Aztlan

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Un rito sconcertante introdotto dai chanes è la deformazione del capo dei bambini nobili, per conferir loro inusitate doti intellettive e l’aspetto degli dèi serpente. Significativi i crani allungati rinvenuti pressochè in tutto il globo, dall’America all’Egitto. Anche Pacal, il sovrano maya di Palenque, presentava le medesime caratteristiche e la maschera di giada che copriva il suo volto nella cripta sotterranea è incisa con squame serpentine, mentre sui pilastri del Tempio delle Iscrizioni compaiono donne con un bambino in braccio la cui spina dorsale si prolunga in un rettile. Inoltre, combinando le figure della lastra di Palenque, Cotterell ha individuato la sequenza mitologica del serpente piumato nelle sue manifestazioni.
Un rito sconcertante introdotto dai chanes è la deformazione del capo dei bambini nobili, per conferir loro inusitate doti intellettive e l’aspetto degli dèi serpente. Significativi i crani allungati rinvenuti pressochè in tutto il globo, dall’America all’Egitto. Anche Pacal, il sovrano maya di Palenque, presentava le medesime caratteristiche e la maschera di giada che copriva il suo volto nella cripta sotterranea è incisa con squame serpentine, mentre sui pilastri del Tempio delle Iscrizioni compaiono donne con un bambino in braccio la cui spina dorsale si prolunga in un rettile. Inoltre, combinando le figure della lastra di Palenque, Cotterell ha individuato la sequenza mitologica del serpente piumato nelle sue manifestazioni.
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==Collegamenti esterni==
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http://socyberty.com/history/aztlan-the-legendary-aztec-city/
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[[categoria:Spiritualità/Religioni]]
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Versione delle 19:01, 8 gen 2010

Nel Popol Vuh dei Maya si parla di numerose tribù madri fuggite nell’oscurità dalle sette caverne di Aztlàn, nel lontano est. Tutto fa pensare ai sopravvissuti di una catastrofe planetaria che ha coperto di tenebra il pianeta, effetto creatosi in seguito ad un impatto cometario. I sedici Libri di Chilam Balaam ricordano, invece, l’arrivo nello Yucatan in tempi remoti di uomini biondi barbuti dalla carnagione bianca e gli occhi azzurri, giunti a bordo di zattere che scintillavano come le squame di un rettile. Erano guidati da Itzamna, che guariva con l’imposizione delle mani e donava la vita ai defunti. I sacerdoti si facevano chiamare chanes, "serpenti", o ah-tzai, "popolo del serpente a sonagli". Gli stranieri tributavano un’importanza enorme al rettile, il Crotalus durissus durissus, conosciuto come Ahau Can, il "Gran Signore Serpente" e venerato parimenti nell’intera America.

Fu il motivo geometrico della sua pelle, rombi attraversati da una croce, a ispirare l’architettura sacra (come nei fregi di Uxmal) e l’orientamento ai quattro punti cardinali delle strutture maya. Il simbolo vivente è il tempio di Kukulkàn a Chichén Itzà, ove la luce solare ai due equinozi crea sulla scalinata nord un suggestivo serpente formato da sette triangoli splendenti, il dorso del crotalo. L’animale compie la muta della pelle una volta l’anno quando il Sole nello Yucatan è allo zenit a metà luglio, acquisendo nel contempo un nuovo sonaglio. Cambia poi i denti ogni venti giorni, associabili a un particolare computo temporale maya. Come controparte delle brillanti Pleiadi, ricordava il nuovo ciclo ad opera della costellazione sorta prima di Venere nel 3.114 a.C., data di inizio del calendario mesoamericano. Cerimonia solennizzata dall’accensione di un fuoco sacro sopra la statua di Chac Mool a Chichén Itzà, fiancheggiata da statue di rettili giganti con la coda a sonagli disposti ad L. Anche il sito di Tiahuanaco, in Bolivia, era progettato come un grandioso orologio stellare e il fregio sulla Porta del Sole identifica una camera segreta sotto la piramide Akapana dominata dal serpente, simbolo della conoscenza suprema.

Un rito sconcertante introdotto dai chanes è la deformazione del capo dei bambini nobili, per conferir loro inusitate doti intellettive e l’aspetto degli dèi serpente. Significativi i crani allungati rinvenuti pressochè in tutto il globo, dall’America all’Egitto. Anche Pacal, il sovrano maya di Palenque, presentava le medesime caratteristiche e la maschera di giada che copriva il suo volto nella cripta sotterranea è incisa con squame serpentine, mentre sui pilastri del Tempio delle Iscrizioni compaiono donne con un bambino in braccio la cui spina dorsale si prolunga in un rettile. Inoltre, combinando le figure della lastra di Palenque, Cotterell ha individuato la sequenza mitologica del serpente piumato nelle sue manifestazioni.

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