, ma Dutch scopre Dillon che rovista gli scaffali alla ricerca di documenti segreti e lo colpisce con violenza. Il chiarimento arriva: la missione di "soccorso" non era tale: tutto era stato studiato nell'ambito degli interventi "in area", e anche l'elicottero non era certo stato abbattuto dopo uno sconfinamento involontario.
«Noi non siamo pedine sacrificabili. Ma che t'è successo?» Dice Dutch
«Io mi sono svegliato. Svegliati anche tu.» risponde Dillon
Dopo avere massacrato i guerriglieri, i commando ripartono e si portano dietro, su insistenza di Dillon, la bella guerrigliera (Anna, interpretata da Elpidia Carrillo). Ben presto questa tenta di scappare, ma viene inseguita e ripresa da uno dei commando statunitensi; tuttavia, quest'ultimo viene improvvisamente attaccato di sorpresa - apparentemente dalla giungla - e sparisce. La ragazza viene ritrovata sul luogo terrorizzata: pur avendone la possibilità, aveva addirittura rinunciato a scappare da sola. Interrogata sull'accaduto, afferma di essere innocente ed anzi dice, tra l'incredulità generale, che è stata «la selva che si è animata e lo ha rapito». Lentamente il film si trasforma: da routinario film di guerra con nemici umani si vira verso la fantascienza, il combattimento contro un nemico ignoto.
Quello che succede in seguito è infatti senza dubbio più impressionante: Blain viene ucciso da un colpo di una misteriosa arma, che gli ha aperto un'enorme squarcio nel petto. Accorso sul luogo, il suo amico Mac prende la minigun di Blain e spiana la foresta: ha visto qualcosa muoversi davanti a lui, e spara all'impazzata. Tutti i commando lo raggiungono e sparano nella stessa direzione. Ma al termine non trovano nulla.
La sensazione di essere sotto attacco da parte di un nemico sconosciuto diventa sempre maggiore. «C'è qualcosa là fuori, e non è un uomo» dice Billy, fissando la foresta. Ad un certo punto i commando si accampano riempiendo di trappole la zona dove si sono sistemati nella notte. Scattano le trappole, ma hanno ucciso solo un cinghiale.
La ragazza (che solo ora rivela di sapere parlare bene la lingua inglese) racconta di quello che da anni succede nel suo villaggio e attorno ad esso: persone sparite, spellate, a volte ridotte «molto peggio». Pare che esista davvero una creatura spaventosa in quella foresta, che caccia esseri umani per puro piacere di uccidere crudelmente, e preleva trofei dai loro corpi. Dice inoltre che la sparatoria precedente potrebbe avere ferito quella creatura, perché lei ha visto un liquido strano luminescente su una pianta. «Se può essere ferito, può essere ucciso», dice Dutch.
Il commando cerca di difendersi, tendendo trappole fatte con liane e materiali naturali (che pare non possano essere visti dalla creatura). Una di queste riesce a catturare la "cosa", ma questa immediatamente si libera a colpi di arma laser; nello scontro un tronco tranciato di netto precipita e ferisce gravemente un commando.
Alla fine, mentre cercano di ripiegare verso il luogo di raccolta, in un altro combattimento, anche quasi tutti i restanti comando vengono uccisi. Mac e Dillon (che nel frattempo ha ritrovato lo spirito guerriero dei vecchi tempi, perso con l'amministrazione politica delle forze speciali, tanto che combatte anche dopo avere perso un braccio) e infine Billy (che avendo capito di essere una preda) decide di affrontare da "guerriero" la creatura e la affronta usando un machete) vengono uccisi uno dietro l'altro, mentre anche Dutch viene ferito ad un braccio. Nel frattempo Anna è scappata: la creatura sembrerebbe non avere interesse nell'uccidere persone disarmate.
La creatura a questo punto dà la caccia a Dutch per finirlo, ma lui scivola fortunosamente giù da una rupe, cadendo in un fiume. La creatura però presto lo segue, lanciandosi anch'essa nel fiume. Ritiratosi sulla riva ed avvolto dal fango, Dutch si prepara al peggio, ma incredibilmente non viene visto: apparentemente, la creatura non è riuscita a "vedere" oltre la copertura di fango. In compenso, la mimetizzazione dell'essere pare essere stata disabilitata temporaneamente dall'acqua: Dutch lo vede per la prima volta fisicamente: è una creatura umanoide, dalla stazza imponente, con un casco complesso sulla testa e un cannone laser abbinato ai movimenti della testa (come per gli elicotteri del tipo AH-64 Apache).
Dutch decide di contrattaccare. Dopo che entrambi i contendenti si sono curati le ferite (e che il Predator ha disossato i crani degli ultimi soldati uccisi, aggiungendoli alla sua collezione), l'ultimo commando prepara letteralmente la foresta attorno, trasformandola in una gigantesca trappola. Alla fine, accesi i fuochi tutt'attorno, impastato nel fango, urla con forza verso la giungla, attirando l'attenzione del Predator. La creatura arriva, ma stavolta ha difficoltà a scovare Dutch, perché lui è avvolto da fango fresco, e vi sono fuochi accesi. La vista termica del mostro non riesce a localizzare l'umano per lungo tempo, mentre lui lo bersaglia con frecce esplosive ricavate dai pochi materiali che ha potuto recuperare, come le granate da 40 mm dei lanciagranate M203 e un coltello da guerra.
La battaglia ad un certo punto vede quindi il Predator a parti invertite rispetto a Dutch, che lo colpisce di nascosto e si muove con accortezza, mentre l'alieno risponde sparando a caso. L'alieno riesce tuttavia ad andare vicino al bersaglio, facendo cadere Dutch nell'acqua stagnante sotto l'albero sul quale s'era appostato. In acqua Dutch perde il suo 'scudo' di fango e viene immediatamente localizzato dal Predator, che decide a questo punto di abbandonare i propri vantaggi 'tecnologici' e di affrontare Dutch alla pari. L'alieno si toglie il casco e si mostra: ha un volto mostruoso con mascelle multiple. Dutch prova lo scontro fisico, ma il Predator ha una forza sovrumana e risulta impossibile da battere.
Ormai massacrato di botte, Dutch cerca di attirare il mostro in una trincea dove ha preparato un ramo pieno di legni aguzzi da far scattare al suo passaggio per ucciderlo, ma l'alieno scopre subito la trappola e la evita. Dutch con grande prontezza nota che aggirando la trappola il predator gli si pone sotto un grosso tronco, che della trappola stessa era il contrappeso, e con un calcio al bastone opportunamente incastrato fa comunque scattare il dispositivo facendo così cadere il tronco direttamente sulla testa del mostro.
Dutch ha vinto, si avvicina con una pietra per dare il colpo di grazia al nemico, ma non ha la cattiveria per farlo, e gli chiede: «ma cosa diavolo sei?» Il mostro non risponde, ma aziona un display sul suo polso. Dutch non capisce, ma via via che le lucine si spengono nello schermo e che aumenta un suono fastidioso realizza: è una trappola: Dutch scappa mentre il mostro se la ride pesantemente: l'uomo riesce a fuggire abbastanza in fretta da evitare di essere ucciso dalla tremenda esplosione che ne segue.
L'esplosione sale in cielo come un fungo atomico e coinvolge l'elicottero di soccorso, che ha a bordo alcune avarie. Atterra in mezzo alla desolazione dello scoppio, e recupera Dutch, che compare tra il fumo con aria fiera e stanca. Sull'elicottero c'è già Anna. Il film si conclude con un primo piano del viso di Dutch, che appare fisicamente ed emotivamente sfinito dopo gli ultimi giorni, durante i quali ha dovuto affrontare la morte in molteplici modi ed ha visto morire tutti i suoi compagni.
Produzione
Cast
All'attore Sonny Landham (il soldato indiano Billy) fu imposta la presenza di una guardia del corpo per i suoi trascorsi violenti (denunce di aggressione e risse nei bar).
Kevin Peter Hall interpreta, oltre all'alieno, anche il pilota dell'elicottero nella scena finale. Lo stesso attore reindosserà i panni del predator anche nel sequel Predator 2 (1990).
Riprese
Il minigun usato da Jesse Ventura (Blain) aveva una raffica così veloce che dovette essere rallentato per effettuare le riprese. Alcuni fonti sostengono che lo stesso attore doveva usare una speciale protezione sul petto per parare le cartucce sparate, che venivano espulse dall'arma con una potenza incredibile - questo è falso, poiché le cartucce venivano espulse dal basso. Il "mitraglione", in realtà, fa parte dell'armamento standard degli elicotteri da guerra in dotazione all'esercito e pesava troppo per essere trasportato da un solo essere umano, per cui durante le riprese dei cavi "invisibili" aiutavano gli attori a reggerla sostenendo il peso dell'arma.
Una troupe del programma di Rai 1 "Quark" si recò sul set, mostrando la nuova tecnica di ripresa con camera ad infrarossi che il regista aveva previsto per la soggettiva del Predator.
Design dei Predator
L'alieno concepito originariamente non aveva convinto il regista poiché risultava buffo e ridicolo. L'incarico di realizzare un nuovo alieno quindi passò al mago degli effetti speciali Stan Winston, già realizzatore del cyborg di Terminator. Il risultato fu ottimo, tanto che la creatura divenne in seguito protagonista di numerosi spin-off quali fumetti e videogiochi, oltre che dei già citati sequel.
Inizialmente la parte dell'alieno fu affidata a Jean-Claude Van Damme, che però rinunciò dopo pochi giorni perché insoddisfatto dagli effetti speciali, per essere poi sostituito da Kevin Peter Hall.
Montaggio
Per motivi di sicurezza, Arnold Schwarzenegger non poté fumare il suo sigaro dentro l'elicottero, in una delle scene iniziali. L'effetto venne montato durante la post-produzione.
Collegamenti da altri prodotti
- Un essere simile al Predator, Seredin il Cacciatore, compare nell'episodio "Robin Hood e il Cacciatore" della serie televisiva Le nuove avventure di Robin Hood, evocato magicamente per errore da Rowina.
Casi mediatici
- Tre attori del cast di Predator si sono presentati alle elezioni come governatori: Arnold Schwarzenegger è diventato governatore della California e Jesse Ventura del Minnesota, mentre Sonny Landham si era presentato alle elezioni per governatore del Kentucky senza riuscire ad essere eletto.
Sequel
Nel 1990 il regista Steven Hopkins dirigerà il seguito Predator 2, ambientato stavolta in una "giungla urbana": la città di Los Angeles. L'attore protagonista sarà Danny Glover, il poliziotto di colore protagonista della serie Arma letale. Oltre a Kevin Peter Hall, che vestirà ancora i panni dell'alieno.
L'inserimento di un teschio di Xenomorfo (Alien) nel finale di Predator 2 inserì le premesse per la produzione di uno spin-off tra le due serie. Alien vs. Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da Aliens vs. Predator 2 nel 2007 su regia dei fratelli Strause.
Il 7 luglio 2010 uscirà Predators un sequel/reboot di Predator, prodotto da Robert Rodriguez. La trama sarà simile al primo film; il titolo è un omaggio ad Aliens - Scontro finale di James Cameron.