Radiofari stellari
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Versione delle 17:51, 24 ago 2012
I radiofari stellari sarebbero delle apparecchiature poste sulla superficie di un pianeta, in orbita o vaganti nello spazio, atte a comunicare o ripetere dei segnali radio o laser (tra l'altro di localizzazione e diretti verso altri sistemi planetari). Funzionerebbero in modo analogo ai terrestri fari costieri e alle boe acustiche marine. Escludendo radiotelescopi e satelliti terrestri di fabbricazione umana, finora ne sono stati scoperti 3: il monolito spaziale, il monolito su Phobos e la grande piramide di Cheope a Giza, Egitto. Si presume che tutte e tre siano state costurite e collocate da una popolazione aliena umanoide (di aspetto caucasico con naso aquilino, vedi alieni nordici) proveninte da Nibiru: gli Anunnaki.
Si suppone ci siano stati in passato radiofari stellari nelle città mediorientali presso l'Egitto-Palestina-Libano (Ararat, Baalbek, Monte del Tempio a Gerusalemme, Eliopolis, Monte Mashu e Monte Sinai nel Sinai) e in Irak (Sippar, Larak, Nippur, Shuruppak, Larsa, Bad-Tibira, Lagash, Eridu), nelle città latinoamericane presso il Perù-Bolivia-Messico (Linee di Nazca, Tiahuanacu e Teotihuacan), nelle città cinesi presso lo Shanxi e il deserto del Gobi (piramidi cinesi) e nelle città della valle dell'Indo presso il Pakistan-India occidentale (Mehrgarh, Harappa, Mohenjo-daro, Dholavira, Lothal, Rakhigarhi, Ganweriwala, Daimabad, Chanhudaro, Sutkagen Dor).
Inoltre ci devono essere stati radiofari stellari sulla Luna, su Marte e probabilmente ci sono su Nibiru e gli altri pianeti abitati della Via Lattea.