Thot
Da Ufopedia.
Thot o Thoth, è il nome greco dato al dio egizio della luna, sapienza, scrittura, magia, misura del tempo, matematica e geometria.
Il nome egizio del dio è:
da cui il termine usuale di dio-ibis con le varianti
la cui traslitterazione è dḥwty o ḏḥwty (possibile lettura, in italiano, Djehuty o Tehuti).
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Thot egizio
Originario del 3° distretto del Basso Egitto, capitale Damanhur (Hermopolis Parva), comparve già nel periodo predinastico.
La città ove però venne maggiormente adorato fu Hermopolis Magna (Città degli Otto'), capitale del 15° distretto dell'Alto Egitto, ove venne rappresentato in sembianza di ibis, di cinocefalo (cioè con corpo umano e testa canide) ed anche di toro.
Nella teogonia di Ermopoli Thot assunse un ruolo di grande rilevanza e fu considerato una delle divinità creatrici del mondo.
Come divinità lunare venne associato con il sole morto in quanto la luna stessa (Iah) compare raramente nella teologia egizia.
Come i cicli della luna regolavano molti dei rituali religiosi ed eventi civili della società egiziana, così Thot fu considerato anche il primo regolatore di tali attività.
Compagna di Thot fu Seshat che con lui divideva il compito di scrivere nomi ed imprese dei defunti sulle foglie dell'albero ished; secondo altre tradizioni sposa di Thot su anche la dea-rana Heket.
In quanto inventore della scrittura e patrono degli scribi fu tale ruolo che ebbe anche nei confronti del dio Ra di cui era segretario e visir.
Nel Duat, il mondo degli inferi, aiutò Osiride giudicando le anime dei morti.
È stato a volte identificato con il dio greco Ermes o Hermes Trismegistus.
Inoltre si narra che Thot nascose sulla terra dei misteriosi papiri, chiamati appunto Libri di Thot, sui quali sarrebbero riportati i misteri degli astri, e le preveggenze riguardanti catastrofi che potrebbero avvenire alla Terra.
Thot presso i Greci
In un dialogo platonico, il Fedro, Thot viene nominato (come Theuth), in un breve apologo proposto da Socrate per contestare l'importanza della scrittura, di cui il dio egizio sarebbe stato l'inventore, a favore dell'oralità (che all'epoca di Socrate era ancora molto sviluppata) la quale sola permetterebbe all'uomo di "possedere" nella propria memoria quello che la fredda scrittura fissa su supporti materiali.
Le teorie di Zecharia Sitchin
Secondo Zecharia Sitchin, Thot sarebbe il nome della mitologia egizia per Ningishzidda, una figura della mitologia sumera e il Quetzalcoatl della mitologia azteca: i tre sarebbero un'unica persona, che sarebbe vissuta realmente (era un alieno di Nibiru, uno degli Anunnaki). Thot sarebbe stato il progettista delle piramidi di Cheope e Chefren, nonchè della Sfinge (vedi Necropoli di Giza). L'inzio del conto lungo del calendario Maya (il 3113 a.C.) fu l'anno dell'arrivo di Thot/Ningishzidda/Quetzalcoatl a Tiwanacu con al seguito i neri che sarebbero divenuti famosi come Olmechi.
Teoria ufologica
Alcuni ufologi ipotizzano che tutti gli dèi egizi raffigurati tradizionalmente con la pelle verde (come Osiride, Ptah e Thot) siano stati alieni.
Bibliografia
- Bleeker, Claas Jouco. 1973. Hathor and Thoth: Two Key Figures of the Ancient Egyptian Religion. Studies in the History of Religions 26. Leiden: E. J. Brill
- Boylan, Patrick. 1922. Thot, the Hermes of Egypt: A Study of Some Aspects of Theological Thought in Ancient Egypt. London: Oxford University Press. (Reprinted Chicago: Ares Publishers inc., 1979)
- Černý, Jaroslav. 1948. "Thoth as Creator of Languages." Journal of Egyptian Archæology 34:121–122.
- Fowden, Garth. 1986. The Egyptian Hermes: A Historical Approach to the Late Pagan Mind. Cambridge and New York: Cambridge University Press. (Reprinted Princeton: Princeton University Press, 1993). ISBN 0691024987
- Tosi, Mario.2004. Dizionario enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto.ANANKE. ISBN 88-7325-064-5