Cultura kurgan
Da Ufopedia.
Il termine cultura kurgan indica l'insieme di culture preistoriche e protostoriche dell'Eurasia (Europa orientale, Asia centrale e Siberia) (fino ai Monti Altai e alla Mongolia occidentale), che utilizzavano seppellire i morti di alto rango in tumuli funerari, edificati a partire dal 4000 a.C. circa e particolarmente nell'Età del Bronzo.
Deriva da una parola turco-tartara che indica collinette o tumuli contenenti una sepoltura in una tomba a fossa, una casa sepolcro o una tomba a catacomba. In letteratura russa si designa Yamna.
I kurgan più antichi pare siano comparsi tra le popolazioni del Calcolitico nel Caucaso (Kuban, Maikop) e poco dopo nella steppa russa meridionale e in Ucraina. Subito dopo l'influenza delle culture kurgan si propaga nella maggior parte dell'Europa orientale, centrale e settentrionale. Le comunità del locale tardo Calcolitico adottarono nuove caratteristiche, quali l'anfora globulare, la ceramica cordata, l'ascia da combattimento in pietra, la domesticazione del cavallo.
Dall'inizio del II millennio a.C. si possono riconoscere chiaramente varietà regionali derivate dalla cultura kurgan (culture a tomba singola), mentre in Russia la tradizione del kurgan persistette a lungo (tombe a catacomba).
Qualche volta i tumuli presentano strutture complesse con camere sotterranee. All'interno delle camere nel centro del kurgan, i membri di alto rango erano inumati con beni di lusso e offerte sacrificali, quali cavalli e carri da guerra.
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L'ipotesi kurgan. Connessione con gli Indoeuropei
Tra le ipotesi proposte (particolarmente da Marija Gimbutas),[1] si deve ricordare che le primitive culture kurgan sono state associate ai proto-indoeuropei. La cultura di Andronovo è stata in particolare associata agli Iranici della Siberia, connessi con gli Sciti.
L'ipotesi correntemente più accettata è che i popoli indoeuropei abitassero alcune regioni della Russia meridionale attorno al mar Nero (cultura kurgan dell'ascia da combattimento, cultura di Sredny-Stog) proposto da Marija Gimbutas.
Questa ipotesi è anche supportata dai risultati delle moderne indagini genetiche di L.Cavalli-Sforza (picco in Russia meridionale della III componente principale della composizione genetica delle popolazioni Europee moderne).
La proposta che le culture kurgan siano invece da collegare ai proto-turchi trova una serie di difficoltà linguistiche ed antropologiche.
Antropologia fisica
Sebbene i kurgan siano un fenomeno essenzialmente culturale, si osserva che, nelle steppe occidentali (ma nelle fasi antiche fino anche in Mongolia e sui monti Sajany-Altai), i cadaveri intumulati manifestano caratteristiche europoidi. In particolare, data l'alta statura, la forma del cranio ed altre caratteristiche che si ritrovano frequentemente nei kurgan, si può certamente asserire che almeno nelle prime fasi le culture kurgan furono diffuse da una popolazione europoide di tipo cromagnonoide.
Successivamente nelle regioni orientali si assiste all'apparire delle caratteristiche mongoloidi (probabilmente già nella cultura di Karasuk), come si può ben vedere nei kurgan di Pazirik, un fenomeno questo che sembra accompagnarsi alla sostituzione delle lingue iraniche in Asia centrale e in Siberia da parte delle lingue turco-mongole.
Kurgan di Maikop
Nella valle del fiume Kuban nel Caucaso settentrionale vi è Maikop, località con una delle più ricche sepolture di tipo kurgan mai scoperte. Il tumulo, risalente alla cultura del primo Kuban (metà o fine del III millennio a.C.), ricopre una casa sepolcro in legno, divisa in tre settori. Nel settore centrale vi è la sepoltura di un uomo di alto rango ricoperto di ocra. L'uomo giace sotto un baldacchino con sostegni d'oro d'argento ed è accompagnato da utensili ed armi in bronzo, ornamenti d'oro e vasellame d'argento decorato con incisioni di scene di animali. La lavorazione mostra somiglianze con la Mesopotamia e l'Asia sud-occidentale.
Kurgan di Pazirik
A Pazirik nella regione dei monti Altai è presente un gruppo di circa 40 tombe kurgan. Le sei tombe che sono state scavate consistono di fosse di 6 m2 coperte da un basso cumulo di sassi. Il tipo di costruzione e le condizioni ambientali hanno consentito un'ottima conservazione del contenuto delle tombe a partire dalla deposizione avvenuta dal V fino al III secolo a.C.
Una ricca raccolta di vestiario di stoffa e di feltro era liberamente decorata con animali tipici dell'arte delle steppe, mostrando influenze sia persiane Achemenidi sia cinesi. Inoltre erano presenti carri a quattro ruote smontati, uno di costruzione molto più leggera di tipo cinese. Nelle tombe, che pure erano state violate, sono rimasti tre cadaveri: un uomo e sua moglie (tomba 2) ed un uomo (tomba 5). Mentre il primo individuo manifesta caratteristiche mongoloidi, gli ultimi due individui erano chiaramente europoidi. Gli uomini erano molto tatuati e tutti i corpi erano imbalsamati. Sembra ragionevole supporre che si tratti di una popolazione da collegarsi con gli Sciti o i Saci.
Altri kurgan
- Il Kurgan di Ipatovo ha rivelato una grande quantità di sepolture, scavate nel 1998–1999, le più antiche delle quali sono attribuibili alla cultura di Majkop datate intorno al 4000 a.C., mentre la più recente è quella della principessa sarmata del III secolo a.C.
- Il Kurgan 4 a Kutuluk nei pressi di Samara, Russia, datata a circa il XXIV secolo a.C., contenente lo scheletro di un uomo, di età stimata tra i 35 e 40 anni e alto circa 152 cm. [2] Posato sul gomito sinistro piegato dello scheletro c'era un oggetto di rame della lunghezza di circa 65 cm, con una lama con una sezione trasversale a forma di diamante e bordi affilati, ma senza punta, ed un'elsa, probabilmente in origine avvolta nel cuoio. Non è noto nessun oggetto simile dalle culture delle steppe eurasiatiche dell'Età del Bronzo, e l'oggetto è stato paragonato al vajra fulmine del dio indiano Indra.
- Kurgan di Novovelichkovskaya del circa 2000 a.C. sul fiume Ponura, regione di Krasnodar, Russia meridionale, contenente i resti di 11 persone, inclusa una coppia abbracciata, sepolte con strumenti in bronzo, intagli in pietra, gioielli, e vasi di ceramica decorati con ocra rossa. La tomba è associata con i nomadi della cultura di Novotitorovka.
- Kurgan di Issyk, 31 miglia ad est di Alma Ata, nel Kazakhstan meridionale, contenente uno scheletro, forse femminile, con 4.000 ornamenti d'oro, con un copricapo che ricorda i cappelli da sposa kazakhi, scoperto nel 1969.
- Kurgan 11 del cimitero di Berel, scavato nel 1998, nella valle del fiume Bukhtarma nel Kazakhstan, contenente una tomba principesca datata al 300 a.C. circa, arricchita da oggetti di legno, decorazioni in metalli, frammenti di stoffe, con una dozzina di cavalli sacrificati, conservati con la loro pelle, pelo, briglie, e selle intatti, seppelliti l'uno accanto all'altro su un letto di corteccia di betulla vicino a una camera funeraria contenente la sepoltura saccheggiata di due nobili Sciti.
- Kurgan di Ryzhanovka, scavato nel 1996, alto 10 metri a 125 km a sud di Kiev, contenente la tomba di un capo Scita, III secolo a.C.
- Kurgan di Aleksandrovo, un kurgan tracico circa del IV secolo a.C.
- Kurgan di Håga, un grande kurgan della Età del Bronzo Nordica circa del 1000 a.C.
- Kurgan Tolstaja Mogila
Note
- ↑ Gimbutas, Marija (1956). The Prehistory of Eastern Europe, Part 1.
- ↑ Rose, M., "Cudgel Culture", http://www.archaeology.org/0203/newsbriefs/cudgel.html, Archaeology, March/April, 2002.
Bibliografia
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- Gimbutas, Marija (1956). The Prehistory of Eastern Europe, Part 1.
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- Krell, Kristina (1998). Gimbutas' Kurgans - PIE homeland hypothesis, a linguistic critique. Chapter 11 in "Archaeology and Language, II", Blench and Spriggs.
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