Storia dell'India antica
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Per Storia dell'India si intende la storia del Subcontinente indiano e in un'accezione più ristretta si intende invece la storia della Repubblica dell'India.
Ad essere rigorosi non si potrebbe parlare della Storia dell'India intesa come Repubblica dell'India se non a partire dal 15 agosto del 1947, data di nascita di questo stato dopo un lungo asservimento coloniale. Non avrebbe però senso analizzare la storia della repubblica indiana se non tenendo conto delle sue vicende sotto il periodo coloniale e a partire dalla comune storia di tutto il Subcontinente indiano. Non si potrebbe capire l'India moderna senza analizzare complessivamente la storia della (o forse sarebbe meglio dire delle) civiltà indiana. Inoltre anche dopo il 1947 la storia indiana è rimasta strettamente legata al resto del subcontinente, specialmente al Pakistan, con cui ha combattuto ben 3 guerre e al quale tutt'oggi contende la regione islamica del Kashmir.
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Le origini
Le prime popolazioni: i proto-australoidi
Scavi archeologici hanno trovato le tracce di vari ominidi risalenti ad almeno 50.000 anni fa. I primi uomini capaci di sviluppare una certa civiltà, seppur primitiva, nell'area indiana sembrano essere popolazioni proto-australoidi organizzate in piccoli gruppi a loro volta uniti in tribù e che vivevano di caccia e raccolta nella foresta. I loro discendenti sono quelli che gli Hindu chiamano Adivasi. Presso queste antiche tribù pare vigesse il matriarcato. La religione di queste popolazioni era basata sull'animismo e su un continuo rapporto con la natura. Questi primi abitanti, che parlavano una lingua di tipo Munda, furono scacciati dagli invasori successivi e si ritirarono nelle foreste e sulle montagne dove vivono ancora oggi, lasciando comunque un'importante influenza sulle successive civiltà.
La seconda civiltà indiana: i Dravidi
A partire dal 4000 a.C. un popolo brachicefalo, di colore scuro, capelli neri e lisci, parlante lingue agglutinanti si diffuse in India accanto alle popolazioni munde: i Dravidi. Queste popolazioni, appartenenti alla civiltà mediterranea, penetrarono nel subcontinente indiano da ovest e si stanziarono nella zona del bacino dell'Indo, del Gange e fino a tutta l'India centrale. A loro si deve nel III millennio a.C. lo sviluppo della cosiddetta Civiltà della valle dell'Indo, di cui le città di Mohenjo-Daro e Harappa sono le rappresentanti di cui abbiamo più testimonianze. Poco infatti è sopravvissuto alla successiva invasione ariana di questa cultura tanto che fu dimenticata fino ai primi scavi estesi sui siti di Harappa e di Mohenjo-Daro intorno al 1920.
Ci fu lo sviluppo dell'agricoltura, dell'uso della scrittura e dell'urbanizzazione con il sorgere di svariate città in mattoni, cotti o crudi. Frequenti furono i rapporti culturali e commerciali con la Mesopotamia e l'Antico Egitto. I testi sumeri e accadici si riferiscono ripetutamente a un popolo con cui ebbero attivi scambi commerciali, chiamato Meluhha, che sarebbe da identificare con la civiltà della valle dell'Indo. La principale religione dravidica si fonda sul culto per la Dea Madre, per il dio Shiva, per gli alberi sacri, per alcuni animali quali la vacca e il cobra, e per i simboli sessuali (specie la venerazione del fallo) intesi come continuità del genere umano; l'altra importantissima religione era il Jainismo.
Verso il 1900 a.C., alcuni segni mostrano la comparsa dei primi problemi e intorno al 1800 a.C., la maggior parte delle città erano state del tutto abbandonate. Una delle cause di questa rapida fine potrebbe essere stata un cambiamento climatico importante: alla metà del III millennio sappiamo che la valle dell'Indo era una regione verdeggiante, ricca di foreste e di animali selvatici, molto umida, mentre intorno al 1800 a.C. il clima si modificò, diventando più freddo e più secco. Il fattore principale fu la probabile sparizione della rete idrografica del fiume Sarasvati, citato nel Rig Veda, dovuto ad una catastrofe tettonica. La carenza improvvisa di risorse idriche portò a carestie che indebolirono a tal punto questa civiltà da renderla vulnerabile ai continui attacchi delle più primitive ma molto bellicose tribù arie.
Tuttavia le invasioni non fecero scomparire definitivamente i Dravida e la loro civiltà. Infatti nel nord gli Arii dopo aver determinato, o almeno accelerato, la fine della civiltà dell'Indo finirono per acquisire e fare propria buona parte della superiore tradizione e cultura dravidica: i vinti militarmente e politicamente risultarono vincitori culturalmente. Nel sud invece, dove perdurò l'egemonia dravidica, continuò fino al primo secolo dell'era cristiana la tradizione dei Sangham di cui si ha traccia[1] fin dal 9990 a.C. I Sangham erano in pratica delle riunioni di poeti che partecipavano alla stesura di grandi opere collettive che tanto hanno influenzato l'antica letteratura indiana e tamil.
L'antichità
Civiltà vedica
Intorno al 2000 a.C. popolazioni di lingua indoeuropea che vivevano approssimativamente nella regione compresa tra il Mar Nero e il Mar Caspio furono costrette ad abbandonare le loro terre, probabilmente in seguito ad un disastro naturale (ondate di gelo, malattie, siccità…) o sotto la pressione di altre popolazioni, e a sospingendosi verso meridione propagandosi gradualmente in ogni direzione. Si stima che queste tribù, gli indoarii, o più semplicemente gli arii (Arya), giunsero nel subcontinente indiano attraversando i passi montani dell'Hindukush (nord-est dell'Afghanistan) in un periodo compreso tra il 1600 e il 1500 a.C.
Le informazioni che abbiamo su questo periodo e sugli Arya sono desunte dai loro testi sacri scritti in sanscrito, Veda (termine che significa "saggezza", "conoscenza"), tra cui il Rig Veda (Veda degli inni). Da questi testi si apprende che quella Arya non fu un'invasione rapida e definitiva, non fu una campagna di conquista al seguito di un esercito organizzato che si impossessò velocemente delle pianure settentrionali dell'India. Ma fu piuttosto una penetrazione lenta, ostacolata probabilmente dalla natura del luogo e dalle popolazioni autoctone[2] molto più evolute chiamate Dasa (o Dasyu) che, a differenza degli arii bianchi, erano di pelle scura. Le tribù per secoli furono in lotta sia con le popolazioni originarie, sia tra di loro, dovendo fronteggiare successive ondate migratorie.
Nel 1300 a.C. assistiamo al consolidamento del dominio degli Arii in tutto il Nord-Ovest indiano e progressivamente sul Panjab, sulla valle del Gange e nel 1000 a.C. fino al Gujarat. L'influenza dravidica continuerà ad essere egemone sul sud dell'India dove sorgeranno vari regni molto evoluti, principalmente il regno dei Chola, quello dei Chera, quello dei Pandya e in seguito i Pallava spesso in guerra fra loro ma che manterranno l'indipendenza da domini stranieri per più di 2000 anni.
Si stima che le tribù nomadi Arya iniziarono progressivamente a divenire stanziali successivamente all'anno 1000 a.C. diffondendosi nell'India settentrionale. Significativa l'evoluzione di alcuni termini coniati all'epoca, come ad esempio Jana con cui inizialmente si identificava la “tribù” ora veniva usato per “la gente”, con il termine janata il “popolo”, e con janapada il “territorio di quel popolo”.[2]. Tra i vari regni tribali (janapada) verso la fine del VII secolo a.C. iniziarono ad emergerne sedici più importanti: i Mahajanapadas (maha: grande – janapada).
- 1600-1000 a.C. l'India fu invasa da tribù di Arya, che introdussero un'antica lingua colta: il sanscrito.
- 1000-900 a.C.: introduzione del ferro.
Mahajanapadas
I Mahajanapadas furono i sedici più potenti regni e repubbliche dell'epoca, che si trovano principalmente lungo tutta la fertile pianura indo-gangetica, anche se una serie di regni minori si stendeva su tutto il subcontinente. Nel 500 a.C. andavano dall'odierno Afghanistan a occidente, fino al Bengala e al Maharashtra a oriente comprendendo Kasi, Kosala, Anga, Magadha, Vajji (o Vriji), Malla, Chedi, Vatsa (o Vamsa), Kuru, Panchala, Machcha (o Matsya), Surasena, Assaka, Avanti, Gandhara, Kamboja. Questo periodo fu quello della seconda grande urbanizzazione in India dopo la Civiltà della valle dell'Indo. Fra queste Mahajanapadas ve ne erano alcune in cui il sistema di potere era trasmesso con successione ereditaria; altri stati, invece, eleggevano i loro governanti. A cavallo tra il 500 e il 400 a.C., cioè all'epoca del Buddha, quattro di questi regni -Vatsa, Avanti, Kosala e Magadha-, imposero la loro egemonia sui vicini, espandendosi territorialmente.
In particolar modo Kosala e Magadha perseguirono una politica di aggressione verso le popolazioni e i territori confinanti, delineandosi tra le principali potenze della regione. Durante il V secolo a.C. il Kosala estendeva i propri domini da Varanasi all'Himalaya, mentre il re Bimbisara, in un regno che durò quasi 50 anni (tra il 540 e il 490 a.C.), guidò l'ascesa del Magadha che conquistò il vicino janapada di Anga (probabilmente con l'intento di impadronirsi delle importanti miniere di ferro della regione) ad oriente verso il delta del Gange. La politica espansionistica di Bimbisara fu continuata dal figlio Ajatashatru che guidò il paese contro le confederazioni tribali dei Vriji a Nord in una guerra che durò 14 anni, e successivamente contro il re di Ujjain (Avanti), una potente mahajapanada ad occidente[2].
Oltre agli Stati maggiori, ci sono state anche tante oligarchie più piccole, come quelle del Koliyas, Moriyas, Jnatrikas, Shakya, e Licchavi. In particolare sono ricordate le tribù dei Jnatrikas e Shakya in quanto ad esse appartenevano rispettivamente Mahavira, il fondatore dello Jainismo e Gautama Buddha, il fondatore del buddismo.
Queste figure rappresentano da un punto di vista spirituale delle tappe fondamentali per la storia dell'India del VI e il V secolo a.C. e costituiscono due figure di grande eminenza nel panorama mondiale.
Gautama Buddha, fondatore del Buddhismo vivrà tra il 563 e il 483 a.C.; Mahavira, fondatore del Giainismo morirà poco dopo, nel 477 a.C. Ma se il buddhismo andrà verso il declino nell'India, sviluppandosi maggiormente in altri paese limitrofi, il giainismo continuerà ad essere presente.
Buddha vivrà tra il Kosala e il regno del Magadha, e proprio qui, dopo la sua morte, verrà convocato un concilio a Rajagriha (capitale del Magadha) con l'intento di raccoglierne la parola e preservarne gli insegnamenti[2].
Cronologia
Legenda
- TRAD = secondo la tradizione indiana
- MOD = secondo gli storici moderni
Le origini
- 30000 a.C. Nishada di lingua munda
- 10000 a.C. iniziano le immigrazioni dei Dravida che si sovrapporranno ai nativi.
- 9990 a.C. inizia il primo Sangham, assemblea sei poeti dravidici (TRAD)
- 6000 a.C. inizia la diffusione dello Śivaismo (TRAD)
- 5550 a.C. maremoto su Madura (TRAD)
- 4000 a.C. fondazione del Giainismo (data approssimativa)
- 4000 a.C. migrazione dravidica verso ovest
- 3400 a.C. Civiltà dell'Indo, città di Mohenjo-daro e Harappa
- 3300 a.C. Inni del Rig Veda
- 3200 a.C. prima invasione aria (TRAD)
- 3102 a.C. Guerra del Mahabharata e inizio dell'era del Kali Yuga (TRAD)
- 2700 a.C. resti archeologici dimostrano commerci indiani con la sumera Kish
- 2200 a.C. prove di commercio tra l'India e Babilonia (specialmente per il cotone)
- 2000 a.C. Ceramiche provenienti dall'odierno Iran nella valle del Gange
- 1900 a.C. seconda invasione aria (TRAD)
- 1850 a.C. fine del secondo Sangham dravidico (TRAD)
- 1800 a.C. Letteratura vedica dei Brahmana (TRAD)
- 1800 a.C. scissione tra le tribù arie e iraniche
- 1400 a.C. espansione ariana nell'Asia occidentale
- 1375 a.C. divinità arie venerate a Mitanni (Mesopotamia settentrionale)
- 1300 a.C. consolidamento dominio degli Arii in tutto il Nord-Ovest
- 1100 a.C. dominio ario sul Panjab
- 1050 a.C. dominio ario sulla valle del Gange (TRAD)
- 1000 a.C. dominio ario nel Gujarat
- 1000 a.C. letteratura vedica dei Sutra (TRAD)
- 900 a.C. commercianti indiani importano la scrittura fenicia detta brahmi
- 817 nascita del profeta jaina Parshvadeva
- 800 a.C. intenso commercio tra la zona indiana e quella babilonese
- 778 a.C. Letteratura vedica dei Brahmana (MOD)
- 750 a.C. dominio ario sulla valle del Gange (MOD)
- 642-320 periodo shishunaga-nanda
- 600 a.C. comparsa della scrittura aramaica Kharoshthi in India, letteratura vedica dei Sutra (secondo gli storici moderni)
- 563-483 a.C. Siddhartha Gautama Buddha
- 559-468 a.C. Mahavira, profeta jaina
- 525-500 a.C. Bimbisara re del Magadha
- 520 a.C. i Persiani di Dario I estendono l'impero achemenide fino all'Indo
- 517 a.C. spedizione del navigatore greco Scilace lungo le coste indiane
- 500-475 a.C. Ajatashatru re del Magadha
- 500 a.C. grammatico Pāṇini
- 425-325 a.C. Dinastia dei Nanda
- 416 a.C. Indika di Ctesia
- 356-323 a.C. Alessandro Magno
- 326 a.C. Alessandro invade l'India
- 325 a.C. Alessandro abbandona l'India, Chandragupta Maurya diventa re del Magadha
- 325-184 a.C. Dinastia Maurya
- 305 a.C. alleanza tra Seleuco e Chandragupta
- 300 a.C. Megastene alla corte dei Maurya, Artha Shastra di Kautilya
- 274-237 a.C. Regno di Ashoka
- 220 a.C. inizio del potere andhra; Kharavela re del Kalinga (India)
- 206 a.C. spedizione di Antioco III re della Siria in India
- 200 a.C. primi affreschi di Ajanta
- 187-175 a.C. Dinastia Shunga (Sunga)
- 180 a.C. Demetrio I di Battriana crea il primo Regno indo-greco
- 151 a.C. morte di Pushyamitra
- 150 a.C. Mahabhashya di Patañjali
- 100 a.C. intenso commercio con l'Impero Romano
- 78 a.C. Manus è il primo re scita in India
- 75 a.C. Dinastia Kanva; egemonia scita e partica sul Panjab
- 50 a.C. fine del terzo Sangham dei poeti tamil (TRAD)
- 30 a.C. fine dell'ultimo Regno indo-greco
- 25 a.C. spedizione di Augusto per ampliare i commerci marittimi
- 26-20 a.C. ambasciata indiana presso Augusto e ambasciata romana presso Pandion (India meridionale); Dinastia Satavahana (Andhra)
- 1 monumentale Stupa di Sanchi
- 48 I Kushana (Yueh Chi) occupano il Gandhara
- 78 Inizio dell'era scita Shaka
- 100 ambasciata indiana presso Traiano
- 120-380 Egemonia Scita nell'India Occidentale
- 120 Stupa di Amaravati; ambasciata indiana ad Adriano
- 144 Kanishka imperatore dei Kusāna; sviluppo dell'arte greco-buddhista di Mathura
- 150 ambasciata indiana a Antonino Pio
- 220 ambasciata indiana a Eliogabalo
- 273 ambasciata indiana a Aureliano
- 300 inizio della Dinastia Gupta
- 319-330 impero di Candragupta Gupta I
- 330-380 impero di Samudragupta
- 340 ambasciata indiana a Costantino
- 362 ambasciata indiana a Giuliano
- 380 crollo dell'Impero Shaka
- 380-415 regno di Vikramaditya
- 399-414 viaggio in India del pellegrino buddhista cinese Fa Hsien; poeta Kalidasa
- 400 gli Unni Bianchi si insediano nel Gandhara
- 450-650 affreschi di Ceylon; tempio di Aihole
- 500 gli Unni Bianchi entrano nel Rajputana, nel Panjab e nel Kashmir
- 530 ambasciata indiana a Giustiniano
- 550 crollo dell'Impero Gupta
- 570 ascesa della Dinastia Pallava
- 606-647 regno di Harsha
- 629-645 viaggio in India di Hiuen Tsang
- 650-663 gli Arabi conquistano Herat e Kabul
- 700 Dinastia Pala nel Bengala
- 712 conquista araba del Sind
- 725 costruzione del tempio di Vijayeshvara a Pattadakal
- 800 costruzione del tempio di Kailasa a Ellora
- 816 Kanauj conquistata dai Pratihara
- 840-890 regno di Bhoja I
- 850 tempio di Mukteshvara a Bhuvaneshwar
- 900 fine della Dinastia Pallava
- 907-1251 Impero Chola
- 954 tempio di Lakshmana a Khajuraho
- 998-1030 Mahmud di Ghazna
- 1000 tempio di Mahadeva e di Bhuvaneshvar-Lingaraja a Khajuraho
- 1005 Mahmud di Ghazna occupa il Panjab
- 1014 distruzione del tempio di Mathura
- 1018 Sacco di Kanauj; Mahmud di Ghazna occupa la zona orientale della valle del Gange
- 1020 tempio di Tanjore
- 1055-1113 il filosofo Hamanuja sviluppa la filosofia non dualista
- 1182-1227 Gengis Khan
- 1186 Mu'izz al-Din Muhammad re di Ghazni
- 1192-1196 Mu'izz al-Din Muhammad sconfigge le truppe della confederazione indù a Tarayn e conquista l'India settentrionale
- 1202 i musulmani conquistano Benares
- 1210-1236 Iltutmish sultano di Delhi
- 1220-1230 edificazione del Qubt Minar
- 1221 invasione mongola guidata da Gengis Khan
- 1240 i Mongoli distruggono la città di Lahore
- 1250 tempi di Konarak
- 1266-1287 Balban sultano di Delhi
- 1290 con re Firuz inizia la dinastia Khalji
- 1296 Ala-ud-din sultano di Delhi
- 1308-1326 i musulmani conquistano la penisola del Deccan e l'India meridionale
- 1320 Ghiyas-ud-din inaugura la dinastia Tughlak
- 1336 Impero Vijayanagara
- 1369 Timur (Tamerlano) re di Samarcanda
- 1374 ambasciatori di Vijayanagara in Cina
- 1380-1420 Kabir
- 1398 Timur invade l'India e conquista Delhi
- 1498 sbarco di Vasco de Gama in India
- 1504 Babur conquista Kabul
- 1510 Albuquerque si impadronisce di Goa
- 1524 Babur conquista Lahore
- 1526-1530 i Turco-Mongoli sottomettono gli Afghani e i Rajputi
- 1530 morte di Babur, avvento di Humayun
- 1538 morte di Guru Nanak
- 1545 morte di Sher Shah
- 1556 morte di Humayun
- 1556-1605 Regno di Akbar
- 1565 i Musulmani distruggono Vijayanagara
- 1600 nasce l'East India Company
- 1605-1627 Jahangir
- 1616 arrivo in India dei Danesi
- 1628-1658 Shah Jahan
- 1630-1680 Shivaji
- 1658 gli olandesi occupano Ceylon
- 1658-1707 Aurangzeb
- 1664 nasce la Compagnia Francese delle Indie Orientali
- 1673 I francesi a Pondichéry
- 1690 costruzione di Chandernagor
- 1698 gli inglesi annettono Bombay e fondano Calcutta
- 1725 i francesi annettono Mahè
- 1739 Nadir Shah conquista Delhi
- 1740-1754 Joseph François Dupleix governatore di Pondichéry
- 1763 Trattato di Parigi
- 1765 gli inglesi ottengono la sovranità del Bengala
- 1772 Warren Hastings governatore del Bengala
- 1782-1799 Tipu Sultan
- 1806 morte di Shah Alam II
- 1842 gli Afghani annientano un'armata inglese sul passo del Khyber
- 1844 trattato anglo-russo
- 1849 annessione britannica del Panjab
- 1852 annessione britannica della Birmania
- 1857-1859 I guerra d'indipendenza indiana
- 1876 Regina Vittoria Imperatrice dell'India
- 1880 nasce il Congresso Nazionale Indiano
- 1947 indipendenza dell'India e del Pakistan
- 1948 morte di Gandhi e Jinnah
- 1964 morte di Nehru
- 1965 Indira Gandhi Primo ministro dell'India
- 1971 indipendenza del Bangladesh
- 1980 Indira Gandhi di nuovo Primo ministro
Note
- ↑ Vedi Alain Daniélou, Storia dell'India (tradotto da Alessandra Strano). Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1984 , Astrolabio, Roma
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Hermann Hulk/Dietmar Rothermund, Storia dell'India (Garzanti), pag. 50
Bibliografia
- Alain Daniélou, Storia dell'India (tradotta da Alessandra Strano). Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1984
- BONAZZI, Eros, Storia del Bengala e del Bangladesh, Azeta Fastpress, 2011. ISBN 978-88-8998-230-3
- Michelguglielmo Torri, Storia dell'India. Editori Laterza
- Template:En Bory J.B., Cook S.A. e Adcock F.E., Cambridge History of India, Cambridge University Press, Londra 1963
- Template:En Ananda Coomaraswamy, History of Indian and Indonesian Art, Majumdar Sastri, Londra, 1927
Voci correlate
- Munda (popolazione)
- Lingue Munda
- Dràvida
- Arii
- Shishunaga
- Nanda
- Chola
- Khushana
- Maratthi
- Storia del Pakistan
Collegamenti esterni
- Storia dell'India settentrionale
- Storie contemporanee dell'India
- India Chronology World History Database
- Indian History - Ancient, Medieval and Modern
- Central Oregon Community College: India Timeline
- Sources of Early Indian History
- A Tribute to Hinduism
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