Tiglatpileser III

Da Ufopedia.

Tiglat-Pileser III — stele dalle mura del palazzo reale (British Museum, Londra)

Tiglatpileser III (in accadico: Tukultī-Apil-Ešarra) (... – ...) fu uno dei principali re dell'Assiria nell'VIII secolo a.C. Regnò dal 745 a.C. fino al 727 a.C. ed è considerato il fondatore dell'Impero Neo-Assiro.

Il nome, che letteralmente significa "la mia fiducia nel figlio di Escharra", viene trascritto anche in altri modi (per esempio Tiglath Pileser o Tiglatpileser), e compare in un certo numero di varianti nelle fonti antiche (in 2 Cronache 28:20, per esempio, si trova Tillegath-Pilneser). Diverse fonti, fra cui ancora la Bibbia (1 Cronache 5:26 e 2 Re 15:19,20) ricordano Tiglat-Pileser III anche come Pul o Pulu.

Le sue origini sono ignote, ma si ritiene sia stato un usurpatore che assunse il nome di un più legittimo predecessore. Dopo la morte di Salmanassar III (859 - 824 a.C.) il regno Assiro si era alquanto indebolito. Potrebbe tuttavia essere un figlio cadetto di Adad-nirari III, di cui si dichiara esplicitamente figlio nelle sue iscrizioni, o comunque discendere in qualche modo dai suoi predecessori; potrebbe persino essere figlio del suo diretto predecessore Ashur-nirari V.

Sotto il suo regno il potere assiro nel Vicino Oriente crebbe in seguito alle sue fortunate campagne militari. Appena divenuto re sconfisse Urartu (nella moderna Armenia), che aveva esercitato una vera e propria egemonia sotto il regno di Sarduri II, esteso fino alla Siria e alla Mesopotamia settentrionale. Quindi conquistò Arpad dopo un assedio di tre anni, e condusse numerose campagne verso Ovest. Le iscrizioni assire ricordano, nel quinto anno del suo regno (739 a.C.), una vittoria su "Azariah" (Uzzia), re di Giuda, i cui atti sono narrati nel 2° Libro delle Cronache 26:6-15. Nel 733 a.C. le sue armate occuparono il territorio dei Filistei sulle coste del Mar Mediterraneo, distrussero Damasco occuparono la maggior parte del regno di Israele, le cui regioni settentrionali divennero province assire. Molti degli abitanti vennero impalati o deportati altrove nell'impero assiro.

Questi eventi sono narrati nella Bibbia, che descrive come Tiglat-Pileser III sconfisse Pekah, re di Israele, e Rezin, re degli Aramei, alleatisi contro di lui. Rezin fu giustiziato dal sovrano assiro e Pekah ucciso da Osea, che assunse il controllo di un ridotto regno di Israele come vassallo degli Assiri (2° re 15:29; 16:5-9; 1 Cronache 5:6, 26) Ahaz (noto agli assiri come Yahu-khazi), re di Giuda, fu anch'esso obbligato a pagare un tributo al conquistatore (2° Re 16:10-16).

Nel 732 stroncò un'alleanza anti-assira, eliminando la “regina” araba Shamsī, come precedentemente aveva vanificato un altro tentativo anti-assiro condotto da Zebībē, “regina” degli arabi ( šarrat Aribi ) e sacerdotessa dei Qedar (Qidri) di Adummatu (Dūma/Dūmat al-Jandal, oggi al-Jōf) Tiglat-Pileser III impose il dominio assiro anche a Babilonia, divenendone re col nome di Pulu. Le sue conquiste spianarono la strada alla nascita del Secondo Impero Assiro. Costruì inoltre un palazzo reale a Nimrud (il c.d. "palazzo centrale") che più tardi Asarhaddon smantellerà. I suoi annali regi furono incisi sulle lastre di pietra scolpita con le sue campagne militari che decoravano il palazzo.

Alla sua morte gli successe Ululai, governatore di Babilonia, che prese il nome di Salmanassar V.

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