Thot

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la cui traslitterazione  è  dḥwty o ḏḥwty (possibile lettura, in [[lingua italiana|italiano]], Djehuty).<br>

Versione delle 21:01, 27 dic 2008

Rappresentazione di Thot nel Ramesseum

Thot, è il nome greco dato al dio egizio della luna, sapienza, scrittura, magia, misura del tempo, matematica e geometria.
Il nome egizio del dio è:

Ag.jpg

da cui il termine usuale di dio-ibis con le varianti

Ag.jpg
Ag.jpg

la cui traslitterazione è dḥwty o ḏḥwty (possibile lettura, in italiano, Djehuty).

Indice

Thot egizio

Originario del 3° distretto del Basso Egitto, capitale Damanhur (Hermopolis Parva), comparve già nel periodo predinastico.
La città ove però venne maggiormente adorato fu Hermopolis Magna (Città degli Otto'), capitale del 15° distretto dell'Alto Egitto, ove venne rappresentato in sembianza di ibis, di cinocefalo ed anche di toro.
Nella teogonia di Ermopoli Thot assunse un ruolo di grande rilevanza e fu considerato una delle divinità creatrici del mondo.
Come divinità lunare venne associato con il sole morto in quanto la luna stessa (Iah) compare raramente nella teologia egizia. Come i cicli della luna regolavano molti dei rituali religiosi ed eventi civili della società egiziana, così Thot fu considerato anche il primo regolatore di tali attività.

Il dio Thot raffigurato come un babbuino
Museo del Louvre

Compagna di Thot fu Seshat che con lui divideva il compito di scrivere nomi ed imprese dei defunti sulle foglie dell'albero ished; secondo altre tradizioni sposa di Thot su anche la dea-rana Heket.
In quanto inventore della scrittura e patrono degli scribi fu tale ruolo che ebbe anche nei confronti del dio Ra di cui era segretario e visir.

Nel Duat, il mondo degli inferi, aiutò Osiride giudicando le anime dei morti.

È stato a volte identificato con il dio greco Ermes o Hermes Trismegistus.

Inoltre si narra che Thot nascose sulla terra dei misteriosi papiri, chiamati appunto Libri di Thot, sui quali sarrebbero riportati i misteri degli astri, e le preveggenze riguardanti catastrofi che potrebbero avvenire alla Terra.

Thot presso i Greci

In un dialogo platonico, il Fedro, Thot viene nominato (come Theuth), in un breve apologo proposto da Socrate per contestare l'importanza della scrittura, di cui il dio egizio sarebbe stato l'inventore, a favore dell'oralità (che all'epoca di Socrate era ancora molto sviluppata) la quale sola permetterebbe all'uomo di "possedere" nella propria memoria quello che la fredda scrittura fissa su supporti materiali.

Thot nei tempi moderni

Un’ipotesi sull’origine dei Tarocchi fa riferimento al Libro di Thot, nel quale sarebbero contenute delle conoscenze antiche originariamente trasmesse all’uomo da questa divinità. Esiste anche uno specifico mazzo di tarocchi creato da Aleister Crowley e Lady Frieda Harris.

Bibliografia

Voci correlate

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