Cronologia dell'evoluzione umana

Da Ufopedia.

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1^ Filler AG. ''[http://www.plos.org/press/pone-02-10-filler.pdf Homeotic Evolution in the Mammalia: Diversification of Therian Axial Seriation and the Morphogenetic Basis of Human Origins]''. PLoS ONE 2007; 2(10): e1019. doi:10.1371/journal.pone.0001019
==Bibliografia==
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Versione delle 22:46, 10 feb 2009

L'evoluzione umana è quella parte dell'evoluzione degli esseri viventi che riguarda l'emergere dell'uomo moderno dagli altri primati. In senso stretto, tassonomico, riguarda la parte che dall'ultimo antenato comune agli altri ominidi porta alla nostra specie, quindi studia oltre al genere Homo tutte le specie dei sette generi della Sottotribù degli Hominina, di cui attualmente siamo gli unici rappresentanti viventi.

Indice

Molto prima dell'uomo

L'evoluzione della vita sulla Terra, a quanto attualmente noto, parte circa 4 miliardi di anni fa.

Prima dell'uomo

Circa 70 milioni di anni fa(mya), proseguendo per un albero filogenetico che affonda le radici alle origini della vita sulla terra, da esponenti insettivori appartenenti alla classe dei mammiferi ebbe origine il ramo dei primati, ordine di cui fanno parte con l'uomo tutte le scimmie. Nel Miocene, da appartenenti a questa classe, 18 mya, (con Proconsul, un arboricolo e frugivoro candidato ad entrare nella biforcazione evolutiva) si diramarono le attuali scimmie antropomorfe, (gibbone 18 mya, orango 14 mya, gorilla 7 mya, scimpanzé e bonobo 3-5 mya), attualmente riuniti con l'uomo in un'unica famiglia. Ardipithecus ramidus e Ardipithecus kadabba paiono essere anelli importanti nella transizione ad austrolapiteco, mentre Kenyanthropus platyops sembra fondamentale per spiegare la successiva transizione ad Homo.

Secondo un recente studio [1] l’andatura bipede è molto più antica di quanto si pensasse. Alcuni fossili di Morotopithecus bishopi, un primate arboricolo vissuto circa 21 milioni di anni fa nell’attuale Uganda, presentano nella struttura dello scheletro e delle vertebre forti analogie con le caratteristiche che nell’essere umano consentono di assumere la posizione eretta. Queste analogie potrebbero essere dovute a convergenza evolutiva, giacché lo stato attuale delle conoscenze (anche a causa della frammentarietà dei resti fossili) non permette di chiarire questo dubbio.

Ominidi

Circa 20-15 milioni di anni fa, gli ominidi iniziarono a vagare per le savane in cerca di cibo: qui la pressione selettiva favorì quegli individui capaci di ergersi sugli arti posteriori potendo così, ad esempio, avvistare in anticipo un predatore. Iniziò così l'evoluzione fisiologica e culturale di questi primati: impararono infatti ad afferrare, trasportare, scegliere piante e cibo ed osservare la natura.

Paleo1.jpg
Scala in migliaia di anni
Le età degli spazi * sono stimati. - I tratti verticali rappresentano le possibili separazioni (ipotesi "splitter", dell'origine unica)

(1) o Homo sapiens arcaico antico - (2) o Homo sapiens arcaico recente

Fonti : [1] - [2] - [3]

Australopitecus

La specie più antica che conosciamo è quella dell'australopiteco, cioè le scimmie dell'emisfero australe, che quasi sicuramente vissero in Tanzania ed in Etiopia per almeno 3 milioni di anni, finché non si estinsero circa 1 milione di anni fa. L'australopiteco non era capace di costruire utensili, ma utilizzava ciottoli per scopi semplici come spazzare o percuotere; inoltre faceva vita di gruppo, dava la caccia ad animali di piccola stazza e raccoglieva uova e semi.

Genere Homo

La prima specie del genere homo conosciuta è l'homo habilis (ca 2 milioni di anni fa). Molto simile all'australopiteco, l'homo abilis viene già ritenuto uomo per le sue abilità manuali: utilizzava infatti strumenti rudimentali per la caccia.

Un'evoluzione arriva con l'homo erectus (ca 1 - 1,5 milioni di anni fa). L' erectus ha posizione eretta e una maggior capacità intellettiva, testimoniata anche dal maggior sviluppo della tecnologia rispetto all'homo abilis.

L'Uomo di Neandertal(ca 100 mila anni fa) anticipa l'ascesa dell'Homo sapiens, la cui testimonianza principale è data dall'Uomo di Cromagnon.

Tabella comparativa delle specie Homo

I nomi delle specie in grassetto indicano l'esistenza di numerosi fossili.
specie periodo
(milioni di anni fa)
luogo altezza (m) peso (kg) volume del cervello (cm³) fossili scoperta /
pubblicazione del nome
H. habilis 2.5–1.5 Africa 1.0–1.5 30–55 600 molti 1960/1964
H. rudolfensis 1.9 Kenya       1 teschio 1972/1986
H. georgicus 1.8–1.6 Georgia     600 pochi 1999/2002
H. ergaster 1.9–1.25 Africa 1.9   700–850 molti 1975
H. erectus 2(1.25)–0.3 Africa, Eurasia (Giava, Cina, Caucaso) 1.8 60 900–1100 molti 1891/1892
H. cepranensis 0.8? Italia       1 teschio 1994/2003
H. antecessor 0.8–0.35 Spagna, Inghilterra 1.75 90 1000 3 siti 1997
H. heidelbergensis 0.6–0.25 Europa, Africa, Cina 1.8 60 1100–1400 molti 1908
H. neanderthalensis 0.23–0.03 Europa, Asia 1.6 55–70 1200–1700 molti (1829)/1864
H. rhodesiensis 0.3–0.12 Zambia     1300 molto pochi 1921
H. sapiens sapiens 0.25–presente Tutto il mondo 1.4–1.9 55–80 1000–1850 ancora vivente —/1758
H. sapiens idaltu 0.16 Etiopia     1450 3 crani 1997/2003
H. floresiensis 0.10–0.012 Indonesia 1.0 25 400 7 individui 2003/2004

Note

1^ Filler AG. Homeotic Evolution in the Mammalia: Diversification of Therian Axial Seriation and the Morphogenetic Basis of Human Origins. PLoS ONE 2007; 2(10): e1019. doi:10.1371/journal.pone.0001019

Bibliografia

Voci correlate

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