Alien vs Predator
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Sebastian
Alien vs. Predator è un film del 2004, diretto da Paul W. S. Anderson.
Il film non è tratto dal videogioco omonimo, ma sia il film che il videogioco si ispirano ad una storia originale che Randy Stradley scrisse per il fumetto Aliens vs. Predator pubblicato dalla Dark Horse Comics dal novembre 1989 al dicembre 1990.
Indice |
Trama
Gli Alien (indicati anche come Xenomorfi) sono una specie aliena dotati di un corpo particolarmente resistente, nel quale circola del sangue che, a contatto con l'aria diventa diecimila volte più corrosivo dell'acido solforico. Si moltiplicano tramite un atipico sistema riproduttivo: una "regina" depone delle uova, dalle quali escono una sorta di larve (conosciute anche come "Face Huggers"), il cui unico scopo è quello di rilasciare embrioni in altri organismi. Una volta trovato un ospite adatto il Face Hugger si attacca al suo viso e servendosi della bocca, impianta all'interno del torace un embrione. Quando l'embrione è ormai maturo (lo xenomorfo "neonato" è detto anche "Chest Burster"), lascia il corpo dell'ospite sfondandone il torace e raggiunge l'età adulta in poche ore.
I Predator, invece, sono extraterrestri umanoidi (una specie chiamata Yautja), intellettivamente e culturalmente molto più sviluppati, ed a differenza degli Alien combattono con armi dalla tecnologia sofisticata, che vanno dai fucili al plasma (plasmacasters) ai dispositivi di occultamento. Si allenano nel combattimento "cacciando" su vari pianeti (la Terra pare essere fra le loro mete preferite, i protagonisti dei film Predator e Predator 2 hanno la sfortuna di incontrarli ed essere designati come "prede").
I Predator sono dei guerrieri con un ferreo codice d'onore, e per provare il loro valore alcuni di essi ingaggiano dei combattimenti altamente spettacolari con gli Alien, in una sorta di mortale gioco ad eliminazione. Ogni cento anni tornano sulla Terra (dove hanno lasciato una piramide contenente una regina degli Alien ibernata), dando modo ad alcuni terrestri di individuare e raggiungere la piramide stessa. I terrestri, del tutto ignari della situazione, raggiungono la misteriosa piramide per studiarla: in questo modo, vengono automaticamente riattivati i sistemi che trasformano la piramide in un labirinto che modifica la propria forma e che risvegliano la regina (la quale, imprigionata, è costretta a produrre uova). I terrestri hanno soltanto il compito di sacrificarsi ospitando gli embrioni degli Alien, in modo che questi possano nascere nella loro forma completa ed i Predator possano confrontarsi con loro in una letale battaglia.
Gli umani poco possono contro queste due potenti razze aliene. Infatti alla fine soltanto Alexa, alleatasi con l'ultimo dei Predator, riesce a sopravvivere. La regina degli Alien riesce a seguire lei ed il Predator fuori dalla piramide, ma fortunatamente riescono a farla annegare nelle gelide acque artiche. Il Predator muore nell'impresa, e solo a questo punto la sua astronave si rende visibile ed i suoi compagni ne recuperano il corpo. Ma il Predator era stato infettato da una larva di Alien.
Genesi del film
Le origini
Dal luglio 1988 al giugno 1990 la casa editrice statunitense Dark Horse pubblica la trilogia fumettistica di Aliens, riscuotendo un grande successo, così come con Predator: the Heat, sequel a fumetti del film omonimo di John McTiernan. La Dark Horse decide così di presentare al pubblico una storia a fumetti che unisse le due creature aliene della casa cinematografica Fox: Aliens vs Predator, scritto da Randy Stradley e disegnato da Phill Norwood (nn.1-3) e Chris Warner (n. 4). La serie ebbe anche un numero 0 (luglio 1990), sempre di Stradley e Norwood, in realtà ristampa di una singola storia in bianco e nero pubblicata su Dark Horse Presents nn. 34-36 (novembre 1989-febbraio 1990) in tre puntate.
Il successo è immediato, tanto che quando Stephen Hopkins dirige il film Predator 2, uscito nel novembre 1990, inserisce nel finale una citazione da Aliens: nell'astronave del Predator, infatti, fra i trofei troneggia il teschio di uno xenomorfo.
Nel 1991 lo sceneggiatore Peter Briggs adatta per il cinema la storia di Aliens vs Predator, che però rimane inutilizzata.
Già nell'ottobre del 1992 la rivista Aliens, mensile dedicato agli appassionati del genere, annuncia la nascita del progetto per trasporre in film Aliens vs Predator. Si cita un regista, Roland Emmerich, e si cita un abbozzo di trama: alien e predator che si scontrano su un pianeta semi-disabitato. Del progetto, però, non se ne saprà più nulla.
La storia
Basandosi dichiaratamente sui libri di Erich von Däniken, fautore della teoria secondo la quale le piramidi egiziane, cambogiane ed azteche siano state costruite con l'intervento di intelligenze extraterrestri, il regista e sceneggiatore britannico Paul W. S. Anderson nel 2003 scrive la sceneggiatura per Alien vs Predator (dove Alien è scritto al singolare, senza la "s", per distinguerlo dalla serie fumettistica della Dark Horse). Dopo più di 40 sceneggiature rifiutate dalla Fox, quella di Anderson riesce finalmente a convincere i produttori ad iniziare le riprese.
Mentre la saga fumettistica si slega completamente sia dalle storie dei film di Alien che da quelli di Predator, la storia di Anderson si pone come antecedente della tetralogia aliena. Mentre il primo Alien di Ridley Scott si svolge nel futuro, raccontando il primo incontro fra umani ed alieni, il film di Anderson anticipa quell'incontro ambientandolo in tempi odierni.
L'unico contatto, però, con la saga aliena è costituito dal personaggio di Bishop, interpretato da Lance Henriksen. Mentre in Aliens - scontro finale ed in Alien³ Bishop è un androide, in Alien vs Predator è una persona in carne ed ossa, fondatore della Compagnia Weyland-Yutani, presente anch'essa nelle altre storie, e modello per il futuro androide Bishop.
Slogan promozionali
- «Chiunque vinca... noi perdiamo.»
Riferimenti e citazioni
- Il personaggio interpretato da Lance Henriksen, Charles Bishop Weyland, è il co-fondatore della Weyland Yutani Corporation. Quest'ultima sarebbe la Compagnia citata in tutti i film della serie Alien. L'androide Bishop di Aliens - Scontro finale (1986) e Bishop II in Alien3 (1992) furono interpretati sempre da Henriksen.
- In una scena si può vedere Bishop fare il gioco del coltello tra le dita usando una penna, chiaro riferimento alla scena di Aliens.
- Sebastian porta sulla spalla destra della giacca una scheda identificativa che reca sotto la fototessera la bandiera italiana, in riferimento alla nazionalità dell'attore Raoul Bova.
- All'interno della piramide, il simbolo più in uso è l'Alien arrotolato che compare nelle locandine di Alien 3.
Sequel
Visti gli incassi del film, è stato messo in cantiere un sequel, Aliens vs. Predator 2, uscito in Italia il 25 gennaio 2008.