Cronologia della Storia antica (parte)

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*c. [[1390 a.C.]] - [[Ashur-rim-nisheshu]] 37° Re dell'[[Assiria]] -Ultimo Re dell'Antico Regno- (fratello (?) del precedente Re [[Ashur-rim-nisheshu]]. È menzionato nelle [[lettere di Amarna]] come un Re che ricevette oro per un servigio dato al Faraone [[Thutmose IV]], probabilmente in cambio di una figlia data come sposa al Faraone stesso).
*c. [[1390 a.C.]] - [[Ashur-rim-nisheshu]] 37° Re dell'[[Assiria]] -Ultimo Re dell'Antico Regno- (fratello (?) del precedente Re [[Ashur-rim-nisheshu]]. È menzionato nelle [[lettere di Amarna]] come un Re che ricevette oro per un servigio dato al Faraone [[Thutmose IV]], probabilmente in cambio di una figlia data come sposa al Faraone stesso).
*c. [[1388 a.C.]] - [[Amenhotep III]] (Tuthmosis) 254° Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -salì al trono che era ancora un bambino, nei suoi primi anni di regno venne aiutato e guidato da un consiglio di reggenza, del quale fece sicuramente parte la madre, che governò in suo nome per almeno una decina d'anni. Nel secondo anno di regno venne combinato il matrimonio con [[Tyi]] che non era di sangue reale ma figlia di [[Yuya]], un nobile che ricopriva un'alta carica nell'esercito. Dalla Grande Sposa Reale Tyi, Amenohotep ebbe almeno sei figli tra i quali due maschi: un Thutmose morto in giovane età, [[Amenhotep IV]] (Akhenaton) e quattro figlie: Satamon, Henuttanebu, Isi e Nebetah. Ebbe anche altri figli dalle mogli secondarie tra cui, con sufficiente probabilità,  [[Smenkhkhara]], figlio di Sitamon, che salì al trono dopo Akhenaton. Per ragioni che ci sfuggono i greci chiamarono questo sovrano [[Memnone]] come il principe etiopico che, nell'[[Iliade]], viene ucciso da [[Achille]]. Una delle principali fonti di informazioni sugli avvenimenti del regno di Amenhotep III sono le [[Lettere di Amarna]], una raccolta di tavolette, scritte nella lingua diplomatica del tempo, l'[[accadico]], che contengono la corrispondenza tra l'Egitto e numerosi stati, piccoli e grandi, dell'area [[Palestina|medioorientale]]. Amenhotep III intrattenne relazioni pacifiche con le potenze straniere attraverso diversi matrimoni interdinastici, si hanno notizie di matrimoni con: Gilu-Kheba figlia di [[Shuttarna II di Mitanni|Shuttarna II]] re di [[Mitanni]] (decimo anno di regno) e con Tadu-Kheba figlia di [[Tushratta di Mitanni|Tushratta]] ench'egli re di Mitanni e  con una sorella e una figlia di [[Kadashman Enlil di Babilonia|Kadashman Enlil]] sovrano di Babilonia. Il suo regno fu per la maggior parte un regno pacifico; si ha notizia di una sola spedizione in [[Nubia]] nel 5° anno di regno, peraltro non comandata dal sovrano in persona, ma dal ''Figlio del Re di [[Kush]]'', in pratica il viceré; mentre i territori asiatici non crearono grossi problemi. L'apparente pace nella regione della [[Siria]] mascherò, in realtà, la pregressiva riduzione dell'influenza egiziana a vantaggio dell'[[Ittiti|impero Ittita]]. Amenhotep III fu un grande costruttore e sotto il suo regno l'[[Egitto]] si arricchì di meravigliosi monumenti, progettati in gran parte dall'architetto Amenhotep figlio di Hapu.-
*c. [[1388 a.C.]] - [[Amenhotep III]] (Tuthmosis) 254° Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -salì al trono che era ancora un bambino, nei suoi primi anni di regno venne aiutato e guidato da un consiglio di reggenza, del quale fece sicuramente parte la madre, che governò in suo nome per almeno una decina d'anni. Nel secondo anno di regno venne combinato il matrimonio con [[Tyi]] che non era di sangue reale ma figlia di [[Yuya]], un nobile che ricopriva un'alta carica nell'esercito. Dalla Grande Sposa Reale Tyi, Amenohotep ebbe almeno sei figli tra i quali due maschi: un Thutmose morto in giovane età, [[Amenhotep IV]] (Akhenaton) e quattro figlie: Satamon, Henuttanebu, Isi e Nebetah. Ebbe anche altri figli dalle mogli secondarie tra cui, con sufficiente probabilità,  [[Smenkhkhara]], figlio di Sitamon, che salì al trono dopo Akhenaton. Per ragioni che ci sfuggono i greci chiamarono questo sovrano [[Memnone]] come il principe etiopico che, nell'[[Iliade]], viene ucciso da [[Achille]]. Una delle principali fonti di informazioni sugli avvenimenti del regno di Amenhotep III sono le [[Lettere di Amarna]], una raccolta di tavolette, scritte nella lingua diplomatica del tempo, l'[[accadico]], che contengono la corrispondenza tra l'Egitto e numerosi stati, piccoli e grandi, dell'area [[Palestina|medioorientale]]. Amenhotep III intrattenne relazioni pacifiche con le potenze straniere attraverso diversi matrimoni interdinastici, si hanno notizie di matrimoni con: Gilu-Kheba figlia di [[Shuttarna II di Mitanni|Shuttarna II]] re di [[Mitanni]] (decimo anno di regno) e con Tadu-Kheba figlia di [[Tushratta di Mitanni|Tushratta]] ench'egli re di Mitanni e  con una sorella e una figlia di [[Kadashman Enlil di Babilonia|Kadashman Enlil]] sovrano di Babilonia. Il suo regno fu per la maggior parte un regno pacifico; si ha notizia di una sola spedizione in [[Nubia]] nel 5° anno di regno, peraltro non comandata dal sovrano in persona, ma dal ''Figlio del Re di [[Kush]]'', in pratica il viceré; mentre i territori asiatici non crearono grossi problemi. L'apparente pace nella regione della [[Siria]] mascherò, in realtà, la pregressiva riduzione dell'influenza egiziana a vantaggio dell'[[Ittiti|impero Ittita]]. Amenhotep III fu un grande costruttore e sotto il suo regno l'[[Egitto]] si arricchì di meravigliosi monumenti, progettati in gran parte dall'architetto Amenhotep figlio di Hapu.-
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*c. [[1385 a.C.]]
*c. [[1385 a.C.]]
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**[[Shuttarna II di Mitanni|Shuttarna II]] 4° Re di [[Mitanni]] (Il suo regno è databile alla prima metà del [[XIV secolo a.C.]] essendo questo sovrano spesso citato nella corrispondenza diplomatica egizia rinvenuta ad [[lettere di Amarna|Amarna]]. Le [[lettere di Amarna]] riferiscono di scambi di doni, di richieste di doni (soprattutto in oro da parte del sovrano mitannico) e dell'invio della figlia di Shuttarna, Kilu-Hepa (anche [[Gilukhepa]]), in sposa al sovrano egizio  e corrispondente al regno del [[faraone]] [[Antico Egitto|egizio]] [[Amenhotep III]] ([[1388 a.C.|1388]]-[[1348 a.C.]]), di cui Shuttarna era alleato in funzione anti-[[ittiti|ittita]]. Il confine tra le due zone d'influenza dovette trovarsi nei pressi di [[Qatna]] sulle rive del fiume [[Oronte]]. La figlia di Shuttarna, Kilu-Hepa (anche [[Gilukhepa]]) fu data in sposa ad Amenhotep III per suggellare l'alleanza tra le due casate reali. Sotto Shuttarna il regno di Mitanni raggiunse l'apice del suo potere e della sua prosperità: il cuore del regno era nel bacino del [[fiume]] [[Habur]], dove si trovava la capitale [[Washshukanni]], e giungeva fino più o meno all'[[Oronte]], con l'[[Assiria]] e [[Arrapha]] nell'[[est]] che erano suoi regni vassalli. Gli [[ittiti]] cercarono di invadere i confini settentrionali delle terre di Mitanni, ma furono sconfitti da Shuttarna.)
**[[Shuttarna II di Mitanni|Shuttarna II]] 4° Re di [[Mitanni]] (Il suo regno è databile alla prima metà del [[XIV secolo a.C.]] essendo questo sovrano spesso citato nella corrispondenza diplomatica egizia rinvenuta ad [[lettere di Amarna|Amarna]]. Le [[lettere di Amarna]] riferiscono di scambi di doni, di richieste di doni (soprattutto in oro da parte del sovrano mitannico) e dell'invio della figlia di Shuttarna, Kilu-Hepa (anche [[Gilukhepa]]), in sposa al sovrano egizio  e corrispondente al regno del [[faraone]] [[Antico Egitto|egizio]] [[Amenhotep III]] ([[1388 a.C.|1388]]-[[1348 a.C.]]), di cui Shuttarna era alleato in funzione anti-[[ittiti|ittita]]. Il confine tra le due zone d'influenza dovette trovarsi nei pressi di [[Qatna]] sulle rive del fiume [[Oronte]]. La figlia di Shuttarna, Kilu-Hepa (anche [[Gilukhepa]]) fu data in sposa ad Amenhotep III per suggellare l'alleanza tra le due casate reali. Sotto Shuttarna il regno di Mitanni raggiunse l'apice del suo potere e della sua prosperità: il cuore del regno era nel bacino del [[fiume]] [[Habur]], dove si trovava la capitale [[Washshukanni]], e giungeva fino più o meno all'[[Oronte]], con l'[[Assiria]] e [[Arrapha]] nell'[[est]] che erano suoi regni vassalli. Gli [[ittiti]] cercarono di invadere i confini settentrionali delle terre di Mitanni, ma furono sconfitti da Shuttarna.)
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**[[Tudhalia II]] 3° Re [[Ittiti|Ittita]] del nuovo regno (Ereditò una situazione molto complicata per l'Impero Ittita, con le tribù barbare che saccheggiavano il nord del paese da un lato, l'alleanza tra [[Mitanni]] e l'[[Egitto]], stipulato poi anche dalla [[Siria]] e le regioni nell'[[Anatolia]] occidentale in piena rivolta. Durante i primi anni del regno di Tudhalia II (o sul finire del regno di [[Arnuanda I]]) la capitale [[Hattusa]] fu catturata dalle tribù e quindi saccheggiata e incendiata. Tudhalia, rifugiatosi nella città di [[Samuha]], rinuì i resti dell'esercito reale e ingaggiò successive campagne contro queste tribù, indebolendole e costringendole ad abbandonare Hattusa. Alla fine del regno di Tudhalia, il regno ittita si andò rinforzando dai disastri precedenti e controllava ormai la quasi totalità dell'Anatolia. Gran parte del successo di Tudhalia si deve comunque alle capacità del figlio [[Shubiluliuma I]], che sarà uno dei maggiori re ittiti.)
**[[Tudhalia II]] 3° Re [[Ittiti|Ittita]] del nuovo regno (Ereditò una situazione molto complicata per l'Impero Ittita, con le tribù barbare che saccheggiavano il nord del paese da un lato, l'alleanza tra [[Mitanni]] e l'[[Egitto]], stipulato poi anche dalla [[Siria]] e le regioni nell'[[Anatolia]] occidentale in piena rivolta. Durante i primi anni del regno di Tudhalia II (o sul finire del regno di [[Arnuanda I]]) la capitale [[Hattusa]] fu catturata dalle tribù e quindi saccheggiata e incendiata. Tudhalia, rifugiatosi nella città di [[Samuha]], rinuì i resti dell'esercito reale e ingaggiò successive campagne contro queste tribù, indebolendole e costringendole ad abbandonare Hattusa. Alla fine del regno di Tudhalia, il regno ittita si andò rinforzando dai disastri precedenti e controllava ormai la quasi totalità dell'Anatolia. Gran parte del successo di Tudhalia si deve comunque alle capacità del figlio [[Shubiluliuma I]], che sarà uno dei maggiori re ittiti.)
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*c. [[1380 a.C.]]
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**Inizio del Medio Regno dell'[[Assiria]], fino al [[932 a.C.]]
**Inizio del Medio Regno dell'[[Assiria]], fino al [[932 a.C.]]
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**[[Eriba-Adad I]] 38° Re dell'[[Assiria]] (1° Medio Regno) (Partecipò alla battaglia fra [[Tushratta di Mitanni]] e [[Artatama II di Mitanni]])
**[[Eriba-Adad I]] 38° Re dell'[[Assiria]] (1° Medio Regno) (Partecipò alla battaglia fra [[Tushratta di Mitanni]] e [[Artatama II di Mitanni]])
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*c. [[1380 a.C.]]
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**Regno indipendente a [[Ugarit]] ([[Siria]]) a opera di [[Ammistamru I]]
**Regno indipendente a [[Ugarit]] ([[Siria]]) a opera di [[Ammistamru I]]
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**Regno indipendente a [[Amurru|Regno di Amurru]] ([[Siria]]) a opera di [[Abdi-Ashirta]]
**Regno indipendente a [[Amurru|Regno di Amurru]] ([[Siria]]) a opera di [[Abdi-Ashirta]]
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**[[Hattusili II]] 3° Re [[Ittiti|Ittita]] del nuovo regno (esistenza e datazione molto dubbia, tuttora in discussione)
**[[Hattusili II]] 3° Re [[Ittiti|Ittita]] del nuovo regno (esistenza e datazione molto dubbia, tuttora in discussione)
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*c. [[1375 a.C.]] - [[Burnaburiash II]] 19° Re dei [[Cassiti]] e di [[Babilonia]] (III Dinastia Cassita)
*c. [[1375 a.C.]] - [[Burnaburiash II]] 19° Re dei [[Cassiti]] e di [[Babilonia]] (III Dinastia Cassita)
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*c. [[1371 a.C.]] - [[Aziru]] 2° Re di [[Regno di Amurru|Amurru]] (Amurru vassallo di [[Mitanni]])
*c. [[1371 a.C.]] - [[Aziru]] 2° Re di [[Regno di Amurru|Amurru]] (Amurru vassallo di [[Mitanni]])
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*c. [[1370 a.C.]]
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**[[Artashumara di Mitanni|Artashumara]] 4° Re di [[Mitanni]] (È possibile che il nuovo re fosse in realtà solamente un fanciullo usato come copertura ma questa è solamente un'ipotesi, come anche ipotetico è il coinvolgimento della corte egizia di [[Amenhotep III]], di cui Mitanni era alleata, nel complotto.)
**[[Artashumara di Mitanni|Artashumara]] 4° Re di [[Mitanni]] (È possibile che il nuovo re fosse in realtà solamente un fanciullo usato come copertura ma questa è solamente un'ipotesi, come anche ipotetico è il coinvolgimento della corte egizia di [[Amenhotep III]], di cui Mitanni era alleata, nel complotto.)
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**[[Tushratta di Mitanni|Tushratta]] 5° Re di [[Mitanni]] (La corrispondenza displomatica egizia del tempo, le famose [[lettere di Amarna]] riportano contatti sia con [[Amenhotep III]] che con [[Amenhotep IV]] (Akhenaton)). Ad Amenhotep III il sovrano di Mitanni inviò in sposa una figlia, Tadu-hepa, e, in occasione di una grave malattia del sovrano egizio, inviò la statua di [[Ishtar]] di [[Ninive]] ritenuta possedere poteri curativi. Nella corrispondenza con Amenhotep IV rimangono gli, inascoltati da parte egizia, appelli con la richiesta di oro per la costruzione di una statua. É durante il regno di Thusratta che Mitanni inizia la sua parabola discendente sotto i colpi dell'impero [[Ittiti|Ittita]]. Dovrebbe collocarsi in questo contesto temporale la notizia che un sovrano ittita, [[Tuthaliya III]], avrebbe condotto una serie di campagne contro gli stati di [[Kizzuwatna]], [[Arzawa]], [[Ishuna]] ed [[Aleppo]] tutti alleati di Mitanni. Probabilmente Kizzuwatna venne conquistato dagli ittiti in questa fase. Sempre al regno di Tushratta dovrebbe corrispondere quella che è detta prima campagna di Siria del sovrano ittita [[Suppiluliuma I]] con la conquista dei territori mitannici detti Amurra e Nuhashshe. Le informazioni forniteci dal posteriore trattato tra [[Suppiluliuma]] e [[Shattiwaza]] riferiscono come il sovrano ittita avrebbe stretto alleanza con [[Artatama II]] un pretendete al trono di Mitanni rivale di Tushratta. Nel testo Tushratta è definito re di Mitanni mentre Artatama II è detto re di Hurri. Approfittando del ridotto controllo che Mitanni poteva esercitare sui suoi vassalli, a causa delle difficoltà interne, Aziru e Amurru si allearono segretamente con il sovrano ittita mentre Kittuwaza, che nel frattempo aveva recuperato la sua indipendenza, venne riconquistata da Suppiluliuma che invase la parte occidentale della valle dell'Eufrate. Suppiluliuma reclamò allora la sovranità sulle terre di ''Ishuwa'', nell'alto Eufrate, che si erano separate da Hatti durante il regno di suo nonno e che questi non era riuscito a riconquistare. Nel testo pervenutoci Suppiluliuma afferma poi di aver sconfitto le città che si erano ribellate al tempo di suo padre ma che i superstiti di queste avevano trovato rifugio, grazie all'appoggio di Mitanni, proprio nel territorio di Ishuwa.La restituzione dei fuoriusciti era, nei trattati diplomatici dell'epoca, parte integrante degli accordi tra stati e tra governanti e loro vassalli cosicché l'aver offerto rifugio a questi attraverso Ishuwa costituì per gli Ittiti il pretesto per attaccare Mitanni. Un esercito ittita superò i confini entrò in Ishuwa e riportò i fuoriusciti sotto proprio dominio. ... ''Io ho reso libere le terre che ho conquistato. Essi dimorano nei loro luoghi. Tutti i popoli che ho liberato si sono riuniti tra essi e Hatti ha incorporato i loro territori''.L'esercito ittita marciò poi attraverso vari distretti verso Washukanni la capitale mitannica. Suppiluliuma afferma di aver depredato la regione e di aver riportato copioso bottino di prigionieri, bovini, pecore e cavalli neri ad Hatti. Egli afferma anche che Tushratta fu sconfitto, benché apparentemente fosse fallita la conquista della capitale, atto di cui non si parla. La guerra indebolì Mitanni ma non lo distrusse. In una seconda campagna gli ittiti attaversarono l'Eufrate e sottomisero Halab, Mukish, Niya, Arahati, Apina e Qatna ed altre città il cui nome non ci è prevenuto. Il bottino proveniente da Arahati comprendeva anche guidatori di carri da guerra che furono trasferiti in Hatti con tutti le loro cose. Nell'antichità era pratica comune incorporare truppe nemiche sconfitte nel proprio esercito e questo potrebbe rappresentare il tentativo ittita di far fronte alla più potente arma di Mitanni, i carri da guerra, costruendo, o potenziando, una analoga unità bellica. Nel complesso Suppiluliuma afferma di avere conquistato tutte le terre ''... dal monte Libano fino alle lontane foci dell'Eufrate..'' benché i nomi di governatori ittiti e di vassalli vengano riportati solamente per alcune città e regni.)
**[[Tushratta di Mitanni|Tushratta]] 5° Re di [[Mitanni]] (La corrispondenza displomatica egizia del tempo, le famose [[lettere di Amarna]] riportano contatti sia con [[Amenhotep III]] che con [[Amenhotep IV]] (Akhenaton)). Ad Amenhotep III il sovrano di Mitanni inviò in sposa una figlia, Tadu-hepa, e, in occasione di una grave malattia del sovrano egizio, inviò la statua di [[Ishtar]] di [[Ninive]] ritenuta possedere poteri curativi. Nella corrispondenza con Amenhotep IV rimangono gli, inascoltati da parte egizia, appelli con la richiesta di oro per la costruzione di una statua. É durante il regno di Thusratta che Mitanni inizia la sua parabola discendente sotto i colpi dell'impero [[Ittiti|Ittita]]. Dovrebbe collocarsi in questo contesto temporale la notizia che un sovrano ittita, [[Tuthaliya III]], avrebbe condotto una serie di campagne contro gli stati di [[Kizzuwatna]], [[Arzawa]], [[Ishuna]] ed [[Aleppo]] tutti alleati di Mitanni. Probabilmente Kizzuwatna venne conquistato dagli ittiti in questa fase. Sempre al regno di Tushratta dovrebbe corrispondere quella che è detta prima campagna di Siria del sovrano ittita [[Suppiluliuma I]] con la conquista dei territori mitannici detti Amurra e Nuhashshe. Le informazioni forniteci dal posteriore trattato tra [[Suppiluliuma]] e [[Shattiwaza]] riferiscono come il sovrano ittita avrebbe stretto alleanza con [[Artatama II]] un pretendete al trono di Mitanni rivale di Tushratta. Nel testo Tushratta è definito re di Mitanni mentre Artatama II è detto re di Hurri. Approfittando del ridotto controllo che Mitanni poteva esercitare sui suoi vassalli, a causa delle difficoltà interne, Aziru e Amurru si allearono segretamente con il sovrano ittita mentre Kittuwaza, che nel frattempo aveva recuperato la sua indipendenza, venne riconquistata da Suppiluliuma che invase la parte occidentale della valle dell'Eufrate. Suppiluliuma reclamò allora la sovranità sulle terre di ''Ishuwa'', nell'alto Eufrate, che si erano separate da Hatti durante il regno di suo nonno e che questi non era riuscito a riconquistare. Nel testo pervenutoci Suppiluliuma afferma poi di aver sconfitto le città che si erano ribellate al tempo di suo padre ma che i superstiti di queste avevano trovato rifugio, grazie all'appoggio di Mitanni, proprio nel territorio di Ishuwa.La restituzione dei fuoriusciti era, nei trattati diplomatici dell'epoca, parte integrante degli accordi tra stati e tra governanti e loro vassalli cosicché l'aver offerto rifugio a questi attraverso Ishuwa costituì per gli Ittiti il pretesto per attaccare Mitanni. Un esercito ittita superò i confini entrò in Ishuwa e riportò i fuoriusciti sotto proprio dominio. ... ''Io ho reso libere le terre che ho conquistato. Essi dimorano nei loro luoghi. Tutti i popoli che ho liberato si sono riuniti tra essi e Hatti ha incorporato i loro territori''.L'esercito ittita marciò poi attraverso vari distretti verso Washukanni la capitale mitannica. Suppiluliuma afferma di aver depredato la regione e di aver riportato copioso bottino di prigionieri, bovini, pecore e cavalli neri ad Hatti. Egli afferma anche che Tushratta fu sconfitto, benché apparentemente fosse fallita la conquista della capitale, atto di cui non si parla. La guerra indebolì Mitanni ma non lo distrusse. In una seconda campagna gli ittiti attaversarono l'Eufrate e sottomisero Halab, Mukish, Niya, Arahati, Apina e Qatna ed altre città il cui nome non ci è prevenuto. Il bottino proveniente da Arahati comprendeva anche guidatori di carri da guerra che furono trasferiti in Hatti con tutti le loro cose. Nell'antichità era pratica comune incorporare truppe nemiche sconfitte nel proprio esercito e questo potrebbe rappresentare il tentativo ittita di far fronte alla più potente arma di Mitanni, i carri da guerra, costruendo, o potenziando, una analoga unità bellica. Nel complesso Suppiluliuma afferma di avere conquistato tutte le terre ''... dal monte Libano fino alle lontane foci dell'Eufrate..'' benché i nomi di governatori ittiti e di vassalli vengano riportati solamente per alcune città e regni.)
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**[[Niqmadu]] 2° Re di [[Ugarit]] (vassallo degli Ittiti)
**[[Niqmadu]] 2° Re di [[Ugarit]] (vassallo degli Ittiti)
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====[[1360 a.C.]] - [[1356 a.C.]]====
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*c. [[1365 a.C.]] - [[Assur-uballit I]] 39° Re dell'[[Assiria]] -Sotto il suo regno l'Assiria ottenne l'indipendenza dal regno dei [[Mitanni]] grazie alla vittoria contro [[Shuttarna II]] e da questo momento l'Assiria emerse come impero egemone. Successivamente, a causa dei disordini nati in [[Babilonia]] a seguito della morte di [[Burna-Buriash II]], Assur-uballit mise sul trono di Babilonia [[Kurigalzu II]], il figlio o il nipote di quel re, nel primo di quelli che diverranno una serie di interventi assiri negli affari babilonesi.Nelle [[lettere di Amarna]], una serie di lettere diplomatiche di vari monarchi mediorientali dirette ai faraoni [[Amenofi III]] e [[Amenofi IV]], sono state trovate due lettere di Assur-uballit I, delle quali la seconda è la continuazione della prima. Nelle lettere, Assur-uballit si riferisce al suo secondo predecessore [[Assur-nadin-ahhe II]] descrivendolo come suo "padre" o "l'antenato" invece di riferirsi al suo padre reale, [[Eriba-Adad I]]. In questo caso, Assur-uballit si riferì presumibilmente ad Assur-nadin-ahhe perché questo, diversamente da Eriba-Adad I, aveva precedentemente corrisposto con la corte egiziana.-
*c. [[1365 a.C.]] - [[Assur-uballit I]] 39° Re dell'[[Assiria]] -Sotto il suo regno l'Assiria ottenne l'indipendenza dal regno dei [[Mitanni]] grazie alla vittoria contro [[Shuttarna II]] e da questo momento l'Assiria emerse come impero egemone. Successivamente, a causa dei disordini nati in [[Babilonia]] a seguito della morte di [[Burna-Buriash II]], Assur-uballit mise sul trono di Babilonia [[Kurigalzu II]], il figlio o il nipote di quel re, nel primo di quelli che diverranno una serie di interventi assiri negli affari babilonesi.Nelle [[lettere di Amarna]], una serie di lettere diplomatiche di vari monarchi mediorientali dirette ai faraoni [[Amenofi III]] e [[Amenofi IV]], sono state trovate due lettere di Assur-uballit I, delle quali la seconda è la continuazione della prima. Nelle lettere, Assur-uballit si riferisce al suo secondo predecessore [[Assur-nadin-ahhe II]] descrivendolo come suo "padre" o "l'antenato" invece di riferirsi al suo padre reale, [[Eriba-Adad I]]. In questo caso, Assur-uballit si riferì presumibilmente ad Assur-nadin-ahhe perché questo, diversamente da Eriba-Adad I, aveva precedentemente corrisposto con la corte egiziana.-
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*c. [[1360 a.C.]] - [[Tudhalia II]] 4° Re [[Ittiti|Ittita]] del nuovo regno (Quel poco che si sa su di lui è riguardo la sua morte, assassinato in seguito a una congiura degli ufficiali ittiti, probabilmente sostenitori all'elezione del fratello e successore, [[Suppiluliuma I]])
*c. [[1360 a.C.]] - [[Tudhalia II]] 4° Re [[Ittiti|Ittita]] del nuovo regno (Quel poco che si sa su di lui è riguardo la sua morte, assassinato in seguito a una congiura degli ufficiali ittiti, probabilmente sostenitori all'elezione del fratello e successore, [[Suppiluliuma I]])
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*c. [[1358 a.C.]] - [[Suppiluliuma I]] 5° Re [[Ittiti|Ittita]] del nuovo regno (Egli viene considerato il primo sovrano dell'epoca imperiale propriamente detta. Proseguì la politica paterna di consolidamento e allargamento dei confini in direzione dei territori [[kashkei]] e dei paesi di [[Ishuw]] e [[Tegaramma]]. Fu in seguito protagonista delle due guerre contro [[mitanni]], la prima delle quali, condotta contro il re [[urriti|hurrita]] [[Tushratta]], portò anche probabilmente alla conquista dei paesi [[siria]]ni di [[Ugarit]] e [[Amurru]], fino ad allora vassalli del [[faraone]] [[Antico Egitto|egiziano]]. La seconda campagna mittanica fu invece quella che vide la conquista ittita di [[Karkemish]], importante città sull'[[Eufrate]] settentrionale, e la collocazione di Shattiwaza, genero dell'[[imperatore]], sul trono della capitale [[Hurriti|urrita]] [[Washshukkanni]]. I rapporti di Suppiluliuma I con l'[[Egitto]] furono frequenti e di varia natura: con un viceré egiziano l'imperatore si scontrò nel corso delle campagne siriane, ma esistono testimonianze di una corrispondenza epistolare attiva con la corte faraonica. Un aneddoto degno di nota è l'affare della ''dahamunzu'', [[vedova]] del faraone alla quale Suppiluliuma inviò in sposo il figlio [[Zannanza]]: all'arrivo in Egitto, a quanto pare, il giovane principe venne ucciso. Che questo episodio sia o meno realmente accaduto, nell'ultima parte del regno di Suppiluliuma ebbe inizio quel conflitto contro l'Egitto che giungerà sino alla [[battaglia di Kadesh]] ([[1275 a.C.]]) tra [[Muwatalli II]] e [[Ramses II]]) e al successivo trattato di [[pace]] ([[1259 a.C.]]) stipulato tra lo stesso Ramses II e [[Hattusili III]]).
*c. [[1358 a.C.]] - [[Suppiluliuma I]] 5° Re [[Ittiti|Ittita]] del nuovo regno (Egli viene considerato il primo sovrano dell'epoca imperiale propriamente detta. Proseguì la politica paterna di consolidamento e allargamento dei confini in direzione dei territori [[kashkei]] e dei paesi di [[Ishuw]] e [[Tegaramma]]. Fu in seguito protagonista delle due guerre contro [[mitanni]], la prima delle quali, condotta contro il re [[urriti|hurrita]] [[Tushratta]], portò anche probabilmente alla conquista dei paesi [[siria]]ni di [[Ugarit]] e [[Amurru]], fino ad allora vassalli del [[faraone]] [[Antico Egitto|egiziano]]. La seconda campagna mittanica fu invece quella che vide la conquista ittita di [[Karkemish]], importante città sull'[[Eufrate]] settentrionale, e la collocazione di Shattiwaza, genero dell'[[imperatore]], sul trono della capitale [[Hurriti|urrita]] [[Washshukkanni]]. I rapporti di Suppiluliuma I con l'[[Egitto]] furono frequenti e di varia natura: con un viceré egiziano l'imperatore si scontrò nel corso delle campagne siriane, ma esistono testimonianze di una corrispondenza epistolare attiva con la corte faraonica. Un aneddoto degno di nota è l'affare della ''dahamunzu'', [[vedova]] del faraone alla quale Suppiluliuma inviò in sposo il figlio [[Zannanza]]: all'arrivo in Egitto, a quanto pare, il giovane principe venne ucciso. Che questo episodio sia o meno realmente accaduto, nell'ultima parte del regno di Suppiluliuma ebbe inizio quel conflitto contro l'Egitto che giungerà sino alla [[battaglia di Kadesh]] ([[1275 a.C.]]) tra [[Muwatalli II]] e [[Ramses II]]) e al successivo trattato di [[pace]] ([[1259 a.C.]]) stipulato tra lo stesso Ramses II e [[Hattusili III]]).
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*c. [[1355 a.C.]] - [[Amenhotep IV]] (Akhenaton) 255° Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -Figlio di [[Amenhotep II]]I e di [[Tyi]] questo sovrano è passato alla storia come il ''faraone eretico'' per il tentativo di sostituire, in conflitto con il potente clero tebano, il dio [[Amon]] con una nuova divinità, il dio [[Aton]], nel ruolo di divinità protettrice della regalità. Di Akhenaton si conosce una sola ''Grande Sposa Reale'': ''[[Nefertiti]]'' che ebbe anche grande importanza politica. Amon, divinità solare tebana, giunse ad avere grande importanza nazionale appunto con la XVIII dinastia. Il suo ruolo di protettore della regalità comportava un enorme potere per il suo tempio principale sito a [[Karnak]], questo, nel corso dei secoli, aveva ricevuto in dono terre ed altre proprietà fino a diventare quasi uno stato nello stato ed a influenzare anche le scelte sulla successione al trono d'Egitto. La famosa [[Hatshepsut]] detta il ''re-donna'' derivò il suo potere dal favore goduto presso il clero di [[Tebe]]. L'eresia di Akhenaton fu quindi un tentativo di recuperare il potere sacrale originariamente detenuto dal sovrano. Tra il quarto ed il sesto anno di regno, dopo aver mutato parte della titolatura reale ed anche il suo nome da Amenhotep (Amon è contento) in Akhenaton ([[Aton]] è soddisfatto) trasferì la capitale in una città appositamente costruita: Akhet-Aton, Orizzonte di Aton (oggi [[Tell el-Amarna]]). Lo scontro con il clero di Amon si fece più aspro nel 14° anno di regno quando oltre alla chiusura del tempio di Karnak, privato di tutte le sue proprietà, si aggiunge l'opera iconoclasta verso il nome stesso del dio, che venne scalpellato da tutti i monumenti. Il culto di Aton, divinità solare di probabile origine semita, fu introdotto a Karnak durante il regno di [[Thutmose II]]. A differenza delle altre divinità egizie Aton non è rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani, alcune delle quali reggono l'[[ankh]], simbolo della vita. Molto si è discusso, e scritto, sul [[monoteismo]] del culto di Aton, monoteismo che comunque racchiudeva in sé, senza rinnegarlo, il complesso [[politeismo egizio]], in effetti molti studiosi preferiscono parlare di [[enoteismo]] nel senso che Aton non sarebbe stato l'unico dio ma il dio supremo la cui venerazione avrebbe potuto sostituire quella delle altre divinità. L'intenzione di Akhenaton sembra essere stata quella di porsi come principale, e quasi unico, intermediario tra l'umanità e la divinità (per questo si veda l'inno di Aton principale testo sulla natura della nuova religione). Comunque si tenga presente che si trattò di una rivoluzione che coinvolse solamente una ristretta élite. Il popolo, che possedeva una sua religiosità fatta di divinità locali (talvolta sovrani divinizzati), superstizioni e credenze ancestrali, non partecipava alle complesse cerimonie che avvenivano nei templi e quindi fu coinvolto solo marginalmente nel conflitto tra Amon e Aton, conflitto che principalmente si sviluppò tra clero tebano di Amon ed il sovrano e la sua corte. Durante il regno di Akhenaton, come già durante quello del padre, l'[[Egitto]] non seppe contrapporsi all'ascesa  degli [[Ittiti]] perdendo, quindi, il controllo di una serie di stati vassalli dell'[[Asia Minore]] che rappresentavano una fonte di ricchezza per le casse reali. Una parte della corrispondenza diplomatica rinvenuta tra le rovine della nuova capitale (le ''Lettere di Amarna'') è appunto composta da richieste di aiuto di sovrani dell'area palestinese. Malgrado le richieste di aiuto provenienti dagli alleati, ad esempio quelle inviate da [[Tushratta di Mitanni|Tushratta]]  re  di [[Mitanni]], almeno da quanto riportato nelle fonti a nostra disposizione, non si hanno notizie di campagne militari nell'area siro-palestinese. Di questo atteggiamento ''pacifista''  seppe approfittare [[Suppiluliuma]], re ittita che, dopo aver portato sotto il suo controllo  il regno di Mitanni, iniziò l'espansione nella zona d'influenza egiziana. Le nostre fonti riportano, invece, una campagna militare nella [[Nubia]] durante il 12° anno di regno,  per sedare una rivolta. La ''damnatio memoriae'', con la conseguente distruzione di documenti, a cui Akhenaton venne condannato a partire da [[Haremhab]] rende difficoltoso definire esattamente la linea di successione. Fonti amarniane sembrano citare come immediato successore un [[Ankhtkheperura|Neferneferuaton]] seguito da [[Smenkhkhara]]. Entrambi questi sovrani avrebbero governato da Akhet-Aton. L'abbandono della nuova religione, ed anche dalla capitale Akhet-Aton, avvenne durante il regno di [[Tutankhamon]], figlio di Kiya (moglie secondaria di Akhenaton) ed ultimo discendente della stirpe regale iniziata con [[Thutmose I]]. Nel [[1917]] nella [[Valle dei Re]] fu scoperta una tomba, la numero [[KV55]], risalente all'epoca di [[Tutankhamon]]. All'interno fu trovato un corpo sconosciuto dal momento che le iscrizioni sulle pareti erano state  cancellate a colpi di scalpello. Il confronto del cranio con quello del faraone Tutankhamon rivelerebbe, secondo alcuni esperti, una parentela diretta tra i due. Alcuni ipotizzano, perciò, che si tratti del corpo di Akhenaton, trasportato nella Valle da Tutankhamon, secondo altri è, invece, il corpo di [[Smenkhkhara]].
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*c. [[1355 a.C.]] - [[Amenhotep IV]] (Akhenaton) 255° Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -Figlio di [[Amenhotep II]]I e di [[Tyi]] questo sovrano è passato alla storia come il ''faraone eretico'' per il tentativo di sostituire, in conflitto con il potente clero tebano, il dio [[Amon]] con una nuova divinità, il dio [[Aton]], nel ruolo di divinità protettrice della regalità. Di Akhenaton si conosce una sola ''Grande Sposa Reale'': ''[[Nefertiti]]'' che ebbe anche grande importanza politica. Amon, divinità solare tebana, giunse ad avere grande importanza nazionale appunto con la XVIII dinastia. Il suo ruolo di protettore della regalità comportava un enorme potere per il suo tempio principale sito a [[Karnak]], questo, nel corso dei secoli, aveva ricevuto in dono terre ed altre proprietà fino a diventare quasi uno stato nello stato ed a influenzare anche le scelte sulla successione al trono d'Egitto. La famosa [[Hatshepsut]] detta il ''re-donna'' derivò il suo potere dal favore goduto presso il clero di [[Tebe]]. L'eresia di Akhenaton fu quindi un tentativo di recuperare il potere sacrale originariamente detenuto dal sovrano. Tra il quarto ed il sesto anno di regno, dopo aver mutato parte della titolatura reale ed anche il suo nome da Amenhotep (Amon è contento) in Akhenaton ([[Aton]] è soddisfatto) trasferì la capitale in una città appositamente costruita: Akhet-Aton, Orizzonte di Aton (oggi [[Tell el-Amarna]]). Lo scontro con il clero di Amon si fece più aspro nel 14° anno di regno quando oltre alla chiusura del tempio di Karnak, privato di tutte le sue proprietà, si aggiunge l'opera iconoclasta verso il nome stesso del dio, che venne scalpellato da tutti i monumenti. Il culto di Aton, divinità solare di probabile origine semita, fu introdotto a Karnak durante il regno di [[Thutmose II]]. A differenza delle altre divinità egizie Aton non è rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani, alcune delle quali reggono l'[[ankh]], simbolo della vita. Molto si è discusso, e scritto, sul [[monoteismo]] del culto di Aton, monoteismo che comunque racchiudeva in sé, senza rinnegarlo, il complesso [[politeismo egizio]], in effetti molti studiosi preferiscono parlare di [[enoteismo]] nel senso che Aton non sarebbe stato l'unico dio ma il dio supremo la cui venerazione avrebbe potuto sostituire quella delle altre divinità. L'intenzione di Akhenaton sembra essere stata quella di porsi come principale, e quasi unico, intermediario tra l'umanità e la divinità (per questo si veda l'inno di Aton principale testo sulla natura della nuova religione). Comunque si tenga presente che si trattò di una rivoluzione che coinvolse solamente una ristretta élite. Il popolo, che possedeva una sua religiosità fatta di divinità locali (talvolta sovrani divinizzati), superstizioni e credenze ancestrali, non partecipava alle complesse cerimonie che avvenivano nei templi e quindi fu coinvolto solo marginalmente nel conflitto tra Amon e Aton, conflitto che principalmente si sviluppò tra clero tebano di Amon ed il sovrano e la sua corte. Durante il regno di Akhenaton, come già durante quello del padre, l'[[Egitto]] non seppe contrapporsi all'ascesa  degli [[Ittiti]] perdendo, quindi, il controllo di una serie di stati vassalli dell'[[Asia Minore]] che rappresentavano una fonte di ricchezza per le casse reali. Una parte della corrispondenza diplomatica rinvenuta tra le rovine della nuova capitale (le ''Lettere di Amarna'') è appunto composta da richieste di aiuto di sovrani dell'area palestinese. Malgrado le richieste di aiuto provenienti dagli alleati, ad esempio quelle inviate da [[Tushratta di Mitanni|Tushratta]]  re  di [[Mitanni]], almeno da quanto riportato nelle fonti a nostra disposizione, non si hanno notizie di campagne militari nell'area siro-palestinese. Di questo atteggiamento ''pacifista''  seppe approfittare [[Suppiluliuma]], re ittita che, dopo aver portato sotto il suo controllo  il regno di Mitanni, iniziò l'espansione nella zona d'influenza egiziana. Le nostre fonti riportano, invece, una campagna militare nella [[Nubia]] durante il 12° anno di regno,  per sedare una rivolta. La ''damnatio memoriae'', con la conseguente distruzione di documenti, a cui Akhenaton venne condannato a partire da [[Haremhab]] rende difficoltoso definire esattamente la linea di successione. Fonti amarniane sembrano citare come immediato successore un [[Ankhtkheperura|Neferneferuaton]] seguito da [[Smenkhkhara]]. Entrambi questi sovrani avrebbero governato da Akhet-Aton. L'abbandono della nuova religione, ed anche dalla capitale Akhet-Aton, avvenne durante il regno di [[Tutankhamon]], figlio di Kiya (moglie secondaria di Akhenaton) ed ultimo discendente della stirpe regale iniziata con [[Thutmose I]]. Nel [[1917]] nella [[Valle dei Re]] fu scoperta una tomba, la numero [[KV55]], risalente all'epoca di [[Tutankhamon]]. All'interno fu trovato un corpo sconosciuto dal momento che le iscrizioni sulle pareti erano state  cancellate a colpi di scalpello. Il confronto del cranio con quello del faraone Tutankhamon rivelerebbe, secondo alcuni esperti, una parentela diretta tra i due. Alcuni ipotizzano, perciò, che si tratti del corpo di Akhenaton, trasportato nella Valle da Tutankhamon, secondo altri è, invece, il corpo di [[Smenkhkhara]].-
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*c. [[1350 a.C.]]
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**[[Shausgamuwa]] 3° Re di [[Regno di Amurru|Amurru]] (Il paese entra nell'orbita [[Ittiti|hittita]], e successivamente, di [[Karkemiš]])
**[[Shausgamuwa]] 3° Re di [[Regno di Amurru|Amurru]] (Il paese entra nell'orbita [[Ittiti|hittita]], e successivamente, di [[Karkemiš]])
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**[[Artatama II di Mitanni|Artatama II]] 6° Re di [[Mitanni]] (Le uniche informazioni su questo sovrano provengono dal trattatato stipulato tra il re [[ittiti|ittita]] [[Suppiluliuma I]] ed il sovrano di Mitanni [[Shattiwaza di Mitanni|Shattiwaza]]. Nel testo, in cui non vengono riportati dati sugli eventuali rapporti tra Artatama II e la famiglia reale di Mitanni, questo è presentato come un pretendente al trono in contrapposizione con [[Tushratta  di Mitanni|Tushratta ]] che avrebbe stipulato un patto di alleanza con gli ittiti.)
**[[Artatama II di Mitanni|Artatama II]] 6° Re di [[Mitanni]] (Le uniche informazioni su questo sovrano provengono dal trattatato stipulato tra il re [[ittiti|ittita]] [[Suppiluliuma I]] ed il sovrano di Mitanni [[Shattiwaza di Mitanni|Shattiwaza]]. Nel testo, in cui non vengono riportati dati sugli eventuali rapporti tra Artatama II e la famiglia reale di Mitanni, questo è presentato come un pretendente al trono in contrapposizione con [[Tushratta  di Mitanni|Tushratta ]] che avrebbe stipulato un patto di alleanza con gli ittiti.)
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**Regni [[Aramei]] a [[Damasco|Aram damascus]] (attuale Damasco) e [[Hamath]] in [[Siria]] (fino al [[850 a.C.]])
**Regni [[Aramei]] a [[Damasco|Aram damascus]] (attuale Damasco) e [[Hamath]] in [[Siria]] (fino al [[850 a.C.]])
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**[[Piyassili]] (Sharri-Kushuh), figlio del Re [[Ittiti|hittita]] [[Suppiluliuma I]], 1° Re Hittita di [[Karkemiš]] ([[Siria]])
**[[Piyassili]] (Sharri-Kushuh), figlio del Re [[Ittiti|hittita]] [[Suppiluliuma I]], 1° Re Hittita di [[Karkemiš]] ([[Siria]])
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**Trasferimento della capitale dell'[[Dinastia Shang|Impero Shang]] a [[Yinin]], in [[Cina]] (Età d'oro della dinastia)
**Trasferimento della capitale dell'[[Dinastia Shang|Impero Shang]] a [[Yinin]], in [[Cina]] (Età d'oro della dinastia)
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*c. [[1345 a.C.]]
*c. [[1345 a.C.]]
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**[[Karahardash]] 20° Re dei [[Cassiti]] e di [[Babilonia]] (III Dinastia Cassita)
**[[Karahardash]] 20° Re dei [[Cassiti]] e di [[Babilonia]] (III Dinastia Cassita)
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**[[Nazilbugash]] 21° Re dei [[Cassiti]] e di [[Babilonia]] (III Dinastia Cassita)
**[[Nazilbugash]] 21° Re dei [[Cassiti]] e di [[Babilonia]] (III Dinastia Cassita)
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**[[Kurigalzu II]] 22° Re dei [[Cassiti]] e di [[Babilonia]] (III Dinastia Cassita) (messo sul trono dal Re di Assiria [[Assur-uballit I]], dopo aver eliminato i 2 Re precedenti).
**[[Kurigalzu II]] 22° Re dei [[Cassiti]] e di [[Babilonia]] (III Dinastia Cassita) (messo sul trono dal Re di Assiria [[Assur-uballit I]], dopo aver eliminato i 2 Re precedenti).
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**[[Arkhalbu]] 3° Re di [[Ugarit]]
**[[Arkhalbu]] 3° Re di [[Ugarit]]
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*c. [[1342 a.C.]] - [[Ankhtkheperura]] (Merit-Aton, [[Nefertiti]]?) 256° Faraona- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -Secondo alcuni studiosi dietro Ankhtkheperura Neferneferuaton si celerebbe la Grande Sposa Reale [[Nefertiti]] che aveva già usato l'epiteto Ankhperure Neferneferuaton, secondo altri si tratterebbe invece della figlia di Akhenaton [[Merit-Amon]], che già negli ultimi anni di regno del padre aveva preso il posto di Nefertiti, forse caduta in disgrazia, nelle cerimonie ufficiali. Come per confondere ulteriormente le acque [[Manetone]], o meglio i suoi epitomatori, citano una ...[[Achencheres]], sua figlia, 12 anni, un mese ([[Giuseppe Flavio]]) che diventa Acherres per [[Sesto Africano]] e Achencherses per [[Eusebio di Cesarea]].-
*c. [[1342 a.C.]] - [[Ankhtkheperura]] (Merit-Aton, [[Nefertiti]]?) 256° Faraona- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -Secondo alcuni studiosi dietro Ankhtkheperura Neferneferuaton si celerebbe la Grande Sposa Reale [[Nefertiti]] che aveva già usato l'epiteto Ankhperure Neferneferuaton, secondo altri si tratterebbe invece della figlia di Akhenaton [[Merit-Amon]], che già negli ultimi anni di regno del padre aveva preso il posto di Nefertiti, forse caduta in disgrazia, nelle cerimonie ufficiali. Come per confondere ulteriormente le acque [[Manetone]], o meglio i suoi epitomatori, citano una ...[[Achencheres]], sua figlia, 12 anni, un mese ([[Giuseppe Flavio]]) che diventa Acherres per [[Sesto Africano]] e Achencherses per [[Eusebio di Cesarea]].-
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*c. [[1340 a.C.]] - [[Shattiwaza di Mitanni|Shattiwaza]] 7° Re di [[Mitanni]] (Figlio di [[Tushratta di Mitanni|Tushratta]] dovette fuggire da Mitanni in seguito all'uccisione del padre forse per mano, o con il coinvolgimento, di [[Artatama II di Mitanni|Artatama II]]. Del caos che seguì il regicidio approfittarono gli [[assiri]] che sotto la guida di [[Asur-uballit]] recuperarono la loro indipendenza da Mitanni ed insieme agli [[Alsheani]] ne invasero le terre sostenendo le pretese di Artatama II e poi del figlio Shuttarna che per mantenere le buone relazioni con l'Assiria restituì le porte del palazzo di [[Assur (città)|Assur]] razziate anni prima da [[Shaushtatar di Mitanni|Shaushtatar]]. Il fuggitivo Shattiwaza dopo aver trovato un primo rifugio a [[Babilonia]] ottenne infine asilo  presso la corte [[ittiti|ittita]] dove il re [[Suppiluliuma I]] gli offri in sposa una delle proprie figlie. Il trattato tra Suppiluliuma di Hatti e Shattiwaza di Mitanni, giunto fino a noi, è una delle principali fonti d'informazione sulla storia medio orientale del XIV secolo a.C. Come conseguenza del trattato [[Piyashshili]], figlio di Suppiluliuma, guidò l'esercito ittita nel territorio di Mitanni. Secondo il racconto ittita Piyashshili e Shattiwaza attraversarono l'Eufrate a [[Karkemish]] e marciarono contro la città di [[Irridu]] in territorio mitannico. Essi inviarono messaggeri dalla riva occidentale del fiume sperando di essere ben accolti ma le popolazioni della riva orientale rimasero fedeli al loro nuovo governante influenzati, secondo le parole di Suppiluliuma, dall'oro di Artatama.L'esercito ittita, malgrado l'ostilità delle popolazione locale e l'arrivo di unità di carri al comando di Shuttarna, figlio di Artatama II, diede battaglia risultando vincitore. In seguito a questo risultato Irridu chiese di trattare la pace. Nel frattempo un esercito assiro ''guidato da un solo carro da guerra'' marciò su [[Washukanni]]. Sembrerebbe che in un primo momento Shuttarna avesse chiesto aiuto all'Assiria per fronteggiare la minaccia ittita. Sia che le forze inviate non gli fossero apparrse sufficienti sia che avesse cambiato idea, all'esercito assiro non fu permesso di entrare nella città che si trovò così sotto assedio. uesti fatti modificarono l'atteggiamento della popolazione della  città che concluse fosse meglio vivere sotto l'impero ittita che essere dominati da loro antichi vassalli. Un messo venne inviato a Piyashshili e Shatiwazza a Irridu affinché rendesse pubblico tale messaggio di fronte alle porte della città. Allora Pyiashshili e Shatiwazza marciarono verso Washukanni e le città di [[Harran]] e [[Pakarripa]] si arresero ad essi. Mentre si trovavano a  Pakarripa, una regione desolata dove l'esercito soffrì la fame, essi ricevettero notizia di una avanzata assira ma l'esercito nemico non venne mai avvistato. Sembra che alcune popolazioni loro alleate avessero convinto gli assiri alla ritirata  essendo questi inferiori all'esercito ittita. Shattiwaza divenne così re di Mitanni ma, dopo che Suppiluliuma prese Karkemish e le terre ad occidente dell'Eufrate, che furono governate da Piyashshili, Mitanni si trovò ridotto alle sole valli del [[Khabur]] e del [[Balikh]] e divenne sempre più dipendente dal suo alleato ittita. Secondo alcuni storici si trattò di uno stato fantoccio, un semplice stato-cuscinetto opposto all'Assiria. Comunque sotto la guida di Assur-ubalit la pressione assira si mantenne elevata nei confronti di Mitanni e lo stato di [[Nuzi]], collocato ad est del [[Tigri]] fu conquistato e distrutto.)
*c. [[1340 a.C.]] - [[Shattiwaza di Mitanni|Shattiwaza]] 7° Re di [[Mitanni]] (Figlio di [[Tushratta di Mitanni|Tushratta]] dovette fuggire da Mitanni in seguito all'uccisione del padre forse per mano, o con il coinvolgimento, di [[Artatama II di Mitanni|Artatama II]]. Del caos che seguì il regicidio approfittarono gli [[assiri]] che sotto la guida di [[Asur-uballit]] recuperarono la loro indipendenza da Mitanni ed insieme agli [[Alsheani]] ne invasero le terre sostenendo le pretese di Artatama II e poi del figlio Shuttarna che per mantenere le buone relazioni con l'Assiria restituì le porte del palazzo di [[Assur (città)|Assur]] razziate anni prima da [[Shaushtatar di Mitanni|Shaushtatar]]. Il fuggitivo Shattiwaza dopo aver trovato un primo rifugio a [[Babilonia]] ottenne infine asilo  presso la corte [[ittiti|ittita]] dove il re [[Suppiluliuma I]] gli offri in sposa una delle proprie figlie. Il trattato tra Suppiluliuma di Hatti e Shattiwaza di Mitanni, giunto fino a noi, è una delle principali fonti d'informazione sulla storia medio orientale del XIV secolo a.C. Come conseguenza del trattato [[Piyashshili]], figlio di Suppiluliuma, guidò l'esercito ittita nel territorio di Mitanni. Secondo il racconto ittita Piyashshili e Shattiwaza attraversarono l'Eufrate a [[Karkemish]] e marciarono contro la città di [[Irridu]] in territorio mitannico. Essi inviarono messaggeri dalla riva occidentale del fiume sperando di essere ben accolti ma le popolazioni della riva orientale rimasero fedeli al loro nuovo governante influenzati, secondo le parole di Suppiluliuma, dall'oro di Artatama.L'esercito ittita, malgrado l'ostilità delle popolazione locale e l'arrivo di unità di carri al comando di Shuttarna, figlio di Artatama II, diede battaglia risultando vincitore. In seguito a questo risultato Irridu chiese di trattare la pace. Nel frattempo un esercito assiro ''guidato da un solo carro da guerra'' marciò su [[Washukanni]]. Sembrerebbe che in un primo momento Shuttarna avesse chiesto aiuto all'Assiria per fronteggiare la minaccia ittita. Sia che le forze inviate non gli fossero apparrse sufficienti sia che avesse cambiato idea, all'esercito assiro non fu permesso di entrare nella città che si trovò così sotto assedio. uesti fatti modificarono l'atteggiamento della popolazione della  città che concluse fosse meglio vivere sotto l'impero ittita che essere dominati da loro antichi vassalli. Un messo venne inviato a Piyashshili e Shatiwazza a Irridu affinché rendesse pubblico tale messaggio di fronte alle porte della città. Allora Pyiashshili e Shatiwazza marciarono verso Washukanni e le città di [[Harran]] e [[Pakarripa]] si arresero ad essi. Mentre si trovavano a  Pakarripa, una regione desolata dove l'esercito soffrì la fame, essi ricevettero notizia di una avanzata assira ma l'esercito nemico non venne mai avvistato. Sembra che alcune popolazioni loro alleate avessero convinto gli assiri alla ritirata  essendo questi inferiori all'esercito ittita. Shattiwaza divenne così re di Mitanni ma, dopo che Suppiluliuma prese Karkemish e le terre ad occidente dell'Eufrate, che furono governate da Piyashshili, Mitanni si trovò ridotto alle sole valli del [[Khabur]] e del [[Balikh]] e divenne sempre più dipendente dal suo alleato ittita. Secondo alcuni storici si trattò di uno stato fantoccio, un semplice stato-cuscinetto opposto all'Assiria. Comunque sotto la guida di Assur-ubalit la pressione assira si mantenne elevata nei confronti di Mitanni e lo stato di [[Nuzi]], collocato ad est del [[Tigri]] fu conquistato e distrutto.)
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*c. [[1338 a.C.]] - [[Smenkhkhara]] (Achencherses) 257° Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -Smenkhkhara era, probabilmente, figlio di [[Amenhotep III]] e di una moglie secondaria, Sitamon e quindi fratellastro di Akhenaton. Salì al trono per matrimonio avendo sposato Merit-Aton, figlia di Akhenaton e di [[Nefertiti]], che potrebbe aver regnato prima di lui.-
*c. [[1338 a.C.]] - [[Smenkhkhara]] (Achencherses) 257° Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -Smenkhkhara era, probabilmente, figlio di [[Amenhotep III]] e di una moglie secondaria, Sitamon e quindi fratellastro di Akhenaton. Salì al trono per matrimonio avendo sposato Merit-Aton, figlia di Akhenaton e di [[Nefertiti]], che potrebbe aver regnato prima di lui.-
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*c. [[1336 a.C.]] - [[Niqmepa]] 4° Re di [[Ugarit]]
*c. [[1336 a.C.]] - [[Niqmepa]] 4° Re di [[Ugarit]]
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*c. [[1335 a.C.]] - [[Tutankhamon]] (Rathotis) 258° Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -salì al trono dopo la morte di [[Smenkhkhara]] all'età di nove o dieci anni. Data la giovane età, venne sottoposto ad un consiglio di reggenza  di cui facevano parte il futuro faraone [[Ay]], il generale [[Haremhab]], il generale Nakhtmin, il tesoriere Maya, sovrintendente reale e poi sovrintendete della necropoli reale tebana: la [[Valle dei Re]]. Morì ad un'età molto giovane(18-20 anni). Poco dopo la salita al trono del nuovo sovrano l'intera corte abbandonò la capitale di Akhenaton per fare ritorno a [[Tebe (Egitto)|Tebe]]. Sia stato il consiglio di reggenza  ad assumere tale  decisione, o il re in persona, resta comunque il fatto che tale atto significò il ritorno della corte sotto il controllo dei sacerdoti di Amon del vicino complesso templare di [[Karnak]]. A questo periodo risale il cambio di nomi sia di Tutankhaton, che assumse il nome a noi più noto di Tutankhamon, che della consorte reale Ankhesepaaton, che assunse il nome di [[Ankhesenamon]]. La cerimonia di incoronazione, già svoltasi ad Akhetaton sotto il patrocinio del dio Aton, venne così ripetuta a Karnak, questa volta sotto l'egida di Amon. Di tale azione di restaurazione resta, sebbene usurpata successivamente da Haremhab, una stele in granito alla cui sommità è possibile vedere un sovrano che officia dinanzi all'effige di Amon (riconoscibile per le alte piume del copricapo): si tratta appunto di Tutankhamon e la stele è meglio nota come, appunto, [[Stele della restaurazione]]. In essa il giovane Re narra di come fossero mal ridotti i templi ed i santuari, di come l'erbaccia crescesse sui viali che ad essi adducevano e di come egli abbia provveduto a ristabilire la Maat attraverso offerte gradite agli dei restaurati provvedendo, in primis, all'arricchimento della dote del dio dinastico per eccellenza, Amon. Il regno di Tutankhamon durò relativamente poco e quindi non gli fu possibile sviluppare una intensa attività edilizia. Tutte le rilevanze che possediamo provengono dei templi di [[Karnak]] e [[Luxor]]. La "restaurazione" del potere di Amon, e del suo clero, venne, infatti, celebrata dalla [[Stele della restaurazione]] mentre i complessi templari di Karnak (l'antica Ipet-Eswe) vennero abbelliti e resi ancor più ricchi. A Tutankhamon si deve il viale, fiancheggiato da sfingi con il capo d'ariete, [[criosfinge|criosfingi]]  che congiunge il recinto templare del ''dionascosto'', Amon (di cui l'ariete è la rappresentazione) con quello della sua sposa divina, [[Mut]]. Il desiderio di rendere omaggio al dio spodestato dal suo predecessore, portò alla restaurazione dell'antica [[festa di Opet]], forse la massima festa popolare dell'antico Egitto, interrotta durante il periodo dell'eresia amarniana, nel corso della quale, onde ricreare la necessaria trinità alla base della religione egizia in genere, il dio Amon e la dea Mut concepivano annualmente il divino figlio [[Montu]] il cui recinto templare si trova poco discosto da quello dei ''genitori''. La morte, in giovane età, di Tutankhamon (19 anni) ha spesso fatto pensare ad un assassinio politico, ad opera di qualche oppositore, o da parte del suo tutore, Ay,  o del generale Haremhab, viste le turbolente circostanze politiche e di confusione religiosa del periodo della storia egiziana in cui visse. La  fama di questo sovrano  deriva dal ritrovamento nel [[1922]] della sua tomba con il corredo funerario quasi intatto, circostanza quasi unica nell'ambito delle tombe reali egizie. Autore della scoperta fu l'archeologo [[Howard Carter]] che poté dedicare ben dieci anni nelle ricerca grazie all'appoggio finanziario fornito da [[Lord Carnarvon]]. La tomba di Tutankhamon si trova nella [[Valle dei Re]] ed è codificata dalla sigla [[KV62]]. La ricchezza del contenuto della tomba di un sovrano per certi aspetti ''minore'' permette di immaginare, almeno in parte, quale dovesse essere il contenuto di sepolture di re come [[Thutmose II]] o [[Amenhotep III]]. Attualmente i reperti provenienti dalla tomba sono conservati al [[Museo Egizio (Il Cairo)|Museo Egizio]] de [[Il Cairo]] dove occupano un'intera ala del secondo piano. La morte di alcune persone in qualche modo legate alla scoperta della sepoltura di questo sovrano ha fatto nascere una superstizione riguardante una presunta protezione ''magica'' della tomba, messa anche in relazione con i testi magici riportati all'ingresso di molte sepolture egizie ed aventi lo scopo di proteggere, attraverso la minaccia di maledizioni, i luoghi dove riposano gli antichi faraoni. Howard Carter, lo scopritore della tomba, è morto di vecchiaia nel [[1939]].
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*c. [[1335 a.C.]] - [[Tutankhamon]] (Rathotis) 258° Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -salì al trono dopo la morte di [[Smenkhkhara]] all'età di nove o dieci anni. Data la giovane età, venne sottoposto ad un consiglio di reggenza  di cui facevano parte il futuro faraone [[Ay]], il generale [[Haremhab]], il generale Nakhtmin, il tesoriere Maya, sovrintendente reale e poi sovrintendete della necropoli reale tebana: la [[Valle dei Re]]. Morì ad un'età molto giovane(18-20 anni). Poco dopo la salita al trono del nuovo sovrano l'intera corte abbandonò la capitale di Akhenaton per fare ritorno a [[Tebe (Egitto)|Tebe]]. Sia stato il consiglio di reggenza  ad assumere tale  decisione, o il re in persona, resta comunque il fatto che tale atto significò il ritorno della corte sotto il controllo dei sacerdoti di Amon del vicino complesso templare di [[Karnak]]. A questo periodo risale il cambio di nomi sia di Tutankhaton, che assumse il nome a noi più noto di Tutankhamon, che della consorte reale Ankhesepaaton, che assunse il nome di [[Ankhesenamon]]. La cerimonia di incoronazione, già svoltasi ad Akhetaton sotto il patrocinio del dio Aton, venne così ripetuta a Karnak, questa volta sotto l'egida di Amon. Di tale azione di restaurazione resta, sebbene usurpata successivamente da Haremhab, una stele in granito alla cui sommità è possibile vedere un sovrano che officia dinanzi all'effige di Amon (riconoscibile per le alte piume del copricapo): si tratta appunto di Tutankhamon e la stele è meglio nota come, appunto, [[Stele della restaurazione]]. In essa il giovane Re narra di come fossero mal ridotti i templi ed i santuari, di come l'erbaccia crescesse sui viali che ad essi adducevano e di come egli abbia provveduto a ristabilire la Maat attraverso offerte gradite agli dei restaurati provvedendo, in primis, all'arricchimento della dote del dio dinastico per eccellenza, Amon. Il regno di Tutankhamon durò relativamente poco e quindi non gli fu possibile sviluppare una intensa attività edilizia. Tutte le rilevanze che possediamo provengono dei templi di [[Karnak]] e [[Luxor]]. La "restaurazione" del potere di Amon, e del suo clero, venne, infatti, celebrata dalla [[Stele della restaurazione]] mentre i complessi templari di Karnak (l'antica Ipet-Eswe) vennero abbelliti e resi ancor più ricchi. A Tutankhamon si deve il viale, fiancheggiato da sfingi con il capo d'ariete, [[criosfinge|criosfingi]]  che congiunge il recinto templare del ''dionascosto'', Amon (di cui l'ariete è la rappresentazione) con quello della sua sposa divina, [[Mut]]. Il desiderio di rendere omaggio al dio spodestato dal suo predecessore, portò alla restaurazione dell'antica [[festa di Opet]], forse la massima festa popolare dell'antico Egitto, interrotta durante il periodo dell'eresia amarniana, nel corso della quale, onde ricreare la necessaria trinità alla base della religione egizia in genere, il dio Amon e la dea Mut concepivano annualmente il divino figlio [[Montu]] il cui recinto templare si trova poco discosto da quello dei ''genitori''. La morte, in giovane età, di Tutankhamon (19 anni) ha spesso fatto pensare ad un assassinio politico, ad opera di qualche oppositore, o da parte del suo tutore, Ay,  o del generale Haremhab, viste le turbolente circostanze politiche e di confusione religiosa del periodo della storia egiziana in cui visse. La  fama di questo sovrano  deriva dal ritrovamento nel [[1922]] della sua tomba con il corredo funerario quasi intatto, circostanza quasi unica nell'ambito delle tombe reali egizie. Autore della scoperta fu l'archeologo [[Howard Carter]] che poté dedicare ben dieci anni nelle ricerca grazie all'appoggio finanziario fornito da [[Lord Carnarvon]]. La tomba di Tutankhamon si trova nella [[Valle dei Re]] ed è codificata dalla sigla [[KV62]]. La ricchezza del contenuto della tomba di un sovrano per certi aspetti ''minore'' permette di immaginare, almeno in parte, quale dovesse essere il contenuto di sepolture di re come [[Thutmose II]] o [[Amenhotep III]]. Attualmente i reperti provenienti dalla tomba sono conservati al [[Museo Egizio (Il Cairo)|Museo Egizio]] de [[Il Cairo]] dove occupano un'intera ala del secondo piano. La morte di alcune persone in qualche modo legate alla scoperta della sepoltura di questo sovrano ha fatto nascere una superstizione riguardante una presunta protezione ''magica'' della tomba, messa anche in relazione con i testi magici riportati all'ingresso di molte sepolture egizie ed aventi lo scopo di proteggere, attraverso la minaccia di maledizioni, i luoghi dove riposano gli antichi faraoni. Howard Carter, lo scopritore della tomba, è morto di vecchiaia nel [[1939]].-
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====[[1330 a.C.]] - [[1322 a.C.]]====  
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*c. [[1330 a.C.]]
*c. [[1330 a.C.]]
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**[[Enlil-nirari]] 40° Re dell'[[Assiria]] -Lottò contro il Re Cassita [[Kurigalzu II]] e il suo successore [[Nazimarrutash]], e nella battaglia di [[Sugagu]] si stabilirono le frontiere fra Assiria e [[Babilonia]].
**[[Enlil-nirari]] 40° Re dell'[[Assiria]] -Lottò contro il Re Cassita [[Kurigalzu II]] e il suo successore [[Nazimarrutash]], e nella battaglia di [[Sugagu]] si stabilirono le frontiere fra Assiria e [[Babilonia]].
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**[[Kurigalzu II]] ricostruisce la città di [[Ur]], distrutta dal Re Babilonese [[Samsu-Iluna]] nel [[1735 a.C.]]
**[[Kurigalzu II]] ricostruisce la città di [[Ur]], distrutta dal Re Babilonese [[Samsu-Iluna]] nel [[1735 a.C.]]
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*c. [[1326 a.C.]] - [[Kurigalzu II]] distrugge [[Susa]], capitale del regno di [[Elam]]
*c. [[1326 a.C.]] - [[Kurigalzu II]] distrugge [[Susa]], capitale del regno di [[Elam]]

Versione delle 20:09, 10 feb 2009

Di seguito sono riportati i principali avvenimenti della Storia antica in ordine cronologico.

Indice

3500 a.C. - 3001 a.C.

3000 a.C. - 2801 a.C.

2800 a.C. - 2701 a.C.

2700 a.C. - 2651 a.C.

2650 a.C. - 2601 a.C.

2600 a.C. - 2551 a.C.

2550 a.C. - 2501 a.C.

2500 a.C. - 2471 a.C.

2470 a.C. - 2401 a.C.

2400 a.C. - 2351 a.C.

2350 a.C. - 2301 a.C.

2300 a.C. - 2201 a.C.

2200 a.C. - 2181 a.C.

2180 a.C. - 2151 a.C.

2150 a.C. - 2101 a.C.

2100 a.C. - 2051 a.C.

2050 a.C. - 2001 a.C.

2000 a.C. - 1981 a.C.

1980 a.C. - 1951 a.C.

1950 a.C. - 1901 a.C.

1900 a.C. - 1871 a.C.

1870 a.C. - 1851 a.C.

1850 a.C. - 1831 a.C.

1830 a.C. - 1801 a.C.

1800 a.C. - 1781 a.C.

1780 a.C. - 1751 a.C.

1750 a.C. - 1701 a.C.

1700 a.C. - 1681 a.C.

1680 a.C. - 1675 a.C.

1674 a.C. - 1651 a.C.

1650 a.C. - 1625 a.C.

1624 a.C. - 1601 a.C.

1600 a.C. - 1581 a.C.

1580 a.C. - 1571 a.C.

1570 a.C. - 1551 a.C.

1550 a.C. - 1541 a.C.

1540 a.C.

1539 a.C. - 1526 a.C.

1525 a.C. - 1501 a.C.

1500 a.C. - 1481 a.C.

1480 a.C. - 1461 a.C.

1460 a.C. - 1451 a.C.

1450 a.C. - 1401 a.C.

1400 a.C. - 1391 a.C.

1390 a.C. - 1381 a.C.

1380 a.C. - 1371 a.C.

1370 a.C. - 1361 a.C.

1360 a.C. - 1356 a.C.

1355 a.C. - 1351 a.C.

1350 a.C. - 1341 a.C.

1340 a.C.

1339 a.C. - 1331 a.C.

1330 a.C. - 1322 a.C.


1321 a.C.


1320 a.C. - 1301 a.C.


1300 a.C. - 1291 a.C.


1290 a.C. - 1281 a.C.

1280 a.C. - 1276 a.C.


1275 a.C. - 1271 a.C.


1270 a.C. - 1261 a.C.


1260 a.C. - 1251 a.C.


1250 a.C. - 1225 a.C.


1224 a.C. - 1201 a.C.


1200 a.C. - 1191 a.C.


1190 a.C. - 1181 a.C.

1180 a.C. - 1171 a.C.


1170 a.C. - 1151 a.C.


1150 a.C. - 1131 a.C.


1130 a.C. - 1121 a.C.


1120 a.C. - 1101 a.C.


1100 a.C. - 1091 a.C.


1090 a.C. - 1071 a.C.


1070 a.C. - 1061 a.C.


1060 a.C. - 1051 a.C.


1050 a.C. - 1047 a.C.


1046 a.C. - 1041 a.C.


1040 a.C. - 1031 a.C.

1030 a.C. - 1011 a.C.


1010 a.C. - 1001 a.C.


1000 a.C. - 981 a.C.


980 a.C. - 971 a.C.


970 a.C. - 951 a.C.


950 a.C. - 941 a.C.


940 a.C. - 901 a.C.


900 a.C. - 891 a.C.


890 a.C. - 881 a.C.


880 a.C. - 871 a.C.


870 a.C. - 861 a.C.

860 a.C. - 851 a.C.


850 a.C. - 841 a.C.


840 a.C. - 831 a.C.


830 a.C. - 821 a.C.


820 a.C. - 811 a.C.

810 a.C. - 801 a.C.

800 a.C. - 781 a.C.

780 a.C. - 772 a.C.

771 a.C.

771 a.C. - 761 a.C.


760 a.C. - 751 a.C.


750 a.C. - 701 a.C.


700 a.C. - 501 a.C.


500 a.C. - 201 a.C.

200 a.C. - 1 a.C.


0 - 476


Tabella temporale

Cronologia precedente:

Protostoria
10000 a.C. c.a.
1 a.C. c.a.
Cronologia corrente:

Storia Antica
3500 a.C. c.a.
476
Cronologia seguente:

Medioevo
476
1492
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