Arconti
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Nella visione gnostica il mondo materiale è diviso sia [[ontologia|ontologicamente]] che [[fenomenologia|fenomenologicamente]] dalla sfera divina (''[[Pleroma]]''), un luogo atemporale ed adimensionale preesistente ad ogni cosa. Questa divisione si originò da un "[[peccato|peccato iniziale]]", attraverso il quale una emanazione divina si frappose tra il mondo materiale da essa generato, dove l'uomo si trova imprigionato, ed un [[Dio]] superiore ed occulto. Nello gnosticismo di origine [[Iran|iranica]], dove il [[dualismo]] raggiunge l'apice, si assiste allo scontro eterno e titanico tra due divinità, mentre in quello [[ellenismo|ellenizzante]] e [[ebraismo|giudaizzante]], opposta al Dio occulto si erge la figura di un "dio minore", il [[Demiurgo]], che viene coadiuvato da una serie di emanazioni generate da lui stesso, gli Arconti. Il mondo materiale, quindi, non è altro che un incidente di percorso, una creazione degli Arconti, che, ricordandosi della perfezione del ''Pleroma'', cercano di riprodurla attraverso l'imposizione di regole e l'applicazione di [[legge|leggi]] che, per quanto in difetto, tendono a riprodurne la realtà: l'[[universo]] è il ricordo di ciò che un tempo essi conobbero. | Nella visione gnostica il mondo materiale è diviso sia [[ontologia|ontologicamente]] che [[fenomenologia|fenomenologicamente]] dalla sfera divina (''[[Pleroma]]''), un luogo atemporale ed adimensionale preesistente ad ogni cosa. Questa divisione si originò da un "[[peccato|peccato iniziale]]", attraverso il quale una emanazione divina si frappose tra il mondo materiale da essa generato, dove l'uomo si trova imprigionato, ed un [[Dio]] superiore ed occulto. Nello gnosticismo di origine [[Iran|iranica]], dove il [[dualismo]] raggiunge l'apice, si assiste allo scontro eterno e titanico tra due divinità, mentre in quello [[ellenismo|ellenizzante]] e [[ebraismo|giudaizzante]], opposta al Dio occulto si erge la figura di un "dio minore", il [[Demiurgo]], che viene coadiuvato da una serie di emanazioni generate da lui stesso, gli Arconti. Il mondo materiale, quindi, non è altro che un incidente di percorso, una creazione degli Arconti, che, ricordandosi della perfezione del ''Pleroma'', cercano di riprodurla attraverso l'imposizione di regole e l'applicazione di [[legge|leggi]] che, per quanto in difetto, tendono a riprodurne la realtà: l'[[universo]] è il ricordo di ciò che un tempo essi conobbero. | ||
+ | '''NB: Per risolvere il problema delle colonie rettiliane nel sottosuolo terrestre (vedi [[monte Shasta]]) e delle infiltrazioni rettiliane nell'elite terrestre e dell'affiliazione dei dna-misti si può suggerire che tutti costoro si stacchino politicamente dall'Impero rettiliano per affiliarsi ai Bellatrixiani della Federazione Galattica o ai rettiliani di Orione (gli Arconti se sono rettiliani) e rinuncino a cibarsi degli umani.''' | ||
==Il primo arconte nell'apocrifo di Giovanni== | ==Il primo arconte nell'apocrifo di Giovanni== | ||
Secondo l'[[apocrifo di Giovanni]] il primo arconte nacque da ''[[Sophia (religione)|Sophia]]'', un [[eoni|eone]] emanato dal ''Pleroma'', che, anziché congiungersi con un altro eone, si congiunse al suo desiderio per il Dio occulto. Da questa unione nacque un essere bestiale con la faccia di leone, ''Jaldaboth''. L'amore di ''Sophia'' per il ''Pleroma'' si trasformò in desiderio e quindi in brama, pertanto l'emanazione di ''Sophia'' fu stravolta nella forma e nel contenuto, ma una scintilla della sua natura divina vi si riversò comunque. ''Sophia'', vergognandosi di suo figlio, nato dalla trasgressione e dalla violazione delle regole divine, lo nascose lontano dagli altri eoni, in una sorta di zona buia. Qui ''Jaldaboth'', essere indipendente dal ''Pleroma'', iniziò la creazione del mondo materiale e diede vita ad altri arconti, ognuno di loro in forma animalesca, neppure lontanamente simili agli eoni che vivevano nel ''Pleroma'' stesso. Ognuno dei suoi discendenti, come lui, aveva la capacità di creare, anche se la non discendenza diretta dal Dio occulto limitava questa capacità. ''Jadalbaoth'' regnava supremo sul cosmo, mentre i suoi figli regnavano su ognuno dei cieli. Durante la creazione del mondo materiale, però, giunse il ''Metropator'', una emanazione del Dio occulto che intendeva raggiungere ''Sophia''. Gli arconti, allora, stupiti da tale potenza decisero di catturare il Dio occulto tramite una sua manifestazione, così, ad immagine del ''Metropator'', crearono l'[[Adamo]] terrestre. Questi tuttavia giaceva inerte nel [[Giardino dell'Eden|Paradiso Terrestre]] finché il Padre, mosso a pietà non gli infuse il soffio di vita. | Secondo l'[[apocrifo di Giovanni]] il primo arconte nacque da ''[[Sophia (religione)|Sophia]]'', un [[eoni|eone]] emanato dal ''Pleroma'', che, anziché congiungersi con un altro eone, si congiunse al suo desiderio per il Dio occulto. Da questa unione nacque un essere bestiale con la faccia di leone, ''Jaldaboth''. L'amore di ''Sophia'' per il ''Pleroma'' si trasformò in desiderio e quindi in brama, pertanto l'emanazione di ''Sophia'' fu stravolta nella forma e nel contenuto, ma una scintilla della sua natura divina vi si riversò comunque. ''Sophia'', vergognandosi di suo figlio, nato dalla trasgressione e dalla violazione delle regole divine, lo nascose lontano dagli altri eoni, in una sorta di zona buia. Qui ''Jaldaboth'', essere indipendente dal ''Pleroma'', iniziò la creazione del mondo materiale e diede vita ad altri arconti, ognuno di loro in forma animalesca, neppure lontanamente simili agli eoni che vivevano nel ''Pleroma'' stesso. Ognuno dei suoi discendenti, come lui, aveva la capacità di creare, anche se la non discendenza diretta dal Dio occulto limitava questa capacità. ''Jadalbaoth'' regnava supremo sul cosmo, mentre i suoi figli regnavano su ognuno dei cieli. Durante la creazione del mondo materiale, però, giunse il ''Metropator'', una emanazione del Dio occulto che intendeva raggiungere ''Sophia''. Gli arconti, allora, stupiti da tale potenza decisero di catturare il Dio occulto tramite una sua manifestazione, così, ad immagine del ''Metropator'', crearono l'[[Adamo]] terrestre. Questi tuttavia giaceva inerte nel [[Giardino dell'Eden|Paradiso Terrestre]] finché il Padre, mosso a pietà non gli infuse il soffio di vita. |
Versione delle 13:09, 17 lug 2020
Gli Arconti (dal greco ἄρχοντες), sono quelle figure che nella teogonia e cosmogonia gnostica svolgono il ruolo di giudici e controllori del mondo materiale.
Nella visione gnostica il mondo materiale è diviso sia ontologicamente che fenomenologicamente dalla sfera divina (Pleroma), un luogo atemporale ed adimensionale preesistente ad ogni cosa. Questa divisione si originò da un "peccato iniziale", attraverso il quale una emanazione divina si frappose tra il mondo materiale da essa generato, dove l'uomo si trova imprigionato, ed un Dio superiore ed occulto. Nello gnosticismo di origine iranica, dove il dualismo raggiunge l'apice, si assiste allo scontro eterno e titanico tra due divinità, mentre in quello ellenizzante e giudaizzante, opposta al Dio occulto si erge la figura di un "dio minore", il Demiurgo, che viene coadiuvato da una serie di emanazioni generate da lui stesso, gli Arconti. Il mondo materiale, quindi, non è altro che un incidente di percorso, una creazione degli Arconti, che, ricordandosi della perfezione del Pleroma, cercano di riprodurla attraverso l'imposizione di regole e l'applicazione di leggi che, per quanto in difetto, tendono a riprodurne la realtà: l'universo è il ricordo di ciò che un tempo essi conobbero.
NB: Per risolvere il problema delle colonie rettiliane nel sottosuolo terrestre (vedi monte Shasta) e delle infiltrazioni rettiliane nell'elite terrestre e dell'affiliazione dei dna-misti si può suggerire che tutti costoro si stacchino politicamente dall'Impero rettiliano per affiliarsi ai Bellatrixiani della Federazione Galattica o ai rettiliani di Orione (gli Arconti se sono rettiliani) e rinuncino a cibarsi degli umani.
Indice |
Il primo arconte nell'apocrifo di Giovanni
Secondo l'apocrifo di Giovanni il primo arconte nacque da Sophia, un eone emanato dal Pleroma, che, anziché congiungersi con un altro eone, si congiunse al suo desiderio per il Dio occulto. Da questa unione nacque un essere bestiale con la faccia di leone, Jaldaboth. L'amore di Sophia per il Pleroma si trasformò in desiderio e quindi in brama, pertanto l'emanazione di Sophia fu stravolta nella forma e nel contenuto, ma una scintilla della sua natura divina vi si riversò comunque. Sophia, vergognandosi di suo figlio, nato dalla trasgressione e dalla violazione delle regole divine, lo nascose lontano dagli altri eoni, in una sorta di zona buia. Qui Jaldaboth, essere indipendente dal Pleroma, iniziò la creazione del mondo materiale e diede vita ad altri arconti, ognuno di loro in forma animalesca, neppure lontanamente simili agli eoni che vivevano nel Pleroma stesso. Ognuno dei suoi discendenti, come lui, aveva la capacità di creare, anche se la non discendenza diretta dal Dio occulto limitava questa capacità. Jadalbaoth regnava supremo sul cosmo, mentre i suoi figli regnavano su ognuno dei cieli. Durante la creazione del mondo materiale, però, giunse il Metropator, una emanazione del Dio occulto che intendeva raggiungere Sophia. Gli arconti, allora, stupiti da tale potenza decisero di catturare il Dio occulto tramite una sua manifestazione, così, ad immagine del Metropator, crearono l'Adamo terrestre. Questi tuttavia giaceva inerte nel Paradiso Terrestre finché il Padre, mosso a pietà non gli infuse il soffio di vita.
Funzione degli arconti
Gli arconti sono quindi le potenze responsabili della creazione dell'uomo e del mondo materiale, ma anche le potenze che, grazie al loro ricordo dell'armonia e dell'ordine del Pleroma, danno le regole del Cosmo e del Tempo. Ma la loro funzione non si limita a questo. Essi sono anche il maggiore ostacolo al ritorno dell'uomo verso il Dio occulto. La loro opera si esplicita proprio nel soggiogare l'uomo con le loro regole.
In ufologia
Se esistono, gli Arconti energetici sarebbero un livello superiore, grigio (50% buoni 50% cattivi) per cui sono sia angeli che demoni. Comunque sono sottoposti a Dio. Vi sono però contattisti che sostengono che gli Arconti sarebbero un tipo di rettiliani di 3a dimensione fisici e non energetici di dimensione tra la 6a e la 12a e che sarebbero dell'Impero di Orione. Gli stessi contattisti però aggiungerebbero che sia gli Arconti che l'Impero di Orione sarebbero malvagi oscuri e non medi grigi e che quindi sarebbero affiliati alla Fratellanza Oscura (secondo queste informazioni, tra impero di Orione e rettiliano, la gerarchia delle razze rettili sarebbe 1- Dinoidi extragalattici 2-Arconti dell'Impero di Orione 3-Rettiliani dell'Impero rettiliano). Forse esistono sia gli energetici che i fisici rettili, caso di omonimia.
Nota religiosa
Per sfuggire all'attacco parassitario dei demoni (tipo sei dita, cariani, ecc.), sembra che se uno è cristiano sia utile accedere a pane e vino (eucarestia) e se uno è musulmano fare le 5 preghiere quotidiane, in entrambi i casi pregando Dio di liberarlo dai demoni (e quindi da depressione e disturbo ossessivo-compulsivo). Per altre religioni (come buddhismo, induismo, ebraismo, ecc) vi sono tecniche analoghe (per buddhismo ed induismo la meditazione, immagino). Male non fa anche intraprendere un percorso di cura previsto dalla medicina ufficiale contro depressione e disturbo ossessivo-compulsivo, sia di tipo farmacologico che magari di assistenza psicologica, ma soprattutto assumendo nella vita quotidiana i comportamenti consigliati dai medici (e dal buon senso) come uscire, divertirsi, ecc. La teoria che spiegherebbe l'efficacia delle misure religiose (eucarestia, 5 preghiere, ecc.) sarebbe che gli spiriti buoni/angeli/felinoidi e gli spiriti cattivi/demoni/cariani girerebbero normalmente per l'"aria" e attraverso i cervelli e le anime e la cosa funzionerebbe come il pizzo mafioso per i commercianti. Se in un territorio la gente non paga le tasse la polizia non ha soldi e mezzi per combattere la mafia e quindi i commercianti non hanno la polizia che li difenda dal pizzo, analogamente se un cristano non prende l'eucarestia o un musulmano non prega 5 volte al giorno, non paga con sufficienti energie dell'anima gli angeli, che quindi non li mettono nella lista di quelli da difendere dai demoni e quindi i demoni hanno via libera è possono opprimere con depressione, ecc. le persone (che quindi alla fine invece che pagare poco gli angeli finiscono per pagare tanto i demoni). Inoltre può essere che se preghiamo o meditiamo, dando un tipo di nostra energia agli angeli di Dio/Buddha eterno/Brahman, gli angeli oltre a toglierci i demoni attorno, ci diano un'altro tipo di energia che a loro non serve, ma a noi serve moltissimo (operando un operazione simile al ciclo ossigeno/anidride carbonica che c'è tra animali e piante, utile ad entrambi).