Neon Genesis Evangelion

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Neon Genesis Evangelion

Neon Genesis Evangelion (新世紀エヴァンゲリオン, Shin seiki Evangerion, "Il vangelo del nuovo secolo") — anche noto semplicemente come Evangelion, Eva o NGE — è un anime di 26 episodi del 1995 creato dallo Studio Gainax, sceneggiato e diretto da Hideaki Anno. È uno dei maggior successi, sia di pubblico[1][2][3] sia di critica[4][5][6][7][8] dell'animazione giapponese, caratterizzato dalla presenza di numerosi riferimenti religiosi, specie cabalistici, ebraici, e biblici[9][10][11] e da una profonda introspezione psicologica dei protagonisti[4][12].

La storia si svolge in una Tokyo futuristica a distanza di quindici anni da una catastrofe di impatto planetario e si incentra su Shinji Ikari, un ragazzo che viene reclutato dall'organizzazione paramilitare NERV per pilotare un mecha gigante chiamato Evangelion e combattere in questo modo i nemici dell'umanità conosciuti come Angeli. Nel corso degli eventi vengono presentati anche altri piloti di Evangelion e il personale di NERV. La serie è stata trasmessa in Giappone su TV Tokyo a partire dal 4 ottobre 1995 e si è conclusa il 27 marzo 1996. A questa prima trasmissione ne ha fatto seguito una seconda nel 2003 sul canale WOWOW. L'edizione italiana di Evangelion è stata curata dalla Dynamic Italia in 13 VHS usciti fra il 1997[13] ed il 2001[14], a cui hanno fatto segito altre edizioni in DVD ad opera della stessa Dynamic Italia prima e della Dynit poi[15][16]. L'anime inoltre è stato trasmesso in televisione da MTV: i primi due episodi sono comparsi nella maratona Robothon del 12 dicembre 2000, mentre la serie è stata trasmessa integralmente dal 2 ottobre 2001[17] e replicata più volte[18][19].

A causa delle proteste dei fan, insoddisfatti dal finale raccontato negli ultimi due episodi della serie televisiva, Hideaki Anno e lo Studio Gainax hanno realizzato nel 1997 due lungometraggi animati: Death & Rebirth, che ripercorre la trama principale della serie TV, e The End of Evangelion che ne presenta un finale alternativo. Entrambi i film sono stati pubblicati in Italia da Panini Video[20]. I lungometraggi sono stati poi raccolti l'anno successivo in Evangelion: The Feature Film, edito in Italia da Dynit nel 2009[21].

Parallelamente alla serie televisiva è stato ideato un adattamento manga ad opera di Yoshiyuki Sadamoto — il character designer della serie — che presenta alcune differenze nello sviluppo della sceneggiatura[22][23]. Nel corso degli anni, sono stati inoltre pubblicati da altri autori cinque manga spin-off della serie animata, da uno dei quali, Petit Eva - Evangelion@School, è stato tratto un ONA[24]. Altri adattamenti sono rappresentati da una vasta serie di videogiochi; da Rebuild of Evangelion, una tetralogia cinematografica diretta da Anno i cui primi due capitoli riassumono e reinterpretano la serie animata originale, distaccandosi da essa negli ultimi due con un ulteriore nuovo finale[25] e da un film live action annunciato dalla ADV Films e da Weta Workshop nel 2003[26] ma mai entrato in fase di produzione.

Indice

Trama

Introduzione

Nell'anno 2000 un gigantesco cataclisma sconvolge la Terra: un'enorme esplosione avviene nell'Antartide, provocandone la disgregazione e lo scioglimento dei ghiacci. Le fonti ufficiali delle Nazioni Unite parlano dell'improvviso impatto di un meteorite di notevoli dimensioni, ma questo passa in secondo piano rispetto alle conseguenze della catastrofe, e cioè l'innalzamento dei mari, lo sconvolgimento climatico (dovuto anche ad una leggera modifica dell'inclinazione dell'asse terrestre) e delle guerre scoppiate fra le nazioni per accaparrarsi i territori rimanenti. La popolazione viene decimata scendendo a tre miliardi di individui; l'umanità si trova ora dinanzi il difficile obiettivo di ricominciare da capo e ricostruire la propria civiltà gravemente danneggiata. Nella memoria di tutti, a ogni modo, il cataclisma rimarrà per sempre conosciuto come "Second Impact".

Anno 2015: l'equilibrio climatico si sta gradualmente riassestando e le nazioni del mondo stanno lentamente ricostruendo ciò che avevano perduto. Shinji Ikari, un introverso e chiuso quattordicenne giapponese che vive fin da tenera età con un tutore, riceve all'improvviso un messaggio dal padre, da cui era stato abbandonato molti anni prima, che lo invita a recarsi nella città di Neo-Tokyo 3, presso l'agenzia speciale Nerv, dove lui lavora. Inizialmente titubante, il giovane Shinji raccoglie il proprio coraggio e decide di reincontrare il padre dopo tanti anni. Tuttavia una volta giunto a Neo-Tokyo 3, mentre attende l'arrivo di Misato Katsuragi, colei che dovrebbe raccoglierlo e condurlo dal genitore, scopre che una gigantesca e mostruosa creatura ha fatto la sua comparsa nella città evacuata. L'esercito di auto-difesa giapponese non ottiene alcun risultato negli attacchi sferrati contro la creatura, identificata come "angelo". Misato, con la sua auto, riesce a recuperare in tempo Shinji per condurlo alla base segreta della Nerv, dove il ragazzo scopre la verità: suo padre è il comandante in capo della Nerv e lui è stato chiamato per pilotare quella che sembra essere l'unica speranza del genere umano contro gli "angeli", e cioè la macchina multi-funzione umanoide Evangelion, modello 01 (abbreviato EVA-01), poiché la giovane Rei Ayanami, pilota dell'unità prototipo EVA-00, è infortunata gravemente. Travolto dagli eventi, Shinji si troverà così coinvolto in una guerra per la sopravvivenza dell'intero genere umano e in una lotta contro se stesso per vincere le proprie paure.

Intorno a lui e allo scontro contro gli angeli si dipaneranno gli intrecci fra le relazioni degli altri personaggi e i dubbi su cosa siano in realtà gli angeli, sul perché abbiano attaccato la Terra, sulla verità riguardo agli Eva e ai misteri intorno alla NERV e alla SEELE.

Retroscena e spiegazioni

Giappone, fine del XX secolo: Yui Ikari era una ricercatrice in metabiologia iscritta all'università di Kyōto. La ragazza scrisse una tesi che venne poi letta, per sua volontà, dal professor Kozo Fuyutsuki. Fuyutsuki venne affascinato non solo dalla tesi, ma dalla ragazza stessa, e così nacque tra di loro un'amicizia, soprattutto per stima lavorativa. Pochi mesi più tardi Yui incontrò Gendo Rokubungi, un individuo ambiguo e sottile dalle non chiare aspirazioni, di cui riuscì a scoprire il lato migliore, fino a innamorarsene. Yui presentò quindi Rokubungi a Fuyutsuki, che all'inizio lo giudicò piuttosto sgradevole. Quando Fuyutsuki venne a sapere da Yui del suo coinvolgimento sentimentale nei confronti di Gendo, rimase meravigliato; già a quel tempo su Gendo circolavano strane voci, secondo le quali il suo interesse verso Yui era giustificato dal talento di lei e dal suo legame con una particolare organizzazione: la SEELE.

La SEELE è una organizzazione segreta che lavora nell'ombra ed è in possesso di antichissimi documenti, chiamati I manoscritti del Mar Morto, nei quali viene descritta tutta la storia dell'uomo, comprese, sembra, le cause del Second Impact. In seguito si scoprirà che lo scopo ultimo della Seele è portare a termine il "Progetto per il perfezionamento dell'Uomo", che consiste nel far compiere al genere umano un salto evolutivo verso un unico essere di natura divina, unendo uomini ed angeli per formare un Evangelion libero di esprimere tutti i sentimenti umani (come in parte si verifica quando l'EVA-01 va in modalità BERSERK). La Seele è anche una sorta di "governo ombra", che muove le fila del mondo lontano dagli occhi della gente comune e al cui controllo nulla sfugge.

Una volta sposati (Gendo assunse il cognome della moglie, diventando Gendo Ikari), i due cominciarono a lavorare insieme all'Istituto di ricerca per l'Evoluzione Artificiale, dove Yui dette prova di grandi potenzialità. Lo stesso Fuyutsuki, pur non conoscendo i particolari degli esperimenti della sua ex alunna (noti soltanto a lei, a Gendo e alla Seele), non poté fare a meno di notarne la natura avanzata. Nel frattempo, sempre all'Istituto, la dottoressa Naoko Akagi lavorava alla realizzazione dei Magi, potenti supercomputer interconnessi in una rete neurale che consente loro di interagire l'uno con l'altro.

Nel 2000 l'Istituto inviò la Spedizione Katsuragi in Antartide, dove si verificò l'incidente che causò lo scioglimento dei ghiacci del polo sud e la morte di quasi tutti i partecipanti alla spedizione: il cataclisma ebbe un effetto disastroso sul clima della Terra, e prese il nome di Second Impact. La presenza della spedizione non venne resa pubblica, e i mezzi di comunicazione di massa diffusero la notizia dell'impatto di un gigantesco meteorite. In realtà, l'incidente era stato causato dagli esperimenti dell'Istituto su Adam, il primo Angelo. Gendo Ikari, pur facendo parte della spedizione, al momento dell'incidente non si trovava in Antartide: come se già sapesse cosa sarebbe successo, era tornato in Giappone il giorno precedente.

L'umanità affrontò un periodo difficilissimo: violentissimi terremoti causarono la morte di milioni di persone; l'innalzamento del livello del mare e le profonde modifiche climatiche misero a dura prova la sopravvivenza delle altre, tra cui le migliaia di bambini ormai orfani che affollavano le strade: tra questi Ryoji Kaji.

Poco dopo venne creato il Gehirn, un'agenzia di ricerca controllata dalla Seele e situata in Germania, all'interno della quale Yui continuò i suoi esperimenti. Gendo Ikari ne diventò il coordinatore; messo a conoscenza del progetto EVA, anche Fuyutsuki entrò a far parte del Gehirn. Shinji Ikari (figlio di Yui e Gendo), Asuka Soryu Langley e Rei Ayanami nacquero proprio in questo periodo.

Pochi anni dopo Misato Katsuragi (figlia del comandante Katsuragi e unica superstite della spedizione in Antartide) durante gli anni di università conobbe Ritsuko Akagi (figlia di Naoko): le due divennero buone amiche. In questo periodo, Misato conobbe anche Ryoji Kaji (ormai studente universitario) e se ne innamorò: la loro storia d'amore li travolse, dopo tante sofferenze, come un fiume in piena di felicità. Dopo due anni però, Katsuragi lo abbandonò riconoscendo nel giovane la figura del padre che tanto odiava.

Nel 2004, durante l'importante esperimento di attivazione dell'EVA-01 (creato dal DNA di Lilith), culmine di tutto il lavoro svolto fino a quel punto, Yui Ikari scomparve nella vasca dell'esperimento con l'EVA-01 e in conseguenza di ciò fu ritenuta morta. Shinji, che assistette all'esperimento, venne abbandonato dal padre e affidato a un tutore: padre e figlio non si sarebbero quasi più visti per oltre 10 anni.

Ritsuko Akagi intanto si laurea ed entra a far parte del Gehirn; poco tempo dopo anche Misato Katsuragi e Ryoji Kaji si laureano, Misato in particolare entra a far parte del Gehirn e viene trasferita in Germania, nella divisione tedesca. Successivamente Naoko Akagi si suicida, dopo aver ucciso Rei Ayanami, avendo notato in lei un'estrema somiglianza con Yui Ikari, poiché Naoko è amante di Gendo Ikari e suppone che Rei sia un clone di Yui atto a sostituire la sua scomparsa. L'ipotesi che Rei sia un clone di Yui nasce anche dal fatto che Rei è uno dei nomi che aveva scelto Gendo quando era incinta per il proprio figlio.

Poco dopo, al posto dell'istituto di ricerca Gehirn fu istituita l'agenzia militare speciale Nerv, nella quale vennero trasferiti tutti gli ex impiegati del Gehirn, compreso Gendo Ikari, che venne promosso comandante della Nerv stessa. Sebbene la Nerv fosse ufficialmente diretta dalle Nazioni Unite, in realtà tutte le mosse della Nerv sarebbero state pianificate e controllate dalla Seele.

Intreccio principale

Nel 2015 la Terra si è ormai stabilizzata nel suo nuovo assetto climatico e la vita ha ripreso un corso che si potrebbe definire normale. Intanto, la Nerv ha portato i suoi esperimenti ad uno stato molto avanzato, producendo tre Macchine da combattimento Umanoidi Multifunzione Evangelion. Shinji Ikari, dopo aver trascorso oltre 10 anni senza vedere suo padre, si reca a Neo Tokyo-3 per incontrarlo: è stato scelto per pilotare l'unità EVA-01 e viene così a conoscenza dell'esistenza della Nerv, degli EVA, degli Angeli. Suo malgrado combatte gli Angeli e salva la città dalla distruzione. Conosce Rei, Asuka, Toji e molti altri ragazzi e, gradualmente, apre il suo cuore a nuove amicizie e nuovi interessi.

La venuta degli Angeli, prevista dalla Seele, preannuncia il Third Impact. Apparentemente lo scopo della Nerv è di difendere la Terra dagli attacchi, ma in realtà proprio nel Terminal Dogma è imprigionata Lilith, l'essere che ha generato l'umanità. Sebbene non si sappia il vero motivo che spinga gli Angeli ad attaccare la Nerv, la loro direzione comune sembra quella di entrare in contatto con Lilith. Sembrerebbe che gli Angeli cerchino il contatto con Adam (si fa credere a molti che nel Terminal Dogma ci sia Adam e non Lilith) per generare il Third Impact ed elevare l'umanità intera allo stato divino tramite la fusione di tutte le loro anime. La conoscenza che ha portato alla creazione degli EVA permette all'umanità di poter fronteggiare gli Angeli, ma è la stessa Seele ad inviare alla Nerv Kaworu Nagisa: il diciassettesimo Angelo creato come ricettacolo per l'anima di Adam, colui che, infiltrato alla Nerv come pilota sostituto di Asuka, dovrebbe avere un contatto col prigioniero del Terminal Dogma e provocare il Third Impact. Kaworu instaura un profondo legame con Shinji, il quale per la prima volta nella vita si sente apprezzato per ciò che è. Ma la sua felicità dura poco: lo scontro finale per il destino dell'umanità, vede scontrarsi proprio loro due: un angelo e un ragazzo, profondamente legati.

Il finale

Il finale della serie TV è stato accolto in modi differenti. È completamente incentrato sulle introspezioni mentali di Shinji e dalla sua presa di coscienza del significato della vita, accompagnate da un'animazione spesso definita "sperimentale" (totalmente differente da quella presente negli altri episodi, grezza, segue la linea dei pensieri del protagonista piuttosto che mostrare una vera e propria storia); non vengono date risposte in merito al destino dell'umanità, alla Seele, alla Nerv: nessun accenno alle conseguenze che ha sul mondo la fine della lotta contro gli Angeli, nessuna risposta ai molti interrogativi ancora aperti sulle vicende della storia. Questo finale è stato molto apprezzato da molte persone interessate al lato umano dei personaggi, alle tematiche della vita, ai percorsi mentali dei protagonisti; la crescita adolescenziale, unita alle problematiche freudiane e al tema della solitudine, sono percorsi delicati che ben si prestano a riflessioni e ragionamenti. Il finale perfetto per una serie che fa dell'indagine della mente umana e delle relazioni interpersonali una delle sue caratteristiche principali.

D'altro canto però, la mancanza di risposte al complicato intreccio della serie ha scontentato molti altri appassionati, interessati meno alla filosofia della vita e più ai risvolti terreni. Il finale (da non considerarsi alternativo, ma semplicemente differente rispetto a quello della serie) che appare nel lungometraggio del 1997 End of Evangelion sarebbe in realtà il finale originale, accantonato all'inizio per una mancanza di fondi: il film vanta spettacolari scene di combattimento e comprende risposte ad alcuni dei più ricorrenti interrogativi della serie. Molto discussa la scena iniziale (ripresa da Death & Rebirth, nella parte di Rebirth), in cui si intuisce Shinji intento a masturbarsi eccitato dal corpo degente di Asuka. Questa scena spiega la drammatica crisi interiore del protagonista, che lo porta spesso ad agire in modo riprovevole o a ferire gli altri, ma mostra anche la sua fragilità caratteriale e il suo lato ancora in parte "bambino", che lo porta ad infrangere quella finta barriera del suo animo che lui stesso crede "vuoto" e che smentisce il suo stesso pensiero quando afferma che lui "non è in grado di relazionarsi con gli altri se non tramite l'Eva". Anche nella conclusione cinematografica, tuttavia, rimangono degli interrogativi destinati a non avere una risposta e che a tutt'oggi sono terreno di accese discussioni tra gli appassionati. Uno stile palesemente differente da quello del finale originale: secondo alcuni si tratterebbe semplicemente di due differenti versioni, realizzate da prospettive antitetiche, degli stessi eventi.

Il successo internazionale ed il nuovo finale

Template:Vedi anche Neon Genesis Evangelion è una serie molto particolare, in quanto ha due differenti chiavi di lettura che partono separate e nel finale si uniscono fino a divenire inseparabili, ovvero quelle già citate dei risvolti storici e dei risvolti psicologici. L'affermare che i due finali, quello proposto dalla serie televisiva e quello proposto dai film siano in realtà lo stesso finale visto in due modi differenti è esatto, in quanto se si osserva bene nel finale della serie tv già si vedono delle scene che si ritroveranno nei film, quali Ritsuko Akagi morta nella vasca di LCL o Misato Katsuragi accasciata a terra, e soprattutto il finale coincide esattamente seppur visto in maniera prima psicologica e poi, nei film, più storica. I creatori avevano pensato già in origine il finale come nei due film, ma mentre veniva trasmessa in Giappone la serie non ebbe lo sperato successo di pubblico e questo portò ad un ingente taglio di fondi per la lavorazione della serie stessa. Si nota infatti in alcune puntate, come ad esempio la numero 17 "Il quarto soggetto qualificato", una riduzione della qualità dei disegni, e si nota anche nelle puntate finali, soprattutto le ultime due, un costante riutilizzo di scene già viste nei precedenti episodi, per le quali non era necessaria una nuova realizzazione di disegni o altro materiale, permettendo così di gestire i fondi rimasti fino a fine serie.

Finita la serie tv, Evangelion divenne tutto d'un tratto un fenomeno, dapprima nazionale e poi internazionale poiché la serie veniva mano mano doppiata e trasmessa in altre lingue. Il finale della serie tv soddisfò la curiosità dei fan per quanto riguardava la parte psicologica, ma la parte reale della serie lasciava aperte numerose questioni, domande irrisolte. Le richieste dei fan di dare una conclusione effettiva al tutto e risposte ai misteri della serie crebbero, poiché allo stesso tempo erano gli stessi fan a crescere di numero. Proprio il successo internazionale crescente convinse gli sponsor a concedere i fondi necessari alla realizzazione del finale tanto sognato dagli ideatori della serie, che quindi poterono creare gli episodi finali come erano stati pensati originariamente. E, difatti, il film Neon Genesis Evangelion: The end of Evangelion è suddiviso a sua volta in due episodi, il 25° Air, ed il 26° Per te, tutto il mio essere, che sostituiscono gli stessi episodi della serie originale, dando un ulteriore finale alla serie.

Prima di The end of Evangelion uscì Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth, un film atto prodromico al nuovo finale, costituito anch'esso da due parti: Death, ovvero un riassunto degli episodi da 1 a 24 della serie originale, e Rebirth, ovvero l'inizio dell'episodio 25 Air di The end of Evangelion.

Personaggi

Template:Vedi anche Template:Quote I personaggi di Evangelion sono continuamente in lotta con i loro rapporti interpersonali, i loro demoni interni, ed i traumatici eventi del loro passato, che creano un complesso insieme di relazioni[27].

Riproduzione dell'uniforme scolastica di Asuka.

Anno ha descritto il protagonista Shinji Ikari come un ragazzo che fugge dal contatto con le altre persone e che si è convinto di essere una persona completamente inutile, a tal punto che non potrebbe essere capace di suicidarsi[28]. Lo stesso Anno, ha dichiarato che ha scelto l'età di 14 anni per il personaggio principale poiché è «l'età in cui la libertà di spirito inizia a manifestarsi»[29].

Il regista ha inoltre descritto Shinji e Misato Katsuragi come estremamente timorosi di essere feriti, e poco adatti – mancando di un atteggiamento positivo – ad essere definiti eroi di una storia[28]. Rispetto all’eroe stereotipato, Shinji è caratterizzato dalla mancanza di energia ed emozione e dalla profonda chiusura verso gli altri più che da ogni sorta di eroismo e coraggio[9][27][30][31]. Simili difficoltà nel relazionarsi con gli altri attanagliano anche Rei Ayanami[27][32]. e Asuka Sōryū Langley[33][27][34], le altre due protagoniste[31].

Secondo Anno, con Evangelion si è cercato di riunire differenti punti di vista in un unico solo, creando personaggi che potessero rappresentare differenti cose e significati a differenti spettatori, in modo da rendere impossibile per chiunque la formulazione di una singola teoria sul significato dell’opera[12]. Per alcuni spettatori e fans, i personaggi sono rappresentazioni psicologiche, per altri religiose[35][36], storiche, o perfino sé stessi.[37] Sembra che il principale obiettivo fosse quello di presentare personaggi che riflettessero la profonda depressione che Anno provò prima della produzione di Evangelion e la successiva guarigione;[28][12][1] giacché tutti i personaggi riflettono in parte la personalità del regista[38]. L’assistente alla regia Kazuya Tsurumaki ha detto della serie[39]:

Template:Citazione

Anche il character design di Yoshiyuki Sadamoto ha contribuito alla popolarità di Evangelion[40], il quale ha dichiarato che «attraverso l'aspetto esteriore dei personaggi, si può leggere anche la personalità»[41]. Le attraenti rappresentazioni delle tre protagoniste (Asuka, Rei e Misato) hanno portato a notevoli incassi sul fronte del merchandise[42][43] (specie per ciò che riguarda il merchandise dedicato a Rei Ayanami, tanto popolare da essere stata definita dai media come «la premium girl»[44]) e sono state immortalate nella comunità dōjinshi[45].

Terminologia

Template:Vedi anche

Le Unità Evangelion

Template:Vedi anche Gli Evangelion (chiamati, più comunemente, Unità EVA)[46] sono i mecha pilotati dai "Children", adolescenti selezionati capaci di azionare queste macchine. Nella serie tv e nel manga, gli EVA principali sono tre:

Inoltre, fanno brevi apparizioni:

Altri mecha da considerarsi non canonici[50] sono presenti nei vari videogiochi di Evangelion[51][52] e nella tetralogia cinematografica Rebuild.[53][54]

A differenza di quanto accade in altri anime robotici, non è possibile classificare subito gli EVA nelle categorie dei Real Robot (i mecha concepiti come armi reali, da produrre in serie e che, parzialmente o totalmente, risentono di caratteristiche realistiche come l'usura, le munizioni, ecc.[55][56][57]), con i quali condivide il concetto di "test type" e "prototipo"[58], o dei Super Robot (mecha di natura spesso unica, dotati di armi e abilità incredibili, nonché di caratteristiche e proprietà irreali).

Dai primi è infatti ripresa l’idea delle armi, che non sono proprie dell’EVA, ma fungono da equipaggiamenti supplementari, che vanno spesso incontro all’usura o all’esaurimento delle munizioni[59][60]. Oltre a questi, si possono enumerare armature e corazze aggiuntive[61]. Inoltre, l’autonomia è garantita dagli "Umbilical Cables", grandi cavi a forma di spina che garantiscono autonomia illimitata ai mecha[62]. In mancanza di essi, una minima funzione di supporto vitale è garantita dalle batterie interne (della durata di 5 minuti)[63] e dall'elemento S²[62], o anche quando l'Eva va nella cosiddetta modalità Berserk[64], o Beast[60].

Tuttavia, gli EVA più avanti nell'anime rivelano la loro natura di Super Robot. Questo per la presenza di caratteristiche come l'A.T. Field (lo scudo di energia protettivo proprio anche degli Angeli)[65], e la modalità "Berserk", dove l'Unità agisce senza il controllo del pilota.

Il regista Hideaki Anno ha affermato in un'intervista che il design degli EVA (che ha curato insieme a Ikuto Yamashita[66][67]) ha una natura più umano-demoniaca che prettamente robotica: Template:Quote

Lo stesso Anno, ha affermato che ha scelto il nome Evangelion per le macchine da combattimento perché «suona come complicato»[68]

Gli Angeli

Lilith, come appare in un dipinto di John Collier.

Template:Vedi anche Gli Template:Nihongo sono gli antagonisti del genere umano, gli esseri misteriosi che attaccano la città di Neo-Tokyo 3. La loro vera natura è nota a pochi. Quasi nessuno all'interno della NERV è a conoscenza dei loro obiettivi[69].

Il loro reale obiettivo non viene detto esplicitamente, sebbene venga rivelato che esso coincide con la fine del genere umano[70].

Le loro sembianze sono variabili: da un gigantesco ottaedro[71] a un microscopico batterio[72], a un'ombra[73] (similmente a queste diversità nell’aspetto, anche i loro poteri ed i loro attacchi differiscono). Nonostante queste notevoli differenze, tutti gli Angeli hanno in comune una struttura interna molto simile a quella del DNA umano[27]; ma si differenziano da quest’ultimo dal momento che i loro corpi combinano proprietà sia particellari sia ondulatorie, come la luce[71].

Un'altra caratteristica comune a tutti gli Angeli è l'"AT Field", un campo di forza direzionale di forma ottagonale[74], che li protegge da ogni tipo di proiettile ed arma convenzionale e che può essere distrutto solo creandone un altro di diversa lunghezza d'onda, e quindi dagli Evangelion[64] (in quanto della medesima origine degli angeli, ossia Adam, il primo angelo[75]), e dalla Lancia di Longino[76]. Sono alimentati da una non meglio specificata sorgente d'energia di forma sferica e di colore rosso situata al centro del loro corpo, il nucleo stesso dell'angelo. Inoltre, sono in grado di rigenerare molto rapidamente porzioni anche molto estese del proprio corpo, a patto che non venga danneggiato il nucleo[77]; talvolta possono possedere un doppio nucleo, o meglio falso[60]. Non viene rivelato tuttavia, la posizione del nucleo di alcuni angeli, come Lilith e Kaworu.

Anche gli Evangelion sono provvisti del nucleo che possiedono anche gli angeli[78].

Gli angeli, nelle loro strutture e funzioni,sono direttamente collegati con descrizioni della loro controparte cabalistica[79].

Il primo angelo è Adam, riconducibile alla figura del primo uomo biblico Adamo[80], relativa causa del Second Impact[81][65], la cui anima è Kaworu Nagisa, e il proprio embrione è in possesso di Gendo Ikari, "piantato" nel palmo della mano. Da Adam, allo stesso modo in cui dalla costola di Adamo fu generata Eva, discendono gli Evangelion[75].

L'umanità discende da Lilith[82] (riconducibile alla figura cristiana della prima moglie di Adamo[80], descritta dallla Bibbia e la Zohar[83]), e dal suo "uovo", la Luna nera, ossia il GeoFront ove vi è la base della Nerv. L'umanità viene poi classificata sotto il nome di "Lilims"[82], che secondo il Talmud sono i demoni che Lilith partorì dopo esser stata ripudiata dall'Eden[84].

Note di traduzione

Il titolo Neon Genesis Evangelion deriva dal greco:

Gran parte dei termini specifici giapponesi della serie (ad es. "Progetto per il perfezionamento dell'uomo", "Angeli", ecc.) hanno un loro corrispettivo inglese (deciso dagli autori della serie) ed è stato quest'ultimo a venire utilizzato per le versioni estere (come quella italiana). Così, gli Angeli ("Angels") nella versione originale vengono chiamati "shito" (使徒 letteralmente "apostoli"), il "Progetto per il perfezionamento dell'uomo" (人類補完計画) sarebbe invece "progetto per il completamento dell'uomo", e via dicendo.

Da notare l'ampio ricorso a termini tedeschi: Seele, ovvero "anima"[65]; NERV, ovvero "Sistema nervoso"[87], e GEHIRN, ovvero "cervello"[88].

Riferimenti culturali

Foto del regista Hideaki Anno, creatore di Evangelion.

Evangelion è pieno di riferimenti culturali alla biologia, alla tattica militare, alla storia delle religioni[79], alla filosofia[89] ed alla psicologia[90][91][92], oltre a numerosi riferimenti ed omaggi a serie anime precedenti (ad esempio, la trama di base è ripresa da opere precedenti come Space Battleship Yamato[9] o Mobile Suit Gundam[93]), una tendenza che ha ispirato il soprannome della serie, l'"anime remixato"[94].

Sadamoto ha dichiarato che il titolo Evangelion è ispirato dalla fonetica dei titoli Space Runaway Ideon e Devilman[95]. In particolar modo Devilman per Anno, come Ultraman e Mazinga Z, è stato una fonte primaria per la trama complessiva della serie[40][94]: l'intero concetto di Eva, prodotti da Adam, il trasferimento delle anime umane e le sfumature fortemente religiose della serie potrebbero esser considerati dei prestiti da alcune scene di Devilman[96]. Questa tendenza di Anno è stata anche criticata pesantemente, accusandolo di «totale plagio»[97].

Tuttavia, Anno si è difeso negando la possibilità di una totale originalità all'interno del settore dell'animazione: Template:Quote. Template:Quote

Indipendentemente da ciò, Anno sembra aver sperato di rinnovare il settore degli anime[12]. Questo desiderio è stato anche il motivo che ha spinto Anno nel creare Rebuild of Evangelion:

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L'interpretazione delle simbologie e dei concetti presenti nella serie varia a seconda di individuo ad individuo e, come sottolinea la critica statunitense Susan J. Napier, «Evangelion è un testo con molteplici livelli di lettura»[98], e non è perfettamente chiaro quanto sia intenzionale o significativo, né che essi fossero stati elementi di decoro o meno. Anno stesso ha dichiarato che «potrebbe essere divertente, se qualcuno cerca risposta durante il tempo libero»[28].Un certo numero di queste simbologie sono state rese note da alcuni commentari dei DVD inglesi dei film della serie[37].

Altre allusioni sono da ritrovare nel film 2001: odissea nello spazio di Stanley Kubrick[99], in Il prigioniero, Thunderbirds, Ultraseven, Divina invasione di Philip K. Dick, Andromeda e The Hitcher - La lunga strada della paura[100]. A quanto detto da Sadamoto, le figure di Gendo e Fuyutsuki sono basate sui due personaggi Ed Straker e Alec Freeman della serie UFO[95]

La serie, ed in particolare il Progetto per il perfezionamento dell'uomo (il quale può trovare riscontro con la filosofia di Georg Wilhelm Friedrich Hegel[30]), presentano forti influenze con il romanzo di Arthur C. Clarke, Le guide del tramonto, influenza che Anno stesso ha riconosciuto[100], e con le serie di fantascienza del Dr. Paul Linebarger, meglio noto con lo pseudonimo di Cordwainer Smith[100].

Temi

Psicologia

Molti sono i temi a sfondo psicologico che compaiono nella serie, che si fanno sempre più accentuati con il passare degli episodi[101], culminati poi nei due episodi finali, incentrati completamente su di essi, con un cambio registico totale rispetto ai precedenti[32]. Evangelion è stato descritto come «un'espressione personale delle lotte interiori di Hideaki Anno»[100], che quattro anni prima della realizzazione di Evangelion, soffriva di una grave depressione[28], che ha influenzato particolarmente i contenuti della serie sotto questo ambito[102].

Lo sfondo psicologico è evidente sin dai primi episodi della serie,e come suggerisce il critico Mari Kotani, i paesaggi e gli scenari di Neo-Tokyo 3 sembrano spesso «carichi di importazioni psicologiche»[103], come la prima discesa di Shinji e Misato nella sede della NERV nel primo episodio, che assume il significato di discesa nelle profondità della coscienza «da cui i protagonisti emergono in un labirinto disorientante di lunghi corridoi vuoti e bizzarri macchinari»[103].

Il dilemma del porcospino è un tema trattato dapprima dal filosofo Schopenhauer[104] e successivamente ripreso anche da Freud[105], ed è il titolo originale del quarto episodio. Questo concetto è espresso da Ritsuko e Misato a proposito di Shinji[63], ed Hedgehog's Dilemma è appunto il titolo di un OST della serie[106].

Molti dei personaggi hanno avuto esperienze traumatiche per via dei loro genitori[27]: l'introversione di Shinji è dovuta alla morte della madre in tenera età ed all'abbandono subito dal padre[32], ed allo stesso modo, Asuka è stata oggetto della follia della madre, e dopo il suo suicidio tramite impiccagione, ha trovato nel solo pilotare l'Eva 02 un motivo di orgoglio[34] (il che la accomuna con Shinji, che ammette di non «riuscire a vivere senza pilotare l'Eva»[32]), mentre Misato Katsuragi ha vissuto un'infanzia in lontananza dal padre, che l'ha salvata dal Second Impact, soffrendo di afasia per i successivi due anni[107]. Ritsuko invece, vedendo sua madre Naoko avere una relazione con Gendo, dopo la successiva morte della madre, ha provato odio ed allo stesso tempo attrazione verso di lui[32].

Nella serie sono particolarmente presenti collegamenti con i concetti di libido e destrudo[91][92] (rispettivamente la pulsione di vita e di morte[108], derivanti dalll'Eros ed il Thanatos[109]), particolarmente evidenti per il film The End of Evangelion, come illustrato dalle relative colonne sonore Thanatos—If I can't be yours e Come Sweet Death[92]. Secondo alcune interpretazioni, si può collegare il Thanatos alla figura di Rei Ayanami, che afferma di volere «morire e tornare al nulla»[32]. Thanatos è per l'appunto il nome di un OST della serie[110], ed il destrudo è rilevabile anche dai monitor della Nerv[111].

Spezzoni di episodi, i relativi titoli, e nomi di soundtrack derivano da temi trattati da Sigmund Freud, di cui Anno ne ha fortemente subito l'influenza[91][92], assieme allo psichiatra e filosofo francese Lacan, influenza evidente soprattutto per il film di The End of Evangelion[90].

Religione

Oltre alla psicologia, un tema largamente trattato nella serie è quello prettamente religioso[89], specialmente cabalistico; molte sono le allusioni all'esoterismo ebraico-cristiano che hanno un ruolo centrale nel contesto della serie[11][10][9][112]. A detta di Tsurumaki Kazuya, tali contenuti avrebbero come scopo principale di rendere la serie maggiormente «interessante ed esotica»[113]. Tuttavia, a causa della maggior importanza attribuita all'azione nella serie, i riferimenti religiosi passano in secondo piano[35].

Una prima di queste allusioni è, per esempio, il fatto che la Seele sia in possesso dei manoscritti del Mar Morto[114], che si riveleranno un elemento di grande rilevanza. Di altrettanta rilevanza per la storia è la "Lancia di Longino"[115], che ricorda la lancia che fu usata dall'omonimo legionario romano per trafiggere il corpo di Cristo sulla croce secondo il vangelo di Nicodemo[80]. Tuttavia, sembra collegata anche alla lancia del padre dei kami scintoista Izanagi[35].

Secondo alcune interpretazioni i personaggi di Shinji, Asuka e Rei potrebbero essere rincondotti alle figure scintoiste di Susanoo, Ama-no-Uzume e Amaterasu[35], ed addirittura alle figure di Adamo, Eva e Lilith: Shinji ha un ruolo centrale e dunque rappresenta Adamo, Asuka ha un carattere ribelle ed indipendente come Lilith, e Rei invece è sottomessa e "artificiale", proprio come Eva[35]. I super computer ideati da Naoko Akagi, sono denominati "Magi", rispettivamente Melchior, Balthasar e Caspar, i tre portatori di doni dall'Oriente secondo il Vangelo di Matteo[116].

All'interno della serie vengono attinti anche elementi di altre religioni[79]: un esempio è l'Istituto Marduk", che deve la sua denominazione alla principale divinità babilonese[117][79].

La Cabala appare due volte nella sigla d'apertura[118], è disegnata sul soffitto dell'ufficio di Gendo[119], ed appare sia nel film The End Of Evangelion, sia nella rispettiva controparte cartacea[120][121], dove l'Eva-01, è situato in Tiferet, connessa abitualmente alla figura del Sole e di Dio: l'Eva 01 è infatti divenuto, sbranando l'angelo Zeruel, pari ad esso[122], assumendo il frutto della vita proprio degli angeli, ed il frutto della conoscenza proprio degli uomini[111].

Come si rivela poi nella serie, gli Angeli discendono da Adam, la cui figura si basa sul primo uomo biblico Adamo[80], mentre gli uomini da Lilith, l'omonima prima moglie di Adamo secondo la Zohar[80]: l'ultimo angelo infatti, Kaworu, chiama gli uomini Lilim, definiti poi da Misato come il 18° angelo[82]. Altre interpretazioni vogliono che Adam e Lilith rappresentino «l'ultima essenza di vita sfuggita all'ingegno umano, ma parte della natura umana»[101].

Quanto agli angeli, essi possiedono nomi e caratteristiche riconducibili alle loro controparti della religione ebraico-cristiana[123][118], talvolta islamica[79]. Un esempio ne è Israfel, l'angelo della tromba nell'Islam[124], il quale con Mikhail, Jibrail ed Izra'il, è uno dei quattro arcangeli islamici[125]. Israfel è l'angelo della musica, ed infatti per sconfiggerlo Shinji ed Asuka dovranno usare quest'ultima[126][127]. Un altro angelo che richiama particolarmente questo collegamento è Sandalphon, l'arcangelo che differenzia gli embrioni femminili e maschili[125] e che, nella serie appare per l'appunto come un embrione[128]. Simili collegamenti sono propri anche di tutti gli altri angeli che compaiono nella serie[79].

Anime

Template:Vedi anche

Colonna sonora

Template:Vedi anche La colonna sonora originale, raccolta in tre album usciti fra il 1995 ed il 1996, è stata composta da Shiro Sagisu e prodotta dal regista della serie Hideaki Anno, che si è occupato anche della scelta dei titoli dei brani. Oltre alle composizioni originali (brani orchestrali di diverso tenore dallo spensierato al drammatico, con inserimento di strumenti contemporanei) sono presenti anche alcuni famosi pezzi di musica classica, di cui Hideaki Anno è appassionato ascoltatore[113], come la Suite per violoncello solo n.1 in Sol Maggiore di Johann Sebastian Bach[129], il Coro dell'Halleluja e il Coro dell'Amen tratti dal Messiah di Georg Friedrich Händel[76] e l'Inno alla gioia tratto dalla Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven[130].

La sigla di apertura è Template:Nihongo di Yoko Takahashi, mentre quella di chiusura è il successo pop del 1954 "Fly Me to the Moon" (ovvero "Fammi volare fino alla Luna") scritto originariamente da Bart Howard e cantato nella serie in 14 diverse versioni da Claire, Yoko Takahashi, Megumi Hayashibara, Kotono Mitsuishi e Yoko Miyamura.

Manga

Template:Vedi anche Il manga di Neon Genesis Evangelion, scritto e disegnato da Yoshiyuki Sadamoto già character designer della serie animata, ha iniziato la sua serializzazione in Giappone nel numero di febbraio 1995 (uscito nel dicembre del 1994) della rivista Shonen Ace edita da Kadokawa Shoten, con la pubblicazione del primo stage, o capitolo[22]. L'adattamento manga era stato pianificato per aumentare l'interesse sulla serie televisiva che avrebbe debuttato un anno dopo[23]. Pubblicato con periodicità irregolare, il manga è serializzato, a partire dal 78º capitolo (uscito a giugno 2009 in un nuovo magazine seinen della Kadokawa, Young Ace[131]. L'opera si è conclusa dopo 96 capitoli con la pubblicazione del final stage nel giugno 2013. I singoli capitoli sono raccolti in formato tankōbon e il 2 novembre 2012[132] è stato pubblicato il tredicesimo e penultimo volume.

Sadamoto ha apportato diverse modifiche alla sceneggiatura nella sua opera, rispetto alla versione animata. La più evidente è l'omissione degli scontri con alcuni Angeli, che ne riduce il numero da 17 a 12; ma anche nella riproposizione delle vicende già narrate si trovano delle divergenze, mediamente più ampie e più frequenti con il susseguirsi degli episodi. Anche la caratterizzazione psicologica dei personaggi ha subito una diversa interpretazione, con modifiche in alcuni casi lievi, in altri molto importanti. Specialmente Rei e Kaworu, pur mantenendo le loro peculiarità, sono presentati ed agiscono in modo estremamente diverso rispetto alla loro controparte animata. Allo stesso modo, lo Shinji del fumetto viene dipinto come più aggressivo e meno introverso della sua parte animata, cosa particolarmente evidenziata nei suoi rapporti con Asuka (a sua volta caratterizzata da un'aggressività leggermente inferiore) e con il padre, cui cerca di sferrare un pugno a seguito della battaglia contro Bardiel, che, a differenza della versione animata[48], si è conclusa con la morte di Tōji Suzuhara[133].

L'edizione italiana del manga, intitolata semplicemente Evangelion, è curata dalla Planet Manga, divisione della Panini Comics. Ha visto finora la pubblicazione di 26 albi di dimensioni pari alla metà dell'originale giapponese. I primi volumi sono stati pubblicati in edizione autonoma, mentre dal numero 18 la pubblicazione è seguita sulla collana Manga Top[134]. A questa prima edizione, è seguita una seconda, che conserva la grandezza originale dei volumi, intitolata Evangelion Collection.

Opere derivate

Manga spin-off

Sono stati realizzati diversi manga spin-off ambientati nell'universo di Evangelion.

Film live-action

Un adattamento live action della serie animata fu annunciato nel maggio 2003 dalla ADV Films, distributore nordamericano della serie con sede a Houston, che all'epoca deteneva i diritti di licenza della serie tv per tutti i paesi al di fuori di Asia e Australia. Il film sarebbe stato prodotto da ADV, Gainax e Weta Workshop, compagnia di effetti speciali digitali nota per il suo lavoro nella trilogia del Signore degli anelli e distribuito dalla Universal Pictures. L'uscita era programmata in un intervallo di tempo molto lungo, compreso fra l'inizio del 2005 ed il 2015, proprio nel marzo del 2005, Matt Greenfield, capo della ADV, affermò che il film sarebbe stato pronto in "almeno un anno, ma molto probabilmente in 3 o 4."[26] Hideaki Anno non avrebbe diretto questa trasposizione, anche se all'inizio era stata suggerita una possibile supervisione del progetto da parte sua.

Nel dicembre dello stesso anno, Fortune Magazine riportò in un articolo relativo ai film della ADV che la casa di distribuzione aveva ottenuto circa "la metà dei 100-120 milioni di dollari" necessari per la realizzazione del film.[140] Non è del tutto chiaro se questo denaro fosse fornito dalla sola ADV o vi fosse un contributo anche da parte della Gainax.

Alcuni dettagli sulla realizzazione furono dati il 2 aprile 2006 alla convention "Tekkoshocon" di Pittsburgh da parte di Greenfield e sua moglie Tiffany Grant, voce di Asuka nel doppiaggio inglese.In particolare Greenfield affermò che la prima stesura della sceneggiatura, scritta da un noto autore di diversi film di fantascienza, era già pronta, ed imputò i ritardi nella produzione agli impegni improrogabili della Weta nella realizzazione di King Kong e Le Cronache di Narnia.

Pochi mesi prima, la Weta aveva realizzato e pubblicato sul proprio sito web[141] i primi bozzetti che sarebbero serviti per la realizzazione dei costumi, delle scenografie e degli effetti speciali. Ciononostante, nel corso degli anni i lavori di pre-produzione non sono mai iniziati, anche a causa della mancanza di un regista disponibile. Lo stallo indefinito a cui è andato incontro il progetto è stato anche testimoniato dalla scomparsa dal sito ufficiale della Weta delle varie concept art.[142]

Un improvviso segnale di ripresa sembrò esserci nel maggio del 2009. Durante la cerimonia d'apertura dell'"Anime Central Convention" di Rosemont, Illinois, rispondendo ad una domanda sul film Greenfield ha dichiarato che la produzione sarebbe iniziata "molto presto, e non sto scherzando", affermando di non poter dare ulteriori dettagli a causa dell'avvicinarsi della firma dei contratti.[143] Ma pochi mesi dopo, a settembre, la ADV chiuse i battenti, cedendo le sue attività e proprietà ad una rete di cinque compagnie affiliate fra di loro, anch'esse con sede ad Houston.[144] Tuttavia, da più parti si è riferito a questo processo non come ad un fallimento vero e proprio dell'azienda ma piuttosto ad una massiccia ristrutturazione interna.[145] Qualche mese dopo, nel febbraio del 2010, il produttore del film Joseph Chou ha affermato che il progetto è ancora attivo, datando un possibile inizio della produzione nel 2011.[146]

Videogiochi

Template:Vedi anche Diversi videogiochi sono stati tratti dalla serie[147]. Nessuno di questi è stato tradotto in italiano né è uscito in Italia.

Accoglienza

Foglio di francobolli dedicato a Neon Genesis Evangelion emesso dalle poste giapponesi[148].

Reazioni

La serie ha goduto di grande popolarità tra il pubblico giapponese e straniero[113], popolarità che nel corso degli anni non è affievolita[149]. Il successo avuto della serie trova riscontro nel mercato giapponese dei doujinshi, di cui Evangelion ne è stato a lungo la serie più popolare[100][45]. Evangelion ha incassato nel solo Giappone 800 milioni di dollari nel mercato home video, 400 milioni dal relativo merchandise[1] ed il suo franchise ammonta a circa 150 miliardi di yen[2]. L'episodio finale dell'anime inoltre, è stato visto da circa 10 milioni di persone[150][151].

Nel 1995, la serie ha vinto il primo posto nell'intervista ai lettori compiuta dalla nota rivista Animage Best Loved Series dell'"Anime Grand Prix"[152][153], ed ha nuovamente ricevuto il premio nel 1996, ricevendo 2853 voti, mentre lo show classificatosi al secondo posto aveva ottenuto un consenso di soli 903 voti[154][155]. Il film The End of Evangelion conquistò anch'esso la prima posizione nel 1997, facendo in modo che Evangelion sia il primo franchising anime a vincere tre premi consecutivi[156]. Nello stesso sondaggio, nel 1995, come Miglior personaggio femminile era emersa Rei Ayanami, e nella categoria relativa alle opening invece la sigla dell'anime "Zankoku na tenshi no These"[153], dati riconfermati anche nel sondaggio del 1996, che vedeva al primo posto nella categoria relativa ai personaggi maschili Shinji Ikari[155] (che ha mantenuto la prima posizione anche nel 1997[156]).

A quanto indicato da un diverso sondaggio, condotto su un largo campione di fans da parte di TV Asahi, Evangelion è, dopo Fullmetal Alchemist, l'anime più apprezzato dal pubblico giapponese[157]. In un sondaggio sui migliori 100 anime condotto da parte della stessa TV Asahi, realizzato nel 2005 a livello nazionale sul web, la serie si classificò al ventiduesimo posto[158]. La società di ricerca Neo Marketing invece, il 21 febbraio 2013, ha posto un sondaggio su un campione di 500 persone su quale fosse l'anime più "esportabile ad un pubblico estero", nel quale Evangelion è emerso al 7° posto nella classifica[159], mentre il Japan Media Arts Festival, in occasione del suo decimo anniversario, indusse un sondaggio su un campione di 80.000 persone, nel quale emerse Evangelion come l'anime più amato dal pubblico[160].

Critica

All'indomani della sua uscita, Neon Genesis Evangelion ricevette un'accoglienza contrastante da parte del pubblico e della critica[97]: pesanti critiche furono mosse nei confronti della serie e del regista Anno, accusato di «totale plagio» nei confronti di serie come Mazinga Z e Devilman, «mascherato solo da qualche discorso di psicologia»[97].

Ciò nonostante, la serie ha ricevuto anche importanti premi e riconoscimenti: Neon Genesis Evangelion fu premiato agli Animation Kobe winners del 1996 come miglior serie televisiva, ed Hideaki Anno per la migliore regia[5]. Agli Animation Kobe winners dell'anno successivo Evangelion si riaffermerò, quando il videogioco Shin seiki Evangelion - Kōtetsu no girlfriend ottenne un premio come miglior software interattivo, i film Death & Rebirth e The End of Evangelion ricevettero lo Special Audience Choice Award[5], mentre Shiro Sagisu vinse il premio per la migliore colonna sonora[6]. Successivamente la serie fu premiata anche agli Japan SF Awards[7] ed al Japan Media Arts Festival del 1997[8].

La serie è stata particolarmente elogiata dalla critica per l'approfondimento psicologico dei protagonisti e la relativa crescita interiore[161][9][162] (in particolar modo nel secondo arco narrativo della storia che lo caratterizza[27]), ed i riferimenti religiosi presenti all'interno della serie sono stati motivo di varie analisi ed interpretazioni da parte di diversi critici[10][163][164]. Tra questi, vi è Patrick Drazen, il quale ha descritto i tre protagonisti come «raffigurazioni di importanti figure religiose», come Susanoo (Shinji, che si sente non accettato dal prossimo), Uzume (Asuka, «orgogliosa e fiera»), e Amaterasu (Rei, colei che «ritorna alla vita»)[35]. Simili pareri sono stati espressi anche dal critico Hiroki Azuma, che ha interpretato gli Angeli come un «incarnazione delle irrazionali paure umane», e la figura di Rei Ayanami come una rappresentazione «della sterilità e della freddezza della scienza moderna», tema che è presentato più volte nella serie[4]. Susan J. Napier ha descritto Evangelion (assieme ad altri anime come Princess Mononoke e Ghost in the Shell) come «un anime culturalmente influenzato»[70], ed ha elogiato in particolar modo l'analisi e l'introspezione psicologica dei personaggi che caratterizza gli episodi conclusivi della serie animata[27][32].

Neon Genesis Evangelion è paragonato da alcuni critici all'anime del 1998 serial experiments lain, definendolo come esso, «sperimentale ed estremamente innovativo» per il campo dell'animazione[165][9].

Pareri contrastanti da parte del pubblico e critica invece sono stati dati ai due episodi conclusivi[166]: con il loro insolito stile registico, hanno confuso ed alienato molti fans[167], e generato accesi dibattiti e critiche[166][167]. La serie si concluse «in un modo che potrebbe definirsi incompleto» ed in un certo senso «ha stimolato la popolarità di Evangelion»[168]. A tal proposito furono intervistati i doppiatori inglesi della serie, e loro stessi ammisero che avevano difficoltà a comprendere il finale[99]. Inoltre, siccome alcuni fans credettero che vi fossero degli errori di traduzione in inglese, ne negarono l'esistenza, sostenendo invece che «era l'originale giapponese ad esser incomprensibile»[99]. Nonostante ciò, i critici Hiroki Azuma, Yuriko Furuhata e Marc Steinberg descrivono gli ultimi due episodi della serie animata in modo positivo, definendoli come una «parodia della parodia» della società otaku[169], mentre il critico Lawrence Eng li ha elogiati particolarmente, sostenendo che Evangelion sia un «sapiente mix di generi, che ha aperto gli anime ad una maggiore ampiezza di target» ed una delle «quattro grandi rivoluzioni dell'animazione»[150].

Opinioni analoghe furono espresse per il film The End of Evangelion: David Uzumeri di ComicsAlliance ha dichiarato che i temi di Neon Genesis Evangelion criticano lo spettatore «di non avere spina dorsale e di esser perso in un mondo di fantasia»[170], ed anche il critico statunitense Mark Schilling ha espresso pareri simili in merito al film[171].

Elogiato particolarmente dalla critica più postuma all'uscita, Evangelion è ritenuto da essa come «importante punto di riferimento e riflessione per l'animazione», sebbene ciò non sia universalmente condiviso[172]. Secondo Hiroki Azuma, l'arrivo di Neon Genesis Evangelion nel 1995 «ha provocato una spaccatura nel settore dell'animazione, e la serie è rimasta imbattuta per i successivi 10 anni».[173]. L'anime ha contribuito nel far crescere l'interesse per gli anime del pubblico adulto[150][174], incrementando in generale l'industria anime[175]. Evangelion, che divenne un fenomeno culturale in breve tempo, influenzò notevolmente il campo dell'animazione e fu fonte di ispirazione per molti prodotti in questo ambito successivi[176].

Riferimenti in altri media

Note

  1. 1,0 1,1 1,2 Template:Cita pubblicazione
  2. 2,0 2,1 Nel febbraio del 2007, gli incassi dell'intero franchise di Evangelion ammontavano, stando a quanto viene riferito, a 150 miliardi di yen.</br>cfr. Template:Cita web
  3. In un dibattito, tenutosi alla convention "Tekkoshocon" di Pittsburgh nel 2006, Matt Greenfield, il co-fondatore della ADV Films (distributrice nordamericana dell'anime) ha affermato che i guadagni targati Evangelion ammontavano ad oltre 2 miliardi di dollari.
  4. 4,0 4,1 4,2 Template:Cita web
  5. 5,0 5,1 5,2 Template:Cita web
  6. 6,0 6,1 Template:Cita web
  7. 7,0 7,1 Template:Cita web
  8. 8,0 8,1 Template:Cita web
  9. 9,0 9,1 9,2 9,3 9,4 9,5 Template:Cita
  10. 10,0 10,1 10,2 Template:Cita
  11. 11,0 11,1 Template:Cita
  12. 12,0 12,1 12,2 12,3 Template:Cita web
  13. Template:Cita web
  14. Template:Cita web
  15. Template:Cita web
  16. Template:Cita web
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  18. Template:Cita web
  19. Template:Cita web
  20. Template:Cita web
  21. Template:Cita web
  22. 22,0 22,1 Template:Cita
  23. 23,0 23,1 Template:Cita
  24. Template:Cita web
  25. Template:Cita web
  26. 26,0 26,1 Template:Cita web
  27. 27,0 27,1 27,2 27,3 27,4 27,5 27,6 27,7 Template:Cita
  28. 28,0 28,1 28,2 28,3 28,4 cfr. Hideaki Anno in Yoshiyuki Sadamoto, Neon Genesis Evangelion, Vol. 1.
  29. Template:Cita pubblicazione
  30. 30,0 30,1 Template:Cita web
  31. 31,0 31,1 Template:Cita web
  32. 32,0 32,1 32,2 32,3 32,4 32,5 32,6 Template:Cita
  33. «Asuka non è stata esattamente la persona più aperta che abbia mai conosciuto… ogni volta che cercavo di ottenere con lei una maggiore sincronizzazione, Asuka non permetteva a sé stessa di sincronizzarsi con me. Perfino alla fine, lei non ha mosso un piede oltre la linea, in modo da avvicinarsi a me. L'ultima scena di The End of Evangelion era appena conclusa, ed ancora lei non aveva oltrepassato questa linea e non si era fatta avanti. Un giorno, ho pensato che ci fosse un muro nel cuore di Asuka.»
    Template:Cita libro
  34. 34,0 34,1 Template:Cita
  35. 35,0 35,1 35,2 35,3 35,4 35,5 Patrick Drazen: Evangelion; in Anime Explosion! – The What? Why? & Wow! of Japanese Animation. Stone Bridge Press, 2002 ISBN 978-1-880656-73-2.
  36. Template:Cita
  37. 37,0 37,1 cfr. Amanda Winn Lee, Taliesin Jaffe e Jason Lee. Commentario audio all’edizione in lingua inglese di Evangelion: Death & Rebirth e The End of Evangelion. DVD, Manga Entertainment. 2005.
  38. Kosukegawa, Yoichi (8 maggio 1997). "Cartoon 'Eva' captures sense of void among Japanese youth". Japan Economic Newswire. «Nel numero di settembre 1996 di Quick Japan information magazine, Hideaki Anno, il direttore di Evangelion, descrive Eva come un 'personal film', ove i personaggi riflettono una parte del proprio carattere.»
  39. Template:Cita web
  40. 40,0 40,1 Template:Cita
  41. Template:Cita
  42. Template:Cita
  43. Template:Cita
  44. Template:Cita
  45. 45,0 45,1 Template:Cita web
  46. Template:Cita
  47. Nel manga omonimo di Yoshiyuki Sadamoto, Kaworu Nagisa assume dal capitolo 63 il comando dell'Unità 02 in sostituzione di Asuka.
  48. 48,0 48,1 Anime di Neon Gensis Evangelion,episodio 18: "Selezione di vita"
  49. Viene esclusivamente nominata nell’episodio 17, "Il quarto soggetto qualificato", a seguito della sua misteriosa scomparsa (assieme a quella della seconda divisione della NERV) avvenuta in Nevada durante un test.
  50. Relativamente all'interno dell'insieme che comprende il manga omonimo di Yoshiyuki Sadamoto, la serie tv, ed i primi due film.
  51. L' Evangelion Type β (エヴァンゲリオン乙型, "Evangerion Otsugata") apparso in "Detective Evangelion (Meitantei Evangelion)"
  52. Unità Evangelion Unit-α (エヴァンゲリオン甲号機, Evangerion Kougouki) apparsa in "Neon Genesis Evangelion: Battle Orchestra"
  53. Unità Provvisoria Evangelion 05", Evangelion 2.0: You Can (Not) Advance (ヱヴァンゲリヲン新劇場版:破).
  54. Evangelion Mark.06 (エヴァンゲリオン6号機, Evangelion Rokugouki), Evangelion 2.0: You Can (Not) Advance (ヱヴァンゲリヲン新劇場版:破).
  55. Template:Cita web
  56. 10 commandments of Real robot, Gundam Sentinel introduction, Gundam workshop, Format ACG.
  57. Robot Operation DVD Nikkei characters, Latest movies of Real Robot (actual working robots). (リアルロボット(実際に働くロボット)の最新の姿を見ることができる!)
  58. Robot Operation DVD Nikkei characters, Latest movies of Real Robot (actual working robots). (リアルロボット(実際に働くロボット)の最新の姿を見ることができる!)
  59. Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 6: "Battaglia decisiva a Neo-Tokyo 3"
  60. 60,0 60,1 60,2 cfr. Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance; ヱヴァンゲリヲン新劇場版:破.
  61. Un esempio è l’equipaggiamento "Tipo D", usato dall’Unità 02 nell'episodio 10, "Immersione nel magma".
  62. 62,0 62,1 Template:Cita
  63. 63,0 63,1 Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 3: "Un telefono che non squilla"
  64. 64,0 64,1 Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 1: "L'attacco dell'angelo"
  65. 65,0 65,1 65,2 Template:Cita
  66. Template:Cita web
  67. Template:Cita web
  68. Template:Cita web
  69. Template:Cita
  70. 70,0 70,1 Template:Cita
  71. 71,0 71,1 Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 5: "Rei, al di là del suo cuore"
  72. Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 13: "L'invasione dell'angelo"
  73. Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 16: "Malattia mortale, e poi..."
  74. Template:Cita
  75. 75,0 75,1 Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 23: "Lacrime"
  76. 76,0 76,1 Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 22: "Almeno, essere umano"
  77. Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 9: "L'istante, i pensieri, l'armonia"
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  79. 79,0 79,1 79,2 79,3 79,4 79,5 "Terminology". Evangelion Death & Rebirth, special edition pamphlet. Japan: Gainax/Eva Production Committee. 1997.
  80. 80,0 80,1 80,2 80,3 80,4 "Glossary". The End of Evangelion pamphlet. Japan: Gainax/Eva Production Committee. 1997.
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  89. 89,0 89,1 «Anno sostiene che la nuova offerta della GAINAX considererà alcune delle ultime questioni poste dalle storie fantascientifiche, ed, anzi, filosofia, come ad esempio: qual è la natura dell'evoluzione? Qual è la relazione dell'uomo tra lui ed il suo Dio? Questo Dio, infatti, esiste? Che cosa significherà per la razza umana, se tale questione potrà esser risolta in maniera definitiva? »
    (cfr. Gainax Returns to Anime with Shinseiki Evangelion, Animerica, Febbraio 1995)
    (cfr. Hideaki Anno in Yoshiyuki Sadamoto, Neon Genesis Evangelion, Vol. 10.)
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  91. 91,0 91,1 91,2 Template:Cita
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  99. 99,0 99,1 99,2 Otakon Highlights - Evangelion Voice Actors - Ag. 7, 1998, www.web.archive.org.
  100. 100,0 100,1 100,2 100,3 100,4 Template:Cita web
  101. 101,0 101,1 Template:Cita
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  103. 103,0 103,1 Template:Cita
  104. Arthur Schopenhauer:"Parerga e paralipomena"; Volume II, C. XXXI, S. 396.
  105. Sigmund Freud:Group Psychology and the Analysis of the Ego.
  106. Shiro Sagisu, Neon genesis Evangelion - Original Soundtrack 1 (novembre 1995), tr. 5.
  107. Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 21: "Nerv, la nascita"
  108. International Journal of Psycho-Analysis (1953) Vol. 23 pag. 74.
  109. Sigmund Freud, New Introductory Lectures in Psychoanalysis (London 1991), p. 136.
  110. Shiro Sagisu, Neon genesis Evangelion - Original Soundtrack 2 (febbraio 1996), tr. 17.
  111. 111,0 111,1 Manga di Neon Genesis Evangelion, volume 13, capitolo 89: "Faccia a faccia"
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  113. 113,0 113,1 113,2 Template:Cita web
  114. Template:Cita
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  117. Ciò viene affermato nell'introduzione di ciascun volume della collana edita dalla Planet Manga "Evangelion Collection".
  118. 118,0 118,1 Template:Cita
  119. Manga di Neon Genesis Evangelion, volume 3, capitolo 9: "Le sofferenze di un fanatico"
  120. Manga di Neon Genesis Evangelion, volume 13, capitolo 87: "Rigetto"
  121. Manga di Neon Genesis Evangelion, volume 13, capitolo 88: "Luna Nera"
  122. Template:Cita
  123. Template:Cita
  124. Webster, Richard (2009). Encyclopedia of angels (1st ed. ed.). Woodbury, Minn.: Llewellyn Publications. p. 97. ISBN 9780738714622.
  125. 125,0 125,1 Lewis, James R., Oliver, Evelyn Dorothy, Sisung Kelle S. (Editor) (1996), Angels A to Z, Visible Ink Press, ISBN 0-7876-0652-9
  126. Template:Cita
  127. Template:Cita
  128. Template:Cita
  129. Anime di Neon Genesis Evangelion, episodio 15: "Bugie e silenzi"
  130. Template:Cita
  131. Template:Cita web
  132. Template:Cita web
  133. Manga di Neon Genesis Evangelion, volume 6, capitolo 40: "Un crepuscolo nero"
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  142. L'indirizzo originario della galleria delle concept art è ora un redirect al rinnovato sito della Weta, dove l'unico risultato della ricerca del termine "Evangelion" e la scheda del designer Christian Pearce, il quale riferendosi al progetto live action di Eva afferma: "Pity it bummed out." ("Peccato che sia fallito").
  143. Template:Cita web
  144. Template:Cita web
  145. "ADV isn't 'out of business'. ADV did 'remaster' itself, as you might call it, and change itself into multiple different companies (Section 23, etc.), holding different parts of its brands, of its marketing, so they're still 'around'... the best way I would describe it is to think of it as Voltron, if it turned back into the five lions, so its not the one "Voltron" robot anymore, so the 'ADV' logo is no longer around, but the lions and all the properties are still around". (cfr.Template:Cita web)
  146. Template:Cita web
  147. Alexander Zahlten: Something for Everyone – Anime und Politik in ga-netchû! Das Manga Anime Syndrom , 2008, Henschel Verlag[Tit. Ted.].
  148. Template:Cita web
  149. Template:Cita web
  150. 150,0 150,1 150,2 Template:Cita web
  151. Template:Cita libro
  152. Template:Cita pubblicazione
  153. 153,0 153,1 Template:Cita web
  154. "Anime Grand Prix". Animage [Japanese] (Tokyo, Japan.: Tokuma Shoten) 228. Giugno 1996.
  155. 155,0 155,1 Template:Cita web
  156. 156,0 156,1 Template:Cita web
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  161. Template:Cita pubblicazione
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  163. Template:Cita pubblicazione
  164. Template:Cita pubblicazione
  165. Template:Cita pubblicazione
  166. 166,0 166,1 «Quasi non appena sono stati trasmessi, i due episodi finali di "Evangelion" sono diventati il centro di accese discussioni che non mostrano segni di cedimento. Alcuni spettatori li etichettano come profondi; i detrattori replicano sostenendo che il significato era più apparente che reale»
    Solomon 2003.
  167. 167,0 167,1 "Purtroppo, è quanto succede se le cose si fanno un po' strane. A causa di tagli di budget ed altri fattori, il finale della serie appare brusco e confuso e lascia molto in sospeso. Molti fans hanno ritenuto si trattasse di un cop-out, spingendo lo studio, Gainax, a creare diversi film nel tentativo di fornire un finale migliore e raccontare il resto della trama."
    DStv Pick of the week: Neon Genesis Evangelion Matthew Vice, 15 Novembre 2009, The Times
  168. Template:Cita web
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  172. Deutsches Filminstitu (dicembre 2008). «The Fans who became Kings - Gainax and Otaku Culture» [Inglese]. Ga-Netchu!. Lawrence Eng. Alemania: Henschel. pp. 170–171. ISBN 978-3-88799-080-0.
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  174. Interview with Yoshiyuki Sadamoto, Animerica Vol. 6 N. 8, 1998.
  175. Jonathan Clements, Helen McCarthy: The Anime Encyclopedia. Revised & Expanded Edition S. 185 Berkeley nel 2006, Stone Bridge Press
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  177. Keroro/Sgt. Frog (ケロロ軍曹), vol. 7, cap. 60 "L'epidemia di maggio", Star Comics. ISBN 977112999300970045.
  178. Great Teacher Onizuka (グレート・ティーチャー・オニヅカ), v. 14, cap. 110 "La ragazza con i capelli azzurri", p. 83, Dynit. DIF1601014 .
  179. Great Teacher Onizuka (グレート・ティーチャー・オニヅカ), vol. 4, cap. 29 " L’insegnante di ginnastica - c’è sempre qualcuno superiore a te -", pag. 114, Dynit. DIF1601004.
  180. Lucky Star Character Song CD, Cover Vol. 11.
  181. The Melancholy of Haruhi Suzumiya (涼宮ハルヒの憂鬱); s. 1, ep. 7.
  182. The Melancholy of Haruhi Suzumiya (涼宮ハルヒの憂鬱); second season, ep. 16
  183. 801 T.T.S. Airbats (青空少女隊), OVA.
  184. Ken Akamatsu: A.I. Love You (AIが止まらない); vol. 8 , cap. 53.
  185. Tatsuhiko Takimoto, Kendi Oiwa: Welcome to the N.H.K. vol 1, cap. 5 "Welcome to the Company!", pag. 28. ISBN: 978-88-6123-363-8, JPOP.
  186. Tatsuhiko Takimoto, Kendi Oiwa: Welcome to the N.H.K. vol 8, cap. 37 "Welcome to the 2nd Impact!",pag. 1. ISBN: 978-88-6123-547-2, JPOP.
  187. Tatsuhiko Takimoto, Kendi Oiwa: Welcome to the N.H.K. vol 8, cap. 37 "Welcome to the 2nd Impact!", pag. 2. ISBN: 978-88-6123-547-2, JPOP.
  188. Tatsuhiko Takimoto, Kendi Oiwa: Welcome to the N.H.K. vol 8, cap. 37 "Welcome to the 2nd Impact!", pag. 4. ISBN: 978-88-6123-547-2, JPOP.
  189. Tatsuhiko Takimoto, Kendi Oiwa: Welcome to the N.H.K. vol 8, cap. 37 "Welcome to the 2nd Impact!", pag. 3. ISBN: 978-88-6123-547-2, JPOP.
  190. Train Man: Densha Otoko, cap. 19.
  191. Hayate the Combat Butler (ハヤテのごとく!), ep. 36.
  192. Hayate the Combat Butler (ハヤテのごとく!), ep. 46.
  193. Jungle wa Itsumo Hare nochi Guu (ジャングルはいつもハレのちグゥ); stagione 3, ep. 7.
  194. Aoi House vol. 1, cap 4.
  195. Template:Cita web
  196. Burn Up W/Excess (バーンナップ W/EXCESS), OVA 2.
  197. Elf ban Kakyuusei (エルフ版 下級生), OVA 4.
  198. Genshiken (げんしけん) vol. 1, cap. 3.
  199. Joshiraku (じょしらく) OVA, v. 5 DVD.
  200. Oreshura (俺修羅), ep. 6.
  201. Sayonara Zetsubo Sensei (さよなら絶望先生), ep. 11

Bibliografia

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